Viaggio tra le stelle di Orione – seconda parte

Il nostro viaggio attraverso la costellazione di Orione continua… Dopo aver conosciuto Betelgeuse, faremo tappa verso un’altra stella gigante, Rigel, che osserveremo da vicino. Infine incontreremo un paio di nebulose molto note.


Una costellazione ricca di Nebulose famosissime

Le nebulose di Orione - thumb

Due nebulose di Orione

Proseguiamo oltre: nel depliant che ci avevano consegnato all’inizio della nostra crociera leggiamo che Orione ha altri due oggetti degni di una fermata! Nella foto vediamo che ora nella nostra costellazione appaiono due oggetti nuovi: grazie ad un filtro speciale nel visore dell’astronave possiamo ora vedere queste due belle nebulose. Traduco: ho caricato su Celestia due plugin, tra le centinaia scaricabili gratuitamente dall’apposito sito, dove li troviamo tutti suddivisi per categorie.

La nebulosa M42 - thumb

La nebulosa M42 in tutto il suo splendore ripresa dall’HST

La prima nebulosa che andiamo ad incontrare nel nostro viaggio è la celeberrima M42 di cui avevo parlato nella scorsa puntata: la foto realizzata dall’Hubble Space Telescope sembra quasi finta per quanto risulta dettagliata e ricca di colori. Davvero uno spettacolo della natura.

La nebulosa M42 - thumb

La $nebulosa$ M42 secondo Celestia

Per raggiungere M42 dobbiamo allontanarci dal Sole di circa 1200 al, anni luce (Celestia riporta il valore 1094 al) e ci ritroveremo al cospetto di una $nebulosa$ che di suo si estende per circa 40 anni luce. Riflettiamo sull’immensità di questo oggetto: si estende per dieci volte la distanza tra il Sole e Proxima Centauri! Assolutamente pazzesco! Nella foto vediamo come appare dalla Terra, riducendo l’angolo di visuale a poco più di un grado, praticamente aumentando l’ingrandimento dell’immagine, senza però spostarci nello spazio. Ma ora partiamo!

M42 a 45 anni luce - thumb

M42 da 45 anni luce di distanza

I soliti pochissimi secondi ed arriviamo dalle parti di M42: se ci manteniamo ad una certa distanza (circa 45 anni luce) riusciamo quasi ad avere l’impressione di essere all’interno della $nebulosa$: l’effetto è notevole, ma potrebbe essere anche migliore! Questo perché l’addon che ho utilizzato non è stato realizzato con un modello tridimensionale vero e proprio di M42, attorno alla quale poterci muovere, ma in realtà è una specie di tappeto volante ondulato (in termine tecnico una billboard) su cui è proiettata l’immagine della $nebulosa$.

proiezioni - thumb

due tipi di proiezioni di immagini

in Celestia

Girandoci attorno, ad un certo punto questa viene vista di taglio e si perde il realismo… In altri addon, particolarmente ricchi ed elaborati, creati da utenti super-esperti, invece la $nebulosa$ viene proiettata su di una sfera, all’interno del quale si può entrare ed uscire come uno vuole, senza perdere mai l’illusione di essere proprio lì: decisamente nulla a che vedere con gli effetti speciali dei film di fantascienza, ma sicuramente qualcosa di molto simile ed accettabile, pensando che poi il tutto è interattivo e cioè siamo noi a decidere dove e come muoverci! Sicuramente ne riparleremo in altra sede: pensate ad un ammasso di stelle e alla possibilità di passare in mezzo e guardarsi in giro… Ma non precorriamo i tempi: rimanete sintonizzati!

Una partita a scacchi, Hal?

la Testa di Cavallo - thumb

La famosissima Testa di Cavallo

L’altra $nebulosa$ veramente affascinante che incontriamo in Orione è la famosissima Testa di Cavallo, che troviamo poco più a Sud della stella Alnitak, al margine destro della Cintura di Orione: nella foto la vediamo, dalla Terra, con un $ingrandimento$ che ci permette di coprire un $campo$ di circa 4° e di vedere tutte e tre le stelle della Cintura di Orione. Anche in questo caso avevo caricato un addon che però ha le stesse caratteristiche dell’addon precedente: l’immagine della $nebulosa$ viene proiettata su una billboard. Per questo motivo ci possiamo dunque accontentare di vedere la $nebulosa$ con un $ingrandimento$ maggiore.

Il significato dei nomi

Viaggiando tra le stelle di Orione, ne abbiamo incontrate alcune con nomi decisamente strani, accanto ad altre dotate di nomi un po’ più riconoscibili e pronunciabili. Vediamo che cosa significano i nomi delle stelle, di solito legati alla posizione della singola stella all’interno della costellazione, oppure a caratteristiche della stella stessa. Parecchie informazioni le ho tratte dal libro I nomi delle Stelle, di Gabriele Vanin, ed. Orione (neanche a farlo apposta!)

  • Betelgeuse (α Ori): è sicuramente un’errata trascrizione, da parte di amanuensi medievali, del nome arabo che suonerebbe come yad al-jauza, la “mano di al-jauza”, una figura femminile che anticamente occupava la costellazione di Orione
  • Rigel (β Ori): rappresenta, sempre della stessa fanciulla, “il piede”, che in arabo suona come rijil al-jauza e appunto da tale termine arabo deriva il nome
  • Bellatrix (γ Ori): è un termine latino che significa “la guerriera”
  • Mintaka (δ Ori): qui torniamo all’arabo e alla donzella, del quale rappresenta la mintakat e cioè la “cintura”, appunto
  • Alnilam (ε Ori): fa riferimento all’arabo al-nizam nel significato di “fila di perle”
  • Alnitak (ζ Ori): si torna ancora all’ormai famosa al-jauza ed alla sua “cintura”, stavolta espressa con la dizione nitak al-jauza
  • Saiph (κ Ori): infine deriva dall’arabo saif al-jabbar, la “spada del gigante”, nome dunque associato per errore a questa stella, che con la spada di Orione non c’entra molto

Detto questo, abbiamo terminato il nostro viaggio virtuale tra le stelle della costellazione di Orione. Nella prossima puntata attraverseremo le stelle della costellazione del Toro, laddove osserveremo da vicino due ammassi stellari, che potremo perfino ammirare in 3D! Ma non aggiungo altro, per creare una certa suspence…

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Informazioni su Pierluigi Panunzi 543 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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7 Commenti

  1. A tutto lo staff di Astronomia un grazie di cuore per questo sito bellissimo che mi fa passare momenti indimenticabili.
    Un grazie per gli splendidi articoli assimilabili anche da un non addetto ai lavori,
    un grazie anche da chi come mè che non conoscendo l’inglese non potrebbe mai leggere ed apprezzare, siete unici Grazie Giuseppe

  2. @Pierluigi Panunzi: Bravo!!! Stai facendo veramente un’ottimo lavoro!! ❗

  3. @Pierluigi Panunzi: Solo una domanda: com’è che non hai detto che Rigel è in realtà un sistema multiplo?

  4. @Red
    hai perfettamente ragione, ma per forza di cose ho dovuto tagliare parti che tutto sommato un lettore attento come te può ritrovare facilmente! 😉
    Diciamo che la colpa è di Celestia, che per ammissione stessa dei creatori non gestisce i sistemi multipli in modo nativo, ma solo con addon, che però in questo caso non esistono 🙁
    A questo punto la scelta è far finta che la stella sia singola, oppure impegnarsi a fondo nel creare addirittura un addon fatto ad hoc, in base ai dati reperibili in internet: la seconda ipotesi richiede parecchio tempo e studio anche perché delle stelle componenti il sistema multiplo non si trovano facilmente dati utilizzabili…
    Pensa che avrei voluto da subito parlare di Castore (sistema sestuplo) ma diciamo che Celestia lo ha un po’ snobbato e c’è un addon di non facile utilizzazione. Però non disperare!
    Il tuo giusto commento mi fa pensare magari ad un’aggiunta successiva, se trovo il modo ed il tempo di organizarmi! 😉
    Grazie e soprattutto grazie a tutti per le belle parole! 😳
    Sono uno stimolo ad andare avanti!! 😉

  5. @Red
    ho ritrovati i miei appunti di quando stavo scrivendo questo articolo: in breve su Rigel avevo scritto che ha una compagna (a sua volta doppia) che ruota intorno alla componente principale in 25000 anni ad una distanza di 2200 UA. E ben poco altro!
    Distanze così grandi delle secondarie rispetto alla primaria fanno sì che eventuali foto con Celestia sarebbero state molto deludenti: al limite potrei aggiungere nella seconda parte un diagramma con un cerchio etichettato “2200 UA” un puntino al centro e basta… Questo puntino conterrebbe sia il Sole che tutto il Sistema Solare… un bel po’ deludente… 🙁
    Lo scopo che mi sono prefisso in questa serie di articoli è innanzitutto proporre qualcosa di nuovo, originale, divertente, per dare un’idea di quanto grandi o piccole siano le stelle e gli oggetti delle costellazioni più note o meno note, paragonandoli con oggetti un po’ più “classificabili”, quali ad esempio i pianeti del Sistema Solare. E questo fin dove sarà possibile…
    Da queste considerazione al fatto di non parlare nemmeno della molteplicità di Rigel è stata solo una scelta di cosa e come parlare dei vari oggetti presentati.
    Quando parlerò di ammassi stellari, quindi con centinaia di stelle anche a qualche anno luce di distanza, allora si potranno fare paragoni e stime di grandezze e distanze. E il tutto sarà ben visibile! 😯
    Ma una stella doppia a 2200 UA non avrebbe aggiunto molto… 😉

  6. @pierluigi: Concordo con te: l’eventuale aggiunta delle compagne di Rigel non avrebbe avuto un grosso impatto sull’articolo che hai scritto. Se proprio hai intenzione di aggiungere qualcosa, basterebbe solo citare che è una stella multipla.
    Perdona la mia solita pignoleria: a volte, a furia di guardare solo i particolari, mi perdo la vista d’insieme… 🙂
    Aspetto invece con ansia l’eventuale articolo su Castore!!! Visto che le tre coppie tra loro sono abbastanza vicine, una eventuale “foto” sarebbe veramente spettacolare. 😯

  7. Questi viaggi mi interessano moltissimo e per cio’ ringrazio l’autore. Vorrei chiedere a qualcuno di voi come si è spostato l’asse terrestre, magari con un disegnino, poichè non me ne rendo conto.Scusate, sono andata fuori argomento con una domanda di geologia, ma a chi avrei potuto chiedere? grazie, grazie