Discussione: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
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10-11-2012, 11:15 #11
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
parlare di MATEMATICA senza parlare di matematica ?? COME SI FA ?? Ma Enzo ha dimostrato di riuscire a trattare la materia ( oggettivamente ostica ) con un'approccio diverso dal trattato... più narrativo quasi... non ho tolto ed aggiunto nulla con il mio intervento ma volevo testimoniare una volta di più la mia gratitudine ad Enzo per la mole di lavoro che si è sobbarcato e incoraggiarlo ad andare avanti ! GRAZIE !
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10-11-2012, 12:03 #12
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
Carissimissimo Enzo,
come sai io sono pienamente d’accordo con te sulla necessità di apprezzare l’Universo con la mente. I sensi devono essere solo il mezzo che ci è stato concesso per apprezzarlo. Per la mia natura estremamente razionale, e per motivi contingenti, devo elaborare tutto nella mente!
Concordo anche che per il duro lavoro ci voglia una piccola ricompensa – sappiamo bene che non parli di denaro!
Come per il nostro libro, è importante che tu ti ponga un target. A chi intendi rivolgere il libro? Io credo che la fisica si possa descrivere anche senza parlare di derivate e integrali. Pensa ai libri di scienze per bambini...naturalmente non sto dicendo che tu debba scrivere un libro per bimbi, ma forse potresti utilizzare questo approccio. Pensa ad esempio all’Autobiografia di Teo, che hai scritto con me. Sicuramente non è rigorosissimo, ma i concetti base ci sono. Il tuo libro dovrà essere senz’altro più rigoroso di Teo, ma forse anche rimanendo più sul descrittivo è possibile comunque raccontare le meraviglie delle leggi che regolano la nostra esistenza, e invogliare poi ad approfondire.
E’ difficile, lo so! A volte sapere troppo diventa un ostacolo alla semplificazione.
Mi avevi proposto di leggere qualche capitolo. Se serve sono assolutamente disponibile, e date le mie conoscenze ristrettissime vedrai che ti aiuto io a semplificare! HAHA
Scusa, la mia è una risposta un po’ confusa, perché in realtà non so che consiglio darti. Io ovviamente ti vorrei pregare di scriverlo, ma capisco che senza un riscontro si possa perdere l’entusiasmo.
A proposito: non ho ancora acquistato “Il gioco delle stelle” perché ho problemi sul sito lulu con Internet Explorer, e non riesco a installare Firefox sul mio PC da buttare! Ma ci riuscirò
Grazie di tutto, Enzo!
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10-11-2012, 12:05 #13
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
se servono interventi e consensi per fare "numero" a me interessa sicuro e più è semplice e meglio è,vista la mia somma ignoranza...poi se ne vale la pena oppure no queste sono considerazioni che puoi trarre solo tu enzo...comunque se posso dire la mia penso che non vi sarà mai un approccio "univoco"all'interesse e alla fruizione "amatoriale"di queste cose...se non si parla di formazione professionale,didattica e ci si rivolge fondamentalmente a tutti,tutti vanno presi per quello che sono:c'è chi comprende appieno,chi parzialmente,chi capisce ma non è appassionato,chi il contrario,chi spinto da curiosità,chi solo per passare il tempo eccetera .....se ti metti ad arrovellarti su queste cose non ne esci più
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10-11-2012, 12:11 #14
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Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
io faccio parte del gruppo dei "soliti noti"...
io la Fisica l'ho studiata ad Ingegneria per due anni e c'è da dire che allora (negli anni '70-80) la sapevo bene: anzi per passare i due esami (i più difficili in assoluto) bisognava saperla benissimo... a meno di non combattere e dimenarsi per uno stentato 18...
la ferrea legge degli esami di Ingegneria era che dopo due giorni dalla "conquista" del voto segnato sul libretto, automaticamente ci si scordava TUTTO (se non le info di base...), non per cattiveria, ma perché bisognava tuffarsi a pesce sulla nuova materia e dedicarsi solo ed unicamente a quella... per arrivare all'esame successivo...
ognuno all'università ha ed aveva un proprio metodo di studio: quello da me adottato mi ha consentito di laurearmi (per vari motivi in 10 anni) con grandioso 110 (senza lode, per quello che serviva...)... ma che fatica!!
a più di 30 anni di distanza mi rendo conto che di tutto il bagaglio culturale appreso nei dieci anni di studio ne è rimasto ben poco, solamente perché una certa materia NON applicata nel lavoro, nella vita di tutti i giorni, ben difficilmente rimane in testa...
invece è ben radicata la potenzialità e la predisposizione mentale che ti insegnano ad Ingegneria: non ti ricordi qualcosa oppure non la sai? poco male... se la studi partendo con il piede giusto, puoi impararla o riempararla facilmente.
integrali e derivate... mai utilizzate in più di 30 anni di lavoro, perché ho scelto di lavorare nel campo dei computer, da quando ancora non esistevano...
ma se avessi scelto il campo delle telecomunicazioni allora sì che li avrei utilizzati...
l'Astronomia per me è una passione (non un lavoro) ed infatti è capitato tante volte di utilizzare formule complicatissime, che poi guardacaso ho utilizzato nei miei programmi!!
la Fisica, la dinamica... quanti ricordi... quante ore "perse" a calcolare il moto di improbabili slitte poste su laghi ghiacciati senza attrito, con a disposizione mattoni da lanciare in una direzione, per ottenere un moto nella direzione opposta!!!!
queste sono le cose di cui potresti parlare nel libro senza parlare di formule e integrali: con la scusa parleresti dell'azione e reazione e del moto dei missili nello spazio... (ma già ci avrai pensato!!)
io sono d'accordo sulla pubblicazione! ... anche per ricordarmi di cose studiate tanti anni fa...Telescopio detto Monster : SkyMaster 25012 (riflettore da 10"), montatura equatoriale EQ6 motorizzata
Fotocamera Nikon Z50 mirrorless con sensore in formato DX, adattatore FTZ
tele MTO 500mm, Nikkor 18-50mm,Tamron 70-300mm, tele JINTU 420-800mm
Fotocamera Nikon Coolpix P900 (focale 2000mm ottico, zoom 4x digitale), filtro Hoya NDPro 100k
Montatura equatoriale eq1 motorizzata
LA GUIDA DI STELLARIUM
LE COSTELLAZIONI IN 3D
LE SONDE SPAZIALI
I VIAGGI VIRTUALI
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10-11-2012, 12:26 #15
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
Caro Enzo,
parlo per me: ho buone nozioni di matematica e, per quanto sia vero che non si finisce mai di imparare, non credo che al momento acquisterei un testo che approfondisca usto argomento, sorry.
Ciao,
Alex.
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10-11-2012, 12:38 #16
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
No caro Enzo non è un'illusione. Tempo fa risposi ad un tuo post chiedendoti di non demordere nei tuoi tentativi di divulgazione che prima o poi saresti riuscito ad aprire il cranio iperbloccato che mi ritrovo sul collo che a volte ha l'utilizzo massimo nel tener separate le orecchie. Bene ora la mattina la prima cosa che faccio è quella di vedere ciò che hai prodotto durante la notte e ammetto che i tuoi articoli diventano sempre meno ostici ed il fatto stesso che li vado a cercare è di per se un grande risultato. I miei studi, sono geometra, non mi hanno dato delle grandi basi di matematica o di fisica perchè entrambi le materie vengono trattate molto superficialmente e forse solo la trigonometria utilizzata per i calcoli topografici può essere applicata anche all'astronomia, per il resto qui sto apprendendo pian piano quello che manca (tutto). E' logico che per me una pubblicazione deve essere il più semplice possibile perchè è normale che appena la cosa si complica io non capisco più nulla non perchè mi manchino le capità intellettive ma perchè mi mancano le basi.
Ribadisco...non demordere.
Maurizio-MAURIZIO-
Leggi di Murphy sul big bang: all'inizio era il nulla. Poi qualcosa ando' storto.
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10-11-2012, 14:29 #17
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
HAHAHA Stupendo Pier, certamente scenari molto probabili!! Ma pur sempre reali e tangibili. Sono d'accordo che gli esempi nella vita reale aiutano moltissimo soprattutto chi ha difficoltà con certe materie. E' come diceva anche Red. Ho sempre avuto voti più che sufficienti in fisica e matematica, ma la studiavo in modo mnemonico senza capire a che cavolo si applicasse. Poi, con la fortuna che ho avuto di studiare astronomia per un anno in California (anche se esami di base), ho avuto un'illuminazione...quella roba astrusa, fisica,matematica...si applicava alla mia esperienza quotidiana! Come con la mela in testa a Newton mi sono svegliata.
Ma per questo tipo di comprensione come la mia, non credo siano necessarie derivate e integrali. Siamo ancora a un livello di conoscenza a monte, cioè perché accade ciò che accade e cosa lo determina. Io mi colloco tra i lettori a cui sarebbe più che sufficiente questo.
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10-11-2012, 15:34 #18
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
Ne vale la pena? Altroche`, anzi leggendo come sai semplifiare e spiegare per bene concetti di astronomia molto complessi, direi che viene fuori un libro da imporre nelle scuole. Da parte mia, che in matematica non sono assolutamente un genio, la piu` grande lacuna che ho riscontrato, nei tempi del liceo e anche prima che, quelli che insegnavano ai miei tempi (siamo quasi coetanei) non hanno mai saputo presentarcela in modo palpabile o meglio darle la terza dimensione. Per questo era una materia per secchioni e dopo due giorni si dimenticava. Infatti degli allievi di quei tempi, sono pochissimi che si sono distinti in campi dove la matematica fa da padrona(il che vuol dire che non ero l'unico asino in materia). Prima che io arrivassi in liceo c'era un altro professore che ha sfornato un copioso gruppo di buoni matematici e la stessa cosa e successa dopo che ho finito la scuola ed e` subentrata una profesoressa (allieva per altro del primo) che ha saputo insegnare agli allievi la materia in modo tangibile. Ricordo un post in cui spiegavi il logaritmo e altre funzioni in un modo molto palpabile e semplice. A noi spiegavano che questo = a quest'altro scrivendolo sulla lavagna, ma mai il perche`. Forse non lo avevano capito neppure loro, ma lo sapevano recitare a memoria. Percio` coraggio e vai avanti perche` di libri con elenchi di formule ce ne sono troppi, pochi sono quelli che queste formule le spiegano in modo da capirne il perche`. Un mio professore di chimica non amava i secchioni e diceva loro che, se gli spiegano il libro di testo in 10 frasi, avranno sempre l'ottimo per voto.
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10-11-2012, 16:03 #19
Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
L'espressioe "vedere l'universo" mi fa sorridere...Se davvero volessimo non utilizzare la mente il massimo che potremmo vedere é un riflesso dell'universo, per gentile concessione dei nostri amici fotoni.
Senza uno sforzo intellettuale non ci sarebbe nemmeno la vita, figuriamoci la fisica, la chimica, la matematica e le arti!
Personalmente sono daccordo con chi, prima di me, ha sostenuto che non é una questione di difficoltà, ma di come vengono presentati i concetti. Senza la passione non c'è nulla e la passione, a mio avviso, é un colpo di fulmine che scocca all'affacciarsi della minima comprensione....senza quella é solo una cotta!!(se mi passate la metafora).
Come si dice dalle mie parti : Tìn dur!!
Grazie per l'incredibile lavoro che fate quotidianamente.
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10-11-2012, 16:53 #20
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Re: Ne vale la pena? E' ora di uscire allo scoperto..
Sul fatto che sia impossibile spiegare la fisica senza ricorrere a formule (anche solo le più semplici) non sono completamente d'accordo. Ricordiamoci che il linguaggio matematico fatto di simboli ed equazioni che usiamo oggi è stato messo a punto in tempi relativamente recenti. Non credo che Galileo abbia mai scritto letteralmente s=(1/2)at^2, ma i suoi esperimenti sul piano inclinato dicevano proprio questo.
Se è vero che le formule consentono di sintatizzare in modo semplice ed elegante concetti molto complessi, è anche vero che ogni lingua può essere tradotta in un'altra.
Senza contare che se alcuni hanno difficoltà ad usare l'italiano, non si può pretendere che padroneggino il linguaggio matematico, che è molto più rigoroso!
E se la principale difficoltà nei comuni testi scolastici è capire in base a quale astruso ragionamento l'autore scrive che "dalla (15) e dalla (18), e per il teorema di Pinco Pallino, ricaviamo la (22), C.V.D.", in un testo divulgativo si può ben spendere qualche parola per spiegare in italiano cosa vuol dire F=m•a (magari facendo notare che in realtà è a=F/m)
Anche riguardo al calcolo infinitesimale, credo che i possibili approcci possano essere molteplici, basta trovate quello giusto. Tempo fa lessi ad esempio di come lo stesso Archimede di Siracusa usasse per la determinazione di aree e volumi di sezioni coniche un metodo molto simile, secoli prima di Newton, pur senza conoscere derivate ed integrali.
E poi non dobbiamo essere tutti professori: capire un fenomeno o un ragionamento non vuol dire per forza "essere in grado di arrivarci da solo", visto che questo è l'obiettivo dell'insegnamento, non della divulgazione.
Se così non fosse, Einstein ancora oggi sarebbe l'unico ad aver "capito" la relatività!Ultima modifica di bertupg; 10-11-2012 alle 17:02
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Osservazione con correttore di...
Ieri, 16:40 in Profondo Cielo