Un approccio finalmente serio sul problema del GW

Forse, alla lunga, gli studi seri, critici e giustamente dubbiosi stanno uscendo allo scoperto. Ecco un esempio splendido e onesto. Dice le cose come stanno, senza essere influenzato da pressioni politiche e/o ambientaliste e/o economiche. Quello che vogliamo non è, infatti, un NO dogmatico al GW, simile al SI impostoci dalla pressione mediatica e politica, ma una discussione aperta e leale. Niente di più.



Perchè pubblichiamo quasi soltanto articoli contro il GW


La paura che le temperatura globale possa cambiare velocemente e con effetti drammatici pervade ormai tutta l’umanità ed è stata imposta come un atto di fede. Tuttavia, le cause e la previsione dei possibili effetti catastrofici sono ancora ben lontane dall’essere state identificate. Normalmente si semplifica tutto dando la colpa solo e soltanto alla CO2 prodotta dall’uomo, ma in realtà le problematiche che stanno dietro alle variazioni di temperatura sono ben più complesse e, soprattutto, poco conosciute. Una nuova, accurata ricerca effettuata presso l’Istituto Niels Bohr dell’Università di Copenhagen mostra proprio che i salti rapidi della temperatura sono sempre esistiti e che i più violenti sono probabilmente dipesi da un accumulo di piccoli fenomeni caotici, il cui sviluppo futuro è impossibile da predire.

La situazione “storica” è la seguente: per milioni di anni il clima della Terra ha alternato periodi di freddo e glaciazioni, più o meno della durata di 100.000 anni, a periodi di caldo più corti, non più di 10-15.000 anni, simili a quello odierno o anche ben più intenso. Queste variazioni a medio periodo sono sicuramente legate a fattori astronomici, quali l’orbita terrestre e la sua inclinazione rispetto all’asse di rotazione (ne avevamo già parlato in articolo apparso sul nostro sito). Tuttavia, ben più numerose e imprevedibili sono le variazioni a corto periodo e ben più complesse e sconosciute le loro cause.

I ricercatori di Copenhagen hanno analizzato carote di ghiaccio estratte dai circa tre chilometri di coltre bianca che copre la Groenlandia (un po’ di ghiaccio c’è ancora…) e sono riusciti a descrivere la temperatura degli ultimi 140 000 anni. Il risultato è stato molto simile a quanto mi aveva detto anni fa un climatologo bolognese che aveva analizzato strati dell’Antartide e a cui avevo già accennato precedentemente: verso la fine del periodo glaciale vi sono stati periodi in cui la temperatura ha subito variazioni improvvise di 10-15 gradi (e non frazioni di grado!) in intervalli temporali minori dei 10 anni. Una cosa inaspettata e sconvolgente, soprattutto per noi e per chi ci descrive scenari apocalittici per variazioni di uno o due gradi in un secolo o anche più…

Le osservazioni lo dimostrano, ma i ricercatori dicono chiaramente e onestamente che la causa di questo andamento bizzarro è del tutto sconosciuta e che non sono assolutamente in grado di prevedere se capiterà o no nel futuro più o meno prossimo. I modelli moderni (proprio quelli che indicano senza alcun dubbio il futuro drammatico del nostro pianeta) non sono assolutamente capaci di riprodurlo. E allora come fanno a essere così accurati? 10-15 gradi in 10 anni sono un’enormità che sicuramente avrebbe effetti devastanti sulla biosfera. Signori, questa è la Terra, un pianeta sano, vivo e vivace, altro che malato e febbricitante!

Gli studiosi danesi sono andati oltre, con umiltà e serietà professionale encomiabili: hanno definito due modelli teorici che potrebbero spiegare le osservazioni del nostro passato. Il primo tiene in conto la presenza di un fattore esterno continuo e dominante; il secondo un accumulo di piccole e caotiche fluttuazioni naturali. Questo è il vero dibattito scientifico che vorremmo si facesse ogni giorno senza dogmi e/o atti di fede!

Il primo modello assomiglia a una altalena. Se l’effetto esterno ha sufficiente “peso” e si accentra solo su un lato, tutto il sistema si sposta conseguentemente. L’effetto aggiuntivo potrebbe essere, ad esempio, l’aumento della CO2. Ma i ricercatori affermano che questa ipotesi non è verificata e inoltre – aggiungo io – presente anche in epoche senza le industrie dell’uomo…

Il secondo modello assomiglia invece a una pallina caduta in un buco non troppo profondo. La pallina subisce continui movimenti caotici dovuti a uragani, ondate di calore, violente e continue piogge, scioglimento di ghiacciai, che portano a cambiamenti anche importanti nelle correnti oceaniche. Se alcune di queste piccole spinte si sommano tra loro nella giusta direzione, la pallina può avere uno spostamento tale da uscire al di fuori del buco e cadere in un altro. Ossia produrre un improvviso e notevole cambiamento climatico.

Sembra sicuro che i cambiamenti drastici osservati nel ghiaccio fossile della Groenlandia siano da imputare al secondo modello e quindi praticamente impossibili da prevedere.

Cosa capiterà allora nel futuro? I ricercatori sono molto espliciti nella loro giusta incertezza. Oggi non vi è certamente la percentuale di CO2 che vi era circa 15 milioni di anni fa, quando in Inghilterra vivevano gli alligatori. Ma – attenzione – nel senso che oggi ne abbiamo molta di meno. Forse stiamo iniziando a pesare su un lato dell’altalena (primo modello). Questo vorrebbe dire che vi potrebbe essere un aumento lento della temperatura nei prossimi 1000 anni. D’altra parte, però, la pallina potrebbe nel frattempo subire colpi abbastanza forti (secondo modello) e uscire dal suo buco e innescare cambiamenti rapidissimi verso il caldo o il freddo, ben più sconvolgenti di quello che l’altalena riuscirebbe a fare in centinaia e centinaia di anni. Insomma il ruolo della CO2 sarebbe piuttosto secondario e ben poco valutabile.

Gli scienziati danesi concludono, però, con una frase estremamente onesta e che dovrebbe essere seguita da molti, troppi, catastrofisti e anche, per essere sinceri, dagli scettici per partito preso: “ricordiamoci che questa ricerca si basa solo su analisi accurate del clima del nostro passato e non può contenere nessuna predizione per il nostro futuro”.

A buon intenditor poche parole!

I due modelli descritti nel testo

I due modelli descritti nel testo. Il modello “ad altalena” è rappresentato in alto. Il clima viene cambiato per una causa esterna (CO2 o altro) che si accumula su un lato dell’altalena. Ovviamente l’altalena non è perfettamente lineare, in quanto le variazioni climatiche devono comunque essere legate a piccole e continue fluttuazioni caotiche. In questo caso il futuro sarebbe “abbastanza” prevedibile. Il modello a “pallina nel buco” è rappresentato in basso. Non vi è una causa decisiva, ma solo fluttuazioni caotiche che possono, in casi particolari, sommarsi e causare drastici cambiamenti, anche improvvisi e violenti. Il futuro sarebbe del tutto imprevedibile. Il passato della Terra ci dimostra che sono stati attivi entrambi i modelli e che il secondo ha sicuramente causato svolte drammatiche e sconvolgenti. Tuttavia, la CO2 o altre cause ben individuabili, hanno avuto un ruolo del tutto trascurabile in questo secondo caso. (adattato da: Peter Ditlevsen, PhD. Dr. Scient. Centre for Ice and Climate, Niels Bohr Institute, University of Copenhagen)

Il lavoro originale si può trovare QUI, e altre notizie sulle “carote” QUI

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41 Commenti

  1. penso che dietro il riscaldamento globale o cmq il clima bizzarro ci siano dietro interessi economici. Credo che quando nelle sedi più opportune quando si parla del clima si da sempre uno sguardo al portafoglio che viene prima dell’interesse di salute dell’umanità.
    Tra l’altro, essendo appassionato di scienze della vita, delle sue origini ed evoluzione, ho letto che nel tempo dei dinosauri non c’erano neanchè le calotte polari. Il clima su tutto il pianeta era pressochè tropicale.
    anzi modelli spiegano che fra 2 milioni di anni la terra attraverserà una sorte di nube cosmica che farà raffreddare il pianeta cosi tanto da entrare in una sorta di era glaciale perenne(questa notizia l’ho letta in qualche rivista…non ricordo quale).
    Pensiamo di domare la natura, ma prima o poi lei chiede il conto

  2. Si, basta catastrofismi manipolati e mediati dai Burattinai che mai appaiono, e che fanno solo i loro interessi ( solitamente sporchi e loschi )piegando l’Umanita’ intera con le loro Dottrine !
    La Verita’ prima o poi viene a galla per fortuna.

  3. Da quello che credo di aver capito il nostro pianeta è governato non solo da leggi certe e conoscibili, ma anche da una somma di fattori imprevedbili ed interagenti. Forse la possibilità di penetrare i suoi tanti e complessi misteri esula un pò dalle nostre capacità umane, a questo punto, almeno, delle nostre conoscenze scientifiche. Nel futuro, non si può prevedere. Ma, attualmente la scienza è ancora assai relativa. Inoltre c’è il dato di fatto incontrovertibile che si tratta di variazioni che avvengono in lassi di tempo enormi. Ci allarmiamo nel prevedere eventi che si evolvono nel decorso di millenni o almeno di secoli! Il che, se pure può rivestire interesse per la scienza, non può essere motivo di allarme per l’uomo comune o le istituzioni pubbliche. Comunque esiste anche un’altra verità che non si può negare. Cioè che siamo noi creature a subire le leggi della natura, almeno quelle che non ci è dato dominare, e non viceversa. La possibilità di sopravvivenza dell’uomo e di tutte le altre forme di vita terrestri è legata alla loro capacità di adattamento all’ambiente. Finchè esistono le condizioni per la sopravvivenza. Se vengono meno vuol dire che il pianeta sarà diventato inospitale. Ma non credo che, per adesso almeno, l’uomo possa cambiare alcunchè. Forse la scienza è un pò presuntuosa. Ma fa bene a non demordere.

  4. Finalmente si parla seriamente, almeno per una volta, e senza il portafoglio in mano. Catastrofi? Certo che possono accadere ed anche repentine: dobbiamo ricordarci sempre che siamo una piccola astronave che viaggia nel Cosmo con tutto il Sistema Solare e che ci potrebbero aspettare dei naturalissimi e devastanti incontri. Dobbiamo ricordarci che pensiamo di conoscere tutto di questa piccola astronave invece ne dobbiamo fare di strada per conoscere solamente la struttura figuriamoci il motore ed il softwear che lo guida… e con ciò che facciamo alla ricerca oggi forse perderemo anche quel poco che sappiamo. Dobbiamo,poi, fare un bel pieno di umiltà e rimboccarci veramente le maniche, pensando di più a dove siamo (piccoli esserini sballottati che litigano di continuo tra loro, spesso non capendo nemmeno il perchè). Fa’ comunque piacere sapere che c’è chi ragiona ancora e che si può essere ancora ottimisti.

  5. Questo articolo mi fa venire in mente la mitologia greca, che diceva che anche Zeus, il dio più potente era sottomesso al fato che era imprevedibile nelle sue decisioni.
    Il problema secondo me non sta nel surriscaldamento del paineta causato dall’ uomo, ma nell’ arroganza di questo stesso nel credere di essere un fattore primario nella vita della nostra Terra.

  6. Articolo molto interessante!!
    In pratica, lo studio su ghiacciai della Groenlandia dimostrerebbe che le fluttuazioni del clima obbediscono alla teoria del caos (o effetto farfalla)….

  7. Buongiorno,
    A mio modesto parere, scelgo di stare dalla parte dei catastrofici.
    Per l’onore del vero e della scienza, se mi schierassi con gli scettici,sbaglierei di molto poco,ma essere catastrofico può, forse, e dico solo forse, stimolare chi ci governa a studiare e trovare nuove fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti, come ad esempio le centrali a fusione termonucleare ,i motori ad idrogeno o altre soluzioni logiche e corrette, per lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni.

  8. La Terra non è un pianeta morente, Lei continuerà ad esistere, con la vita o senza. forse non con la CO2, ma con il petrolio, con le scorie radioattive, con rifiuti tossici, con il poco rispetto, stiamo distruggendo ciò che la rende speciale: la vita. Non sto con i catastrofisti, ma credo sia giusto sensibilizzare le persone, per una vita con meno sprechi, che ognuno di noi si concede con leggerezza.
    Questo lo dico perchè ogni volta che spengo una luce dimenticata accesa, o chiudo l’ acqua pensano che lo faccia per evitare uno spreco economico, non sono materialista a tal punto. Credo che tutti abbiano qualche motivo per odiare il Mondo fatto da convenzioni in cui è difficile trovare posto, ma nessuno può avere un motivo valido per non amare la Terra così come la conosciamo.

  9. In genere, le interpretazioni che noi diamo, a qualsiasi cosa, sono sempre soggettive.
    I post che riguardano questo articolo né sono un esempio lampante.
    Cosa dice l’articolo, secondo la mia interpretazione?
    Dice: “noi non siamo in grado di prevedere il clima futuro”.
    Cosa che è sempre stata arcinota.
    Mano a mano che il tempo passa facciamo piccoli progressi, ma appunto piccoli, molto piccoli, troppo piccoli per valutazioni attendibili.
    Cosa invece non dice, o perlomeno io non sono stato capace di rintracciare?
    NON dice: “possiamo tranquillamente fare un uso dissennato dei combustibili fossili perché l’influenza sul clima è nulla”.
    Dice che è imprevedibile, cosa arcinota, non che è nulla.
    Anzi le variazioni rapide, e dovute a cause sconosciute, mi sembra dovrebbero indurci a una maggior cautela, e non ad abbandonarci al facile triofalismo che possiamo fare tutto quello che vogliamo.

  10. Che in passato vi siano stati periodi freddissimi e caldissimi non vi è dubbio ma questi cambiamenti sono stati sempre molto lenti, oggi invece buttiamo nell’atmosfera milioni tonnellate di CO2 ogni anno e la CO2 è sicuramente un gas serra: Vogliamo far finta che tutto questaCO2 non avrà alcun effetto?Oggi il dibattito non è se c’ è o no il GW ma quanto questo ci metterà a rendere disastrosi ed irreversibili i suoi effetti. Ci metterà 10 anni? 100 anni? Quel che è certo che miliardi di esseri umani e milioni di specie animali sono in grave pericolo. BISOGNA AGIRE ED AGIRE ORA!!!

  11. @Bepo Corona: mi dici dove nell’articolo, nei commenti o sottointeso da chiunque, si dica si possa inquinare tranquillamente, depauperare le risorse e bruciare combustibili fossili? Oramai il GW è diventato un atto di fede, e chiunque non lo condivida è visto come il malvagio…
    PROFESSANTI DEL GW = PERSONE SANE CHE PROTEGGONO IL PIANETA
    Vs.
    CRITICI VERSO IL GW = GENTE CHE SPRECA ED INQUINA
    Ma non è assolutamente vero! Qui si critica essenzialmente che il GW non è dovuto alla CO2 (magari potrebbe esserne un sintomo, non la causa) e che il GW di fatto potrebbe essere una normale (e già più volte attraversata) fase del nostro pianeta!

  12. Sono d’accordo con i ricercatori Danesi.
    E’ un buon articolo che introduce una nuova visione del clima e delle possibili variazioni di breve e lungo termine e sono buoni i commenti di Enzo.

    Si parla molto di interessi economici….Corretto .
    I maggiori interessi a strumentalizzare e forzare gli effetii antropogenici sull’aumento di CO2 li hanno un pò tutti i paesi che hanno una dipendenza quasi totale dagli drocarburi prodotti da altri paesi.

    Ci dovremmo essere dentro anche noi e molto dentro gli USA e Giappone.
    Tutti predicano una riduzione delle emissioni di gas serra….(Kioto…+++) e scusate ma per farlo senza abbattere il profitto industriale con riconversioni ‘ costose’ , l’unico mezzo è cercare fonti non inquinanti l’atmosfera e comunque cercare di evitare ad esempio il carbone.

    Ora quelli che usano il carbone ‘ trattato ‘ sono veramente pochi specie nei paesi in via di sviluppo…

    Ma tutti dobbiamo cercare di alleviare il giogo che abbiamo con il paesi del cartello.

    Quindi l’interesse economico che strumentalizza il CO2 (aumento) e lo lega solo agli effetti antropogenici è non solo evidente ma globale per i paesi sviluppati e poveri di risorse di idrocarburi : questo giogo finaziario e macroeconomico che abbiamo con i paesi dell’OPEC va ridotto-eliminato.

    Possono esserci e ci sono anche altri interessi industrial più specificii…ma questi esistono da sempre nelle civiltà cosidette ‘ avanzate ‘.

    Se poi l’effetto antropogenico sia o no la causa determinante..NON è chiaro specialmente quando si riporta il discorso ed il dibattito ad una base veramente scientica e Unbiased…..
    Comunque predirre il clima futuro e gli aumenti di temperatura è veramente difficile. 😀

  13. Bellissimo dibattito dal quale, ma non voglio certo ergermi a commentatore finale non avendone ne il titolo ne la capacità, emergono alcune cose ben chiare e comuni, più o meno, a tutti i commentatori:
    la Terra ha sempre avuto troppo freddo o troppo caldo, la dinamica atmosferica è ancora piuttosto incerta, non sono assolutamente chiari gli effeti della CO2 emessa in abbondanza dall’uomo ma comunque è chiaro che troppa non aiuta la vita umana. Bisogna certamente rispettare il nostro pianeta per rispettare e difendere comunque la vita umana e non, anche se la Terra ne potrebbe fare benissimo a meno: quindi non dobbiamo inquinare e dobbiamo assolutamente risparmiare energia, altrimenti a quale scopo facciamo figli e ci arrabattiamo per essere il più possibile felici ed ammirare le bellezze dell’universo. La politica ed annessa economia, così come allegramente concepita fino ad ora dall nostra “civiltà”, quella si che è sicuramente letale per la vita ed un pochino anche per il pianeta che vivrebbe pure da solo.
    Impegnamoci dunque tutti, i singoli e le collettività, la scienza e la tecnica, ma è bene cambiare marcia e che non ci siano Stati di serie A che sfruttano e decidono e Stati di serie B,C,D e pure Campionato Dilettanti.
    Per il resto le difficoltà sono tante ma viviamo serenamente e rispetosamente, a mente libera e cercando smpre di capire e valutare aldilà di quello che spesso ci dicono con parole facili ed ammalianti.

  14. Mario,
    concordo perfettamente con te.
    Il problema non è se esiste o meno il GW, ma iniziare a rispettare il mondo e le persone che ci vivono,collaborare e migliorarci,sia civilmente che tecnologicamente,in modo da vivere tutti meglio e di salvaguardarlo per le generazioni future.
    Se il GW fosse reale e causato dall’uomo,urgono nuove scelte e nuove tecnologie.
    Se il GW non fosse reale…..urgono nuove scelte e nuove tecnologie.
    Il GW, per quel che mi riguarda è solo un argomento di discussione.

  15. Ho appena visto un documentario a riguardo…non ho parole.

    Un gruppo di scienziati che si dicevano intenzionati a salvare il mondo dalla CO2… Estraevano la CO2 dall’atmosfera e la solidificavano ottenendo del comune ghiacchio secco. Il ghiaccio secco veniva conservato sotto forma di cilindretti cavi all’interno. I cilindretti venivano poi montati su un razzo e sparati sul fondo del mare in modo che il razzo carico di CO2 si infilasse qualche metro sotto il fondale marino non rappresentando più un problema per il mondo… Questo era solo un prototipo di ricerca costruito in scala ridotta, il vero progetto poi, su scala reale, prevede la costruzione di razzi alti 30 metri con diametro 4 da caricare di CO2 e spedire sul fondo del mare…

    Ma dico io, ma i soldi, buttarli per buttarli, ma perchè non li danno a me che sicuro riuscirei a farne un miglior uso!? 👿

  16. Io sono convinto che, molto semplicemente, l’uomo è sempre spaventato dai cambiamenti, e le moderne teconologie, sia nella racolta dati che nelle comunicazioni non fanno altro che evidenziare ulteriorimente ogni minimo evento “straordinario”.
    E, da che il mondo è mondo, i “potenti” hanno sempre sfruttato le paure dei popoli, spesso e volentieri essendo loro stessi ad generarle, attingendo da fenomeni naturali ed associandoli ad un qualche causa “controllabile”, come dei, streghe, GW, ecc…
    Il fatto è che, guarda caso, sembra sempre essere in mano solo ed esclusivamente a loro (i “potenti”) la “bacchetta magica” che ci “salverà tutti quanti”…

  17. Mi sembra che Mario abbia riassunto bene il problema.
    Se il GW è causato dall’uomo occorre darsi da fare
    se non è causato dall’uomo occorre darsi da fare lo stesso!
    … perchè il problema è un’altro : se vogliamo conservare per i nostri discendenti una parte del nostro tenore di vita occorrrono meno consumi e fonti energetiche rinnovabili perchè quelle fossili non sono illimitate anzi credo che non arriveremo alla fine del secolo.
    Poco importa se farà un po’ più caldo o un po’ più freddo.
    Quello che mi spiace è che io non ci sarò a vederlo!

  18. dice bene Mario,
    tuttavia il problema di fondo è che bisognerebbe essere onesti. Perchè per ottenere qualcosa di giusto biosgna sempre dire una menzogna (e far arricchire i soliti furbi)?
    Tra parentesi avete sentito che Al Gore ha ammesso pubblicamente che si era sbagliato sui biocarburanti? Non servono, sono cari e inquinano… Ma, intanto, il premio nobel non lo ha ridato indietro… 😡 😡 😡

  19. Sono d’accordo con Teddy e Mario, ma anche con chi dice che i governi giocano molto sulle paure dei popoli. L’estremizzazione non mi piace, ma neanche il negazionismo. E si creda o meno al GW ci sono due verità accertate, sui cui nessuno può opinare: 1) noi dipendiamo da altri paesi per l’approvvigionamento energetico, paesi che non ci guardano di buon occhio, anzi… Quindi le soluzioni sono due: o ci buttiamo sulle fonti alternative e cominciamo a praticare il risparmio energetico, oppure dobbiamo pensare di buttarci sul nucleare, ma onestamente a me la cosa non alletta. Consideriamo poi che comunque, fonti alternative o nucleare, le macchine sempre a petrolio continuerebbero ad andare (macchine elettriche e cose del genere non credo sia possibile produrle su larga scala, almeno per molti anni ancora).
    2) la Terra ha sempre alternato periodi più caldi a periodi più freddi, anzi, a voler essere precisi, periodi glaciali e periodi interglaciali. Ma queste alternanze, come già è stato fatto rilevare, sono durate centinaia di migliaia di anni, per appurarlo basta che prendiate un manuale di preistoria. Negli ultimi 100 anni invece la temperatura è aumentata mnolto in fretta, più velocemente rispetto a quanto accaduto in passato. Decisamente troppi rispetto ai tempi che conosciamo (eccezion fatta per quando si sono verificate dele catastrofi). E questo aumento a spron battuto coincide con l’avvento della seconda rivoluzione industriale.
    Detto ciò, segnalo una notizia parzialmente confortante, anche per corregger quanto da me riportato in altri posts (perché io non ho paura di far marcia indietro, se ho sbagliato) che riguarda l’estinzione dell’orso polare:

    http://www.repubblica.it/ambiente/2010/12/17/news/speranze_orsopolare-10273676/?ref=HREC2-6

    Attenzione: lo studio di Nature non smentisce che l’orso polare sia a rischio di estinzione, anzi lo conferma, ma sostiene che si può ancora salvare. E comunque sottolinea:

    “che adottando decise misure di riduzione delle emissioni di CO2, alla fine del secolo il numero di orsi sopravvissuti ai cambiamenti climatici potrebbe essere maggiore rispetto a uno scenario “business as usual” così come più vasto del previsto potrebbe essere il loro areale.”

  20. cara Michela,
    ancora una volta sembra che tu non legga quello che c’è scritto nell’articolo, ma voglia seguire le tue idee e basta. Se guardi bene si dice chiaramente che sbalzi di temperatura ben più violenti e rapidi di oggi sono stati la norma ben prima della rivoluzione industriale…. A volte è bene leggere prima di esprimere idee contrarie. Non credi? E non lo dico io ma i ricercatori di Copenhagen che sono specialisti del settore. Comunque, e non voglio andare nei dettagli per ora, l’epoca futura sta andando verso lo sfruttamento dello shale gas (per gli Stati Uniti vorrà dire -entro 20 anni- l’indipendenza quasi totale dagli stati arabi…), che gli ambientilisti stanno cercando di combattere con tutti i mezzi perchè vorrebbe dire la fine dei loro giganteschi introiti. Una nuoiva era di guerra energetica sta per iniziare… Ci torneremo su, ma tu saprai sicuramente di cosa sto parlando (a Cancun non si parla d’altro).
    Viva gli orsi Polari!!! 😉

  21. Enrico ho solo letto troppo velocemente l’articolo, ti pregherei di evitare giudizi su persone che non conosci a fondo. Comunque l’articolo com eal solito dice tutto e nulla: d’accordo, le variazioni anche brusche ci sono stste, ma le loro conseguenze? Su queste si tace. Non mi serve che si dica che noi siamo ancora qua, io vorrei sapere se e quante specie animali si sono estinte, quali effetti hanno provocato a livello generale ecc. ecc. Asserire solo l’esistenza delle variazioni serve a poco.
    Per quanto riguarda gli ambientalisti, in realtà sei informato male: loro non sono contrari del tutto al gas anzi, nei decenni passati hanno fatto propaganda per convincere a passare dal gasolio degli impianti di riscaldamento, che ancora ti assicuro qui da me alcuni condomini usano, al gas metano, meno inquinante. Il problema riguarda l’estrazione, che può provocare danni, inquinando le falde acquifere, come puoi leggere qui:

    http://www.technologyreview.it/index.php?p=article&a=1543

    Dubbi che non sono guidati dal solito catastrofismo, bensì da incidenti già accaduti:

    http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/4179-negli-stati-uniti-i-nuovi-pozzi-hanno-reso-inutili-le-importazioni-ma-si-teme-per-gli-effetti-negativi-sullambiente.html

    Tuttavia, a leggere le conlusioni del Presidente del Worldwatch Institute, non mi sembra che esse siano affatto contro il gas:

    “Uno strumento perfetto, secondo il presidente del Worldwatch Institute, per colmare i buchi di produzione di una energia volatile come il vento o il sole. È il gas, conclude Flavin, il ponte verso un futuro di energia 100% rinnovabile. La soluzione, del resto, è tutt´altro che inedita: la prima centrale termosolare italiana, che l´Enel sta ultimando a Priolo, in Sicilia, affianca all´energia creata dagli specchi solari una normale centrale a gas.

    Perciò i dubbi non sono sull’uso del gas, ma sui rischi legati all’estrazione, che deve essere regolamentata da severe norme, altrimenti può causare disastri non da poco. Sinceramente a me bastano i disastri causati dall’estrazione del petrolio, che comunque si continuerà ad estrarre, perché è pura illusione caro Enzo l’emancipazione da questa risorsa, almeno finché le macchine andranno a petrolio. E non mi risulta che possano andare a gas, o no?

  22. Chiedo scusa a tutti per la cavolata finale che ho scritto… Scusate, a volte quando scrivo mi perdo..
    Volevo dire che a gas le macchine ci possono andare, però allo stato attuale rimane il petrolio la risorsa più sfruttata per farle andare. E non vedo molte prospettive di cambiamento, almeno finché non miglioreranno le prestazioni.
    Perdonate ancora la cavolata… 🙁

  23. Scusa se mi intrometto Michela… ma se i cambiamenti repentini ci son stati prima della rivoluzione industriale, significa che questo è un meccanismo del clima terrestre. Se è un meccanismo naturale, a quale scopo chiedere quante e quali specie si sono estinte?
    Ci ostiniamo a credere (e a volere) che tutto rimanga così come noi lo conosciamo… in natura invece tutto continua a modificarsi! Se una montagna si sgretola è perchè è naturale che questo avvenga. Certo da evitare (come la peste aggiungerei) azioni o attegiamenti che possano accelerare il processo. Ma se un costone di roccia vien giù senza che vi sia intervento umano non è che si debba murare ed imbrigliare tutta la montagna (che alla fine cederà ed invece di qualche masso all’anno lascerà venir giù tonnellate di materiale in un colpo solo)

  24. Andrea, se sappiamo in anticipo quali conseguenze ci aspettano se andiamo a modificare troppo velocemente il clima con il nostro intervento, possiamo anche studiare delle strategie per, non dico prevenire, ma quantomeno contenere gli effetti negativi. Le modificazioni della natura comportano sempre delle consenguenze che vanno a colpire le specie viventi, e tra queste specie ci siamo anche noi.
    Per quanto riguarda le montagne spesso vengono giù permotivi legati al disboscamento che diminuisce la resistenza alle frane ed aumenta il dilavamento; le reti di protezione a cui, se non ho capito male, ti riferisci tu, servono in parte ad attenuare i contraccolpi delle cadute dei massi (cercando di evitare che cadano sulla testa di qualche malcapitato automobilista). Certo servono a poco se viene giù tutta la montagna, ma guarda che il processo naturale di erosione delle montagne generalmente è molto lento. Sappi poi che in genere la maggior parte delle valanghe dovute alla neve sono causate con la complicità dell’uomo. Guarda qui:

    http://urp.comune.bologna.it/PM/PM.nsf/d96384fc2e1086b4c125720900354a23/f0898f384a7fedd1c125742d003b697f/$FILE/05%20gennaio.pdf

    Vai alla diapositiva 6 e te lo spiega molto bene.

  25. @tutti,
    cari amici, avete notato che risposte diverse si ricevono a seconda del tempo che fa? Questo dovrebbe già far capire le motivazioni recondite che si nascondono dietro il terrore del GW…

    Quando d’estate fa un caldo eccezionale le TV e i vari esperti ambientalisti televisivi (che scienziati NON sono, ma soltanto una specie di politici…) ci mostrano immagini di deserti in cui il terreno si spacca per la siccità (sempre la stessa foto, come quella del cormorano della prima guerra dell’Iraq, che in quel mese NON poteva essere a quelle latitudini…) e concludono dicendo che sono segni inconfutabili del riscaldamento planetario.
    Adesso, che mezzo mondo è sotto il gelo (l’Inghilterra ha avuto un record secolare) nessuno dice niente e si liquida il tutto dicendo che “piccole” variazioni non influiscono sul trend generale verso il caldo.
    Non vi sembra una presa in giro mostruosamente ridicola se non ci costasse un mucchio di soldi in tasse ecologiche che non servono a niente se non a rimpinguare le ecomafie (vedi pale eoliche della Sicilia?).

    Insomma, appena fa caldo, anche solo per un giorno, via con il GW…appena fa freddo, magari per un mese, … tutti zitti o al più si dice che piccoli sbalzi sono preventivati o -al limite- che il freddo stesso è dovuto al GW…!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  26. Michela, secondo lo studio citato in questo articolo (non ho però letto l’originale… mancanza di tempo) vi sono repentini balzi termici e non di fattura umana. Quindi, a mio avviso, non dovremmo (potremmo!) far nulla per fermare tutto ciò! Se fossimo alle porte di una glaciazione che potrebbe uccidere l’80% delle specie “superiori” che dovremmo fare? Procediamo ad un effetto serra forzato? Non credo ce la si possa fare… e comunque non lo riterrei giusto! Io farò parte di quella parte di esseri che moriranno? Beh, mi spiacerà solo non aver fatto tutte le esperienze che ho in cantiere…

    Ripeto: non è giusto inquinare, dovremo imparare a rispettare sempre di più il nostro ecosistema-mondo… ma non facciamo ricchi i catastrofisti del GW solo per pulirci la coscenza!

    Per il discorso della montagna, mi riferisco non solo alle reti che evitano che le rocce staccandosi finiscano sulla strada…. ma esistono alcuni tipi di interventi che dovrebbero consolidare le pareti rocciose (che poi prima o poi cederanno comunque, come è capitato recentemente ma non ricordo il dove). Per la lentezza del disgregarsi delle montagne è vero, lo so benissimo. E’ anche vero però che vi sono diversi tipi di rocce e non tutte si comportano nello stesso modo. Abito alla base dell’Aspromonte calabro e purtroppo ho visto gli effetti del disboscamento (operato quasi esclusivamente tramite gli incendi – e di questi ne abbiam già parlato) ma ti assicuro che il tipo di rocce di cui è costituita la “mia” montagna tende a sfaldarsi in modo incredibile…. anche dove la vegetazione è molto folta!

  27. ma guardate che io sono d’accordo nel dire che il catastrofismo è eccessivo. Il problema è che ci son i due estremi: da un parte chi dice che se non facciamo qualcosa moriremo tutti, dall’altra chi dice che si può inquinare quanto si vuole, tanto non fa nulla. Io dico solo che se possiamo investire in energia pulita, non sarebbe meglio per tutti noi? Mi parlate di ecomafie, ma scusate, la mafia lavora solo nell’ambito dell’ambiente? A me sembra che la mafia abbia tentacoli ovunque, basti pensare al turismo (parlo del sud), ai locali comprati dai mafiosi nel pieno centro di Roma ecc.
    E poi il business che sta dietro invece al petrolio? Vogliamo anche parlare del business che sta dietro ai medicinali, specialmente in Italia, dove i medicinali stranamente hanno prezzi doppi rispetto a quelli degli stessi medicinali degli altri paesi UE? Vogliamo parlare delle banche italiane, con i costi più alti di Europa perché fanno cartello (è di pochi giorni fa la notizia di una multa dell’Antitrust in tal senso)? Anche questa è mafia. Allora chiudiamo le banche? Chiudiamo le farmacie? Oppure mettiamo delle leggi più severe per evitare tutto ciò? Con il vostro ragionamento non si dovrebbero neanche più fare appalti pubblici, visto che la mafia ha le mani in pasta anche lì e non solo al sud, come è stato dimostrato. Di conseguenza niente più grandi eventi, come l’Expo o le Olimpiadi, visto che sono occasioni ghiotte per la mafia.
    Onestamente mi sembra un ragionamento assurdo: non investiamo nel settore perché c’è la mafia dietro. In Italia non si dovrebbe investire allora più in nulla, o quasi!
    Scusate, ma vi siete accorti che la mafia ormai copre tutti i settori, in Italia?

  28. Ah, dimenticavo una cosa: guardate che l’eolico non è affatto appoggiato dagli ambientalisti, casomai è l’esatto opposto, sono gli enti locali che lo vogliono a tutti i costi. Gli ambientalisti sono contro le pale! Basta leggere quello che sta accadendo in Molise per rendersene conto.

  29. cara Michela,
    tutti d’accordo che la mafia è dappertutto… ma ciò non toglie niente al fatto che anche il GW sia diventato un interesse essenzialmente politico e finanziario. Se non sei catastrofista, meglio ancora… e allora saprai perfettamente che non corriamo alcun pericolo dovuto al troppo caldo (vallo a dire agli inglesi in questi giorni…). Non confondiamo però INQUINAMENTO (di qualsiasi genere) con il GW. Sono cose completamente diverse. Il primo è sicuramente dannoso per la nostra razza e per altri esseri viventi(non per il pianeta comunque, che ha visto spesso e volentieri scomparire il 70% e più delle sue specie per cause esterne, senza comunque “morire”), il secondo è una bufala costruita ad hoc.

  30. Credo che su una cosa si possa convenire tutti quanti: che lo vogliamo o no, continueranno ad esserci, come ci sono sempre state, inondazioni, terremoti, incendì, siccità, uragani, malattie, vulcani, meteoriti, inversioni magnetiche, tempeste solari, glaciazioni, variazioni climatiche, e chi più ne ha più ne metta.
    Cercare “il colpevole” ogni volta che capita qualcosa al di fuori del nostro controllo, non serve a nulla. Dobbiamo farcene una ragione, e per lo meno tentare di non farci trovare impreparati.
    Questo non vuol certo dire consumare & inquinare a volontà, ma non c’è bisogno di tirare in ballo nè il clima nè storielle strappalacrime di orsi polari che vanno alla deriva su isolotti di ghiaccio che in via di fusione.
    Certo: fa comodo che le tragedie siano sempre il più possibile lontane da noi nello spazio e nel tempo. Fa molto meno comodo pensare che la maggior parte dei costi della sanità sono dovuti agli effetti della società industriale (partendo dalle allergie ed arrivando fino ai tumori, passando dalle patologie psicosomatiche dovute a stress e a ritmi di vita innaturali).
    Ma non pensateci: mettetevi pure a scimmiottare davanti alla playstation o xbox o wii che sia (e non venitemi a raccontare che la si è comprata per i marmocchi!;-) ), tanto domani è un’altro giorno, e se capita qualcosa, sarà sicuramente colpa del Bertolaso di turno…

  31. @Bertupg,
    hai sicuramente molta ragione, quando dici che l’uomo deve saper accettare il mondo com’è e non cercare sempre nuovi alibi (spesso molto remunerativi). Anche se ci fosse un riscaldamento globale o un raffreddamento globale, l’unica cosa veramente sensata da fare sarebbe cercare di fronteggiarlo al meglio e non scaricarsi le colpe o inventare strategie di carattere politico e economico. Non per niente, se veramente ci fosse un asteroide in rotta di collisione, probabilmente la politica non riuscirebbe a evitare lo scontro, concludendo la propria esistenza litigando, scaricando colpe e trovando fino all’ultimo metodi per far soldi, in nome di principi etici e morali inesistenti.
    Tuttavia, proprio per questi motivi strettamente “umani”, spesso e volentieri riusciamo a non fronteggiare nemmeno le sciagure prevedibili o almeno preventivabili: non si possono stabilire i terremoti in anticipo…ma costruire meglio come in Giappone, sicuramente sì. Analogo discorso vale per i corsi dei fiumi, per le nevicate previste da giorni e cose del genere. Bertolaso non ha certo colpa dei terremoti, ma diverso discorso vale per lo sfruttamento che ne segue. Andate a chiedere agli abitanti della Maddalena e vi racconteranno tante belle cose sui soldi spesi “magistralmente” dalla benemerita Protezione Civile… 👿

  32. @Michela:
    “da un parte chi dice che se non facciamo qualcosa moriremo tutti, dall’altra chi dice che si può inquinare quanto si vuole, tanto non fa nulla.
    Qui non è mai stata presa questa posizione… anzi! Qui si fa solitamente notare che sulle pubblicazioni ufficiali e sui media passa un solo messaggio, quello del GW, nonostante vi siano altri studi che SPIEGANO dove questa teoria falla e di brutto (vedasi anche le ormai famose email dove gli “scienziati” ammettono di aver alterato gli studi). Questi ultimi studi sono diventati eresie perchè il GW è divenuto un dogma… ma i promotori (ma anche i seguaci…) di questo dogma ricevono finanziamenti che continuano a sfornare sempre le stesse cose.

  33. Enzo scrive.

    Non confondiamo però INQUINAMENTO (di qualsiasi genere) con il GW.

    Sì, d’accordo, ma i dati non li puoi gestire come ti pare Enzo. I dati dicono che dalla seconda rivoluzione industriale la terra ha avuto un riscaldamento eccessivo, quantomeno in alcuni periodi dell’anno. Tanto più se consideriamo che dovremmo andare verso un periodo più freddo, stando ai cicli che conosciamo. Perché il problema è proprio questo: d’inverno fa più freddo, d’estate più caldo. A Roma non esistono più le mezze stagioni e non è un modo di dire. In pratica l’inverno si è allungato, mentre l’estate accorciata, ma in quel periodo le temperature sono più alte. Inoltre l’escursione termica tra giorno e notte è notevolmente aumentata.
    Questi fatti sono indiscutibili, non visioni degli ambientalisti.
    Voi dite che tutto ciò non dipende dall’inquinamento? Va bene, ma allora mi spiegate da cosa dipende? Perché il GW viene negato, ma risposte esauriente su cosa sta accadendo al nostro pianeta, chi nega il GW non le dà. Se uno si limita a negare senza dare spiegazioni, come posso credergli?
    Ditemi perché ci sono queste variazioni, con dati alla mano e metodo scientifico e allora posso anche discuterne. Altrimenti fate come quella parte estremista dell’ambientalismo che dice solo no, senza proporre alternative.

  34. Vi sono ancora studi in corso, ma si ipotizza ad esempio un collegamento con l’attività solare ed un suo ciclo diverso da quello undecennale… Vi sono altresì studi, sempre legati al sole dove si è riscontrato un aumento di alcune radiazioni che spezzerebbero alcuni legami molecolari in alta atmosfera e produrrebbe un blando effetto serra che pian piano porta all’aumento delle energie in gioco nel clima… Si sostiene da più tempo un aumento generale delle temperature medie di tutti i pianeti del sistema solare, anche i più distanti dalla nostra stella, forse dovuti a qualche radiazione galattica o inter-galattica, od anche una qualche nube che stiamo attraversando.
    Le ipotesi non mancano… tendono però a mancare i finanziamenti a favore di chi va contro il GW! Ma sicuramente sarà una coincidenza… 🙄

  35. @Michela

    “D’inverno fa più freddo e d’estate fa più caldo” è un’altra cosa di cui sono certo che ci siamo autoconvinti anche grazie a ciò che continuano a inculcarci nella testa i media. Facci caso, ogni anno i telegiornali verso Giugno, Luglio cominciano a dire “quest’anno si stanno registrando le temperature più elevate degli ultimi 80 anni”… D’inverno i telegiornali dicono “questa settimana sarà la più fredda degli ultimi 130 anni”… Ma ti assicuro che lo sento dire OGNI SINGOLO ANNO, proprio perchè ci faccio caso! A sentir loro ormai dovremmo viaggiare sui -40° d’inverno e sui +60 d’estate!

    Probabilmente è vero che qualcosa è cambiato nel clima di oggi rispetto a quello di 50 anni fa (anche se prima di 31 anni fa non posso dire in quanto non c’ero), ma quello che ci vogliono far credere è che anche questi cambiamenti, sempre che ci siano effettivamente stati, dipendono dalla diabolica CO2. Il che mi sembra sempre la stessa grossa presa per i fondelli…

  36. Ti sbaglio Lampo, io non mi autoconvinco di nulla tramite i giornali, io queste variazioni le ho constatate da sola, non mi servono i giornali. E’ un dato di fatto, vatti a leggere i dati registrati delle temperature negli ultimi venti anni, mese per mese, e poi ne riparliamo. Non so dove tu viva, ma ti assicuro che qui a Roma le differenze sono state tangibili e concrete, anzi, io ho cominciato a rilevarle anche prima che iniziasse il bombardamento mediatico su questi temi, in quanto sono sempre stata abbastanza sensibile alle variazioni di temperatura, specialmente quando sono repentine. Credimi se ti dico che il mio organismo sarebbe certamente felice se fossero tutte baggianate.

  37. Buongiorno a tutti.
    Mi permetto di intervenire.
    Cerchero’ di schematizzare il mio ragionamento per evitare di essere troppo prolisso.
    1) solo il sole potrebbe influenzare in maniera veloce e pericolosa il clima terrestre
    2) questo pero’ non significa che l’uomo dalla rivoluzione industriale non abbia contribuito ad un possibile cambiamento con emissioni ed inquinamenti vari
    3) Ci sono scienziati che studiano, sovvenzionati, il cambiamento climatico e si dividono in due…chi dice si e chi dice no.Non sono solo quelli a dire si che potrebbero speculare, ma anche gli altri, per avere sovvenzionati i loro studi…..quindi…tutti in buona fede e cerchiamo di capire chi ha ragione

    Partendo da questi presupposti dico la mia.

    Se vediamo cosa accaduto negli ultimi 30/50 anni, abbiami inverni caldi, freddi, estati torride, estati fredde…abbiamo di tutto di piu’.Guardate l’estate scorsa e quella di due anni fa’, guardate i passati tre inverni o le nevicate del 2000,98,96..etc etc etc ….stabilire che sia l’uomo e non il ciclo climatico della terra e’ molto difficile farlo.
    Di una cosa pero’ siamo sicuri.
    L’uomo sta’ sfruttando il pianeta.Sfruttiamo le foreste, sfruttiamo le risorse alimentari e non ed emettiamo nell’atmosfera e con i rifiuti solidi, sostanze dannose che vanno ad alterare l’ecosistema e quindi il clima, che si basa su un equilibrio instauratosi in milioni di anni e che ha subito delle interferenze negli ultimi 150 anni dovute all’intervento dell’uomo.
    Siamo quindi sicuri che l’uomo stia contribuendo ad alterare l’ecosistema della terra…..si tratta solo di capire in che modo e con quale gravita’.
    Avete presente il vostro acquario……con 5 pesci rossi e piante rigogliose.Il giorno che alla pesca del paese vincete due pesci rossi e li mettete nell’acquario, guarda caso nel giro di un mese….o crescono alghe o le piante soffrono o vi svegliate e notate che due pescetti hanno la pancia in su!!
    Vedetelo ora su scala planetaria

    Negare che l’uomo stia contribuendo ad alterare l’ecosistema, a prescindere dai cicli climatici glaciali e non, che ci sono sempre stati e ci saranno sempre e’ negare l’evidenza.
    Affermare che sia tutta colpa dell’uomo e’ molto azzardato e pretestuoso dato che le variabili in gioco sono molte e potenzialmente con un’influenza maggiore…..inclinazione dell’asse terrestre, macchie solari, attivita’ del sole, vulcani ( ricordo il cambiamento climatico su scala planetaria dovuto all’esplosione del krakatoa )
    Riaffermo quello che ho detto nei primi commenti.

    Che esista o meno il GW, l’uomo deve capire che facciamo parte di un sistema con un equilibrio delicato e che per salvaguardarlo deve darsi una bella regolata.

  38. @Marco
    Mi piace il tuo approccio! Hai spiegato in poche righe quello che intendevo…
    L’unica cosa che non condivido a pieno è che l’uomo possa aver influito sul clima mondiale con “l’impegno” messoci dalla rivoluzione indistriale. Mi spiego meglio: credo che le porcherie che abbiam riversato nell’atmosfera ci abbiano portato a diverse patologie (in primis tumorali) e cambiamenti sui microclimi (la deforestazione dovuta all’approvigionamento del legname oppure desertificazione “chimica”); ma che questi cambiamenti restino circoscritti.
    L’esempio di Michela che avverte maggiormente i cambiamenti climatici reputo sia vincolato al fatto di vive in una grande città, dove non vi sono boschi che fungano termoregolatori. Certo qualcosa nel clima è cambiato e sta cambiando ma, sempre a parer mio, la causa sarebbe da ricercare in quel che ci irradia dall’esterno!
    Lungi da me voler convincere Michela (scusa se ti porto ad esempio ma hai un bel nome e mi vien facile ricordarlo 😀 , essendo anche l’ultima interlocutrice) o chicchessia, espongo solo il mio punto di vista.
    Resta comunque assodato che debbano essere ridotti i consumi (ho studiato economia… e credo vi siano diverse cose per cui un’economia consumistica non possa che crollare oltre che a basarsi sullo sperpero) e si debba ritornare ad un rapporto più naturale con l’ecosistema in cui ci muoviamo.

  39. caro andrea,
    il problema per me, e’ invece prorpio nato dalla rivoluzione industriale.Fino all’ottocento l’uomo viveva integrato in un ecosistema senza pero’ influenzarlo in modo cosi massiccio.E’ proprio con la rivoluzione industriale, che l’uomo ha iniziato ad interferire.Questa interferenza e’ da vedere sotto molti aspetti.Emissioni e sfruttamento delle risorse ,sempre maggiori,legato alla richiesta della popolazione.
    Si stima che durante l’impero romano la popolazione mondiale fosse di circa 100 milioni di individui.
    Durante la rivoluzione industriale, i progressi della medicina e l’aumento esponenziale della qualità della vita nei paesi sviluppati hanno portato anche ad una rivoluzione demografica;
    il tasso di mortalità e’ sceso vertiginosamente e un contemporaneo tasso di natalità elevato ha portato ad un aumento demografico enorme.Nel 1975 la popolazione mondiale era stimata in 4 miliardi di individui, oggi, dopo 35 anni e’ stimata in 8 miliardi!!!
    Il pianeta Terra si è popolato di tante persone quante se ne erano raccolte in tutti i millenni precedenti.
    E’ per questo che affermo con certezza che l’uomo sta’ modificando l’ecosistema nel quale vive ma in che misura ovviamente non ci e’ dato saperlo con certezza, considerando il fatto che se il sole fa una puzzetta piu’ rumorosa delle altre, sulla terra si potrebbe avere un aumento della temperatura media di qualche grado per poi tornare dopo mesi o anni a quello attuale

  40. Scusate,
    Andrea, aggiungo che non puoi vedere in maniera circoscritta i cambiamenti legati all’eccessivo sfruttamento delle foreste o delle risorse alimentari…..in un ecosistema e’ tutto collegato…..se viene a mancare un elemento, crolla il castello e madre natura deve ricominciare da capo per crearne uno nuovo con quello che ha a disposizione.
    Per me il problema e’ che piu’ si andra’ avanti e maggiori saranno i problemi solo per il fatto che il mondo avra’ troppi abitanti.
    In un futuro, non so quanto vicino o lontano, ci sara’ un collasso ed a quel punto ci pensera’ madre natura, con carestie ed epidemie a ribilanciare di nuovo il tutto……forse sono uscito un po’ dal tema…scustate 😳

  41. Guarda Marco, mi trovi pienamente daccordo con te. Solo che, sempre a mio modestissimo parere, il fatto che distruggiamo il nostro ecosistema “locale” (mettiamo il sud Italia ad es) non comporterà un cambio climatico a livello mondiale. Ne risentirebbe certamente il nord della nostra penisola, nel sud-Europa si avvertirà qualche anticlone in più o in meno… ma già al nord del continente la faccenda sarà trascurabile. Figurarsi in Canada oppure in Nuova Zelanda. Certo pian pianino (moooolto pianino, però) il clima terrestre si adeguerà in qualche misura (maggiori piovosità in qualche zona.. temperature medie variate), ma non potrà certo essere un cambiamento repentino a livello globale.
    Certamente stiamo modificando l’ecosistema (in maniera pessima!) ma bisogna prima capire bene cos’è e come si comporta un ecosistema. Il recente disastro ad Haiti per esempio a assestato un duro colpo a quell’ecosistema, che però non ha influito su quello globale.
    Un ecosistema è un qualcosa di circoscritto, il quale è sempre collegato con quello vicino. Il cambiamento di uno influisce sui circostanti, ma a seconda dell’evento. Non mi dilungo oltre visto che ci sarà una vastissima bibliografia sull’argomento e per essere esaustivi ci vorrebbe un sito a parte… :mrgreen:
    Il succo del mio discorso è non confondere l’ecosistema con il “macrosistema” dove per altro il clima ha un’influenza pesante diretta ma non è un “legame bivalente diretto” (nel senso che il clima influisce direttamente e subito su un ecosistema ma non succede lo stesso direttamente. Per farlo i cambiamenti devono estendrsi al macrosistema)