Un bimbo gigantesco

E’stato scoperto il pianeta più giovane attorno ad un’altra stella simile al Sole. La sua massa è circa sei volte quella di Giove e rivolve attorno a BD+20 1790.


Un vero gigante-bambino. La sua età è stimata in 35 milioni di anni (forse si riescono ancora a sentire i suoi vagiti…). Esso orbita attorno ad una giovane stella ad una distanza inferiore a quella di Mercurio attorno al Sole. Di solito non si cercano pianeti tra le stelle giovani, in quanto esse hanno intensi campi magnetici e producono fenomeni molto violenti che possono nascondere la presenza di compagni planetari. In ogni modo, Maria Galvez-Ortiz e John Barnes dell’Università dell’Hertfordshire ci sono riusciti con la tecnica spettroscopica.

Il primato precedente era di 100 milioni di anni. E’ chiarissima l’importanza di “vedere” un oggetto così primitivo per “testare” i modelli di formazione planetaria.

Una visione artistica del nostro bambino

Una visione artistica del nostro “bambino”. Come vedete non usa più il “ciuccio”…

Data la giovane età … speriamo che la sua giovane “mamma” si ricordi di cambiargli il … pannolino!!

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36 Commenti

  1. Come si stima l’eta’ di un pianeta? In modo analogo a come si fa per le stelle? La tecnica e’ la stessa per pianeti rocciosi e quelli gassosi?
    Gazie in anticipo e buona giornata a tutti!

  2. @federico,
    proprio con le stelle. In questo caso la stella ha quell’età e quindi suo figlio non può essere più vecchio…

  3. Ancora un pianeta di tipo “Gioviano” molto vicino alla sua stella, ancora una volta disattesa la regola che la sua applicazione nel nostro Sistema Solare dove i pianeti massicci stanno in seconda fila, anzi forse anche oltre, o sbaglio?
    A presto.

  4. una curiosità: è possibile, a queste distanze, avere dei dati approssimativi sulla rotazione media della stella su se stessa?

  5. @Mario,
    a parte la ovvia maggiore facilità a trovare pianeti vicini rispetto a quelli distanti per motivi di tecnica, è anche ovvio che il nostro caso non sembra tra i più comuni. Tuttavia, sai che esistono teorie che parlano di migrazione dei pianeti giganti, nati molto vicini e poi allontanatisi lentamente. Noi potremmo avere subito questo processo…
    @Vito,
    per avere quel tipo di informazione ci dovrebbe essere una qualche struttura costante sulla stella che si ripeta ad ogni rotazione… ma è ben difficile. Se fossimo in un sistema doppio tutto sarebbe più semplice. In questo caso può darsi che le forze mareali abbiano effettuato una sincronia spin-orbita, ossia quello che è capitato al sistema di Plutone-caronte, ma non credo…sarà un sistema simile a noi e alla Luna. da quanto so non ci sono dati a proposito…

  6. @Enzo
    chiedevo, perchè ho pensato che magari l’estrema vicinanza del pianeta alla stella sia solo questione di conservazione del momento angolare: la vicinanza di pianeti gassosi può essere spiegata pensando che la nube molecolare di questo sistema, collassando a formare la stella, abbia assunto una rotazione più lenta per fattori aleatori rispetto a quella del nostro sole, con conseguente formazione di pianeti poco distanti rispetto a quelli del nostro sistema solare.
    Potrei pensare che la conferma di questo mio ragionamento sia la notevole massa del pianeta gassoso che orbita intorno a BD+20 1790: le molecole più leggere portate all’ esterno del disco protoplanetario sono più dense e meno estese di quelle del giovane sistema solare, quindi al posto di distribuirsi tra più pianeti gassosi (come per giove saturno urano e nettuno), si concentrano in un’ unica zona creando un maxi pianeta come quello in questione.
    ps: attendo l’articolo sui buchi neriiiii :mrgreen:

  7. Arthur,
    perchè non rimani nei lati oscuri della tua nemesis e ci lasci in pace? Nessuno viene certamente a fare lo stesso sul tuo sito… almeno nessuno di noi. Buona giornata! :mrgreen: :mrgreen:

  8. Vito,
    tu non dici certo male. in qualche modo una specie di binaria stretta mancata… probabilmente questo è un processo limite, ma potrebbe benissimo essere vero. In fondo qual’è la differenza tra sistema binario e sistema planetario con un unica stella? E’ solo questione di massa e momento angolare (ovviamente semplificando molto le cose…) E’ in arrivo….. attenzione a non caderci dentro e a non pretendere l’impossibile….. (per i buchi neri intendevo…)

  9. @ Enzo, le tue risposte sono sempre spiazzanti! 😀
    Chissà perchè ogni tanto qualche finto scienziato viene a fare visita a questo sito, sarà perchè qualche dubbio viene anche a lui? 😉

  10. @Rosanna, provo a risponderti io…
    Risposta:

    😀 scherzo ovviamente! Attenta al tipo di punteggiatura che usi, soprattutto i simboli maggiore e minore che il browser potrebbe interpretare come comandi di tag

  11. scusate l’off topic
    avete sentito la notizia secondo cui il terremoto in cile avrebbe spostato l’angolo dell’asse terrestre e accelerato la velocità di rotazione della terra per cui la durata del giorno si è accorciata di 1,6 milionesimi di secondo….
    non è molto però porta un pò di sconcerto 😯

  12. @giuseppe,
    io ho parecchi dubbi in proposito. già lo avevano detto per Sumatra. l’energia in gioco è alta, ma è come se dando una martellata su un marciapiede si muovessero le case attorno… Boh….

  13. @enzo: ok passi che un pianeta non puo’ essere piu’ vecchio della stella attorno a cui ruota, ma e’ possibile stabilire se sia piu’ giuovine?
    Buona giornata anche per oggi! 🙂

  14. @federico,
    se mai un pianeta potrebbe essere un po’ più vecchio della stella (un milione di anni?), ma certamente non più giovane. E come potrebbe formarsi se non dalla materia del disco protoplanetario?

  15. Un pianeta non si può formare prima dell’innesco della stella? E poi il disco protoplanetario non può permanere anche dopo l’accensione della stella?
    Grazie 😀

  16. @Andrea e Federico,
    non riesco a capire…. il disco planetario può rimanere anche dopo l’innesco della stella, ovviamente. Potrebbero anche non formarsi mai pianeti. Ma di sicuro un pianeta NON può certo formarsi PRIMA della stella. I pianeti sono un sottoprodotto della formazione stellare… ma forse non riesco a capire cosa volete chiedere…

  17. Okay, quindi un pianeta si può formare anche dopo la stella. Il mio dubbio era sull’altro versante, se si potesse formare l’astro che successivamente si accenderà in una stella e contemporaneamente formarsi un pianeta. Insomma una sorta di gigantesco Giove cui manca poco per tramutarsi in stella ed al cui intorno vi sia un disco di polveri da cui si formano i pianeti (e magari quello/i più interno/i ci cadrà dentro dando l’avvio alle reazioni nucleari)…
    Non so se son riuscito a spiegarmi… 😳

  18. @Andrea,
    se l’astro è una specie di stella mancata probabilmente si formerà insieme alla stella per sdoppiamento dovuto alla rotazione rapida. Quindi ogni pianeta dovrà formarsi dopo o insieme…ma non certo prima. Se non c’è stella con cosa si può formare…?

  19. Il mio dubbio invece era: il pianeta ovviamente non puo’ formarsi prima della stella, pero’ puo’ formarsi dopo? A naso mi verrebbe da dir di si; ergo si puo’ calcolare l’eta’ di un pianeta piu’ giovane cioe’ formatosi dopo la stella? o e’ possibile stabilire soltanto un limite superiore per l’eta’ del suddetto (cioe’ l’eta’ della stella stessa)?
    Mi spiace essermi espresso malamente e ringrazio per la pazienza!

  20. @federico,
    ora ci siamo. Sì il pianeta si forma dopo dall’aggregazione dei planetesimi. Di solito fa in fretta rispetto all’età….centinaia di migliaia o un milione di anni. Ma in ogni caso è la stella che può dirci l’età (a quella distanza e senza vederlo). O almeno un limite superiore, ma in questo caso il bambino sarebbe ancora più bambino…

  21. Ciao Enzo, la mia domanda è lecita. Da un sito che si chiama astronomia.com è assai spiazzante leggere di stelle che devono cambiare i pannolini ai loro pianeti. Umorismo, chiamiamolo cosi, spesso gli scienziati e i ricercatori soprattutto della NASA fanno anche di peggio quando rilasciano interviste per la stampa. La mia era solo una curiosità, e non è da galantuomini e/o da uomini di scienza rispondere cosi ad un utente che fa una domanda, avendone il diritto.
    Tra l’altro non mi sembra il caso intimare ad un lettore di tornarsene da dove e venuto.
    Cara Silvia, ogni tanto vengo a leggere questo sito perchè sono appassionato di astronomia da circa vent’anni. Dubbi ne ho molti, si…
    Ma proprio tanti.

    Cercate di essere più educati e fraterni con un vostro collega!

    Un saluto

  22. caro Arthur,
    io ho fatto l’astrofisico per 40 anni. Ho avuto amici come Shoemaker, Oort, Whipple, Chapman, Gehrels, Sagan, Safronov e molti altri. E ti assicuro che l’ironia è sempre stata virtù di tutti sia a cena che durante le conferenze e i seminari. L’Universo è bello, stimolante e allegro e lo si può anche affrontare sorridendo. Ser poi tu credi davvero che una stella cambi i pannolini a un pianeta…. Stai pure, leggi e impara, non solo l’astronomia, ma anche il sorriso. E poi chi si è presentato con parole poco idonee al nostro sito sei stato tu…non ricordi? Quindi, se vuoi stare tra noi, cosa libera a tutti, e avere risposte, chiedi, commenta, collabora, ma evita di considerarti $superiore$. Non è con la serietà che si affrontano i problemi anche più grandi del Cosmo. E poi, come dicevo, proprio da uno che si rifersice a nemesis, ad atlantide ealtre panzanate del genere. Quella sì che è una presa in giro…. e non ci sentiamo molto colleghi!! 🙁

  23. @arthur
    se l’astronomia e in genere la scienza la si esponesse secondo i paroloni di cui essa è costituita, sarebbe più materia per gli addetti e i lavori e di una noia mortale…
    invece cosi si può stimolare la curiosità dell’utente comune.
    bisogna lodare invece una persona come enzo che mette a disposizione ciò che studia verso la gente che è solamente appassionata.
    cmq come vedi nessuno si lamentava dei toni con cui l’articolo è stato esposto.
    questi toni mi fanno sentire come se fossi seduto intorno a un tavolo insieme a voi a discutere di astronomia personalmente

  24. scusate gli errori grammaticali ma ho scritto di getto e ho dimenticato di rileggere

  25. 😀 e la miseria, un pò di umorismo ha la funzione di rendere comprensibili concetti anche a chi, pur essendo appassionato, non si chiama Margherita Hack….

  26. ciao enzo
    ho visto tra i primi commenti discorsi relativi a velocità angolari etc riguardo alla formazione delle stelle…
    con le mie poche conoscenze sono riuscito a capire di cosa si sta parlando ma la cosa non mi è del tutto chiara, si potrebbe avere qualche chiarimento o magari anche qualche lick dove approfondire l’argomento?
    grazie!

  27. @Andrea,
    beh… quando una stella si forma dal collasso di una nube, questa ha sicuramente una rotazione (è impossibile che qualcosa stia ferma se viene disturbata) che aumenta sempre più in quanto la contrazione fa diminuire le dimensioni, ma non la massa. ugualmente al pattinatore su ghiaccio che per girare più forte stringe le braccia, riducendo il suo momento d’inerzia, così la stella rimpicciolendosi aumenta la sua velocità di rotazione (il momento angolare deve rimanere costante e se diminuisce quello di inerzia, aumenta la rotazione). Se poi si forma un disco attorno alla stella, parte del momento d’inerzia viene traferito al disco e poi ai pianeti. IL pattinatore allarga di nuovo le braccia e rallenta. La velocità di rotazione della stella si traferisce in velcoità orbitale dei pianeti. nel caso di una stella doppia, la veloce rotazione della stella può portare a una fissione di materia e si prigina lacompagna. Non tutte nascono così, ma molte probabilmnete si…
    Sew cerchi sul web momento angolare e formazione stellare trovi molti siti interessanti…soprattutto in inglese.

  28. ok grazie mille
    anche se i momenti delle forze nn li ho ancora studiati la cosa mi è + chiara, vedo che cosa riesco a trovare su internet 😉

  29. a me piace moltissimo come si parla di astronomia in questo sito e credo che la parola demenziale sia molto lontana dal modo in cui si fa astronomia in questo sito.
    mi sto appassionando sempre di più grazie a queste discussioni e sono contento se mi spiegano le cose come se avessi 10 anni, chepoi è il vero compito della scienza
    un vero scienziato spiega le cose semplicemente e ci riesce solo quando le ha capite veramente!

  30. Articolo interessante, come tutti del resto 😉 Mi piacerebbe sapere, se fosse possibile, il nome del pianeta e/o della stella madre 🙂

  31. @Henrykus,
    c’è scritto nell’introduzione in corsivo… il pianeta non ha nome.