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26-06-2015, 16:53 #41
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
In questo LINK interessante si parla delle condizioni a cui sarebbero soggette piante in mondi extrasolari. Ci sono diversi articoli scientifici di riferimento di astrobiologia, che mostrano come di fatto gli scienziati si aspettino che le pigmentazioni delle stesse piante varino al variare del tipo di radiazione e.m. emessa dalla stella sorgente, dall'UV all'IR.
Sono considerazioni interessanti e che sostanzialmente ci pongono in punto di vista un pò meno limitato e secondo me più realistico di ciò che ci circonda e delle condizioni a cui siamo di fatto soggetti.
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26-06-2015, 17:05 #42
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26-06-2015, 17:10 #43
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Tutto dipende dalle scale di riferimento. Quelle che vedi sono fluttuazioni di una parte su 100 mila, non sono così grandi, se non perchè le vedi molto pronunciate a causa della scala di colori, appositamente calibrata, che viene utilizzata nella mappa.
1 parte su 100 mila significa appena lo 0,00001 %...credi sia molto? Dipende rispetto a cosa lo rapporti.
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26-06-2015, 17:40 #44
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Ultima modifica di Morimondo; 26-06-2015 alle 19:19
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27-06-2015, 10:47 #45
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Molto interessante, mi era sfuggito.
Un giorno si potrebbe dedicare tempo e risorse allo studio dei soli pianeti "verdi", ma il potere di risoluzione dei più potenti telescopi in orbita sarà migliorabile fino a vedere il contorno di stelle e pianeti nei prossimi 100 anni luce?
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27-06-2015, 10:48 #46
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Ultima modifica di Morimondo; 27-06-2015 alle 10:51 Motivo: doppione da cancellare
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27-06-2015, 11:36 #47
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Mi do una risposta parziale, la foto del giorno di oggi mostra DENEB, ALTAIR e VEGA: non mi sembrano puntiformi oltre a un alone mi pare di vedere un contorno abbastanza ben definito delle 3 stelle.
E' una elaborazione, postproduzione per usare il linguaggio dei fotografi, o è reale?
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27-06-2015, 12:06 #48
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Allora ogni astro in prossimità ha un diametro apparente che è legato alla distanza e al raggio della stella stessa. Nelle foto che vedi c'e' prima di tutto un effetto considerevole di fotoritocco, ma in secondo luogo vi e' la dimensione intrinseca dell'astro. Ancora non abbiamo telescopi così potenti da risolvere il disco di una stella ma ci si sono diverse tecniche in uso oggi che consentono di ottenere una risoluzione anche se si osserva l'oggetto come puntiforme, una di queste e' proprio l'asterosismologia.
Per la misura diretta di diametri apparenti, occorrono attualmente tecniche interferometriche che ci consentono di capire l'estensione di un oggetto posto anche a grande distanza. Tali tecniche sono limitate dal numero di telescopi e dalla dimensione dell'asse interferometrico. Più e' lungo l'asse interferometrico più si riesce a studiare dettagli, mentre maggiore è la densità di telescopi per superficie e maggiore è la porzione osservabile di cielo. Progetti come 2MASS offrono un catalogo di diametri angolari stellari per stelle nella vicinanza del Sole, fornendoci così la dimensione apparente dell'astro sulla volta celeste.
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27-06-2015, 16:18 #49
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Vado subito a cercarmela
Ho due domande
1) Se mettessimo in un'orbita lunare una copia di Hubble o del nuovo, credo, Webb avremmo un asse interferometrico di 380.000 km, funzionerebbe?
2)Questa è grossa abbi pazienza: la sinergia di due telescopi, che osservano lo stesso oggetto celeste contemporaneamente, deve essere anche sincronizzata nel tempo?
Mi spiego se osservassimo un oggetto stabile, quindi no pulsar, cefeidi, sorgenti con qualsisi emissione variabile, potremmo registrare i dati di un'osservazione oggi e ripeterla sullo stesso oggetto, con lo stesso telescopio anche tra 6 mesi e interlacciare i dati? avremmo un'asse di 300 milioni di km! E chiaro che molte informazioni andrebbero perse o si sovrapporrebbero tipo rotazione di una stella o pianeta quindi potrebbe essere usata solo per pochi tipi di osservazioni...
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27-06-2015, 17:12 #50
Re: Considerazioni sulle puntate di Quark, La Storia dell'Universo, con Piero Angela
Io mi occupo proprio di asterosismologia...ho un articolo in preparazione sul portale, spero presto di poterlo scrivere, magari dividendolo in più parti per non esaurire subito tutto l'argomento ed evitare di renderlo troppo lungo.
E' un sistema molto difficile da realizzare, perchè devi riuscire a mantenere le due sorgenti perfettamente in simmetria rispetto alla sorgente ed il tutto in orbita nello spazio. Inoltre due osservatori soltanto non ti danno una mappatura adeguata...servirebbero più telescopi. Questo tipo di scienza è possibile già da terra, solo che si tratta di progetti molto grossi, che coinvolgono collaborazioni internazionali e che richiedono diversi anni per essere realizzati e diventare operativi.
Vediti qualcosa sull'Atacama Large Millimiter Array ALMA (QUI e QUI) e lo Square Kilometer Array SKA (QUI e QUI), i più potenti sistemi interferometrici attualmente costruiti (ed in fase di costruzione) dall'uomo.
Si, la modulazione in fase è fondamentale, perchè le onde e.m., essendo appunto onde, sono caratterizzate oltre che dalla frequenza, dall'intensità, dalla polarizzazione, e dal vettore di Poynting, anche dalla fase, cioè dalla posizione relativa della cresta dell'onda rispetto ad un origine.
La distanza tra i telescopi è infatti non casuale, e corrisponde ad un intervallo ben preciso di lunghezze d'onda, generalmente un multiplo intero in modo da conservare l'informazione della fase.
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