Un ponte tra Terra e Sole

Un gruppo di satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea e della NASA ha confermato in modo inequivocabile che un ponte diretto tra la Terra ed i Sole si apre e si chiude al ritmo di 8 minuti, permettendo e bloccando il passaggio di tonnellate di particelle d’alta energia trasportate dal vento solare.


Sembrerebbe un racconto di fantascienza. Ogni otto minuti si crea un tunnel spaziale che permette alle particelle provenienti dal Sole di raggiungere la Terra. Una connessione diretta che si apre nel $campo$ magnetico terrestre con frequenza continua. Il ponte si forma nell’emisfero esposto al Sole dove il $campo$ terrestre spinge su quello solare. I due campi si uniscono insieme e danno origine ad una struttura cilindrica larga come il nostro pianeta libera al transito delle particelle prodotte dalla nostra stella. Altro che il tunnel del Monte Bianco o del San Gottardo! Ma c’è di più. Il portale cilindrico si forma sull’equatore e poi tende a ruotare verso i poli invernali. A dicembre verso il polo nord, a luglio verso il polo sud.

Tutto ciò prende il nome di FTE (Flux Transfer Event, ossia evento di trasporto di flusso) ed era stato già ipotizzato e poi escluso dagli studiosi. Ora però i satelliti lo hanno perfettamente misurato, attraversandolo e studiandolo dall’esterno. Il cilindro esiste e adesso si aspettano le simulazioni al computer per capire le ancora numerose incertezze. Perché si forma ogni 8 minuti? Perché si sposta? Perché sembrano esistere cilindri attivi (fanno passare le particelle) e cilindri passivi (bloccano il $transito$)?

In ogni modo, la vecchia visione che ci diceva che il vento solare interagiva continuamente con la nostra magnetosfera e che questa faceva da scudo permettendo un filtraggio delle particelle, sembra ormai obsoleta. Il tutto avviene ad intervalli e la Terra ed il Sole sembrano darsi una stretta di mano attraverso 150 milioni di chilometri.

Un ponte tra Terra e Sole

Figura 1. Un FTE si apre tra i campi magnetici terrestre e solare (cilindro azzurro) e attraverso esso le particelle del vento solare raggiungono il suolo terrestre.

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32 Commenti

  1. Che storia!!!

    Questa cosa proprio non l’avevo mai sentita! E che strano 8 minuti…proprio come la distanza terra sole…sarà una coincidenza???

  2. una domanda: il vento solare viaggia a velocità luce? Altrimenti non ci sarebbe attinenza con la distanza. E’ solo quello che ho pensato da chi si avvicina per le prime volte all’astronomia

  3. Nulla è oramai lasciato al caso. Così come la Matematica non è un’opinione, la Fisica non è da meno.
    E’ bellissimo conoscere queste cose, scoprire sempre più cosa lega il tutto al tutto.

  4. 😯 cavoli…un tunnel che ci lega al Sole … 🙄 😛 chissà cosa scopriremo studiandolo…
    Finalmente trovo un bel portale di astronomia!! 😀

  5. Ci avevo pensato anche io agli 8 minuti, come la distanza tra sole e terra…
    ma quanto dura questo corridoio??

  6. @giampaolo
    il vento solare viaggia a qualche centinaio di Km al secondo. La velocità della luce sfiora i 300.000. Nella prossima versione del sito avremo anche la velocità del vento solare in tempo reale :mrgreen:

  7. 😯 ah però, questa si che è una novità con i fiocchi! Bravo Profe :mrgreen: sarà una coincidenza con gli 8 minuti luce di distanza, anche se il vento viaggia più lentamente?
    magari lo stesso evento accade anche agli altri pianeti del Sistema…
    @Simoni: gran fi..ta la velocità in tempo reale 🙂

  8. @giampaolo

    il vento solare come ti ha detto Stefano viaggia a velocità (seppur molto elevate) molto al di sotto di quelle della luce, ma dato che questo tunnel da quanto ho capito si genera a seguito di interazioni tra i campi magnetici terrestre e solare mi sorge il dubbio che gli 8 minuti luce c’entrino qualcosa…

    In questo sito della NASA per esempio si dice che On the dayside of Earth (the side closest to the sun), Earth’s magnetic field presses against the sun’s magnetic field. Approximately every eight minutes, the two fields briefly merge or “reconnect,” forming a portal through which particles can flow

    Comunque sia ribadisco…CHE STORIA!!!

  9. deve per forza centrare qualcosa con la distanza sole terra alla velocità della luce…non può essere una coicidenza!
    potrebbe essere che esistono particelle espulse dal sole non ancora rilevate che viaggiano alla velocità della luce e formano questo tunnel a contatto con in campo magnetico terrestre?
    e quant’è la durata di questo tunnel?
    solo con dati più precisi si potrebbero fare delle teorie.
    un saluto a tutti :mrgreen:

  10. @tutti,
    sembrerebbe soltanto una caso, anche perchè la luce non c’entra niente col vento solare… Comunque non mettiamo limiti alla conoscenza. appena sappiamo qualcosa di più mettiamolo in linea…

  11. @Silvia
    L’acronimo NEA significa NEAR Earth Asteroid, ovvero letteralmente “asteroidi vicini alla Terra”, se passi il mouse sopra la scritta (e su tante altre sigle e acronimi) e resti ferma un attimo ti appare in automatico 😉

  12. @tutti,
    sto andando in crisi anch’io…. nell’articolo non c’è riferimento ai NEA … Pensavo fosse una domanda esterna , ma adesso sto andando in “palla”. Comunque se NEa sono i NEA ha ovviamente ragione Stefano…
    Aiuto!!!! 😯

  13. i NEA sono i “nea”
    la linea è la linea 🙄
    @ stefano. stanchezza giustificata, capitano, mio capitano :mrgreen:
    @ enzo. tranquillo, prof. era solo un problema di scrittura ed interpretazione di cui sei stato inconsapevole protagonista 😎
    sorrisoeni,g.matico
    daria

  14. Tranquillo prof, lei è in buona compagnia! 😉
    Una cosa che non c’entra niente, solo curiosità, per caso lei è di origini siciliane? (lo deduco dal cognome)Glielo chiedo perchè anch’io ho origini siciliane e vado spesso nella “terra del sole”, dove ho avuto spesso la possibilità di andare a vedere le stelle dall’Etna… Uno spettacolo meraviglioso, soprattutto la notte di San Lorenzo. C’è stato anche lei? 🙂
    So che lì c’è anche un osservatorio, ma non ho mai avuto modo di andarci. 🙁

  15. @Silvia,
    non ti sbagli! D’altra parte il mio cognome è come una carta d’identità… In realtà sono nato in Piemonte da padre siciliano e madre ligure, per cui sono uno strano miscuglio. Ma amo tanto la terra paterna, anche se sono parecchi anni che non vado più a visitarla. Purtroppo non sono mai stato sulla cima dell’Etna, anche se mio padre mi raccontava spesso di avere assistito a spettacoli fantastici. Sono stato una volta sull’osservatorio, ma non oltre. Tra parentesi, se volessi andare, ti invito a chiedere di Carlo Blanco o del direttore Strazzulla, miei cari amici. Saranno sicuramente lieti di fartelo visitare. Spero comunque di avere ancora tempo di vedere un giorno l’ombra del vulcano che si distende sull’isola all’alba! Un abbraccio “siculo” 😆

  16. Mi manca anche di andare a vedere l’alba… però lo farò sicuramente quando ci ritornerò, e andrò anche all’osservatorio, grazie mille!!! Purtroppo qui a Roma l’osservazione del cielo è praticamente un’utopia! 🙁

  17. la terra et-NEA :mrgreen:
    così ebur-NEA e longili-NEA ed anche un po’ cana-NEA 😆
    E’ tutta colpa di un automatismo software (vero stefano?!) che si ostina a fare riferimenti astronomici anche laddove non serve!!
    sorriso min-NEA-polis 😯

  18. Melius abundare quam deficere…no ? :mrgreen:
    Diciamo che al 99,9% se uno scrive NEA, intende proprio l’acronimo NEAR Earth Asteroid a meno che non sbagli a scrivere. Ad esempio l’acronimo NEO (Near Earth Object) non viene elaborato proprio per evitare di incappare nella parola “neo” (il punto nero). La funzione a mio avviso è utile e svela il significato di tutti questi fantomatici acronimi che esistono in $campo$ astronomico.

    Proviamo:
    NASA, INAF, SETI, VLA, VLBA, HiRISE

    Per impedire che la funzione “elabori” la nostra parola inseriamo un “$” ad inizio e fine della stessa:
    $NASA$, $INAF$, $SETI$, $VLA$, $VLBA$, $HiRise$

    😛

  19. Wow… bello!
    Davvero una cosa strana quella degli 8 minuti… che coincidenza! (se è una coincidenza…)
    Non vedo l’ora di sapere altro… bravi! 😉

  20. ipotesi: la materia oscura e l’energia oscura sono la stessa cosa. Le particelle sub-atomiche, dopo aver ceduto la loro energia semplicemente potrebbero trovarsi in una condizione di non-attivazione: troppo piccole per interagire con la materia ordinaria, di fatto si troverebbero in un’altra dimensione in attesa di una forza sufficientemente grande per la loro “riattivazione”. seppur infinitamente piccola e non interferente con il materiale atomico, questa “natura morta” contiuerebbe ad avere una massa ma solo a livello potenziale

  21. Scusate se mi intrometto. Saluto tutti ed auguro buon anno. Sono un profano della materia astronomica ma il sito è interessante e ben fatto. A proposito della scoperta del “tunnel spaziale magnetico” che si forma tra Sole e Terra ogni otto minuti. Forse dico una fesseria ma mi sembra che il periodo minimo di un circuito oscillante elettromagnetico che abbia una ampiezza del $campo$ pari alla distanza Terra-Sole sia appunto di otto minuti (data la velocità di una qualsiasi onda elettromagnetica che è pari a quella della luce). Data poi la velocità molto minore delle particelle che formano il vento solare è presumibile che fenomeni di risonanza facciano “impacchettare” le particelle. In alcune $fasi$ verranno deviate all’esterno (non arriveranno sulla superficie terrestre), in altre avranno la porta aperta per la superficie. Che ne pensate?

  22. sapete cosa vi dico io,
    se la nostra atmosfera ci protegge dai raggi UV, perchè distruggerla ❓
    anzi, preserviamola: niente gas tossici in bomboletta, per esempio vernice spray!
    e chiunque mi giudicherà stupido si dovrà rendere conto di quanto lo è lui!!!
    saluti: John il rosso

  23. Nel 1930 comparvero dei libri a cura di Alice Bailey, uno di questi si intitola il “Trattato sul fuoco cosmico”, in cui si illustra la capacità della terra di interagire con il sole. La nostra scienza è troppo giovane per capire e spiegare cosa avviene a livello sottile. Qui si tratta di fenomeni che hanno a che fare con quello che la scienza definisce “fisica quantistica”, il Buddha già 2.500 anni fa aveva illustrato le caratteristiche del “prana cosmico”, solare e individuale. Tutto è interconnesso. Siamo nell’area del Logos.