Discussione: Viaggi interstellari 3
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21-08-2012, 10:16 #1
Viaggi interstellari 3
Ho visto un documentario che parlava delle varie problematiche da affrontare per tentare un viaggio verso un pianeta adatto alla nostra sopravvivenza.
Inevitabilmente se non si vuole finire arrosto a causa dell'agonia del Sole, bisognerà cercare una nuova casa.
Oggi siamo in grado di individuare nuovi pianeti e ben presto, si spera, riusciremo a individuare pianeti simili alla Terra e magari analizzarne la loro atmosfera per capire se è adatto.
Una volta individuato bisognerà attrezzarsi per affrontare un viaggio interstellare.
Bisognerà costruire innanzitutto un'astronave, stile stazione spaziale e assemblata nello spazio per evitare problemi di portare in orbità pesanti moduli che richederebbero spinte eccezionali e costi elevati.
Un problema sarà la propulsione del razzo. Che cosa usare? Con le tecniche attuali non si fa molta strada. Qualcuno nel documentario pensa alla vela solare, o razzi ad antimateria, ma ci sono parecchie problematiche da risolvere. Se per la prima, la NASA un progetto ce l'ha già, per i secondi bisogna ancora studiare parecchio.
Per ora sembra impossibile accelerare le astronavi per raggiungere la stella individuata nell'arco di una vita, quindi ci si dovrebbe accontentare di viaggi secolari con individui che sopravvivono e si riproducono a bordo.
La prima cosa che troveremo oltre l'atmosfera terrestre è l'assenza di gravità. In queste condizioni in un paio di anni le ossa diventerebbero cosi bucherellate che basterebbe una pacca sulla spalla per distruggerle. Problema che però si può risolvere con la forza centrifuga. Basterebbe allestire sezioni dell'astronave capace di ruotare e ricreare condizioni di "gravità" anche se non è proprio la gravità la forza che si crea ma una forza che per contrastarla dovremmo far uso del nostro scheletro e tenerlo robusto.
Altra problematica le radiazioni cosmiche. Bisognerà trovare modi per proteggersi, sia al livello di tute che nell'astronave stessa. Si pensa di tute capaci di creare pressione senza l'ingombro tipico delle tute attuali ma esse saranno elasticizzate e premeranno in modo da creare tale pressione. Tute meno ingombranti signfica riparazioni più facili. Io aggiungerei che secondo me saremo in grado di produrre robot in grado di riparare le astronavi.
Ancora, altro problema è la riproduzione. Noi ci riproduciamo e creiamo figli adattati alla gravità terrestre già in fase di gravidanza. é dimostrato con i topi, che quest'ultimi nascendo in assenza di gravità non hanno il senso dell'alto e del basso e, una volta tornati sulla Terra, se lasciati cadere in acqua cadevano in testa in giù salvo poi riabituarsi dopo un pò di tempo. Ma se si dovrà affrontare un viaggio interstellare questo è un problema grosso da risolvere perchè bisogna garantirsi una progenie sana.
Per il cibo, si faranno strada gli ogm: per garantirselo per secoli, bisogna renderlo resistente a tutto. Magari per un pò si mangierà pillole con valori nutritivi necessari alla sopravvivenza.
Credo che arriveremo a modificarci geneticamente per migliorarci il più possibile per resistere per esempio alle radiazioni cosmiche. Ci sono geni in un insetto che lo rendono resistente alle radiazioni.
Potremmo avere geni che inducono una sorta di letargo e metabolismo rallentato e che ci facessero vivere molto più a lungo di 100 anni (si pensa addirittura all'incirca 500 anni). Un esperimento fatto sui vermi ha dimostrato che se si spengono determinato geni, questi vivono 5 volte più a lungo e in buona salute.
Dovremo calcolare bene quante coppie serviranno per il tempo necessario a raggiungere il pianeta X per evitare fenomeni di consaguineità.
Dovremo evitare problemi psicologici a bordo, altro nodo da sciogliere ma secondo me non impossibile. Secondo me basterà mandare nuclei famigliari.
Insomma tante problematiche, sicuramente ci sarà qualcos'altro da considerare, ma rendono bene l'idea delle difficoltà da affrontare.
Se dovessimo sviluppare la tecnologia necessaria però potremmo mandare più colonie in pianeti differenti. Bisognerà adattarsi ai nuovi pianeti, che avranno caratteristiche simili ma non uguali alla Terra. Basta la differenza di alcuni parametri che gioco forza con l'isolamento dal resto del genere umano creeranno nuove specie di homo sapiens.
Domanda: è se fosse già abitato il pianeta X cosa succederebbe?Ultima modifica di peppe; 21-08-2012 alle 10:33
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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21-08-2012, 16:48 #2
Re: Viaggi interstellari 3
ci ho provato un paio d'ore all'apertura della discussione e non mi è riuscito modificare il titolo..che è successo
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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21-08-2012, 21:36 #3
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21-08-2012, 21:42 #4
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21-08-2012, 21:59 #5
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Re: Viaggi interstellari 3
Caro peppe, hai dimenticato di considerare l'ibernazione. Ibernati e con dei computer intelligenti e auto riparanti, i problemi si riducono parecchio.....
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21-08-2012, 22:13 #6
Re: Viaggi interstellari 3
per ridursi si riducono, ma non dimentichiamo che voyager 1 ha impiegato 35 anni per fare circa 17 ore luce. Se pensiamo che la stella piu' vicina e' a 4 anni luce e se pensiamo che una volta acquisita la tecnologia necessaria occorrera' mandare fuori migliaia di persone (non ha evidentemente senso mandare una o due coppie) i problemi ritornano enormi
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22-08-2012, 07:58 #7
Re: Viaggi interstellari 3
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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22-08-2012, 08:00 #8
Re: Viaggi interstellari 3
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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22-08-2012, 10:48 #9
Re: Viaggi interstellari 3
io sapevo che per ora non esiste un metodo che ci permetta di scongelarci dall'ibernazione senza ucciderci. E pare che gli scienziati siano pessimisti su questo...
Io so di non sapere
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22-08-2012, 15:08 #10
Re: Viaggi interstellari 3
Ho cercato un pò nelle precedenti discussioni ma non mi è parso di trovare una soluzione come questa che avevo sentito dire che potrebbe essere una soluzione: ibernare la cellula uovo e lo spermatozoo per poi scongelarli un certo tempo prima dell'arrivo. Ovviamente le difficoltà sono moltissime perchè alla cellula serve lo spazio giusto per crescere ma se questi viaggi avvenissero fra 200 anni penso che la cosa sarebbe più fattibile.
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