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Discussione: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
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14-09-2013, 11:16 #21
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
Questo sito è diverso da ogni altro ma a fare la differenza è proprio lo staff, se voi due mollate questo portale sarà come gli altri, e un sacco di persone come me, con poche capacità tecniche ma tanto interesse, private del vostro sostegno , torneranno nel vuoto di prima.
Voi ci avete stimolato l'interesse e ora avete una responsabilità verso di noi. E' vero, siamo bambini che devono imparare e a volte siamo un pò riottosi ma solo perchè la vita, coi suoi ritmi ci impedisce di dedicare a questa passione tutto il tempo che vorremmo. Se io potessi studierei matematica (prima ancora di cosmologia) tutto il giorno ma non posso, e sapere poco di matematica mi limita in tutto il resto.
Non ho strumenti per osservare il cielo, tanto non avrei nè il tempo nè la possibilità per motivi di IL , ma leggendo la vita delle creature del cielo le vedo dentro di me, mi sento trasportata nel cosmo ed è come se le vedessi da vicino senza bisogno di strumenti ; e sarà unha grande perdita per me se non potrò più fare questo.
Ogni volta che leggo un articolo o una news di Enzo sento che l'universo è una benedizione, da qualunque parte arrivi, la mia stessa esistenza piccola e insignificante assume per me il valore di benedizione e sento di avere un posto e un senso e non credo di essere certo l'unica a pensare così, perciò immaginate che responsabilità che avete verso noi e verso l'universo .... sono piccole diatribe passeggere e cicliche, a tutto c'è rimedio....come in un buon matrimonio, dove certo non mancano le beccate quotidiane....Enzo, tu hai un seguito molto maggiore di quanto tu non creda, è che molte persone leggono, imparano e aspettano il resto senza comunicare niente perchè non è nelle loro corde....
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14-09-2013, 11:25 #22
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
scusate se da ignorante mi permetto un suggerimento pratico : se un neofita o anche no, chiede la posizione della stella polare, colui che risponderà dandogli le coordinate e i vari suggerimenti tecnici non potrebbe aggiunger anche qualche piccola informazione sulla stella tipo l'età, la magnitudine, il tipo di stella , la sua posizione nel diagramma HG , il destino che l'aspetta, se è di prima o seconda generazione e svariate altre informazioni così che il neofita si e ci chiederà che significa e si potrà iniziarlo all'astrofisica ? basta solo dare più info di quelle che ha chiesto lui. Certo richiede dei minuti in più nella rispoosta
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14-09-2013, 11:33 #23
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Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
cara Manuela,
prima di diventare troppo vecchio e rimbambito ho proprio il desiderio di conoscerti! Devo riuscire a incontrati e strinegrti la maano.
Quello che dici tu è proprio quello che vorrei si facesse nel forum. Sembra quasi che ci sia paura a stimolare verso una conoscenza del come e del perchè... Forse la paura di apparire "seriosi" e noiosi (e un po' antipatici) come me?
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14-09-2013, 11:34 #24
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14-09-2013, 11:53 #25
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
Concordo con tutto quanto magistralmente scritto da Manuela, in particolare l'ultima parte: personalmente, ogni volta che ho sentito il bisogno di approfondire, sono uscito dal forum e dalla pagina principale del sito mi sono diretto sugli articoli di Enzo...
E aggiungo che la consapevolezza di ciò che si osserva è e deve essere parte integrante dell'osservazione stessa! Almeno per me è così, altrimenti vado in un negozio di luminaria e mi metto a osservare i lampadari!!!Ultima modifica di cicciohouse; 14-09-2013 alle 12:06
Telescopi: SC 8; MAK 127; SW 80ED; Montature: HEQ5 PRO; Auriga EQ 3.2 modificata; treppiede AmazonBasics; Binocoli: 10x50 S&V; 20x80 General Hi-T
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14-09-2013, 12:06 #26
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Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
sì, potrebbe essere considerato un principio antropico molto evidente. Però, teniamo presente che noi siamo parte dell'Universo e non differiamo assolutamente da tutto quello che ci circonda riguardo alla composizione più microscopica. Diciamo, allora, che noi siamo in grado di recepire ciò che interessa a noi stessi e ne diamo una visione egocentrica. In realtà, ci accorgiamo solo che tutto ciò che esiste è in continua interazione. A questo punto, il principio antropico classico perde di significato. Siamo solo noi a darne una visione "personalizzata".
Qunato ci sarebbe da riflettere, da discutere e da esprimere se l'uomo dedicasse più tempo a se stesso e non a quello che gli viene propinato da "virtualfotini" fasulli
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14-09-2013, 12:19 #27
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
Sarà un piacere e un onore , il piemonte non è così lontano e c'è un ristorantino dove mi sono sposata io che.... te lo farei visitare volentieri.
Intanto puntualizzo e correggo un errore grammaticale che ho messo nel mio post : si trattava del diagramma HR e non hg, speriamo che Russell non si sia offeso...
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14-09-2013, 12:24 #28
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14-09-2013, 12:56 #29
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
"da Mario" a Cantavenna, sono 2/3 anni che non vado , adesso è gestito dal figlio, Mario non c è più, ma mi ricordo quando, a fine lavoro Mario suonava la chitarra per i suoi clienti, un carattere eccezionale.
Peraltro a Cantavenna c'è un vitigno particolare riconosciuto , il Rubino, e nella piazza ci sono le cantine sociali che vendono delle bottiglie notevoli... c'è anche un negozio che vende i prosciutti e altri salumi che fanno loro... ho detto tutto..
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14-09-2013, 14:01 #30
Re: Una favola quantistica: Fotino e i suoi fratelli
Sperando di non urtare la sensibilità di nessuno volevo anche io esprimere la mia opinione.
Credo di essere l'unico iscritto al sito che non abbia mai alzato gli occhi al cielo (da sempre mi interessa piu la teoria che la pratica) e forse, proprio per questo, posso dare un punto di vista diverso dal solito (ovviamente del tutto personale).
Le poche volte che entro nelle discussioni in oggetto (non si sa mai mi venga anche a me la voglia di osservare) ho sempre avuto la sensazione che le persone che vi partecipano abbiano una profondissima inclinazione alla fotografia e alle tecniche di ripresa.
Penso ai miei amici fotografi che fotografano qualsiasi cosa bella ritengono di vedere in terra e poi penso a loro che fotografano (credo) qualsiasi cosa bella ritengono di vedere in cielo.
Perfettamente legittimo, magari però l'incomprensione nasce da quello, magari piu' che astrofili sono fotografi del cielo che è un pò diverso...
Se fosse cosi il problema è risolto, si parla di due discipline ben diverse e quindi basta separare il sito in 2 sezioni: fotografia e tecniche di osservazione una e l'altra astronomia...
Ps. un tipico esempio è proprio quello della stella polare, un fotografo la guarda e la fotografa ma non sa nulla del perchè è fissa a nord e non ha bisogno di saperlo...
Spero di non aver suscitato malumori, siate comprensivi verso uno che il cielo non lo guarda mai e che quindi magari non ha saputo interpretare bene questa discussione...mai si volta chi alle stelle è fisso. (L. Da Vinci)
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