Discussione: Non mandatemi al diavolo
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07-01-2013, 15:54 #1
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Non mandatemi al diavolo
Cari amici, non mandatemi al diavolo, anche se ne avreste più di una valida ragione! Ho appena finito di fare annunci di ritiro sull'Aventino ed ecco che ho già cambiato idea. Vi debbo delle spiegazioni....
leggi tutto...
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07-01-2013, 16:14 #2
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Re: Non mandatemi al diavolo
giusto giusto per i miei nipotini...!
sei veramente instancabile Enzo, ce ne fossero di professori come te!
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07-01-2013, 17:36 #3
Re: Non mandatemi al diavolo
Alla faccia dell'introduzione provvisoria, è la più chiara spiegazione di come potrebbe essere nato l'universo che io abbia mai letto
...e altro che giusta per i nipotini, la trovo adatta a me che ho 45 anni
Ottima la forma di racconto scelta, praticamente mi ricorda lo stile da documentario televisivo, molto assimilabile.
Vincenzo sei un grande, non ti preoccupare... nessuno ti manderà mai al diavolo
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07-01-2013, 18:43 #4
Re: Non mandatemi al diavolo
Grande e infaticabile Enzo!
Ammiro (e invidio) questo tuo attivismo!
Se questo è il prologo, alla fine avremo un bellissimo racconto di scienza...
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07-01-2013, 21:33 #5
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Re: Non mandatemi al diavolo
Meravigioso. Mi manca la matematica (non riesco a studiarla,se non ha uno scopo immediato è senza senso), ma dopo tutti i libri divulgativi che ho letto, ancora mi stupisco e imparo cose nuove. Grazie. Ma...
l'espansione dello spazio interesa solo lo spazio VUOTO ? Cioè, la povera particella non si espande alla stessa maniera ? Un ipotetico metro (fatto di legno, come i vecchi metri per misurare i tessuti), rimane sempre lungo uguale o si allunga anche lui ?
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07-01-2013, 21:38 #6
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Re: Non mandatemi al diavolo
T'ha preso il vizio, Enzo.... Ormai sei drogato di divulgazione, e non puoi più smettere....
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07-01-2013, 21:43 #7
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Re: Non mandatemi al diavolo
No, per ora la particella non si espande con il resto. Per lo meno, fintanto che l'espansione dell'universo non prevale sulle forze che tengono unita la materia. Dopo si vedrà....
L'espansione dello spazio è creazione dello spazio stesso.... Che poi non è vuoto, ma la cosa si fa troppo lunga...Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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07-01-2013, 21:56 #8
Re: Non mandatemi al diavolo
Grande Enzo!
Complimenti davvero per l'impegno... Ma come fai a scrivere tutti sti km e km di cose?!?
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07-01-2013, 22:09 #9
Re: Non mandatemi al diavolo
Ok, adesso no, ma all'inizio dell'espansione? Mentre si espandeva era già pieno di materia? Ossia la sua creazione corrispondeva ad altrettanta creazione di materia? E le particelle che la costituivano erano già delle dimensioni attuali?
Mi viene da pensare ad un momento particolare, ossia il limite tra quando lo spazio creato era equivalente alla quantità di materia ed il dopo ossia quando la sua espansione ha incominciato a superare la quantità di materia. Oppure quando la materia ha smesso di essere creata ed invece lo spazio ha continuato nella sua espansione/creazione.
Ma sono osservazioni che hanno un senso o no ?
L'espansione dello spazio è creazione dello spazio stesso.... Che poi non è vuoto, ma la cosa si fa troppo lunga...
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08-01-2013, 06:45 #10
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Re: Non mandatemi al diavolo
all'inizio, possiamo dire che lo spazio e il tempo sono nati per contenere la materia. La densità era altissima, anche se parlare di "vuoto" non ha senso nemmeno oggi che la materia si è molto rarefatta (dato che è sempre stata la stessa).
Il parametro fondamentale è quindi la densità di materia. All'inizio, come detto, era altissima. Poi, la materia ha iniziato ad avere spazio a mano a mano che lo spazio si dilatava. In ogni caso lo spazio era pieno ed è pieno di materia più o meno concentrata.
Altro parametro fondamentale è stata la temperatura che era legata allo spazio. Dilatandosi il secondo è scesa anche la prima e di conseguenza anche il movimento delle particelle che hanno cominciato a unirsi.
Le condizioni erano quelle in cui avevano il predominio le forze più potenti. L'espansione locale non poteva più contrastare le forze nucleari che legavano le particelle elementari.
Sì, le particelle elementari erano le stesse di oggi. Tuttavia, si sono riunite a formare protoni e neutroni solo qualche istante dopo l'inizio, quando la temperatura stava scendendo drasticamente.
Come dice Red: lo spazio serviva a contenere la materia e la materia serviva a riempire lo spazio. Le due cose sono legate assieme indissolubilmente e non esisteva una se non esisteva l'altro. Il niente insomma....
Poi, alle forze nucleari, si è aggiunta la gravità (si era già separata all'inizio) che tendeva a concentrare materia malgrado ci fosse l'espansione. Ormai quest'ultima non era più così violenta. Quindi abbiamo due tipi di forze che ostacolavano e ostacolano l'espansione "locale"di un oggetto. Se l'oggetto è molto grande (un pianeta, una stella) vi è innazitutto la gravità che lavora anche per tenire uniti un pianeta a una stella, una stella a una galassia, una galassia a un altra. Scendendo nel picccolo (un bastone, una pietra, un corpo umano) agiscono soprattutto le forze nucleari ed elettromagnetica a compattare l'oggetto e a resistere all'espansione.
In futuro, se l'espansione aumenterà accelerando, le galasssie, prima, si alontaneranno invece di avviccinarsi anche a distanza relativamente modeste. Poi, magari, una galassia si sfalderrà in stelle libere di essere trascinate dall'espansione. Poi le particelle di una stella e di un pianeta non staranno più insieme attraverso la gravità. Il passo finale sarà quando l'espansione riuscirà anche a superare le foze di legame, come quelle nucleari, e protoni, elettroni e neutroni, saranno liberi di vivere indipendentemente, trascinati anch'essi dall'espansione. Ancora dopo, anche le forze nucleari che legano i quark saranno vinte dall'edspansione e si tornerà alla zuppa di particelle elementari del Big Bang. Con una grande differenza: non saranno concentrate, ma disperse in uno spazio infinito e quindi con temperatura praticamente uguale allo zero assoluto...
Tutto ciò solo se l'espansione accelera. In caso contrario le cose vanno diversamente... ma lo scriverò nel libro, come è già stato scritto nel teatro infinito...
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