
disco di polvere in HD 142527
La presenza di un disco di polvere intorno a una stella non è certo una novità. Sono ormai molti anni, infatti, che gli astronomi hanno modo di osservare tali strutture, la cui conoscenza può permettere di risolvere molti dubbi riguardanti i meccanismi di formazione degli oggetti planetari.
I risultati più recenti sono stati ottenuti al telescopio giapponese Subaru e riguardano il disco di polvere che circonda HD 142527, una stella distante circa 650 anni luce dalla Terra.
I dati sono stati raccolti utilizzando due differenti rilevatori, il CIAO e il COMICS.
Il primo, il Coronographic Imager with Adaptive Optics, opera nel vicino infrarosso e la sua notevole risoluzione ha permesso di scorgere dettagli su una scala paragonabile all’orbita di Urano e Nettuno. Nascondendo la luce stellare, inoltre, il coronografo ha consentito di evidenziare la struttura del materiale intorno alla stella.
Il secondo rilevatore, il COoled Mid-Infrared Camera and Spectrograph, opera invece nel medio infrarosso e ha permesso di raccogliere la radiazione emessa dal disco fin oltre le 100 UA. Si tratta della prima volta che si osserva un disco protoplanetario nel medio infrarosso a una simile distanza dalla stella centrale.
L’analisi dei dati ha evidenziato che il disco di HD 142527 presenta una doppia componente, una interna, più compatta e con raggio di una ottantina di UA, e una più esterna, che si estende fino 170 UA. Tra le due vi è una discontinuità, probabilmente da ricondurre all’azione di disturbo di un oggetto planetario in formazione. Ma il disco è ancora più complicato. Appaiono, infatti, anche altre strane strutture, che contribuiscono ad aggiungere ulteriore varietà alle tipologie di dischi protoplanetari già note.
Soprattutto nelle immagini ottenute dal coronografo si individuano chiaramente due archi marcati intorno alla stella e un terzo arco, più debole e allungato, che si allontana nello spazio. L’interpretazione che ne hanno dato gli astronomi è che i due archi più ravvicinati siano dovuti alla presenza di un oggetto nei pressi di HD 142527, una stella compagna più debole o magari un pianeta. L’arco più allungato, invece, sarebbe probabilmente da imputare al passaggio ravvicinato di un’altra stella nei pressi del sistema di HD 142527.
Un’ulteriore conferma di quanto possa essere movimentato l’ambiente in cui devono svilupparsi i pianeti.
Fonte :http://subarutelescope.org/Pressrelease/2006/06/27/index.html