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Discussione: Lo spazio si espande anche a casa nostra
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15-10-2012, 06:00 #21
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Re: Lo spazio si espande anche a casa nostra
caro Red,
la nostra galassia č trascinata come tutto il resto dall'espansione dell'Universo. Lo spazio che la contiene si č sicuramente espanso, ma non possiamo vederlo nč misurarlo. Mettiamola cosė: il centro della galassia (il baricentro) sta seguendo la sua linea di Universo. Questa linea non č perō perfetta perchč il baricentro subisce l'attrazione gravitazionale delle galassie dell'ammasso (moto proprio). Il baricentro dell'ammasso segue meglio la sua linea di Universo, ma anch'esso ha un moto proprio che l'attita verso il baricentro del super ammasso. Anche in questo caso gli effetti dell'espansione diventano trascurabili rispetto ai moti propri. Per misurarli dobbiamo andare molto lontani, dove la linea di Universo puō essere considerata rettiliea e tutto il resto diventa trascurabile. OK?
Se misuriamo le variazioni di distanze tra le nostre stelle, tra le galasie vicine, leggeremo soltanto la componente dovuta alla gravitā, ossia al moto proprio legata ad essa. L'errore che si commette nel misurarle č ben maggiore di qualsiasi piccola componente dovuta alla derivata dell'espansione differenziale (fammela chiamare cosė).
Lo stesso succede nei pianeti e negli asteroidi. Conosciamo il loro moto attraverso la legge di gravitā e questa domina sull'espansione differenziale. Anzi, direi che l'espansione attuale non influenza in alcun modo l'attrazione gravitazionale (cosė come fanno le forze di stato solido in un oggetto mantenuto dalla gravitā e dalla coesione della materia).
Ne consegue che diventa impossibile (perchč non verificabile) misurare l'espansione in ambito locale.
Che cosa potrebbe avere il Pioneer di diverso da tutto il resto? Esso č stato messo in movimento attraverso il sistema solare in modo artificiale e poi lasciato libero di agire. Ha un moto che subisce solo in parte la gravitā. Conoscendo la gravitā siamo in grado di misurare esattamente i suoi effetti sul movimento previsto. In qualche modo č un oggetto "staccato" dal campo gravitazionale. In queste condizioni č differente da quasiasi oggetto reale osservabile nel vicino Universo. Meglio ancora, sottraendo tutto ciō che ci dice la gravitā, lui continua a muoversi (nessun altro oggetto naturale lo riesce a fare). Cosa succede a queso punto (senza massa) che viaggia con una certa velocitā che possiamo considerare libera da qualsiasi legame con il Sole e tutto il resto (dopo aver sottratto le componenti gravitazionali che la stanno decelerando)? Ebbene sembra rallentare pių del dovuto. L'idea di base (tutta da verificare) č che il pioneer rappresenti un punto fisso sul tessuto spaziale (il suo movimento imposto č stato liberato dalla gravitā ed č anche ben conosciuto a priori), indipendente da moti propri legati alla gravitā. Ne potrebbe derivare, quindi, una misura dellėespansione differenziale su piccole scale.
Il problema č: puō essere misurata? Qui sta il punto...
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