Un nuovo osservatorio per gli impatti lunari

I ricercatori del Marshall Space Flight Center hanno costruito un nuovo osservatorio nella zona rurale a Nord della Georgia. Sarà dedicato agli studi sugli impatti lunari e condiviso con gli studenti delle scuole locali.


La stampa scrive: il Walker County Observatory ha registrato il suo primo impatto lunare il 19 settembre 2007.

Gli scienziati della NASA stanno dimostrando che si può tornare di nuovo a casa – basta portarsi dietro un telescopio. “Casa” è la contea di Walker nella Georgia settentrionale, dove gli astronomi Bill Cooke e Rob Suggs hanno appena allestito un osservatorio di ricerca per la loro vecchia scuola.

Rob Suggs accanto al 350mm dell'osservatorio

Rob Suggs accanto al telescopio

del nuovo osservatorio

Anni fa – si riservano di specificare quanti – Cooke e Suggs frequentavano la stessa scuola superiore, e dopo le lezioni facevano volontariato presso il Centro di Scienze e Tecnologia della contea. I telescopi del Centro alimentarono in loro la passione per l’astronomia. Impararono ad utilizzare gli strumenti, ad orientarsi nei cieli notturni e a scattare le loro prime foto alla Luna.

Oggi, fotografare il nostro satellite è divenuta la loro principale attività, che svolgono per conto della NASA.

Cooke e Suggs lavorano al MSFC ad Huntsville, Alabama. Cooke è a capo del Meteoroid Environment e Suggs è a capo dell’area Space Environment. Insieme a 6 assistenti e colleghi, si sono specializzati nel “monitoraggio di impatti lunari.” In altre parole, osservano le esplosioni di meteoriti che colpiscono la superficie lunare.

“Abbiamo registrato circa 30 impatti quest’anno,” afferma Cooke. Tenere traccia di questi numeri è importante per la Nasa poichè influiranno parecchio sui progetti delle future missioni sulla Luna. “Abbiamo bisogno di conoscere le probabilità di impatto nelle varie aree, in modo da scegliere le più sicure per i veicoli spaziali.”

Ma torniamo in Georgia. Installare un telescopio nella contea di Walker non solo garantisce benefici al locale Centro di Scienze, ma risolve anche un problema spinoso per il gruppo di monitoraggio lunare. Cooke ci spiega: “nel nostro principale osservatorio di Huntsville osserviamo un grande numero di rottami spaziali che si frappongono tra noi e La luna. Se qualche rifuto spaziale dovesse, roteando, riflettere la luce solare, potrebbe apparire come il lampo di un impatto.”

impatto di un meteorite sulla superficie lunare

Sopra: Un metorite colpisce la Luna. Registrato all’osservatorio del MSFC in Alabama, nel maggio 2006. L’osservatorio della contea di Walker rileverà presto fenomeni simili [Per saperne di più]

“Con due osservatòri separati da una certa distanza – prosegue, potremmo notare la differenza fra un satellite rotante e un impatto reale. Il lampo di un vero impatto sarebbe visto da entrambi i telescopi nella stessa posizione sulla Luna. Un oggetto rotante, invece, luccicherebbe in maniera diversa a seconda dei siti osservativi.”

Attraverso Internet, la NASA monitorerà i dati del telescopio della contea di Walker da remoto per circa dieci giorni al mese, quando la Luna è posizionata correttamente per osservare gli impatti. Il Centro di Scienze e Tecnologia utilizzerà il telescopio nei restanti giorni.

Il Meteoroid Office ha scelto questa contea rurale come casa per il telescopio perchè era un sito perfetto. Inoltre, Cooke sapeva che il Centro di Scienza e Tecnologia aveva ricevuto una proposta di aiuto dalla Space Telescope Science Institute per costruire un nuovo planetario. “il vecchio planetario che usavo da piccolo fu demolito,” dice. “Abbiamo pensato che il telescopio potesse essere un’aggiunta naturale al nuovo planetario.”

“Il centro possiede anche degli orizzonti sgombri e splendidi – nessun albero. C’è una visuale molto libera. E poi io e Rob conosciamo da anni il coordinatore della scuola del distretto di Scienze e Tecnologia della contea, Wayne Robinson. Lui è in grado di riparare il telescopio se mai ce ne fosse bisogno. È una situazione ottimale.”

Robinson concorda. “Le immagini del telescopio ispireranno i nostri studenti a voler conoscere di più sulla scienza spaziale e sull’astronomia. Inoltre proietteremo le immagini su una cupola di 40 piedi di diametro, fornendo agli spettatori una combinazione di cieli notturni simulati e immagini in tempo reale. Se mai ci fosse stata una situazione ottimale e vincente, è proprio questa.”

L'ammasso M13 fotografato dal telescopio dell'osservatorio

L’ammasso globulare M13 ripreso dal

telescopio del nuovo osservatorio

Il telescopio da 15.000 dollari ha uno specchio di 14 pollici di diametro (350mm) ed osserverà da una costruzione con base di 8×8 piedi con tetto scorrevole.

Fine della storia? Non proprio. Robinson non ci lascerà andare finchè non condividerà una storia su Cooke da giovane!

“Di solito, nel vecchio planetario, il periodo natalizio si organizzavano serate a tema,” ricorda Robinson. “Quella sera, il direttore del planetario accese una luce nera per far mostrare i re magi e i cammelli. Ma le luci nere mostrarono ben altro! Bill ed altri volontari avevano piazzato di nascosto dei grandi cartelli con su scritto: “I re magi sono in sciopero e chiedono cammelli migliori”.

Fonte: http://science.nasa.gov/headlines/y2007/28sep_wco.htm

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Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.