
Non è certo raro imbattersi in coppie di stelle orbitanti l’una intorno all’altra, ma il sistema stellare conosciuto come LH54-425 è decisamente fuori dal comune. Le stelle che lo compongono, infatti, sono entrambe di tipo spettrale O, una tipologia stellare che comprende gli astri più massicci e luminosi che si possano incontrare in natura. Gli spettri ottenuti al Cerro Tololo Inter-American Observatory hanno permesso di scoprire che le due stelle hanno massa rispettivamente di 62 e 37 masse solari, un’età di solamente 3 milioni di anni e che orbitano intorno al comune centro di massa in poco più di due giorni. Con una massa complessiva di circa 100 masse solari, questo sistema binario è tra i più estremi che si conoscano.
Astri così grandi e giovani, infatti, generano potentissimi venti stellari e grazie alle osservazioni del satellite FUSE (Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer) gli astronomi hanno potuto ricostruire i dettagli di quanto accade allorchè i due fronti interagiscono l’uno con l’altro. La regione interessata da quella collisione avviluppa interamente la stella più piccola generando una bolla di gas ad altissima temperatura la cui superficie emette intensa radiazione X e ultravioletta. Ed è proprio quest’ultima la radiazione catturata dal satellite e studiata dai ricercatori del progetto FUSE coordinati da George Sonneborn, del NASA Goddard Space Flight Center.
La stella più massiccia sta gettando tutt’intorno un’incredibile quantità di materiale: ogni secondo, infatti, si libera di ben 500 mila miliardi di tonnellate di materia, sparandola nello spazio alla folle velocità di 8,7 milioni di chilometri all’ora. Più contenuta – ma comunque sempre notevole – la perdita di materiale della componente più piccola di LH54-425, valutata dagli astronomi in circa un decimo di quella della compagna.
Gli astronomi ritengono che l’evoluzione di un simile sistema sarà tutt’altro che tranquilla. Confrontandole con la lunghezza della vita del nostro Sole, stelle così massicce durano quanto un batter di ciglia. Nel caso di LH54-425, poi, non è da escludere che le due componenti finiscano col fondersi insieme, formando un’unica gigantesca stella. Sarà un astro di 100 masse solari, dunque grande più o meno come la componente maggiore del sistema di Eta Carinae, una delle stelle più massicce e luminose della nostra galassia.
Gli astronomi ritengono che tra l’età del sistema di Eta Carinae e quella di LH54-425 vi possa essere solamente un milione di anni di differenza. Per una stella normale qual è il nostro Sole si tratta di un’inezia, ma le enormi differenze che si possono registrare tra quei due sistemi testimoniano come stelle così grandi abbiano davvero ritmi di vita incredibilmente rapidi.
Fonte: Coelum