Il cielo nel mese di Agosto

Primo appuntamento con il cielo del mese. Una panoramica sui principali eventi astronomici che caratterizzano il cielo nel mese di agosto.


Posizione dei pianeti

Il pianeta Mercurio

Mercurio

Mercurio: l’osservazione di Mercurio non è mai molto semplice, data la sua estrema vicinanza al Sole.
Tuttavia, nelle prime due settimane del mese, si verifica un periodo favorevole appena prima dell’alba. Sebbene il pianeta sarà sempre basso sull’orizzonte, potremo prendere come riferimento diretto Venere. Infatti Mercurio, per diversi giorni, si troverà ad Est-Nord-Est del luminoso pianeta, pertanto basterà scendere di un paio di gradi per focalizzarlo.
Il giorno 7 si ha la massima elongazione, mentre nella seconda metà del mese torna ad essere inosservabile.

Il pianeta Venere

Venere

Venere: nonostante l’intervallo di tempo per osservarlo sia sempre più ridotto, Venere continua a sorgere prima dell’alba.
Meritano attenzione l’avvicinamento a Mercurio durante i primi giorni del mese, e la congiunzione stretta con Saturno nei giorni successivi.
Infatti, prima dell’alba del giorno 27, i due pianeti si troveranno ad una distanza angolare di appena 4′.

Il pianeta Marte

Marte

Marte: purtroppo non siamo nel periodo adatto all’oservazione del pianeta rosso.
Marte scompare sull’orizzonte occidentale subito dopo il calare del Sole, confondendosi tra le luci del crepuscolo. Nel corso del mese attraversa la seconda metà del Leone per entrare, il giorno 29, nella costellazione della Vergine.

Il pianeta Giove

Giove

Giove: il gigante gassoso è rimasto ormai l’unico pianeta osservabile nella prima parte della notte, per di più con un intervallo di osservabilità che si riduce sensibilmente.
Dopo il tramonto del Sole lo possiamo osservare a Sud-ovest per buona parte della notte, mentre alla fine del mese avremo solo un paio d’ore a disposizione prima che tramonti a sua volta.
Giove si trova ancora nella costellazione della Bilancia.

Il pianeta Saturno

Saturno

Saturno: dopo un periodo di inosservabilità susseguente alla congiunzione con il Sole, che avviene il giorno 7, Saturno ricompare nel cielo del mattino verso la fine del mese.
Si può tentare di individuarlo poco prima dell’alba, basso sull’orizzonte orientale, dove si potrà tentare di osservare la già citata congiunzione con Venere.
Dopo un lunghissimo periodo trascorso nella costellazione del Cancro, dal giorno 30 Saturno si troverà nel Leone.

Il pianeta Urano

Urano

Urano: il pianeta è visibile per quasi tutta la notte, essendo prossima l’opposizione al Sole che segnerà il periodo di migliore di osservabilità.
Si tratta comunque di un oggetto di luminosità debolissima, per cui è consigliabile l’uso di un telescopio, o quantomeno di un binocolo.
Urano sta attraversando la costellazione dell’Acquario

Il pianeta Nettuno

Nettuno

Nettuno: precedendo Urano, Nettuno l’11 agosto si troverà in opposizione al Sole, configurazione che consente di osservarlo per l’intera notte.
Mentre il Sole tramonta, Nettuno sorge dalla parte opposta della volta celeste.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all’occhio nudo; è quindi sempre necessario l’uso del telescopio.
Il pianeta si trova al centro della costellazione del Capricorno.

Il pianeta Plutone

Plutone

Plutone: è osservabile nel corso della prima metà della notte e continua ad anticipare il suo tramonto, che col passare del tempo avviene via via con maggiore anticipo rispetto all’alba.
Per individuarlo è indispensabile l’uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione della coda del Serpente.

Congiunzioni

Congiunzione

Congiunzione

Luna – Giove: la sera del 2 agosto, nelle prime ore della sera, potremo osservare il luminoso Giove in alto a destra rispetto alla Luna al primo quarto, nella costellazione della Bilancia.

Luna – Giove: il 29 agosto, poco dopo il tramonto del Sole, si ripete la congiunzione tra Giove e la falce di Luna crescente.
Le circostanze sono simili a quelle del 2 agosto, con i due astri – anche in questa occasione – nella costellazione della Bilancia, nei pressi del confine con la Vergine.

Le lacrime di San Lorenzo

Perseidi

rappresentazione artistica

del radiante

Come tutti gli anni ci prepariamo all’osservazione dello sciame delle Perseidi, residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle.
Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l’atmosfera terrestre, danno luogo ad una scia luminosa.

Il nome di “Perseidi” è determinato dalla posizione del radiante, il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, situato nella costellazione del Perseo.
La denominazione tradizionale di “Lacrime di San Lorenzo” deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo: ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni.
Il culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle.

Quest’anno purtroppo ci sarà il chiarore della Luna a disturbare le osservazioni delle “lacrime di san Lorenzo”. Sarà plenilunio il 9 agosto, così tutte le notti prima e dopo, dal 4 al 14 permetteranno solamente osservazioni deludenti e poco veritiere.

Sulla base di queste considerazioni, possiamo augurarci che le Perseidi 2006 siano, come del resto nei passati anni, numerose e abbastanza luminose, e sperare così di arrivare a osservarne forse 20-30, specie nelle due ore centrali della notte.

Occhi puntati al cielo…e buona visione!

costellazioni

Il Sagittario

Costellazione del Sagittario

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud.
Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.

Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l’immensità del disco di stelle, oltre 100 miliardi, in cui siamo immersi, già con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere.
Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.

A Sud-Est troviamo invece il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l’ausilio di una carta del cielo.

A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall’inconfondibile forma ad aquilone.
Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.

Nei pressi del Triangolo Estivo, formato da Vega Altair e Deneb, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia – tra il Cigno e l’Aquila – o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la stella polare è come sempre al centro della famiglia delle costellazioni circumpolari.
L’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a “W”, da Cassiopea.

Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il radiante dello sciame di meteore detto appunto delle Perseidi.

In collaborazione con:
SCIS – Servizio per la Cultura e l’Informazione Scientifica
IL CIELO DEL MESE – AGOSTO 2006 –

Informazioni su Stefano Simoni 644 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.