Pagina 7 di 8 PrimaPrima ... 5678 UltimaUltima
Risultati da 61 a 70 di 71
  1. #61
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,249
    Taggato in
    430 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano Visualizza Messaggio
    "Il giovine Valerio, alla flebile luce di una mezza candela di sego, costruiva a mani nude il suo primo rifrattore...dopo anni di duro lavoro e faticoso studio, chino sui sacri testi del Flammarion, nella penombra delle polverose segrete del Ministero della Verità, finalmente coronava il suo sogno"
    Nessuna candela di sego, nessuna lacrima, tanti rimpianti per il gusto della scoperta; il rifrattorino, privo di cercatore, l'ho ancora. I miei non erano indigenti, appartenevano ad una media borghesia abbastanza agiata da pensare di comprarsi la seconda casa al mare e metter da parte sempre; sospetto stessero osservando discretamente quel che facevo per vedere se era un capriccio o se c'era un interesse reale. POTEVANO andare dall'ottico e comprarmi un sessantino giapponese o un 114/900, non li avrebbe messi in crisi (anche se una volta 'sta roba costava un botto al confronto di oggi). Ho capito che tante volte su tanti temi hanno lasciato che "mi arrangiassi", osservandomi dall'esterno a dandomi qualche input materiale o di informazione al momento giusto, decenni dopo; non sarò mai loro abbastanza grato.

    Nella mia generazione, di ragazzini che si son fatto un telescopio da soli ve ne son stati a bizzeffe, erano altri tempi, altra qualità di scuola e sopratutto, quando avevano un po' di cultura e il modo di non dover cercare solo di portare a casa la minestra ai figli ogni giorno (la cultura in fondo devi potertela economicamente permettere) altra qualità di genitori.

    Oggi i genitori comprano, pagano e donano; un tempo erano presenti. Oggi organizzano a un ragazzino un'agenda che deve saturargli il tempo, quando non sta a scuola si pongono il problema "quel giorno là da quell'ora a quell'ora che gli facciamo fare?" E via di judo, piscina, danza qualche volte le femmine, a olte uno strumento musicale, mountan bike con 21 marce quando hanno sei anni e nemmeno vanno stabili dritti, giocattoli che vanno con l'elettricità a a bizzeffe, e che - sopratutto - tu li accendi, loro fanno, e tu passivo guardi, non fai. L'energia per fare ce la mette la pila, non il panino che ti sei mangiato a merenda, men che meno il tuo cervello.

    Il testo era la prima edizione di Wolfgang Schroeder, "Astronomia Pratica" poi molto diffuso nelle edizioni Pocket Longanesi. In biblioteca c'era la prima edizione francese, c'era su un adolescente occhialuto in copertina che guardava attraverso un cannocchiale da 3 pollici (credo). Mia madre al Ministero lavorava come funzionaria; uscivo da scuola, al Viscontino dove facevo le medie, prendevo il 44 e arrivavo al Ministero dove mi ficcavo in biblioteca e a seconda dei giorni mi studiavo o lo Schroeder, o Tutti Piloti di Maurizio Maione (l'aeronautica e il pilotaggio sono stati un'altro dei miei interessi "anomali", fine OT).

    Ma torniamo al telino. Obiettivo a lente pianoconvessa derivato dal rottame di un piccolo epidiascopio abbandonato a scuola, con l'autorizzazione della professoressa di Scienze che quando iniziai a fare delle domande sulle lenti si illuminò. Fuoco trovato facendo il puntino col sole e il metro di legno che si piegava, circa mezzo metro, perfetto.

    Cella portaobiettivo, in plastica lucida, ricavata da un telescopio giocattolo MAX che mi era stato regalato durante una settimana bianca dal figlio di una signora della pensione dove stavamo, appena più grande di me; per curiosità (comunque ottima cosa) aveva provato ad aprirlo, e la lente gli era caduta per terra. Poi aveva smontato anche il gruppo raddrizzatore a lenti, con tutti gli spaziatori, e non era riuscito nemmeno a rimontarlo; mi ritrovai così con anche un focheggiatore in plastica con tubo scorrevole filettato in fondo, bello che pronto.
    Il tubo? A via delle Botteghe Oscure di strada per tornare a casa c'era Paganini, che vendeva stoffe a metraggio, e continuamente metteva fuori scatoloni con i tubi "anima" dei rotoli di stoffa. Portarsene a casa ogni tanto uno che ad occhio poteva andare, e trovare quello "giusto" non fu nulla di difficile.
    Interno annerito facendoci scorrere, girando girando, dell'inchiostro nero da stilografica Pelikan in boccetta; me ne scappo' un gocciolone e macchiai irrimediabilmente il mollettone bianco del tavolo buono. Fortuna che sopra ci andava sempre una tovaglia.

    Mi fermo qui con la storia; fatto sta, che una notte dalla mia stanzetta, sara' stata oltre l'una, puntai basso sull'orizzonte un Giove bello e vistoso (sarà stato dalle parti dell'opposizione), appoggiando il tubo appena ultimato (ancora dovevo inventarmi qualcosa per fare il treppiede) sul davanzale della finestra con sotto il cuscino, e quando riuscii a centrarlo e a cercare il fuoco vidi una pallina con quattro puntini attorno, la sera dopo mi resi conto che non ero io astigmatico, era proprio un po' ovale. Bande di nubi,, nemmeno mezza. Solo una pallina. Ma pallina, stabile, sfericheggiante, non puntino. E le stelline attorno avevan cambiato posto.

    Bene, a me l'astronomia osservativa non ha potuto più restituire l'emozione di quella prima pallina. Me l'ero conquistata passo passo. Siccome ovviamente avevo da studiare, per finire un tubo di cartone spiralato su un cavalletto esile ma alto al punto giusto con qualche lente alle estremità, impiegai forse sei mesi.

    Quale candela di sego... un ragazzino che non fosse proprio un bruto, nella mia generazione, era normale facesse così. Un mio compagno di classe si era fatto un aeromodello col motore a scoppio da 0,49" di cilindrata, di quelli che ti volano attorno sostenuti e vincolati da due sottili cavetti che comandano anche i piani di coda, credo che ora non esistano nemmeno più come concetto ( i radiocomandi cinesi costano nulla). E non era il primo della classe, si era appassionato degli aeromodelli, e pensa tu il pazzo, si era fatto regalare a Natale un libro. Leggeva, non scorreva un .PDF con aria annoiata cercando di saltare le spiegazioni teoriche per concentrarsi sulle figure e sui suggerimenti dei modelli da comprare! Poi andava nel negozio di legnami prelavorati e si comprava i listelli e le tavolette di balsa, ritagliando le centine col seghetto da traforo!
    Secondo te, una volta che il suo primo trabiccolo volante e spetazzante aveva staccato le ruotine da terra, chi aveva capito meglio cos'è un aereo, com'è fatto e perché e per come vola? Lui, o quello che aveva il babbo che nel negozio fighetto dei Parioli gli aveva comprato (esistevano già negli anni ì'70, costavano... uno stipendio di dirigente) un aereo col radiocomando e tutto, già montato (andavano fissate solo le ali)?

    Il LEGO era una scatola piena di pezzi generici di tutte le misure, eri tu che dovevi IMMAGINARE cosa farci, che ne so, una nave? Bene! Dovevi PRIMA pensare a come era fatta una nave, fartene un' IMMAGINE MENTALE, poi vedere un po' come cavolo farla coi mattoncini che sembran concepiti solo per fare una casetta. Risolvendo per dire il problema che la nave magari può avere anche le fiancate tutte dritte (come una casa) ma davanti ha una punta che fa un angolo acuto, ma i mattoncini si montano solo a squadro. Ah beh, ogni volta a destra e sinistra scalo di uno...
    Adesso son vent'anni che le scatole di LEGO e loro cloni contengono i pezzi per montare un qualcosa di pre-ordinato, che ne so, l'elicottero, il camion dei pompieri, la stazione di servizio con le pompe di benzina; c'è la foto del risultato in copertina, e dentro un pieghevole con le figure che ti istruiscono passo passo a realizzare quel che qualcun altro ha pianificato. Nella scatola son più i "pezzi speciali" di forma specifica, che servon solo per quel risultato, i pezzi con gli adesivi eccetera, che i mattoncini classici. Proprio quel che serve per stimolare l'intelligenza spaziale di un bambino, nella fase della vita in cui il suo IQ raggiunge il picco...

    A te sembra una storia strappalacrime alla De Amicis? A me, stante che essendo il MIO passato comprenderai lo rispetto (naturalmente non posso pretendere che venga anche a te di rispettarlo, io ho il mio vissuto, tu il tuo) perché riderne su sarebbe come rinnegare un'età della vita che fu stimolante al massimo e in definitiva abbastanza felice, non pare strappalacrime perché era il portato di una generazione che spessissimo è cresciuta così, senza il... divieto socioeconomico di utilizzare il proprio cervello. Che, ti posso assicurare, fra i tre e i quattordici anni è MOLTO superiore a quello dell'età adulta. Solo, non va sprecato in un momento molto prezioso della crescita ottundendolo con la facilità.

    La facilità sta distruggendo la mente, le ambizioni e la potenzialità di generazioni intere; Alessandro Magno a vent'anni successe a Filippo II di Macedonia, a 33 anni era già morto dopo aver conquistato nel vicino e Medio Oriente tutto quel che si poteva conquistare dall'Asia Minore all'Afghanistan, al Pakistan e sino all'india e ai confini con la Cina. Adesso, a vent'anni vengono inseguiti dalle madri che cercano di fargli mangiare la banana (una battuta al fulmicotone che mi fece a cena Valerio Massimo Manfredi, l'archeologo che scrive romandi storici coi quali fa un sacco di soldi, troppi più di quelli che avrebbe mai fatto facendo stratigrafie in campagne di scavo...)

    Chissà se adesso qualche utente del forum in più capisce perché sotto sotto mi metta così tanta tristezza leggere il classico primo post di nuovo arrivato sul forum che ancora non è tanto sicuro se poi alla fine la Terra sia piatta, se prendesse in mano un telescopio rischierebbe seriamente di guardare dal lato dell'obiettivo, poi arriva qui e...

    Salve, vorrei comprare il mio primo telescopio, son stato una volta al Planetario e mi son divertito tantissimo, pensavo a questo, questo e questo modello che sono più piccoli di questo questo e questo, è vero, però hanno il GoTo...



    Questo post contiene 4 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!
    Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 18-05-2014 alle 08:44
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  2. #62
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,249
    Taggato in
    430 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Già son decenni che se a un adulto chiedi di fare una divisione a tre cifre, quello cerca con lo sguardo una calcolatrice, e senza pile è "finita", non va più avanti. A scuola una volta la maestra glielo ha insegnato, ma manco è stato troppo attento, alla fine che mi serve saper fare a mano? C'è la calcolatrice pure nello smartfòn... coi tasti virtuali che quando scorri il display pare si abbassino...

    Andiamo avanti a GoTo su ogni cosa, e fra sei generazioni inizieremo a perdere le dita diverse dal pollice (che serve sul display). Abbiamo iniziato con l'andatura eretta e il pollice opponibile, ci resterà una mano a conca per sostenere un telecomando, e un pollicione lungo e sottile col polpastrello piccolo, così un touchscreen da 4" basterà per quasi tutti gli usi.

    Fra i nuovi "adepti" dell'astronomia osservativa nati e pasciuti a Goto e yoghurt vellutato e già zuccherato che per carità lo yoghurt acido bianco naturale non lo vuole più nessuno, quelli che manco han guardato tre volte gli anelli di Saturno trovandolo col GoTo, non hanno la minima idea di cosa siano (gli anelli) e in fondo... alla fine nemmeno gli interessa, e già vanno cercando gli Hyperion perché han sentito che son meglio dei Planetary ED, quanti diverranno dei Franco Pacini, secondo te?

    Io, qui, ho avuto degli scontri durissimi con Enzo Zappalà, quando gli vedevo fare delle sfuriate belluine verso dei neofiti o verso degli appassionati più di strumentazione che di cielo, con arrabbiature e toni spesso degni di miglior causa perché forieri forse di un rischio di abbandono sia pure di un interesse epidermico, il che comunque non sarebbe stato un bene; meglio davanti a un telescopietto col GoTo che ubriaco sotto il tavolo di una birerria di periferia, a fare le penne col motorino o in sala giochi a mangiarsi la paghetta al videopoker... no?
    Però in certi momenti... un pochino pochino lo capisco.
    Peraltro, sul suo blog ora abbiamo un ottimo rapporto, di grande simpatia e rispetto reciproco.

    Scusate tutti la lunghezza, spero sia stato un post "culturalmente" utile che, sottolineo, NON vuole essere una polemica col sempre stimatissimo Adriano. Mi rendo conto che a me, per dire, il fascino del Grand Tour come lo fecero i grandi viaggiatori del Sette e Ottocento, che giravano l'Europa con cavallo e carrozza e per completare il loro giro di istruzione impiegavano anche un anno e mezzo, scoprendo e conquistando chilometro dopo chilometro i paesaggi che vedevano mutare pian piano, è stato negato dall'evoluzione della storia. Ora con trenta-quaranta euro e due ore e mezzo arrivi a Londra.

    Però il telescopietto col tubo di cartone ho fatto in tempo a godermelo. Come tanti. Alcuni, son diventati astronomi. Io no, avrei dovuto avere la pazienza di studiare tanta matematica più di quanta me ne son saputo sciroppare.
    Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 18-05-2014 alle 08:46
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  3. #63
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Adriano

    Re: Telescopio per un bambino...

    Mammamia...ho scatenato il mostro

    Da che mondo è mondo il bersaglio dell'ironia (quella vera, romana, mai offensiva) è un grande Bersaglio...c'è poco da ironizzare su un soggetto senza sale.

    Questa tua vena...didascalico democristiana dei tempi che furono, mi ha stimolato perdonami

    Con umiltà e deferenza

    Adriano

  4. #64
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,249
    Taggato in
    430 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Ragazzo mio, te l'ho anche scritto che il post non era per te... è vero, hai stappato una vecchia bottiglia che era diventata suo malgrado frizzante per fermentazione senza saperlo.
    Avviandomi verso la mezza età, sto scoprendo sempre più l'importanza di trasmettere qualcosa; forse perché i casi della vita mi han portato a diventar padre "da grande", e non all'età in cui un tempo (e in un mondo differente) era fisiologico arrivarci. E se trovavo eccessive (nei toni e nell'integralismo) certe sparate di Enzo, quando sembrava ritenere ormai quasi che avere un telescopietto... fosse a priori alternativo a cercar di capir qualcosa, penso però che si stia davvero, e non solo negli hobby, perdendo il gusto di dire "puff puff ammazza quanto era ripida ma vedi, ce l'ho fatta" arrivati in cima alla salita.
    Ovviamente non credo che per ottenere il miglior risultato serva il sergente Hartmann... ma manco lo yoghurt sempre vellutato e cremoso prezuccherato in fabbrica.
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  5. #65
    Nana Bruna L'avatar di edo44
    Data Registrazione
    Jul 2013
    Messaggi
    111
    Taggato in
    0 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Io che faccio parte della generazione digitale (anche un po' analogica) Valerio, posso dirti che al di là degli insegnamenti gran poche sono le persone che come me e te hanno voglia di darsi da fare per seguire le proprie passioni. Insomma, ci sono un sacco di cose molto più semplici da fare al posto di perdere tempo a cercare fare qualcosa socialmente poco accettato (studiare qualcosa non pertinente al programma scolastico per conto proprio è ciò che in gergo oggi viene chiamato "da nerd", da disadattati sociali).
    Appunto il problema è la scuola. La scuola è fatta male, perché non ti insegnano a fare qualcosa di produttivo per te stesso, ti insegna a fare qualcosa di produttivo per gli altri.
    Ore di lezioni passive e inutili che dopo poche settimane ci si sarà già dimenticati. Sarò uscito dallo scientifico con uno dei voti più bassi, ma l'ho fatto studiando per me stesso, non per prendere il voto come tutti gli altri.

    Adesso parlo con quelli allora usciti con dei 100 e lode, e non riesco a discuterci né di astronomia né di attualità o teconologia, perché quello che interessa loro in questo momento è prendere la lode nelle materie universitarie che stanno studiando, e tutto il resto non ha importanza, la loro vita è fatta di specializzazione.

    Ci sono fior di professori universitari che sanno benissimo la loro materia ma non sanno cambiare una lampadina, o non hanno la ben che minima idea di come funzioni un'azienda, o che cosa ci sia al di là del loro paese di appartenenza, o come si fa la carta. Sono relegati a un microcosmo funzionale solo a sé stesso.

    Le madri **** e supponenti che impongono al pargolo il loro super ego sono soltanto uno dei tanti prodotti di un sistema culturale che funziona a mo' di catena di montaggio.
    Ultima modifica di etruscastro; 02-06-2014 alle 17:12

  6. #66
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,249
    Taggato in
    430 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Hai presente il vecchio detto "se i soldi non fanno la felicità, ...figuriamoci senza" ?

    Ecco, vedi, in effetti io penso che lo stesso discorso può, però, valere anche per l'erudizione "scolastica", che tu con toni onestamente che trovo un po' troppo apodittici stigmatizzi come se dovesse essere solo un portato di omologazione intellettuale e predisposizione ad assumere il prima possibile il proprio posto di rotellina nell'ingranaggio cui afferisci dell'apparato produttivo.

    A me verrebbe di parafrasare quella frase con
    "se la preparazione scolastica non garantisce versatilità e apertura culturale, figuriamoci senza".

    Facciamo un esperimento.

    Prendi un paio di bei woofer da 20-25 cm proveniente da una cassa acustica, di quelli con la sospensione un po' morbida tipo i Ciare, che ne so. Poi prendi un metro abbondante di filo rosso e nero di buona sezione, del tipo appunto per casse. Unisci il positivo di una woofer col negativo dell'altro, e il positivo del secondo col negativo del primo. Adesso li posi tutti e due a pancia in su, su un tavolo, e su uno solo fai la seguente cosa: appoggi tre o quattro dita sul cono, e con attenzione (per evitare di far strusciare la bobina nel traferro) lo fai oscillare ampiamente e rapidamente, nei limiti certo di quello che la sospensione ti permette senza rovinare nulla. Ossia gli fai fare un'oscillazione come se fosse sollecitato da un amplificatore che gli manda un segnale abbastanza potente ma a frequenza molto bassa, diciamo che a mano riesci a raggiungere fra 4 e 6 Hz (che son cicli al secondo, come sai).

    Poi dimmi cosa hai visto succedere. Qualcuno di voi sa far previsioni?
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  7. #67
    Nana Bruna L'avatar di edo44
    Data Registrazione
    Jul 2013
    Messaggi
    111
    Taggato in
    0 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Dici che l'oscillazione impressa al primo cono sia capace di generare una corrente in grado di far oscillare lievemente anche l'altro?

  8. #68
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Adriano

    Re: Telescopio per un bambino...

    Citazione Originariamente Scritto da Valerio Ricciardi Visualizza Messaggio
    Qualcuno di voi sa far previsioni?
    La metempsicosi del woofer...

  9. #69
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,249
    Taggato in
    430 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Citazione Originariamente Scritto da edo44 Visualizza Messaggio
    Dici che l'oscillazione impressa al primo cono sia capace di generare una corrente in grado di far oscillare lievemente anche l'altro?
    Bravo! Più che lievemente, con ampiezza solo di poco inferiore a quella di riferimento che crei tu.

    Il primo si trova ad avere, per l'energia che hai speso, ossia il lavoro che compi facendo fare con le dita al cono wowwowwowwowwowwowwow, la situazione di una bobina che si muove in un campo magnetico permanente; ciò produce una corrente che - poiché il moto della bobina che tu hai provocato è alternato, sarà alternata, vale a dire invertirà il verso del flusso di corrente ogni volta che si inverte il senso del moto.

    Con una frequenza... pari a quella che avrai impresso. Il secondo cono riceverà una corrente alternata che attraverserà una bobina posta in un campo magnetico permanente, col quale interagirà... oscillando in controfase (hai invertito i poli...) col primo. L'efficienza della conversione del moto alternato in corrente e della corrente in moto alternato, dipende dal prodotto B x L.

    Io in Fisica II sono una capra degna degli insulti di Sgarbi; però questo esperimentino fa riferimento ai concetti proprio di base, che ho cercato di capire ed assimilare bene, ossia farli miei, farli diventare parte della mia formazione, non una sequenza di formule imparate ...finché non me le scordo. Perché la memoria col tempo sempre difetta, un concetto assimilato non può, resta lì sempre pronto all'uso.

    Ora non ci crederai: ho fatto vedere questo giochino di prestigio (si fa per dire) alla sorella di un mio carissimo amico, il geologo (e tante altre cose) Filippo, quello che persi l'estate dello scorso anno per SLA; ella (la sorella) è laureata col massimo dei voti in Fisica pura, e lavora all'ENEA - hai letto bene.
    Le chiedo: cos'è questo fenomeno, secondo te? Perché succede questo?

    Lei ha osservato bene, poi su mio invito ha agito in prima persona per fare l'esperimento, ed ha concluso un po' sconsolata "non ne ho la più vaga idea... Dovresti chiedere a Filippo, lui si intende abbastanza di alta fedeltà, con gli altoparlanti ci pasticcia spesso, io la musica la ascolto solo" .

    Era davanti a un altoparlante, non è andata oltre ciò che vedeva senza quindi percepire minimamente che si trattava di un'applicazione facile facile di qualcosa che in teoria aveva studiato MOLTO più profondamente di me... e relativamente a cui era stata esaminata e ... certificata.
    Scommetto che in elettromagnetismo ed elettrostatica aveva tutti Trenta e lode...
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  10. #70
    Nana Bruna L'avatar di edo44
    Data Registrazione
    Jul 2013
    Messaggi
    111
    Taggato in
    0 Post(s)

    Re: Telescopio per un bambino...

    Io pure ho un amico che studia fisica e non ha la ben che minima idea di come funzioni un cono. Addirittura ha una laurea in ingegneria dell'informazione e ho dovuto spiegargli io come configurare l'access point come ricevitore (magari ci sarebbe anche arrivato prima o poi ma vabbè)

    Poi gli ho parlato anche dei wifi di tipo g/b/n/ac per chiedergli quanti dB servissero per prendere discretamente, dato che recentemente ho potenziato la rete in casa, e ha risposto che se anche aveva dato l'esame comunque non ha idea nella pratica di che potenza potesse servire per avere un segnale stabile.

Discussioni Simili

  1. Regalo per bambino
    Di Andrea86 nel forum Telescopi e Montature
    Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 27-12-2013, 10:25

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •