Non è nemmeno il caso di andare nei dettagli. Kepler ha confermato che 11 stelle hanno sistemi planetari, con pianeti che vanno da 1.5 volte la Terra fino a grandezze gioviane. I periodi di rivoluzione sono sempre molto brevi, da poche ore a circa 150 giorni. In altre parole, tutti i pianeti sono contenuti in orbite più strette di quella di Venere. Come al solito, non si sa ancora se qualcuno sia roccioso, ma le temperature sicuramente molto alte. D’altra parte la tecnica dei transiti è limitata a pianeti molto vicini… Accontentiamoci (per adesso…).

Uno schema dei nuovi sistemi planetari scoperti e confermati da Kepler. I pianeti con i colori brillanti hanno avuto conferme anche attraverso interazioni gravitazionali tra loro e/o con la stella. Quelli grigi sono in attesa di superare la prova di effettiva esistenza. (Fonte: NASA Ames/UC Santa Cruz)
Quando si tratta di questo tipo di esagerazioni, ben vengano!
Kepler sta rilevando pianeti molto vicini alla stella poichè è da poco tempo in funzione, pertanto transiti con una frequenza più bassa verranno rilevati (si spera) e convalidati tra qualche annetto… O sbaglio?
Senza contare il fatto che più l’orbita è grande, minore e la probabilità che lo strumento veda un transito davanti alla stella…
è molto più probabile vedere questi pianeti rispetto a quelli con orbite maggiori. Comunque l’universo è grande, mooolto grande
caro Blaine,
Anche se la prima può -in pochi casi in realtà- essere valida 
direi la seconda che hai detto!
Vediamo gente che cosa accade, non ci annoiamo di questo strumento.
Lasciamolo lavorare, intanto ci ha detto che i sistemi solari sono molto diffusi e non tutti uguali al nostro, anzi…
Poi vediamo e soprattutto cerchiamo di capire come fare a scovare altri pianeti diciamo…più terrestri e come fare a capire di cosa sono fatti (mi sembra chge abbiamo già qualche idea su come fare).
caro Mario,

io ovviamente scherzavo… Viva Kepler e il lavoro fantastico che fa!!!!
Lo so’ caro Enzo che scherzavi e so’ anche ci terrai comunque e dovunwque informati su altre scoperte che il nostro farà.
Ormai va considerato che la notizia che lascerà tutti di stucco sarà un pianeta di tipo terrestre e mi aspetto che avvenga entro 5 anni!
mi piacerebbe sapere
caro Michele,
non aspettiamoci molto da kepler in questo senso. Come detto trova pianeti molto vicini e una Terra al posto giusto e con la stella simile alla nostra sarà difficcile. Comunque, mai dire mai…
Caro Enzo, mai dire mai, davvero!!! Un grosso colpo di fortuna può sempre capitare….
A questo punto, però, direi che ogni stella ha la sua corte di pianeti….
Interessante notare la presenza massiccia di pianeti gioviani e oltre migrati verso la loro stella.
Spero che il nostro sistema solare non sia la classica eccezione che conferma la regola…
Caro Mario Fiori x poter trovare pianeti di tipo roccioso o terrestre con probabili atmosfere bisognerà aspettare solo altri pochi anni nel 2015 partirà la missione Darwin dell’ESA con strumenti molto più sofisticati del nostro caro Kepler e entro il 2020 avremo di sicuro un riscontro positivo in termini di pianeti terrestri con atmosfera ovviamente e solo un calcolo del programma di Darwin non essendoci l’osservazione diretta del pianeta ma sarà già una cosa meravigliosa vedrete!
caro Red,
hai perfettamente ragione. E questo è già un cambiamento epocale. Fino a pochi decenni fa (anche meno) si discuteva se i pianeti fossero un caso oppure no. Sulla migrazione… che dire? Penso ci sia bisogno di molte altre osservazioni per capire se siamo veramente strani o tutto dipende da effetti selettivi…
Come dice Raffaele, aspettiamo Darwin e poi si tireranno le somme…
A me incuriosisce molto il sistema Alpha Centauri, visto che è quello a noi più vicino (anche volendo considerare Proxima non gravitazionalmente legata a Alpha Cent. A e B). Spero vivamente che vi siano lì pianeti orbitanti, anzi, a questo punto, dovrebb’essere alquanto probabile.. Magari non si è riusciti ad individuarli ancora per il risaputo problema di prospettiva, che non permette a Kepler di venirci in aiuto in tal senso. E’ speculazione la mia? Certo, ma – visto il gran numero di pianeti extrasolari scoperti – è una probabilità da non scartare.. Anche se un pianeta a 4,2 a.l. è pur sempre “fuori portata umana”, lo studio potrebbe essere facilitato dal fatto che, a livello astronomico, sarebbe un pianeta (o sarebbero pianeti) “dietro l’angolo”.. Speculiamo e.. speriamo

@Alessandro
volevo ricordare che la sonda Keplero era puntata su un’area fissa del cielo (tra le costellazioni della Lira e del Cigno) proprio per poter svolgere il suo compito di monitoraggio costante di un numero grandissimo di stelle in una zona circoscritta del cielo per un lasso di tempo che consenta di osservare transiti di pianeti sopra la propria stella.
Non si tratta di un telescopio tipo l’HST che viceversa può essere puntato verso qualunque zona del cielo…
Per verificare se il sistema di Alfa Centauri possiede pianeti, sarebbe necessario un altra sonda Keplero che punti costantemente verso quella zona di cielo…
Che l’universo sia colmo di pianeti è un fatto, finalmente.
D’accordo il rigore scientifico, il quale impone l’osservazione diretta, la verifica strumentale.
Ma lasciatemelo dire, abbiano buona pace i profeti del geogentrismo, concetto preistorico-oscurantista.
Le ultime sacche di resistenza, relative al primato della vita, un pianeta di classe m, saranno di certo tra pochi anni stroncate per sempre.
Eccoci finalmente nel ventunesimo secolo.
Evviva!
Ehm, geoCentrismo, perdonate l’errore di battitura
@ Pierluigi.
Mille grazie per la delucidazione. Aspettiamo, allora, un nuovo Keplero che “punti” anche verso i nostri vicini di casa stellari più prossimi.
Un salutone