Valigia alluminio custom per Mak 182/2700 SkyWatcher

[Valerio Ricciardi]

Sperando di fare cosa utile per chi ha questo strumento, o altri catadiottrici molto trasportabili ma delicati, avendo ritrovato le foto... pubblico la sequenza di adattamento di una valigia leggera rivestita in alluminio, originariamente accessorio dedicata al trasporto di un costosissimo (!!!) demolitore HILTI per edilizia, che ho potuto acquistare da un dealer tipo grande Brico.

Per prima cosa ho tolto gli adesivi con la marca all'esterno (fortunatamente non erano serigrafie), e spellicolato tutta l'imbottitura originaria in espanso tipo neoprene grigio, ma molto sottile e mal rifinito.

Dopodiché essendo la struttura in faesite dura rivestita di alluminio, dotata di due maniglie solo all'estremità, e volendo io applicare una maniglia superiore per poterla portare anche a mo' di valigia, ho deciso di introdurre degli irrobustimenti interni sotto il coperchio, sul fondo interno e perimetrali a mezza altezza.

Ho per prima cosa incollato con colla a contatto Artiglio dall'interno nel coperchio, tenendoli in posizione pressati con un po' dei miei pesi da ginnastica (sotto, appoggiato un compensato di scarto ritagliato ad hoc per distribuire il peso più uniformemente), tre profili in alluminio anodizzato a spigoli stondati, uno di sezione 50x2,5 mm e due da 13x2;
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Poi sono stati anche fissati dall'esterno con rivetti che tenevano a sandwich un altro profilo, curvo, fissato sopra il coperchio; i fori son stati fatti passanti utilizzando quello centrale superiore come dima;
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Sul fondo interno, le zone più sollecitate (dove verranno fissate le tre culle di supporto dell'ottica, e ad abundantiam anche nella zona posteriore sotto il visual back) sono state invece irrobustite con sottile lamiera di alluminio anodizzato, molto rigida, da 1 mm sempre prima incollata poi fissata con rivetti; Una fascia perimetrale di profilo 50x2,5 è stata anche incollata e poi rivettata dall'esterno a metà dell'altezza;
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A questo punto ho iniziato ad incollare la nuova imbottitura, con funzione in realtà di protezione da graffi accidentali quando si inserisce o tira fuori l'ottica, visto che è supportata dalle tre culle e non tocca mai i lati della cassa;
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L'incollaggio, sempre con policloroprenica Artiglio, è stato effettuato un tratto per volta, tenendo pressato sino ad asciugatura della colla con un pezzo di espanso con sopra un pezzo di faesite dura, per uniformare il peso e far aderire bene anche nei sottosquadri;
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A questo punto si "presenta" l'ottica vicino alla valigia aperta, con appoggiate le tre culle in corso di fabbricazione, per verificare la posizione nella quale andranno fissate sul fondo interno dopo che sarà stato rivestito anch'esso; l'ottica sarà decentrata verso il lato sinistro dell'immagine, col visual back vicino al lato corto della valigia, perché questa dal lato del menisco dovrà contenere in linea la scatola già preparata per contenere il filtro solare a tutta apertura;
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[Valerio Ricciardi]

(segue)

Si inserisce per prova l'ottica appoggiata sulle culle per segnarne con pazienza la posizione esatta sul fondo dove andranno fissate;
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Gli spigoli inferiori della valigia vengono ora rinforzati con angolari di PVC, incollati con colla a caldo e fissati con rivetti nei punti strategici; poi con colla e pesi, poi anche corte viti, vengono fissati gli estremi di un lungo pezzo di cintura di sicurezza di automobile, questa di recupero (sì!) perfetta per realizzare un'ottima cinghia a spalla;
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Ecco l'aspetto esterno finale della valigia, prima solo di montare la cinghia da spalla. Sopra gli angoli superiori del coperchio sono stati montati agli estremi quattro supporti di plastica dura ma resistente per ulteriore protezione nel caso ci si appoggiasse qualcosa. Tre cerniere sul retro del coperchio, di serie, due chiusure a scatto sul davanti.
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Risultato finale: con soli due colli (la valigia, e la faretra col grande cavalletto Ravelli AVTP modificato con un morsetto per barra Vixen ancorato in modo da far ruotare attorno al baricentro l'ottica, su modello di un ottimo lavoro di un altro utente del forum) si può portare all'auto tutto il kit per osservazioni in hi-res su supporto AZ.
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Aggiungerò immagini dell'interno della valigia vuota e con il contenuto in opera.

[ DISCLAIMER: Nessun gatto e nessun catadiottrico sono stati maltrattati per la realizzazione di questo tutorial !... ]

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[Fazio]

(segue) ... [ DISCLAIMER: Nessun gatto e nessun catadiottrico sono stati maltrattati per la realizzazione di questo tutorial !... ]

Il catadiottrico non saprei, ma nella seconda foto del precedente post sembra che il gatto abbia un'espressione piuttosto preoccupata...

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[Valerio Ricciardi]

Ecco quindi l'interno vuoto come si presenta. Le culle sono decentrate verso il lato che, portandola a mano o in spalla, è più vicino al corpo. Lo spazio residuo in larghezza serve per maschera di Bathinov, pochette oculari, sacco con buste di silicagel, bussola da rilevamento.
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Ci va tutto con poco margine.
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Si intravede sotto la culatta la scatola con l'oculare da ES Ar da 24mm 68°, poi l'astuccio della grande bussola e la destra la pochette dei filtri.
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Prima di chiudere la valigia, c'è posto ancora per il sacco colle buste di deumidificante (ESSENZIALE!!!) e un tubo che contiene oculari da 18mm 60° e poi gli ES 82° Ar da 14, 11, 8,8 mm.
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Fra tutto quanto, il costo finale di materiali è stato dell'ordine di un centinaio di euro. Il lavoro... eh, quello non è così quantificabile.

[concertinalive]

Complimenti davvero un lavoro spettacolare