Vorrei evidenziare tre semplici fatti di cui molte persone aperte alla libera discussione sono oggi ben consapevoli. Queste persone desiderano solo che i loro avversari, gli allarmisti del GW, li accettino onestamente. Altrimenti, i fautori del GW continueranno a sparare verso bersagli sbagliati, cosa che hanno fatto (forse intenzionalmente) finora.
Iniziamo con un dato di fatto ben stabilito: la temperatura media globale del pianeta cambia costantemente. Nessuno può ovviamente negare questa asserzione. La temperatura sta variando oggi così come è variata nel passato e varierà – senza dubbio – anche nel futuro. Oltre a questa incontestabile verità, bisogna aggiungere che negli ultimi diecimila anni (l’Eliocene), il clima è stato particolarmente stabile senza grandi variazioni nella temperatura della superficie. Se variazione a lungo periodo vi è stata essa rispecchia, al limite, un leggero trend verso il raffreddamento.
Presentando la debole variazione delle ultime decadi come una minaccia per il pianeta, gli allarmisti del GW hanno usato questo argomento per giustificare i loro tentativi di cambiare sostanzialmente il nostro modo di vivere, di indebolire e reprimere la nostra libertà, di controllarci e di dettarci cosa dobbiamo o non dobbiamo fare. Tutto ciò è inaccettabile. Il loro successo nell’avere influenzato milioni di persone razionali in tutti i luoghi del mondo è piuttosto sorprendente. Come è stato possibile avere questo successo? E così velocemente? Per le vecchie dottrine e ideologie ci sono voluti normalmente periodi molto più lunghi per riuscire a influenzare così pesantemente e ampiamente la società. Ciò è dovuto alle specifiche del nostro tempo? E’ magari dovuto al fatto che siamo continuamente “online”? Oppure perché le religioni e altre ideologie metafisiche sono diventate meno attraenti e meno persuasive? O, invece, dipende dalla necessità di riempire in qualche modo il vuoto etico e spirituale odierno con un nuova “nobile causa”, come quella di salvare un intero pianeta?
Gli ambientalisti sono stati bravissimi a scoprire questa “nobile causa”. Essi cercano, in pratica, di limitare la libertà umana in nome di “qualcosa” che sia nettamente più importante e più nobile della nostra limitata vita terrena.
Il secondo indiscutibile fatto è che – con tutti i ben noti problemi dei dati e delle misure – negli ultimi 150 anni, che è un tempo scala medio in climatologia, la temperatura globale ha mostrato ritmi di riscaldamento e di raffreddamento sovrapposti a un lieve trend di riscaldamento. Questo andamento è presente fin da quando la Terra (o meglio l’emisfero Nord perché i dati di quello Sud non sono disponibili) è uscita dalla Piccola Era Glaciale di circa duecento anni fa. Noi sappiamo benissimo che questo trend si è interrotto ripetutamente, come, ad esempio, dagli anni 40 alla metà degli anni 70, oppure come negli ultimi 10-12 anni. Il riscaldamento degli ultimi 150 anni è stato comunque veramente modesto e tutto fa supporre che anche l’eventuale futuro riscaldamento sarà simile e che le sue conseguenze non saranno né drammatiche né tantomeno catastrofiche. Non sembra proprio di essere vicini alla minaccia verso cui dovremmo intervenire spasmodicamente e immediatamente.
Il terzo fatto è che anche la percentuale di anidride carbonica presente nell’atmosfera è solita variare nel tempo. Qualche volta precede la variazione termica, talvolta la segue. In ogni modo, pur con tutti i problemi relativi a serie di misure spesso non compatibili fra loro, negli ultimi due secoli abbiamo assistito a un aumento di CO2 essenzialmente antropogenico. La sua concentrazione è passata da 284.7 ppmv nel 1850, a 310.7 nel 1950, e a 387.3 nel 2009.
Non vi è nessun motivo per negare questa evidenza. Il vero problema inaccettabile nasce quando ci si impone il dogma di credere che l’aumento simultaneo in tempi brevi dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo e della temperatura sia una prova inconfutabile di una stretta relazione tra questi due fenomeni. Leggendo attentamente la bibliografia scientifica, questa correlazione non è assolutamente dimostrata. Tuttavia, è proprio su questa dubbia correlazione che si basa tutta la nuova dottrina degli ambientalisti. Ma essa non è una “nuova” dottrina! Essa è esistita sotto varie forme e manifestazioni per secoli. Sempre comunque basata sul fatto che il punto di partenza del nostro pensiero dovesse essere la Terra, il Pianeta, la Natura, non l’uomo o le opere dell’uomo.
Essa è sempre accompagnata dall’idea che si debba tornare indietro, allo stato primitivo della Terra, senza la presenza degli umani. I fautori di questa teoria hanno sempre considerato l’essere umano come un elemento estraneo. Se noi dovessimo prendere seriamente gli argomenti degli ambientalisti dovremmo concludere che la loro è un’ideologia profondamente anti-umana.
Il ridurre l’interpretazione delle svariate cause di un cambiamento climatico ad una sola variabile, la CO2, o – ancora peggio – alla CO2 prodotta dall’uomo, è veramente assurdo e inaccettabile. La razionalità più elementare, corroborata da una pur debole esperienza di test scientificamente e statisticamente validi, dice chiaramente che è impossibile trarre conclusioni definitive basandosi solo sulla supposta correlazione di due serie temporali. Inoltre, è fondamentale ricordare che in questo caso non esiste nemmeno questa semplice correlazione. L’aumento della temperatura iniziò approssimativamente 150 anni fa, mentre le emissioni umane di CO2 non aumentarono sensibilmente prima degli anni 40 del secolo scorso (proprio quando iniziò una caduta termica terminata più di trent’anni dopo).
La teoria è sempre un punto critico, ma in questo caso è addirittura mancante. Una pura analisi statistica non può spiegare o confermare alcunché. Due scienziati cinesi, Guang Wu e Shaomin Yan, hanno pubblicato uno studio in cui utilizzano un modello “random walk” (casuale) per analizzare la variazione di temperatura negli ultimi 160 anni. I loro risultati – molto poco apprezzati dagli allarmisti del GW – hanno mostrato che un modello di quel tipo approssima benissimo i cambiamenti della temperatura realmente osservati. Dato che un modello casuale rispecchia benissimo la variazione reale della temperatura, che bisogno c’è di coinvolgere fattori umani come l’emissione di CO2 per cercare di migliorare il modello? Qualche altro modello più raffinato ha dato risultati migliori? Assolutamente no!
L’insostenibile argomento che assume un semplice collegamento tra temperatura e CO2 prodotta dall’uomo è solo una parte dell’intera storia e solo uno dei principi base degli ambientalisti. Un altro, non meno importante aspetto della loro dottrina, è che esista una forte e tragica correlazione tra l’aumento della temperatura e il suo impatto sulla Natura e sulla Terra. L’ambizione originale era – forse – quella di salvare il pianeta per la sopravvivenza dell’uomo, ma oggi si vede benissimo che questo scopo è diventato sempre meno importante. Molti ambientalisti non pongono attenzione al futuro delle popolazioni. Essi vogliono salvare la Terra (anche se ne ha certamente bisogno) non l’umanità! Essi parlano di Natura, non di uomini. Per questi personaggi qualsiasi ragionamento economico, anche sofisticato, è sempre irrilevante.
Com’è possibile che così tanti politici, burocrati, importanti gruppi di istituzioni scientifiche, uomini d’affari e praticamente tutti i giornalisti non siano riusciti e non riescano a vedere i risvolti negativi del dogma del GW? L’unica spiegazione sensata è che essi non abbiano analizzato attentamente gli argomenti e che abbiano ormai investito troppo sull’allarmismo del GW. Alcuni di loro hanno paura che abbandonando questa dottrina il proprio orgoglio politico e professionale ne possa soffrire troppo. Altri stanno guadagnando un mucchio di denaro e non vogliono certo perdere una fonte sicura di enormi introiti. Non parliamo poi degli uomini d’affari che hanno investito pesantemente su ciò e sperano di fare la loro fortuna con il catastrofismo imperante. Tutti hanno profondi interessi a mantenere viva la paura della tragedia globale. Noi dovremmo dire a gran voce: “La coalizione dei interessi di potere ci sta seriamente mettendo in pericolo!”. Il nostro vero interesse dovrebbe essere una società libera, prosperosa e democratica. Noi dovremmo prepararci in tutti i modi ad adattarci a ogni tipo di futuro cambiamento climatico (sia verso il caldo che verso il freddo), ma non dovremmo mai accettare di perdere la nostra libertà.
Mi riferisco anche all’articolo precedente per ringraziare gli scienziati (io, non lo sono) e astronomia.com per questo appassionato confronto sul tema del GW… è Il confronto scientifico serio, non propagandistico, tra tesi diverse che porta progressivamente alla conoscenza…
Condivido gran parte del discorso del Presidente della Repubblica Ceca, ma non l’assunto che addebita l’allarmismo del GW alla “nobile causa” di salvare il Pianeta, costruita per riempire il vuoto etico dei tempi moderni.
caro Antonio,
il presidente esprime solo un suo parere che, ovviamente, riflette un modo personale di vedere le cose. Molti concetti sono condivisibili, soprattutto la parte riguardante lo strapotere mediatico degli ambientalisti che spopolano in TV e nei giornali, mentre mai si sentono le voci alternative, altrettanto e forse più documentate. Sulla “nobile causa” può essere stato troppo di parte, ma sicuramente si sta sfruttando la cosiddetta “salute” della Terra per portare avanti disegni politi ed economici. Come già detto e ridetto, la Terra gode di ottima salute e ne ha viste ben di peggio, uscendone sempre più forte e vitale di prima. Dobbiamo metterci in testa, malgrado le Cassandre ambientaliste, che mai nessun essere vivente, compreso l’uomo, potrà recare danno a un pianeta. Se mai un giorno potesse avvicinarsi a ciò, ci penserebbe la stessa Natura a rimetterlo in linea. Questo è già capitato in passato quando c’erano troppi erbivori e le foglie sono diventate velenose. Al limite, l’uomo potrà rovinare se stesso, prima di tutto distruggendo la libertà (e qui il presidente è perfettamente chiaro) e poi, comunque, l’ambiente in cui può vivere.
Dice anche giusto il presidente, quando enuncia il fatto che ormai il GW non è più un problema scientifico, ma solo politico. E molti ambientalisti sfruttano questa onda. Poi ci saranno anche i puri, ma non sono certo loro che comandano e che compaiono come attori televisivi, onnipresenti e con le solite litanie trite e ritrite (non voglio far nomi, ma certe facce sono sempre presenti…).
Ricordo ancora che solo negli anni ’70 si gridava al freddo globale, perchè si stava sfruttando una discesa di temperatura attiva da più di trent’anni per farne un motivo politico e economico. Bisognerebbe avere un ricordo storico di queste cose prima di abbracciare un dogma che cala dall’alto senza dare dimostrazioni vere e attendibili.
La scienza, come dici bene tu, ha il dovere di affrontare i problemi sotto svariati aspetti quando vi è ancora insicurezza e molti dubbi. Ma quando diventa schiava della politica e riporta solo atti di fede perde ogni validità e diventa… spazzatura…
Caro Enzo,
condivido gran parte del tuo ragionamento e del discorso del Presidente della Repubblica Ceca.
Mi convince, soprattutto, la chiara individuazione della politica e dell’economia quale terreno principale, più che l’ambientalismo o l’etica dei tempi moderni, su cui vada ricercata una risposta alle motivazioni, esplicite e recondite, alla base di questa falsa (scientificamente non motivata) campagna mediatica di allarme sul GW. Spero di dare un contributo più di merito.
Ciao
@Enzo:
Diciamo che i catastrofisti temono per la parte bassa della troposfera in cui ci muoviamo, che confondono con la Terra tutta…
PS
Ho messo un link a questo articolo su facebook, in qual caso non ti faccia piacere dimmelo che lo elimino subito
caro AndreaGG,
figurati! Io scrivo e traduco l’altra “campana” proprio perchè la gente sappia che non esiste un dogma assoluto, ma un dibattito ancora aperto e spesso giocato ad armi impari
Non sono abituato a fare discorsi polemici ed accusatori, ma voglio dire una cosa: personalmente sono convinto che l’argomento del GW, oggi come oggi, venga sfruttato soprattutto per distogliere l’attenzione pubblica dal vero problema “umano”, e cioè la crescita demografica e lo sfruttamento delle risorse incontrollati, che resta il principale motore dell’economica di crescita “senza fine” che caratterizza la nostra epoca. Ma questo sistema ai “potenti” serve perchè crea povertà ed enormi masse di individui non autosufficienti che si possano controllare a piacimento. Con il dogma del GW si fa credere che ai governanti importi qualcosa del “nostro futuro” (o di quello del pianeta, la differenza non ha importanza), mentre ovviamente l’unica cosa a cui tengono è il loro portafogli…
e non posso dire che sbagli, caro Bertupg….
Certo caro Enzo , il GW serve ai soliti noti. Per carità parlare di povertà, di malattie, di sfruttamento intensivo delle risorse a scapito di certi popoli, di mortalità infantile.
Per carità parlare di scienza con la S, di istruzione, di cultura: il popolo “ignorante” serve … molto.
Non si può parlare di sfruttare meno il nostro pianeta e di non abusarne a vantaggio di noi stessi e degli altri esseri che ci vivono, bisogna farlo in modo che ci sia guadagno, sfruttamento economico e quindi va fatto senza criterio ossia mettendo in atto non ciò che servirebbe veramente dopo attenti studi ma solo ciò che SERVE (money…).
Su questo sono un utopista però quando dico che il nostro male è sempre stato il denaro :il vero “dio” dell’umanità… purtroppo.
Perdonate tutti lo sfogo.
caro Mario,
parole sante e sacrosante… cambierà un giorno? Mah… non c’è che sperare o aspettare che un asteroide faccia ricominciare tutto da capo, anche se preferirei di no…
Bisognerebbe sempre chiedersi chi sostiene e finanzia i c.d. istituti indipendenti che possono permettersi di tenere sessioni inaugurali annuali alla presenza addirittura di capi di stato. Sarebbe interessante dare una scorsa ai nomi dei componenti del Board of Trustees, ad esempio, e fare una ricerca su google per scoprire chi sono… Nessun istituto “indipendente” potrebbe permettersi tale pompa e grandeur con … 100 sterline di iscrizione l’anno!
Chi ha avuto la forza di leggere l’intervento del sig. Klaus avrà poi notato un’appendice in cui, citando noti nomi dell’ultra – liberismo, si afferma che il mercato di scambio delle emissioni è “communism again”. Giusto per dar conto dello spessore umano, scientifico e culturale del sig. Klaus, noto per essere uno dei peggiori conservatori ed euroscettici nella UE (favorevole, come il suo capo del governo Topolanek noto per le foto nelle ville del suo amico Berlusconi … nudo in compagnia di belle “ragazze” a quella idiozia dello scudo anti armi atomiche dell’Iran!).
Ma la sola polemica mi interessa poco. Veniamo ai fatti.
A) Dal 1959, a Mauna Loa, alle Hawaii, esiste una stazione per la rilevazione della concentrazione di CO2 in atmosfera, che è passata da 315 ppm del 1958 ai 387 ppm del 2008, secondo un trend di costante ascesa.
B) Per quanto dati diretti siano disponibili solo dal 1958, è possibile sostenere, analizzando le bolle d’aria intrappolate nel ghiaccio in Antardide e Groenlandia, che il livello di CO2 è rimasto sostanzialmente stabile intorno a 280 ppm durante gli ultimi 10,000 anni. Successivamente la CO2 ha cominciato a crescere a partire dalla rivoluzione industriale ed è oggi all’incirca il 38% più alta del periodo pre – industriale.
C) La CO2 è un gas ad effetto serra: delle simulazioni a tavolino indicano che essa incide sull’effetto serra in una percentuale che varia dal 9 al 26%, a seconda delle modalità di calcolo e delle definizioni adottate.
D) Non vi sono ragioni “naturali” che giustifichino la crescita della CO2 a partire dallo sviluppo della rivoluzione industriale. Concordo sul fatto che non è sufficiente mettere a confronto due sole serie storiche per interferire relazioni di dipendenza fra le variabili considerate, ma poichè nessuno è riuscito a dare altre spiegazioni logicamente e scientificamente consistenti, l’unica risposta plausibile è che essa sia cresciuta a causa della deforestazione e del consumo di combustibili fossili.
E) Se quelli esposti finora sono fatti abbiamo la conseguenza che la deforestazione ed il consumo di combustibili fossili fanno crescere la presenza di CO2 in atmosfera e, quindi, la temperatura media del pianeta nel medio-lungo termine.
F) Nella storia geologica della terra si riscontrano periodi in cui la presenza di CO2 è sensibilmente e velocemente diminuita e/o aumentata con effetti significativi sul clima del pianeta: la velocità con cui tali variazioni sono avvenute lascia presumere fenomeni geologici devastanti e repentini quali vulcanismo, dislocazioni tettoniche ed altro. Nulla di assimilabile a quanto accade ai nostri tempi, in assenza di fenomeni naturali o astronomici.
Per una veloce ma esauriente informazione consiglio di leggere: J.W. Farley, The scientific case for modern anthropogenic global warming, pubblicato su The Monthly Review di Luglio – Agosto 2008
A Saverio ed anche a chi propugna che il GW non sia un fatto antropogenico….come il presidente Ceck Republic o altri che difendono le loro centrali elettriche a carbone non purificato….: NON sono d’accordo ne’ con i Pro ne’ con i Contrari.
E’ chiaro che il presunto GW ha dato adito ad una serie di ‘gruppi’ + o – esperti di GW : a causa di interesse mediatico , industriale …ed altro.
Ma secondo il mio personale parere è ‘pomposo’ parlare di ‘scienza dell’atmosfera’ . Noi siamo ai primordi e comunque i veri periodi di osservazione (non le inferenze derivate dall’estrazione dei tubi di giacci antichi) sono brevissimi per poter formulare qualsiasi modelo valido.
NON ci capiamo molto di clima terrestre , di CO2 , di CH4 e di altri gas serra…anzi diciamo che ci capiamo pochissimo dato che si cerca di estrapolare da un microcampione relativo agli anni dell’età moderna(termometri , analizzatori di gas serra…etc…) una serie di dati che sembra condurre ad una statistica che ci dicono sia applicabile a secoli…e millenni….ed oltre…. Sembra un’assurdo matematico …ed un metodo che conflitta con i + elementari principi della scienza moderna….che NON può ne deve essere basata su modellini giocattolo di computer giocattolo…ma sulla osservazione….e le statistiche devono essere basate su campioni ‘attendibili’.
E please NON rispondetemi citando questo o quell’altro articolo o libro…di questo o qull’altro scienziato…..NON ci capiamo nulla noi umani: è la + semplice delle verità.
Un elemento a supporto della mia tesi ??
Senza satelliti meteo….non riusciremmo a predirre neppure il tempo atmosferico a 5 gg…e notare che i satelliti ‘vedono’ e che i radar meteo è come se vedessero…..e i sensori a terra ‘misurano’ e non estrapolano dati qualiasi seguendo questo o quel modellino math.
La nostra scienza meteo ed atmosferica ??……. scarsa….figurarsi di capire se il GW sia o no aiutato dall’uomo….ammesso tra l’altro che sia corretto parlare di una era di GW….un altro acronimo simile….tra masse di dati conflittuali…e perchè le masse di dati e modelli sono conflittuali ??? Perchè NON ci capiamo nulla.
Caro prof.Enzo perchè non parliamo di ossigeno in un futuro articolo ?? Come si forma o ri-forma ….come si produce …..solo dagli oceani ??
Forse ci interessa di + che un presunto GW….visto che con l’ossigeno (ed azoto) ci viviamo sul pianeta….capisco che il GW è + di moda….
Un saluto
caro Claudio,
tu sollevi proprio il problema che io cerco di indirizzare in questi articoli. Sono ben conscio dei limiti attuali della scienza del clima. proprio per questo DEVO far notare che il dogma che ci viene imposto si basa su ipotesi molto labili, Ecco perchè faccio vedere anche l’altra faccia della medaglia. Solo così si può combattere una linea unica di pensiero che si erge a verità su tutti i media.
Ben vengano altri argomenti ben più reali e interessanti, e mi sembra che si faccia spesso su queste pagine… Non trovi?
Tra breve daremo spazio all’amato ossigeno… :wink (che poi sarebbe ben raro senza la CO2…)
A Claudio
Chi si occupa della ricerca di petrolio sa che un ottimo indizio per scoprirne è la presenza di duomi salini; geologi e paleontologi studiano la storia della Terra utilizzando materiali vecchi a volte di miliardi di anni; gli scenziati sociali non hanno fenomeni naturali da analizzare ma solo serie storiche… Potrei proseguire con altri esempi analoghi per dire che tutti costoro lavorano con tecniche che non sono certo quelle purissime delle scienze naturali più nobili, ma producono risultati (il petrolio si trova, la storia della terra è discretamente conosciuta, gli scenziati sociali suggeriscono politiche ecc.).
Allora perchè sostenere che siccome la climatologia opera con dati troppo recenti per serie storiche degne di nota e/o utilizzando quel che “rimane” del passato (e qui un geologo ne avrebbe da dire!) non può fornire risultati attendibili?
La domanda che faccio spesso agli scettici sul GW (e io, non vi meravigli, sono discretamente scettico) ma al quale non ottengo mai risposta è: e se davvero l’aumento di CO2 avesse una causa antropogenica? E se il GW ci fosse davvero? Non sarebbe meglio comportarci come se ci fosse (= principio di precauzione)? Ne avremmo più danni o più benefici?
Sono d’accordo con Enzo. Si il sito ha un attegiamento serio ed al difuori di evidenti interessi e propone alternative a quelle della cosidetta scienza comune.
Aspetto l’articolo sul”ossigeno….di vero interesse…penso.
Non dissento neanche con Saverio , quando dice che l’aumento di CO2 potrebbe essere determinato ANCHE da cause antropogeniche.
Per quanto riguarda la paleontologia ritengo che i ricercatori fanno del loro meglio… i dati che hanno sono cosi scarsi che ancora si dibatte se l’uomo moderno sia una pura evoluzione Darwiniana del Sapiens africano o sia più vera la teoria della ‘ insorgenza a cespugli ‘. Io propendo per i cespugli….ma sono opinioni e non fatti scientifici accertati.
Per quanto riguarda le ricerche su nuovi depositi di idrocarburi la percentuale di successo è piuttosto bassa quando è basata solo su osservazioni geologiche.
Infatti dopo le prime analisi-prospezioni geologiche arrivano i teams delle prospezioni sismiche…ed infine senza i test con pozzi sonda-piloti….nessuno si si mette a scavare i pozzi principali…ed è un sano modo di procedere …basato su dati ‘misurati’ e NON teorizzati.
Rimango del parere che sappiamo poco sul clima a medio termine . A volte si tende a confondere l’inferenza…con dati obiettivi …il modello matematico costruito con mezzi di fortuna e molta fantasia….con una seria estrapolazione statisticamente accettabile del clima futuro.
Noi sappiamo del comportamento del clima quello che + o – sappiamo del comportamento della NS stella….. : POCO. E non perche ci manchino i mezzi di osservazione…oggigiorno molto sofisticati…ma perchè non abbiamo dati veri di di lungo termine….basta guardare al famoso ciclo undecennale dele macchie solari…ove abbiamo avuto doppi massimi a distanza di 1 o 2 anni…e ‘sonnolenza recente’ della stella, come anche riportato in un articolo di Enzo.
Penso in oltre che il sole (sunspots inclusi) e gli spostamenti delle placche continentali hanno un impatto maggiore con il clima e quindi con atmosfera ed oceani….si forse anche l’uomo……ha un impatto sul clima…ma non si sa
bene ‘ quanto ‘.
Dobbiamo accettare che ‘spesso’ ciò che viene descritto come ‘ scienza ‘ rassomiglia più ad un set di ‘teorie…attuali’…poi smentite…quando nuovi mezzi di osservazioni si redono disponibili
cordiali saluti
molto appropiato di il ultuo comento