Innanzitutto il carbonio deve essere C-12. Ma esso si può formare solo quando tre particelle alfa (atomi di elio-4) si combinano in accordo con uno stato energetico detto di Hoyle, caratterizzato da un’energia specifica ben precisa: 379 keV (379 000 elettronvolt) superiore a quella delle tre particelle alfa. L’ossigeno viene poi creato dall’unione di questo carbonio con un’altra particella alfa.
Queste particolari condizioni sono state simulate in un super computer per studiare come protoni e neutroni interagiscono per ottenere lo scopo. Ovviamente, queste particelle elementari rispondono a ciò che le viene ordinato dai quark che le compongono. Sono loro che comandano l’energia in gioco attraverso la massa che posseggono.
Il risultato della sofisticatissima simulazione ha dimostrato che una piccolissima variazione della massa dei quark può cambiare l’energia dello stato di Hoyle, e, come conseguenza, la produzione del carbonio e dell’ossigeno necessari alla vita che conosciamo. In altre parole, la massa del quark deve essere perfetta se vogliamo esistere!
Ad esempio, se lo stato di Hoyle fosse 479 keV superiore alle tra particelle alfa, la quantità di carbonio sarebbe troppo bassa per la formazione di composti che abbiano questo elemento come scheletro base.
Lo stesso problema ce l’ha l’ossigeno. Se lo stato di Hoyle fosse 279 keV superiore a quello delle tre particelle alfa, ci sarebbe una grande quantità di carbonio. Tuttavia, la stella non ne avrebbe prodotto abbastanza al momento giusto e si otterrebbe una quantità troppo esigua di ossigeno. In conclusione, un piccolo errore del 2-3% nella massa dei quark porterebbe a situazioni negative per la formazione delle basi fondamentali per la vita.
I casi sono due, anzi uno solo con un doppio risvolto filosofico… Sembra che lo scheletro degli esseri viventi abbia bisogno di una situazione estremamente controllata e dosata all’interno delle stelle. Come se le reazioni nucleari avessero già bene in mente cosa devono formare. Questo fatto è confermato dall’enormità di molecole organiche complesse che si vedono nell’Universo. Tuttavia, lo stesso risultato può anche essere visto da un altro punto di vista. Le reazioni stellari sono quelle che sono. Il carbonio e l’ossigeno corrispondenti hanno dovuto adattarsi a ciò che passava il convento se volevano costruire qualcosa…

Tuttavia, poco male. L’importante è che la fabbrica stellare abbia saputo mettere a frutto l’energia che le veniva regalata dai piccolissimi quark. Una simbiosi perfetta. Pensiamoci sopra… basterebbe una dieta sbagliata dei quark e il castello di carte della vita crollerebbe al suolo (sempre che esista un suolo nell’Universo…). Però, però, sono convinto che le stelle avrebbero trovato un altro sistema per creare composti capaci di aggregarsi in modo sempre più complesso. Noi, piccoli e ambiziosi uomini, questo tipo di azione la chiamiamo … intelligenza…
Sì, come già detto in un altro recente articolo, siamo proprio vicini alla scoperta della vita. La nostra mente, sempre che resista ancora un po’, è finalmente pronta a “capirla” veramente. In fondo, la scoperta della vita ha bisogno non solo della vita in sé, ma della capacità di comprenderla.
Scusate il volo un po’ filosofico… ma un certo numero di lettori ha le basi sufficienti per comprendere il succo del mio discorso. A furia di studiare le caratteristiche fisiche dell’Universo, sono ormai in grado di capire anche le loro implicazioni più generali. Niente da fare, per capire qualcosa bisogna sempre partire da zero. Chi cerca di saltare alcuni passi si trova in mano un pugno di mosche… e rimane fuori dai giochi.
Quando parlavo di regressione… intendevo proprio questo. Io faccio il possibile, ma temo che il vero tesoro dell’Universo rimanga sempre un privilegio di pochi. Senza voglia di studiare si vive a un livello primitivo, che si cerca di mascherare attaccandosi a frasi fatte e ad una tecnologia esasperata fine a se stessa. L’unico vero apparecchio utile per comprendere le meraviglie dell’Universo è il cervello… Come i quark è lui che comanda i sensi e il piacere che ne può derivare. Tutto il resto è falsa conoscenza….
Purtroppo, le mie parole sono come quelle di Bob Dylan: si perdono nel vento… Peggio per chi non le recepisce. Non sa quello che si perde…
Però secondo me questa volta larticolo è un po ottimista soprattutto quando si parla del fatto che la razza umana è quasi pronta a comprendere veramente la vita in ogni sua forma! J
Difatti ogni giorno ci aggiorni sui continui passi in avanti che facciamo in questo senso ma finchè non conosceremo i più intimi segreti del nostro universo avremo sempre delle grandissime sorprese in merito a tutto
Pensa solo al fatto che la meccanica quantistica e le ultime teorie ipotizzano anche lesistenza di universi infiniti di cui la maggior parte sicuramente molto diversi dal nostro e dalle sue leggi fisiche
Vien da se che anche il concetto di forme di vita rischia di cadere in una varietà infinita! J
Ma direi che forse ho esagerato manteniamoci ancora per un po nel nostro piccolo universo! J
Comunque grazie come al solito!
Perfettamente d'accordo, professore!
E' quello che spero di fare capire, prima o poi, alle mie figlie che vedo sempre più attratte da un uso meccanico e non intelligente degli strumenti tecnologici che hanno a disposizione... e la scuola, ahimé, non aiuta!!
ormai la situazione è quella di un serpente che si morde la coda. Molti insegnanti fanno già parte della civiltà (?) tecnologica e degli assiomi imposti dai media. C'è solo da sperare che i tuoi continui tentativi e l'intelligenza dei giovani (a volte sono molto meglio di quello che si pensi) riescano a cambiare una rotta che ci trascina verso il buco nero dell'ignoranza generalizzata ...
Forza!!!
Se ho capito bene dobbiamo ringraziare i "quark" la quantità o la qualità (più grassi o più magri) di questi favorisce la fusione degli atomi di elio, tre di questi fusi diventano carbonio 12, quattro di questi fusi diventano ossigeno. Grazie quark!