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    articolo dell'UAN di Napoli

    LE NOTIZIE DI "URANIO"
    CON TUTTE QUESTE SONDE...
    Con tutte queste sonde che si posano su pianeti,
    pianetini e comete, diviene urgente aggiornare
    il vocabolario astronautico-astronomico,
    per definire in modo chiaro di quale oggetto
    è interessata la sonda automatica in un
    qualsiasi momento. Bisogna partire da casa nostra,
    in quanto il termine che indica un oggetto
    che si posa sulla Terra ė chiaramente
    “atterraggio”. L’atterraggio che non si riferisce
    alla Terra interessa l’astro più vicino a
    noi: la Luna e qui troviamo la parola recente
    di “allunaggio”. Il primo allunaggio è del
    1966, dopo i tentativi russi e americani dal
    1959 al 1965 conclusisi con lo schianto sulla
    Luna delle sonde Luna (Lunik) e Ranger: si
    trattò della sonda russa Luna 9, partita il 31
    gennaio 1966 e che effettuò un allunaggio “morbido”
    il 3 febbraio 1966 nell’Oceano delle Tempeste
    (Procellarum). Segue l’allunaggio americano,
    sempre nell’Oceano delle Tempeste, con la
    sonda Surveyor 1, lanciata il 30 maggio ed allunata
    il 2 giugno 1966. Negli anni a seguire
    gli allunaggi furono molteplici, sino a giungere
    a quello più importante, quello umano con
    l’Apollo 11 del 21 luglio 1969, con gli astronauti
    Neil Amstrong e Edwin Aldrin. Dobbiamo
    saltare Mercurio in quanto nessuna sonda ad
    oggi si è posata su questo pianeta: azzardiamo
    però a formulare la futura parola “ammercuriaggio”
    o più semplicemente “mercuriaggio”. Venere,
    il pianeta dopo Mercurio come distanza
    dal Sole, ha avuto il suo “avvenusiaggio” con
    la sonda russa Venera 7 il 15 dicembre 1970
    che, in quella atmosfera infernale, ha trasmesso
    dati per 23 minuti. La sonda russa Mars
    3 fu la prima ad “ammartare” su Marte: era partita
    il 28 maggio 1971 ed arrivò sul pianeta
    rosso il 27 novembre 1971. Molte altre sonde in
    seguito “ammartarono”, qui non interessa andare
    oltre, dobbiamo pensare al nome da attribuire
    all’azione di posarsi su di un pianeta. Arriviamo
    quindi al 2014 con un ”accometaggio” avvenuto
    il 12 novembre, quando la sonda Philae,
    in precedenza sganciata dalla sonda Rosetta, si
    è posata sulla cometa periodica 67P/Churyumov-
    Geramisenko. Fatto eccezionale che si riferisce
    addirittura ad una cometa, che ha generato un
    nuovo modo di dire, appunto “accometaggio”.
    Fermiamoci a questo punto perché posarsi su altri
    pianeti sarà cosa di un lontano futuro,
    considerando che Giove, Saturno, Urano e Nettuno
    sono pianeti gassosi e quindi praticamente
    impossibile posarvici sopra una sonda. Ci resta
    Plutone, declassato a pianeta nano. Verso tale
    oggetto sta viaggiando la sonda New Horizons
    partita il 19 gennaio 2006, dove arriverà nel
    luglio del 2015, di quello che succederà ne riparleremo
    in futuro, quindi non è urgente coniare
    ora una parola che indichi il posarsi
    sulla sua superficie. Lasciamo perdere gli
    asteroidi ricordando solo, ad esempio, la NASA
    che con la sonda NEAR-Shoemaker ha visitato nel
    2001 l’asteroide 433 Eros e la sonda giapponese
    Haybusa che ha visitato l’asteroide 25143
    Itokawa nel 2005. Le cose poi si complicano ulteriormente,
    se considerassimo i vari satelliti
    dei pianeti giganti, come ad esempio l’arrivo
    nel 2005 su Titano, il satellite più grande di
    Saturno, della sonda Huygens. Per il momento
    fermiamoci alle nuove parole: allunaggio, ammercuriaggio
    (mercuriaggio), avvenusiaggio, ammartaggio
    ed accometaggio. Sarebbe meglio
    forse, ad eccezione di accometaggio, usare per
    tutti i pianeti un termine più semplice, anonimo
    e generico, come “applanetaggio”? E’
    aperto il confronto, sono graditi suggerimenti!
    (Uranio è lo pseudonimo scelto da un astrofilo
    di Milano, Amico dell'UAN e di Napoli, che redige
    per le AstroUANews queste note allo scopo
    di mantenere viva la memoria della storia dell'Astronomia.
    Questa è la 120.a nota scritta da
    Uranio per gli oltre tremilaottecento lettori
    delle AstroUANews.)
    Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi

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