Sappiamo ormai benissimo che i sistemi stellari doppi eseguono esercizi impossibili agli astri solitari. Le nove e le supernove di tipo Ia sono casi che dimostrano macroscopicamente questo gioco di squadra. A volte producono esplosioni incredibili, altre volte ringiovaniscono. Di tutto e di più. Tuttavia, molte volte, le compagne meno appariscenti (spesso del tutto invisibili ai nostri strumenti attuali) si divertono con scherzi meno eclatanti ma altrettanto affascinati e fantasiosi. Un divertimento continuo che stupisce e mette in imbarazzo gli studiosi del Cosmo (a volte troppo seri). Vi racconto due casi scoperti e provati di recente. Il primo era già stato ipotizzato, ma è stato messo in pieno risalto con osservazioni X. L’altro, invece, è del tutto nuovo.
Uno dei fenomeni più affascinanti dell’Universo è rappresentato dalle nebulose planetarie, create dal materiale espulso durante la fase successiva a quella di gigante rossa in stelle di tipo solare. Mentre il nucleo centrale, ormai inattivo, si contrare sempre di più verso lo stato finale di nana bianca, gli strati superficiali lasciano la stella a ondate, producendo meravigliose bolle colorate di gas e polvere.
Il vento stellare del nucleo spinge verso l’esterno le bolle creando strutture concentriche di rara bellezza. Il meccanismo è ben conosciuto e ci si aspetterebbe un risultato molto simile per tutti gli oggetti. Ed ecco invece che inizia il gioco: é quasi impossibile osservare due nebulose planetarie uguali. Le loro forme sembrano create da una fantasia irrefrenabile. Guardate le quattro che vengono riportate nella Fig. 1: qualsiasi commento è inutile. Immagini, prodotte da un caleidoscopio, non potrebbero fare di meglio.

Tuttavia, il caleidoscopio è proprio un gioco che i bambini usavano spesso una volta (io per primo). Dobbiamo forse pensare che anche le stelle si divertano con qualcosa di simile? Direi proprio di sì. Cambia solo il metodo per ottenere strutture sempre diverse e inaspettate. Chi crea la fantastica diversità non è altro che una compagna nascosta, vicina alla stella che sta trasformandosi. Benché invisibile, riesce a modificare la forma del gas e a produrre veri giochi di prestigio.
Quando faccio vedere queste immagini ai bambini delle scuole inferiori, il risultato è sempre un “Oh” di meraviglia e di allegria. Loro non pensano ai processi fisici che vi stanno dietro, ma capiscono immediatamente che stanno assistendo a un gioco meraviglioso che vorrebbero poter imitare. Un’importante lezione di umiltà e di passione verso tutta la Natura.
Nessun problema scientifico, però. Ci sta pensando Chandra a spiegare tecnicamente quello che succede e quali sono i rapporti fisici tra le corone di gas espulse e le compagne invisibili, che potrebbero anche essere soltanto dei grandi pianeti. Lo fa con i suoi occhiali a raggi X e sarà sicuramente capace di descrivere dettagliatamente le equazioni e le formule che regolano il meccanismo. Noi cercheremo anche di comprenderli perché la conoscenza è un dovere che abbiamo verso la nostra intelligenza. Tuttavia, lasciamoci anche scappare un sorriso pensando al gioco che si sta svolgendo nel Cosmo. Magari chiediamo ai più piccoli di spiegarcelo…
Ancora più inaspettato è il gioco che ci mostra una gigante rossa, anch’essa in una fase molto instabile, che inizia a espellere materia dai suoi strati esterni. Non è ancora al momento della nebulosa planetaria, ma ci sta arrivando, in quanto sta percorrendo il ramo asintotico delle giganti. Si chiama R Sculptoris ed è stata osservata da ALMA. Si vede benissimo che il materiale sta uscendo dalla stella, ma esso non si allontana secondo cerchi concentrici bensì seguendo una spettacolare spirale, soprattutto nella zona più interna (Fig. 2). Di nuovo la spirale. Tutta la Natura ama la forma a spirale. Un giorno, forse, capiremo perché. Magari, è una delle regole misteriose del grande gioco delle stelle.

I modelli al computer hanno già risolto la strana struttura e ne hanno dato modelli ed equazioni. Ancora una volta, però, la causa di tutto è una stellina compagna della gigante. Si sta divertendo, forse rendendo meno triste la trasformazione finale della sua compagna. Un altro gioco che farà esclamare “Oh” ai bambini.
Quando capiremo anche noi che per apprezzare la meraviglia dell’Universo dobbiamo tornare un po’ come loro? Se ci credete, non potete farvi mancare il nuovo libro che ho scritto… formule elementari e meraviglioso stupore fanciullesco vanno benissimo a braccetto!
quindi, caro Enzo, il "mistero" delle nebulose planetarie e delle sue forme diverse da ognina è da imputare a una o più compagnie nella vicinanza dell'astro morente?
Scusate l'OT, ma sono un po' arrabbiata per questo
il fatto è che chi è arrogante, e ha bisogno di mettersi in mostra in qualche modo, non sa vedere le cose semplici e la loro meravigliosa bellezza. E' così preso dalla smania di stupire che pensa che solo la paura e l'assurdità possano raggiungere lo scopo. D'altra parte, gli uomini adulti (non tutti fortunatamente) cercano la gioia nel potere e nel denaro (senza mai raggiungerla). I bambini no. A loro basta guardare e stupirsi di tutto. Ed è subito gioia!
Le stelle NON possono non assomigliare a loro...
Ho capito Enzo, ma perché quando producono un documentario di astronomia non intervistano te invece di quei ciarlatani?
Comunque.... GRAZIE!!
Però, seriamente, finché si tratta di Boyager o Clistero certe cose non mi fanno né caldo né freddo, ma quando un canale come Focus, che si definisce scientifico, mi scade così, un po' ci rimango male