18 miliardi di “Soli” danno ragione ad Einstein

Studi compiuti su un sistema binario, composto da un buco nero supermassivo al centro di una galassia e da uno più piccolo orbitante attorno ad essa, sembrano confermare una delle previsioni della Relatività Generale di Einstein: l’emissione di onde gravitazionali


L’astronomo Mauri Valtonen dell’Università di Turku (Finlandia), insieme allo staff di Calar Alto e molti collaboratori sparsi per il mondo, ha confermato la natura binaria di OJ287, un buco nero supermassivo al centro di una galassia situata a 3,5 miliardi di anni di distanza, nella costellazione del Cancro. L’oggetto centrale ha una massa equivalente a 18 miliardi di volte quella del Sole ed ha un buco nero satellite che gli orbita attorno. L’interazione tra quest’ultimo ed il disco di accrescimento che circonda il più massiccio produce un cambiamento di luminosità periodico. In tale modo è stato possibile seguire l’evoluzione orbitale dell’incredibile sistema. Questa sembra dominata da una delle più importanti previsioni della teoria di Einstein: l’emissione di onde gravitazionali.

OJ287

Sopra: il sistema doppio di buchi neri al centro di un quasar ha permesso di evidenziare la probabile esistenza di onde gravitazionali, grazie al suo intensissimo $campo$ gravitazionale.

Il sistema binario invia impulsi addizionali di energia, che si sommano a quello normale, ogni 12 anni circa, in corrispondenza del momento in cui il satellite attraversa il disco di accrescimento del buco nero centrale. Studiando così la forma e l’orientamento dell’orbita si è visto che questi cambiano in perfetto accordo con la teoria della Relatività Generale. Ciò è reso possibile dal fatto che siamo di fronte a campi gravitazionali estremi. Nell’Universo è ben difficile trovare qualcosa di altrettanto potente che dia luogo ad onde gravitazionali osservabili.

E’ importante ribadire che la ricerca è stata portata a termine grazie alle osservazioni di un numeroso gruppo di ricercatori sparsi per il mondo, mediante l’utilizzo di telescopi di piccole dimensioni (solo due erano dell’ordine dei 2,5 metri). Tra questi molti sono amatori, che hanno effettuato le osservazioni con i propri telescopi.

Il modello sviluppato da Valtonen e collaboratori prevede un nuovo picco di luminosità nel 2016. Non vi è dubbio che un numero ancora maggiore di telescopi saranno puntati verso la costellazione del Cancro.

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8 Commenti

  1. Interessante, però qualcuno mi potrebbe spiegare che cosa sono i quasar!
    Perchè le spiegazioni che sono riuscito a trovare non sono esaurienti.

  2. I quasar sono oggetti extragalattici quasi stellari, molto luminosi, spesso caratterizzati da grandi emissioni di energia.

  3. @Pietro Squilla e Margherita

    Ho controllato il tuo IP, appartiene alla stessa persona. Già ieri è accaduta la stessa cosa su un post che ho rimosso, ma ho lasciato correre.

    Se ti va di partecipare seriamente sei il benvenuto, altrimenti, questo è il tuo ultimo commento.
    Attendo una tua risposta

  4. 👿 👿 bravo Simoni! Che cavolo è ‘stà cosa? Si fà le domande e si risponde da solo? e il motivo? …mah.. 👿