Discussione: Dubbio relativita' ristretta 2
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Ieri, 18:27 #1
Dubbio relativita' ristretta 2
Salve
Vorrei aggiungere un' appendice ad una discussione che non trovo piu' "Dubbio relativita' ristretta" riguardo la desincronizzazione spaziale di orologi.
Vorrei riprendere la trattazione di Simone Lotti esaustiva sull'argomento L'autore fa riferimento al diagramma di Minkoski e alle trasformate (inverse) di Lorentz.
Mi chiedevo se fosse possibile arrivare a determinare questa scollatura temporale anche in altro modo.Faccio riferimento
al comportamento anomalo della luce rispetto ai canoni della fisica classica comportamento che
detta il tempo di un sistema inerziale osservabile da un altro sistema inerziale
I dati che ci interessano, come dalla trattazione letta, sono v astronave = 0.6 c e distanza terra pianeta 6 anni luce
Immaginiamo che dalla terra al pianeta P venga lanciato un raggio di luce,se la distanza es e' 6 anni luce il tempo di arrivo logicamente sara' di 6 anni.
Quando passa l'astronave a v = 0.6 c nei pressi della terra verso P dopo 6 anni il suo percorso sara' di 3.6 anni luce distanza che la luce raggiunge in
3.6 anni .Il movimento della luce dopo questo tempo avviene in un sistema relativistico (lancio del raggio dall'astronave ) e possiamo indicare questo tempo con t'
Ora attribuiamo a t' il valore 0 Questo ci permette ci costruire il diagramma di Minkoski infatti con t' = 0
costruiamo l'asse dei tempi relativistici del t' = 0 con un angolazione dettata dalla distanza di 3.6 anni tra la terra e il pianeta.
Mi sembra di aver bypassato le trasformate inverse di Lorentz.
Grazie dell'attenzione.
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Oggi, 03:16 #2
Re: Dubbio relativita' ristretta 2
L'attenzione c'è l'ho messa tutta, con la stessa ho seguito molto l'astrofisica, ma sono convinto e scusate che, la teoria su questi calcoli non ha un riscontro definitivo, per il fatto che, al pianeta x non c'è mai stato nessuno a rilevare il dato. Senza calcoli, io invio un segnale, mi aspetto che alla velocità C questo arriva alla distanza x in tempo Y, ok, ma chi l'ha mai ricevuto per dire sì ci siamo con i calcoli .. vediamo le sonde inviate, riceviamo dati a distanza di molti anni, ma anche queste cambiano la distanza perché allo stesso tempo viaggiano e si spostano (distanze relativamente corte), come possiamo stabilire che al pianeta X arrivi il segnale in tot tempo. Io sono dell'idea che, questi quesiti se non fanno parte di paranoie fanno parte di domande che alla fine la risposta resta una opinione e non un dato di fatto.. un piccolo riferimento, le frequenze radio, se trasmetto su una frequenza e poi c'è un altro che trasmette sulla stessa ci incontriamo, si accavallano le trasmissioni allora che possiamo fare? Ti sposti di frequenza tu oppure io?.. questo è un dato di fatto, le trasmissioni si sono accavallate e lo vediamo... Al pianeta X chi c'è a rilevare questo tempo calcolato in teoria...
Ultima modifica di frignanoit; Oggi alle 03:24
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