Trovato il lucernario di una caverna sulla Luna

I ricercatori del team della sonda lunare Kaguya dell’agenzia spaziale giapponese JAXA, hanno scoperto una cava a cielo aperto sulla Luna, una probabile finestra su un mondo sotterraneo lunare…


Uno stuolo di scienziati giapponesi, dai nomi assolutamente impronunciabili tipo Kazuyuki Hioki, Motomaro Shirao, Hoskoperto Loforo, ecc descrivono la scoperta in un articolo del Geophysical Research Letters, il cui titolo tradotto suona come “Un possibile lucernario di un tubo lavico lunare osservato dalle fotocamere della Kaguya”

cava sotterranea sulla Luna

Nella foto a fianco questo foro nero, del diametro di 65 metri, potrebbe essere una finestra di una caverna sotterranea sulla Luna. La foto, dal sito della JAXA, era stata scattata a maggio del 2008 e ritrae la regione denominata Marius Hill, situata sul lato visibile della Luna.

Sulla Luna sarà difficile, ma non impossibile, costruire un avamposto umano permanente, così come si vede frequentemente nei film di fantascienza. La mancanza di un’atmosfera protettiva però fa sì che la superficie sia direttamente soggetta alla perfida radiazione solare, per non parlare di una pioggia quasi continua di micrometeoriti: inoltre nel corso di un giorno lunare (che dura circa un mese terrestre) la sua temperatura subisce sbalzi di più di 200°C. Molti progettisti, nell’immaginare future installazioni umane sulla Luna, hanno quindi avanzato l’ipotesi di porre la colonia umana all’interno di un riparo (uno shelter), che le fornisca un’adeguata protezione ai pericoli provenienti dallo spazio (prima di tutto la radiazione) e la possibilità di isolamento a fronte di sbalzi termici così elevati.

Lo scavo di questo riparo potrebbe rivelarsi un progetto ingegneristico di fondamenatle rilevanza: la vita si semplificherebbe di parecchio se si trovassero sulla Luna delle caverne naturali. La Luna però non ha rocce calcaree del tipo terrestre, ma viceversa presenta un altro tipo di ambiente che potrebbe produrre caverne sotterranee: i tubi di lava (lava tubes). La Luna anticamente presentava una grande attività vulcanica, che aveva provocato la formazione di ruscelli sinuosi (rill) sulla sua superficie, alcuni dei quali potrebbero essere tubi lavici sotterranei come quelli che si formano ai fianchi del Vulcano Kilauea nelle isole Hawaii.

Caverna sotterranea

Quando la lava fluisce verso la superficie, si può raffreddare e solidificare in alto e può formare un tetto solido. Questo tetto isola la lava ancora liquida, che così è libera di continuare a circolare e che può scorrere lungo questi tubi ancora per parecchi chilometri. Alla fine dell’eruzione la lava può fuoriuscire completamente da questo tubo, lasciando al suo posto uno spazio vuoto che forma una caverna sotterranea.

Ma mentre parecchi ruscelli sono stati scoperti sulla Luna, nessuno mai ha confermato la presenza di un tubo lavico, con un tetto ancora intatto, che possa essere usato come riparo per gli esploratori umani. Uno studio, di C.Coombs e R.Hawke, ha ipotizzato che si possano trovare tubi intatti vicino ad altre sezioni collassate, ma la loro presenza non è mai stata confermata. Forse esistono parecchi tubi intatti, ma come fare a trovarli se sono nascosti?

La risposta è nella ricerca e scoperta di lucernari, fori neri nella superficie lunare, che sono aperture d’accesso a caverne sotterranee. Questi lucernari sono comuni sulla Terra e sono stati trovati pure sulla superficie di Marte (foto 1 e 2 fornite dalla sonda Mars Odissey), ma nonostante decine d’anni di ricerche nessuno ha ancora trovato un lucernario lunare. Almeno finora!

il complesso vulcanico delle Marius Hills

Gli innumerevoli coautori dell’articolo hanno esaminato le foto della sonda Kaguya relative ad un’area della Luna ricca di ruscelli, il complesso vulcanico delle Marius Hills. La loro ricerca di un vero e proprio ago in un pagliaio è stata premiata con la scoperta di un foro nero troppo profondo per essere un cratere da impatto: per la precisione questo foro è posizionato a 14.2°N e 303.3°E, proprio al centro di un piccolo ruscello (foto a fianco, effettuata dalla sonda Lunar Orbiter 4: il rettangolino indica la zona fotografata dalla sonda Kaguya). Questo foro è sostanzialmente circolare, con un diametro di 65 metri, ed è equidistante dalle pareti del ruscello, poste a 250 metri. Precedenti missioni lunari non l’avevano ancora fotografato con una risoluzione tale da evidenziarne la natura e da distinguerlo da un cratere da impatto.

La sonda Kaguya l’ha fotografato parecchie volte con vari strumenti a bordo, sia in alta che in bassa risoluzione, con condizioni differenti di illuminazione solare e da varie angolazioni. Semplici calcoli trigonometrici hanno permesso agli scienziati di determinare la profondità del foro da 80 a 88 metri, con pareti molto ripide. Il fatto che il foro è più profondo che largo è un sintomo che non si tratta di un cratere da impatto.

Ma si tratta proprio di un lucernario di una caverna? La sua collocazione proprio al centro di un ruscello è suggestiva, ma gli ambienti vulcanici hanno altre modalità di creazione di pozzi (pit), come ad esempio gli sfiati vulcanici. Nonostante queste considerazioni, gli autori hanno determinato che questa caratteristica lunare è proprio un lucernario di un tubo lavico sotterraneo: hanno pure stimato che la grotta sotterranea dovrebbe essere larga almeno 370 metri, uno spazio più che sufficiente per poterci lavorare all’interno!

Il team ha cercato altre aree simili nella regione, ma senza risultati e per quanto ne sappiano questo foro è appunto il primo mai trovato sulla Luna. Gli scienziati concludono dicendo che “Questa scoperta è importante per gli studi sulla vulcanologia lunare e sulla creazione di avamposti lunari umani. La zona delle Marius Hills è da tempo considerata un obiettivo d’esplorazione importante ed accessibile, sia dal punto di vista scientifico che tecnico. Ecco che, con la scoperta del foro nero cresce l’importanza delle Marius Hills come futuro $obiettivo$ da esplorare”.

Ma forse questo foro non è proprio il posto adatto dove poter collocare una base permanente, dal momento che un sito con accesso ed uscita verticali (tramite una sorta di ascensore) potrebbe non essere ottimale. Magari sarebbe meglio poter entrare ed uscire da una grotta guidando un mezzo: l’ideale sarebbe quindi un tubo lavico intatto in vicinanza di uno collassato, con aperture direzionate verso nord o sud, in modo tale da non essere abbagliati dalla luce del Sole uscendo dalla grotta all’alba o al tramonto. In fondo è proprio la strategia utilizzata dai nostri progenitori cavernicoli quando cercavano una grotta dove poter abitare!

Carolyn van der Bogert, del team della sonda NASA LROC, aggiunge che hanno in serbo una lunga lista di obiettivi fotografati dalla sonda Kaguya da analizzare nuovamente in altissima risoluzione con la sonda LROC. Aggiunge che sicuramente fotograferanno pure questo foro nero sotto varie condizioni di luce incidente, per ottenere buone immagini sia delle pareti del foro che del pavimento sottostante. La sonda LROC è in grado di ottenere immagini con un livello di risoluzione pari a dieci volte quello della Kaguya!

Rimanete sintonizzati: forse presto avremo nuove foto!

Fonte: http://www.planetary.org/blog/article/00002173

Informazioni su Pierluigi Panunzi 537 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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24 Commenti

  1. Certo che “Hoskoperto loforo” potevate anche evitarlo… 😮 cmq bella notizia ci serve la luna per arrivare più comodamente a Marte… sù sù sbrigatevi a fare foto… 😆

  2. Uno dei ricercatori si chiama.. “Hoskoperto Loforo”.. ma DAAAAAIIIIIII!! Sembra una barzelletta ahahaha (scusate l’intervento scemo, ma “quanno ce vo, ce vo”!) 😀

  3. Si, anche secondo me….l’avete scritto apposta, non esiste nessun ricercatore con questo nome, e poi sembra più un nome finlandese che giapu! ahahah

  4. @tutti
    nulla di male a scherzare ogni tanto… 😆
    in effetti l’ho inventato io, ma gli altri scienziati hanno davvero nomi impossibili… Forse era più credibile “Sgamai Loforo”?! 😉
    Era un Easter Egg: volevo vedere quanto ci mettevate a scoprirlo!
    Bravi! 😉
    Ora si torna seri…

  5. Volevo chiedere cosa sapete delle possibili dichiarazione che Obama intende fare il 27 novembre sugli ufo?
    Ma questa notizia da chi è stata divulgata…o sentito dire da studio aperto che che il 27 novembre il presidente u.s.a aprirà una conferenza per rendere noto di 6 razze aliene????’ Sembra una puntata di ai confini delle realtà…voi che dite? :mrgreen:

  6. ah dimenticavo….in giro si dice che tali razze aliene dovrebbero arrivare da noi al finire del 2012! 😯 ….. :mrgreen:

  7. Va bene, però ci andate voi a vivere in quella grotta!
    Questa idea per la quale certamente prima o poi colonizzeremo altri pianeti sta prendendo piede, ma la capacità di adattamento dell’uomo ad ambienti nuovi (capacità molto elevata, come sappiamo) ha comunque dei limiti. Certo non si colonizza solo per mandare degli avamposti: non ci sono risorse naturali utili e per quanto riguarda la ricerca scientifica, per quanto tempo avremo dei governi che vi investono così tanto?
    Dunque lo si fa per un trasferimento in massa; ma, se è un modo per rallentare l’inevitabile estinzione, non è forse meglio, come si dice, “morire nel proprio letto”?
    Inoltre le specie si evolvono, dunque invece di fuggire, cerchiamo di evolverci. L’uomo si sta autodistruggendo, altro che Luna e Marte. Appena finirà, per qualsiasi motivo, la civiltà tecnocratica e saremo ricatapultati nello stato di natura, solo alcune delle popolazioni cosiddette “primitive” sopravviveranno (noi “civilizzati” siamo infatti, presi individualmente, ormai del tutto inadatti a una vita “naturale”), e l’uomo ricomincierà da lì.
    Forse quindi conviene andare a vivere da loro. Uno per uno, però, non tutti insieme, altrimenti li “civilizzeremo” e sarà tutto inutile. Shhh non ditelo in giro!
    Comunque, nel nuovo stato di natura, grazie alle attuali addomesticazione e allevamento molti animali non avranno più paura del fuoco, quindi ci attaccheranno in massa! Aiutoooooooooo!!!!!!!!!!! Delirioooooooooooo!!!!!!

  8. @Utente Wow
    probabilmente nessuno risponde perchè è un attimino OT. Non stiamo parlando di UFO qui ed eventuali risposte devierebbero lo scopo di questo articolo

  9. ok chiedo scusa.Posterò la domanda appena trovo l’argomento giusto.Non sapevo come muovermi!

  10. scusate ma quando ho risposto non avevo visto che c’era una seconda pagina di commenti… 😳

  11. uhm…. e se in realtà il buco fosse l’uscita di un coniglio gigante blu? Magari una delle 6 razze aliene citate prima… ahahahah

    Tornando seri, quante possibilità vi sono di trovare un foro con accesso “dolce”? E’ stata avanzata qualche percentuale o visto che ancora è stato il primo foro lunare non vi sono stime?

  12. x “utente wow”, anche io ho intrasentito qualcosa del genere, ma non credo vi sia nulla di vero! per il fatto del 2012 mi sembra oltremodo una cosa ridicola, credimi, io lavoro con persone che arrivano da tutti i continenti, States compresi, ed il discorso “2012” sembra esser preso con interesse solamente qui in Italia ed in qualche altro paese dell’est europeo. Una cosa è sicura: Apritevi un negozio e chiamatelo -Against 2012- e iniziate a vendere kit di sopravvivenza e bunker prefabbricati e vi farete i soldoni, poi a dicembre 2012 ricordatevi di cessare l’attività e scappare all’estero però! 😆

  13. il 2012 è una data come l’anno mille.
    nell’anno mille si temeva che il mondo finisse poi non successe niente a testimonianza che siamo ancora qui.
    in italia questo genere di notizie fa scalpore

  14. @Andrea
    la probabilità di trovare fori con accesso “dolce”, che consenta manovre agevoli, non mi sembra l’abbiano calcolata, ma la mia sensazione è che non sia tanto bassa… La luna è molto grande e vasta!
    C’e da dire però che trovare tali fori è proprio come cercare il classico ago nel pagliaio: infatti ne è stato trovato uno solo con una sonda che viaggia a 50 km di altezza ed il gruppo di scienziati ha lavorato parecchio prima di trovarlo!

  15. La materia di certo è affascinante almeno quanto la paura di conoscerla da vicino e di persona.. Gli studiosi stanno mettendo a punto diversi programmi per cercare d’avere un posto dove poter in tutta sicurezza lavorare all’interno della luna, ma a quanto ne so (e…. a dir il vero molto poco), credo d’aver capito che ci vorranno ancora decenni prima che possano progettare un effettivo invio di squadre per conquistarla e per costruire qualche base in sicurezza…. Con estremo piacere continuerò a seguire tutti gli eventi che vorrete pubblicare, senza, purtroppo, poter commentare il lato tecnico a me completamente sconosciuto!!! Auguro buon lavoro a tutti… Ciao!!!!

  16. Allora darò anch’io una mano nella ricerca… con i mie 70ino lidlscope e seben 114! ahahahah diciamo che almeno la luna la vedo! eheheheh