Gli alieni

L’arrivo di esseri “alieni” può innescare un ben diverso futuro. E può spiegare anche le strane raffigurazioni dei popoli primitivi … Senza dimenticare il famoso asteroide di 65 milioni di anni fa.


Gli alieni

Arcenox era abbastanza contento della sua esistenza. Aveva un grande allevamento di bestiame e la sua vita scorreva tranquilla. Il nido era ben protetto ed i suoi figlioli crescevano di numero in un’atmosfera calda e rassicurante. Le sue compagne svolgevano il lavoro casalingo e di educazione della prole in maniera perfetta e coscienziosa. Cosa poteva volere di più un velociraptor di quasi 57 anni?

Ogni tanto ricordava i tempi antichi andando con gli amici a fare qualche battuta di caccia all’interno delle sue mandrie di brontosauri. Non avevano certo più l’abilità dei loro avi, ma si divertivano un sacco a fingere di assalire e di terrorizzare quei pacifici bestioni. Ovviamente, tutto finiva in modo incruento: era solo un gioco. Erano infatti millenni che non si poteva più uccidere una preda direttamente, ma solo attraverso il NGC (Nucleo Gestione Cibo). Questa illuminata istituzione permetteva di tenere sotto stretto controllo la sopravvivenza di tutte le specie planetarie, sia che fossero erbivore sia che fossero carnivore. E si era trovato un ottimo equilibrio. Il mondo stava proprio vivendo un momento di grande razionalità e sviluppo.

Le scienze facevano passi da gigante e la tecnologia cercava di stargli dietro. Ovviamente non era facile mettere in pratica tutte le idee dei ricercatori più giovani utilizzando solo legno e pietra. La fantasia e l’estro erano ben più avanti delle realizzazioni pratiche. Bisognava però avere pazienza e sfruttare al meglio quel momento di esplosione delle capacità intellettuali, culturali e scientifiche. Era soprattutto nelle espressioni artistiche che alla fine dell’attuale periodo geologico si erano ottenuti i più grandi risultati. La pittura, la scultura, il canto, avevano raggiunto limiti assoluti di eccellenza e le rappresentazioni pubbliche raccoglievano migliaia e migliaia di spettatori. I governanti erano guidati da principi etici e morali impeccabili e la popolazione mondiale stava vivendo un periodo illuminato e gioioso. Non vi erano più state guerre da parecchi millenni ed il razzismo che aveva imperversato per decine di milioni di anni era ormai un lontano e triste ricordo. Il futuro appariva più che roseo ed il progresso inarrestabile.

Gli astronomi scrutavano costantemente il cielo e avevano inquadrato in un contesto generale tutti gli oggetti ed i fenomeni che osservavano con grande attenzione. Sapevano che l’astro che dominava il cielo diurno era una stella come tante altre. Conoscevano perfettamente il moto dei sei pianeti del loro sistema e prevedevano con regolarità le posizioni al pari di quelle del grande satellite. Comprendevano esattamente la natura dei piccoli corpi che ogni tanto riuscivano a scorgere nel cielo notturno. Soprattutto erano affascinati da quelli che avvicinandosi alla stella centrale producevano bellissime e grandissime emissioni di gas luminoso. Non avevano ovviamente telescopi, ma la loro mente evoluta era riuscita ad inserire tutto il visibile in un insieme logico e razionale. I centri osservativi sorgevano sulle vette più alte, dove quella spessa coltre di gas che circondava l’intero pianeta era molto meno densa. Le notizie che giungevano dagli astronomi avevano la precedenza su tutte e in breve facevano il giro del mondo. Quando esplose quella stella, e la sua luce fu vista in pieno giorno, nessuno ne fu sconvolto, in quanto gli esperti ne avevano già spiegato l’origine e la susseguente evoluzione. Era stato bellissimo vedere milioni e milioni di creature con il muso rivolto verso l’alto a discutere e commentare l’eccezionale fenomeno celeste.

Fu proprio dagli astronomi che giunse però la terribile notizia: uno di quei piccoli ed irregolari oggetti rocciosi, che di tanto in tanto attraversavano velocemente il cielo, stava dirigendosi proprio verso di loro. Ne furono sorpresi e sconvolti. Il suo moto non seguiva le regole che conoscevano e sembrava essere stato prestabilito “volontariamente”. Non potevano sbagliare: i cambiamenti di direzione e di velocità che presentava non erano certo naturali. Qualcuno doveva guidare l’oggetto celeste. Non poterono però fare altro che guardare con crescente sgomento e rassegnazione. Si levarono canti bellissimi ed i migliori artisti dipinsero la tragica situazione. Anche in quei momenti disperati, la visione intellettuale del mondo non poteva lasciare posto al panico ed allo sconforto. Fino all’ultimo istante, l’intelligenza ebbe il predominio sul terrore e sulla bestialità. Poi l’urto fu immane e tutto venne sconvolto. Milioni di anni di evoluzione vennero cancellati in pochi mesi.

I pochi sopravvissuti riuscirono ancora a raffigurare quello che videro, poi morirono tutti. Gli “alieni” che avevano guidato senza alcuna pietà il grosso asteroide verso la distruzione totale, presero possesso del nuovo mondo e iniziarono a prepararlo per le proprie necessità future. Nei milioni di anni seguenti vennero parecchie volte a controllare se tutto stava funzionando correttamente. Le visite indietro nel tempo diminuirono sempre più, mano a mano che la razza prescelta cominciò a sviluppare l’arte della guerra e le capacità di avere il predominio assoluto sulle altre creature. Poi lasciarono fare alla natura, sicuri del risultato. L’ultima spedizione ritornò contenta al loro anno, il 3256, certa di avere dato il via alla propria esistenza nel momento e con i criteri più giusti. Fecero una grande festa, in cui furono sacrificati migliaia di esseri inferiori: l’uomo era ormai sicuro di diventare l’unico ed assoluto padrone della Terra.

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7 Commenti

  1. bell’articolo. vorrei porvi una questione scientifica.
    se mettessimo insieme i modelli delle presunte astronavi che si sono avvistate nel cielo si potrebbe porre la seguente questione:
    siccome si presume che una razza aliena abbia la necessità di un solo modello di astronave, poichè non avrebbe senso farne tanti se almeno uno funzionasse, allora la molteplicità dei modelli sono da collegare a tante razze aliene che esistano nell’universo.
    pare possibile? nessuno lo sa però i diversi modelli potrebbero indicarci che la vita nel cosmo non è poi un’eccezione..

  2. @Giuseppe,
    la cosa più importante sarebbe avvistare veramente una nave aliena… Per adesso non ne abbiamo ancora visto una sola. Gli alieni devono ancora aspettare … Che la vita non sia un’eccezione può essere indicata da ben altre ragioni, magari di tipo statistico come la formula di Drake. Ma per adesso non ci sono prove reali in tal senso.

  3. io sono un appassionato di esobiologia e ho letto molti libri in tal senso ed è allettante l’idea che se ci sono più razze aliene e queste sono gia in contatto tra loro, una possibilie scoperta di una di queste può aprirci uno scenario davvero fantastico…

  4. @Giuseppe
    Se ci pensi non sarebbe cosi’ strano che una razza aliena possa avere diversi modelli di navi spaziali: anche le nostre navi sono spesso molto diverse tra di loro a seconda della loro funzione. Solo che le nostre galleggiano sull’acqua invece che viaggiare tra le stelle… 😐
    Considerando le conoscenze attuali, il gran numero di esopianeti trovati pur con una tecnologia ancora primitiva (almeno dal punto di vista di chi viaggia tra le stelle… 🙄 ) e il numero di stelle anche solo nella nostra galassia, mi pare che siano molte di piu’ le probabilita’ che l’universo brulichi di vita, piuttosto che esserci solo noi.
    Magari diverse specie aliene vengono ad osservare la Terra e pensano “una volta anche noi eravamo cosi’ primitivi”… E’ una specie di archologia sociale.. E penso che se avessimo i mezzi lo faremmo anche noi!

  5. @ enzo
    sempre un pò acidino nei confronti della razza umana , eh? 😉 🙂 😕
    sorrisomicahaituttiitorti 🙂

  6. ho letto il tuo racconto dopo aver fatto più o meno lo stesso discorso 10 minuti prima ad un amico. E sono assolutamente d’accordo con te. L’uomo sembra essere l’unica specie incapace di andare d’accordo con le altre specie senza soggiogarle.
    Comunque bravo. il tuo modo di scrivere è fantastico. 😮