Prima di iniziare, vi ricordo che tutti i miei articoli sulla cometa interstellare 3I/ATLAS li potete trovare in questa pagina, che si aggiorna automaticamente ogni volta che pubblico una NEWS.
Dal sito di SpaceWeather ho ricavato tantissime immagini della cometa interstellare, riprese da Astronomi con postazione sulla Terra dopo che la cometa è riemersa dai bagliori intensi del Sole, al termine di un periodo coinciso con il passaggio al perielio e congiunzione superiore con la nostra stella, periodo durante il quale la cometa è stata osservata solo dalle sonde spaziali dotate di coronografo.
Le immagini che vedremo sono tutte ottenute con strumenti molto potenti (vista la bassa luminosità) ed in condizioni non proprio ottimali, con la cometa molto bassa sull’orizzonte, con decine di Starlink che passavano lasciando una serie di strisciate e non da ultimo la Luna luminosissima. Le immagini hanno trovato la loro degna collocazione nel famoso sito SpaceWeather.
Ecco l’immagine a mio parere davvero spettacolare
Si tratta di una ripresa effettuata dal bravo Frank Niebling insieme a Michael Buechner, (da PixelSkies in Spagna) che abbiamo già conosciuto nelle puntate precedenti, proprio ieri 9 novembre (tra le 5:08 e le 5:22) dove la cometa presenta delle strutture particolarissime nella coda.

Si tratta della combinazione di una serie di foto da parte di due telescopi montati in parallelo (in configurazione piggyback) sulla stessa montatura, inseguendo la cometa, con il seguente setup: TEC 140 ed ASI 6200MM (5 immagini da 180s) L Askar 300 e Qhy 367CPro, (5 immagini a colori da 180s) .
La ripresa è stata effettuata con la cometa ad un’altezza tra 9 e 12 gradi sull’orizzonte e con l’interferenza del bagliore lunare (con la Luna illuminata all’82%) e nonostante tutto sono stati capaci di riprendere dettagli particolarissimi della cometa, grazie alla postelaborazione molto pesante che mostra l’anticoda da un lato ed una coda “fumante” dall’altro lato.
E ora l’immagine al secondo posto nella graduatoria personale
Si tratta dell’ottimo contributo da parte di un Astronomo che abbiamo incontrato altre volte su queste pagine, Michael Jaeger dall’Austria, il quale afferma che “abbiamo un qualcosa di strano da segnalare, perché la 3I/ATLAS ha mostrato una struttura molto complessa della coda la mattina dell’8 novembre”.

“L’esposizione è avvenuta con la cometa tra 7 e 10 gradi sull’orizzonte ed alla fine le prime luci dell’alba hanno interferito con l’osservazione, avvenuta già sotto una forte illuminazione da parte della Luna, il tutto da una postazione in montagna.”
Questa immagine è molto differente rispetto ad altre viste in precedenza che mostravano solo una macchia sfocata senza una coda distinguibile: stavolta sono riconoscibili gli spruzzi di 4 o 5 code, compreso un getto verso il Sole.
È la somma di 24 pose da 35″ nel verde, 2 da 35″ nel rosso e 2 da 35″ nel blu e mostra una chioma da 5′ ed un numero di getti, da 400″, 500″ 900″, 430″ e un’anticoda da 200″.
(ndr: ed ora apro mio malgrado un’ennesima parentesi puramente Fantascientifica, con il solito professorone di Harvard che insiste a dire che la cometa è un manufatto alieno, senza mostrare alcun ritegno, una seppur minima professionalità dovuta alla sua carica e soprattutto dimenticandosi del rispetto verso chi ama davvero l’Astronomia).
Se così fosse, questo potrebbe essere il segnale di una propulsione attuata dalla “cometa”, dal momento che l’accensione di motori produce dei pennacchi. Ma non c’è alcun segno che la 3I/ATLAS abbia cambiato la sua traiettoria, dal momento che Jaeger ha trovato la cometa esattamente dove doveva essere, seguendo la traiettoria calcolata molto prima del passaggio al perielio.
“L’astrometria indica che la cometa continua a seguire le effemeridi già calcolate, con i residui aventi un valore al di sotto di 1 secondo d’arco. Non ha rallentato e non ha rilasciato alcuna navicella” (ndr: se Dio vuole… ma cambierà idea il simpaticone? credo di no…)
Torniamo alla realtà scientifica e ad altri contributi dello stesso autore.
Questa è un’immagine assolutamente cometaria

mentre questa è del 4 novembre

così come questa

in entrambi i casi l’immagine è stata decisamente rovinata dai passaggi degli in-famous Starlink (ndr: o forse per “qualcuno” sono altre astronavi aliene? “Ma per favore”, come diceva Ezio Greggio) e la cometa appariva solamente come un batuffolo sfocato.
Immagini dalla Colombia
Qui vediamo un’immagine da parte di Alberto Quijano Vodniza, dall’Osservatorio dell’Università di Nariño, in Colombia

e un’animazione

anche in questo caso deturpate dai soliti Starlink, e riprese l’8 novembre, con il setup di tutto rispetto indicato proprio sotto alle immagini cometarie. Nella prima immagine si può vedere l’incredibile struttura della coda della cometa interstellare.
Rimaniamo sintonizzati!

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