A caccia di buchi neri doppi

Nel cuore delle galassie si annidano gli oggetti più energetici dell’Universo: i buchi neri supermassicci. Ancora più impressionante è, però, il fenomeno della fusione di due mostri di questo tipo, che può avvenire a seguito dell’incontro di due galassie. Riuscire a localizzare questi eventi aiuterebbe a stravolgere la nostra capacità di misurare il Cosmo.


Molte galassie hanno il loro motore centrale in letargo. I buchi neri supermassicci riescono infatti a nutrirsi molto raramente del materiale strappato a stelle vicine troppo audaci, in media un astro ogni 100000 anni. Queste sono occasioni da non perdere, in quanto si innescano meccanismi energetici estremamente potenti che fanno brillare enormemente il gigante dormiente. Tuttavia, la rarità degli eventi pone limiti severi alle possibilità di osservarli con una certa frequenza.

Ben diversa è la situazione a seguito dello scontro tra due galassie. Oltre ai giochi di prestigio delle nubi di formazione stellare che compiono danze entusiasmanti attorno al baricentro delle due enormi strutture, creando filamenti e arabeschi, i buchi neri si svegliano dal letargo e si cercano l’un l’altro attratti dalla reciproca, immensa, forza gravitazionale. La loro danza è terribile e distruttiva. Essi rivolvono uno attorno all’altro spazzando il centro galattico e divorando le stelle che pensavano di essere a distanza di sicurezza. Nei casi limite la coppia in avvicinamento è in grado di ingoiare una stella ogni dieci anni. Il momento culminante avviene quando si ha la completa fusione dei due “mostri”. E’ il momento in cui si creano onde gravitazionali di massima potenza. Dobbiamo immaginarcele come increspature dello Spazio-Tempo che si propagano dal punto d’origine.

La loro emissione non è, però, isotropa, ed esse si dirigono verso una direzione privilegiata. In modo simile a quanto capita per un motore di un razzo, la coppia di buchi neri ormai unificata viene scagliata con violenza nel verso opposto, dove trova nuovo cibo stellare per la propria ingordigia. Gli oggetti celesti vengono disgregati, distrutti e il loro gas inizia a spiraleggiare precipitando verso la massa centrale. La materia si urta e si strofina riscaldandosi a tal punto da emettere luce ultravioletta e raggi X . Il buco nero (o meglio la spazio che lo circonda) si illumina come una supernova, prima di spegnersi lentamente.

A questo punto dobbiamo fare alcune considerazioni pratiche. Innanzitutto, la fusione di due buchi neri aumenta di molto la frequenza di “banchetti” stellari e quindi anche la possibilità di assistere a fenomeni luminosi intensissimi e ben osservabili. Telescopi come il Pan-STARRS delle Hawaii e il LSST del Cile saranno in grado di scandagliare il cielo e catturare questi straordinari eventi.

Due buchi neri supermassicci si stanno unendo divorando le stelle che vagavano indisturbate nei loro paraggi

Due buchi neri supermassicci si stanno unendo divorando le stelle che vagavano indisturbate nei loro paraggi. La misura delle onde gravitazionali e delle emissioni luminose della materia che precipita verso di loro permetteranno di costruire un metro estremamente accurato per la misura delle distanze cosmiche. (Fonte: David A. Aguilar (CfA))

Tuttavia, ciò non basta. La futura missione LISA cercherà di localizzare e misurare gli eventi che producono onde gravitazionali. Non vi sarà posto migliore che quello descritto precedentemente e segnalato dall’aumento improvviso della luminosità al centro di galassie in collisione. Le osservazioni da terra e quelle di LISA potranno combinarsi perfettamente. Le seconde saranno in grado di stabilire con grande esattezza la distanza della sorgente di onde gravitazionali (con un errore dell’uno percento), mentre le prime indicheranno con precisione il luogo esatto.

A questo punto basterà confrontare il redshift della galassia in questione con la distanza misurata mediante il metodo precedente. Si sarà in grado non solo di avere a disposizione un nuovo e preciso “metro” cosmico, ma anche di capire meglio la forza che sembra accelerare l’espansione dell’Universo e -come conseguenza- comprendere la natura dell’energia oscura e gli scambi tra massa ed energia.

Inoltre, se ancora fosse necessario, l’unione di due buchi neri permetterebbe di esplorare con straordinaria precisione un nuovo regime della teoria di Einstein, quello dei campi gravitazionali di estrema potenza.

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41 Commenti

  1. ho letto che i buchi neri massicci sono nati prima delle galassie e forse sono responsabili della nascita di quest’ultime….dico una scemenza?

    detto questo non vorrei essere una stella vicino a questo sistema doppio :mrgreen:

  2. Bellissimo articolo, sempre molto dettagliato ma scritto in modo che tutti possano capirlo. 😉

    Ok, passiamo alla domanda che forse si mostrerà in tutta la sua idiozia, ma che mi tartassa la testa da un po’.

    Quando la signora Milky Way si scontrerà con la signora del secondo piano Andromeda, noi, ammesso che la terra sarà ancora viva e non sbaranata dal sole morente, cosa potremmo accusare dallo scontro di queste due galassie? 😉

    Ma soprattutto (oh, sì, le domande sono due), sempre ipotizzando la nostra esistenza in vita, riusciremmo da qui a vedere l’energia sprigionata da questi due buchi neri accoppiati?

    Grazie mille.

    😉

  3. Enzo e Mario Fiore grazie della vostra risposte del precedente articolo,effettivamente vi sono forze ed energie nell’universo che l’uomo non può governare già e complicato con l’energia atomica figuriamoci poi se un giorno potrebbe utilizzare l’anti-materia la seconda energia più distruttiva dell’universo dopo la gravità che ha il suo massimo esempio nei buchi neri stellari e galattici.i
    Comunque l’onda gravitazionale scaturita dalla fusione di due buchi neri,e anche positiva perchè fà in modo da far collassare le nubi di gas interstellari nelle galassie dando vita a nuove stelle. :mrgreen:

  4. Splendido articolo! Speriamo che la crisi e i tagli alle spese non ritardino la missione LISA che potrebbe portare veramente belle sorprese e fare passi da gigante sulla comprensione dell’universo: incrociamo le dita ❗

  5. @peppe: Per quanto ne so, ci sono evidenze sia di quello che dici tu, che del fatto che i buchi neri super massicci si formano dopo la fusione di due o più galassie già preesistenti. C’è anche il caso di un’ammasso di galassie (non ricordo quale), in cui il buco nero della galassia più massiccia impedisce l’accrescimento dell’intero ammasso…. Meglio chiedere lumi a Enzo…. 😉
    @Pikadilly: La via Lattea e Andromeda dovrebbero incontrasi tra circa 2,5 miliardi di anni, quindi il Sole ci sarà di certo. Non so la Terra… Comunque, prima che entrino in contatto, i bracci più periferici delle due galassie cominceranno ad avvicinarsi, per via degli effetti di marea. Una parte delle stelle verrà trascinata in stream da una galassia all’altra e viceversa. Altre saranno sparate lontane dalle due o lanciate direttamente nei centri galattici, mentre le nuvole di gas polvere cominceranno a migrare caoticamente da una parte all’altra. Man mano che le due si compenetreranno, le orbite delle stelle all’interno delle galassie diventeranno sempre più caotiche, mentre le nubi di gas collasseranno in ammassi di stelle nuove a seguito delle onde d’urto. Poi, chissà…. Potrebbero fondersi insieme e fare una nuova enorme galassia, oppure separarsi nuovamente, come quelle della “rosa“…. Dipende tutto dalle velocità relative (chiedi a Enzo…). Sarà un processo lungo migliaia (se non milioni) di anni. Comunque stai certa che, se i due buchi neri si fonderanno, ci saranno dei bei fuochi d’artificio!!! Onde gravitazionali, stelle e nubi di gas ingoiate in un attimo, emissioni di luce in tutte le frequenze…. E, se va male, il buco nero potrebbe trasformarsi in quasar….. La notra nuova galassia potrebbe diventre una galassia attiva…
    Ma, anche qui, lascio a Enzo il compito di correggermi… 😉

  6. cari amici,
    sto utilizzando il computer di mia figlia perchè il mio è arrivato al lumicino… 😥 Ragione per cui non riesco a seguire tutti i commenti… scusatemi! 😳 Tuttavia, vedo che Red fa le veci in maniera egregia. Ho poco da aggiungere alle sue spiegazioni. Mi sa che riuscirò a mettermi veramente in pensione… :mrgreen:
    A parte gli scherzi (ma la preparazione di Red non è uno scherzo :wink:), spero di avere quello nuovo martedì prossimo e, in breve (spero) tornare in piena attività.
    Aggiungerei (anche se accennato da Red) che è difficile che un essere umano o qualcosa del genere si accorga di quanto sta succedendo. I tempi di variazione sono lunghissimi. E’ come se pensassimo di poter assistere ai cambiamenti geologici subiti e da subire dal nostro pianeta. Sappiamo che il mediterraneo scomparirà schiacciato dalla spinta dell’Africa, ma non credo proprio che qualcuno potrà assistere a un cambiamento significativo. I tempi scala sono dell’ordine dei milioni di anni, che non sono minimamente apprezzabili da esseri che vivono in media 70-80 anni… nemmeno nei ricordi dei nonni, bisnonni, bisbisnonni, ecc… Dovremmo chiedere (per il passato) a qualche antico parente dinosauro… Ma temo che non siano in grado di rispondere…
    ciao a tutti

  7. Scusatemi, ho posto male io la domanda, intendevo “noi” come genere umano, non speravo di certo di piazzare la mia reincarnazione con stradio e cocktail ad osservare Andromeda fondersi con la Via lattea. 😉

    E’ vero, non potremmo dire “Quando avevo sette anni l’Africa era a tot km dall’Italia”, ma ci saranno comunque misurazioni scritte, quindi si arriverà nel 839948 d.c a registrare la distanza Italia-Africa e si comparernno i nuovi dati con le misurazioni dei nostri tempi notando che qualcosa è cambiato. No?

    Mi spiego meglio, non potremmo accorgerci degli spostamenti, ma misurando ogni anno, ogni secolo, ogni millennio lo spostamento della Galassia arriveremo a dire “Oh, Andromeda ci sta per tagliare la strada”, sempre se saremo ancora vivi. 😉

  8. caro Pikadilly,
    avevo capito il senso del tuo discorso. La risposta, però, non cambia di molto. Tu pensi che esisterà una razza umana che per milioni di anni terrà ricordo della sua storia precedente? Io temo di no… Comunque, in quel caso, ci sarebbe il modo di registrare gli eventi, come stiamo facendo adesso con i cambiamenti delle supernove. 😕

  9. CarA Pikadilly, Enzo…. Femminuccia iè!!! Leggi il suo Blog, è molto arguta…. :mrgreen:
    Hai ragione, Enzo, non sarà la razza umana a ricordare…
    O saranno i nostri discendenti, o saranno i discendenti di qualcosa che ancora non immaginiamo… Ma poi, che importa? Noi, di certo, saremo a goderci lo spettacolo dal terzo anello del paradiso… Posizione invidiabile e panoramica, no?…. :mrgreen: Io porto i popcorn!!.. 😯 :mrgreen: 😆

  10. A pikadilly,spettabile lettrice di astronomia.com,l’interazione cioè lo scontro tra la nostra Via Lattea e Andromeda tra 2,5 miliardi di anni,forse non comporterà la distruzione del sistema solare e della terra in particolare,dipenderà da quale delle due galassie avrà il campo gravitazionale più forte,tale da assorbire l’altra galassia,almeno questo e ciò che accade tra una piccola galassia ed una più grande,sono gli stessi moti gravitazionali ad allinearsi,trattandosi però di due galassie dalla stessa forza gravitazionale,questo non esclude qualche evento catastrofico,almeno al centro delle stesse galassie,sede di mostrosi buchi neri,al massimo la Via Lattea e Andromeda si trasformeranno in una grande galassia irregolare.
    Per quando riguarda l’umanità io credo (mia opinione) che l’industrializzazione di india e Cina con i loro 2,3 miliardi di abitanti,porteranno all’estinzione l’umanità che affronterà la più grave crisi economica,alimentare ed ecologica da che e apparso sulla terra!
    Possiamo solo sperare che Dio,abbia altri progetti x noi. :mrgreen:

  11. Grazie a tutti per le risposte. 😉

    Eh già, sono una donna…forse…aspettate che guardo…sì, lo sono. 😀

    A parte gli scherzi, ok, ho peccato di ottimismo, forse sono troppo, come dire, farcita di vari film e telefilm in cui il genere umano non solo sopravvive, ma colonizza mezza galassia. 😀

    In ogni caso, l’idea della sdraio e del cocktail non era male, nel caso ci reincarniamo tutti, ci facciamo sparare con un’astronave più lontani possibile dalla piazza centrale galattica e ci gustiamo un mojito (be’, io un succo di frutta, sono astemia) mentre osserviamo il corteggiamento tra la Via Lattea e Andromeda. 😀

  12. cara Pikadilly,
    ci sono studi sociologici, bioloogici e collegati che indicano in non più di qualche centinaia di migliaia di anni la possibilità di sopravvivenza di una razza intelligente. Ed è una delle probibili cause della difficolta di contatti extra-terrestri (vedi equazione di Drake). La nostra sembra una razza “leggermente” in crisi psicologica se non ancora tecnologica. Nel caso eventi esterni dovessero distruggere le basi della tecnologia, difficilmente saremmo in grado di riemergere. Penso che la nostra cultura e ricordi verrebbero cancellati in poche migliaia di anni. Sono pessimista? Può darsi… ma penso che i fenomeni cosmici più grandiosi ci siano vietati per via diretta. In fondo, abbiamo già la limitatezza della velocità della luce che ci permette di vedere nel tempo e avere le cronache di ciò che il futuro ci nega. Non lamentiamoci… Guardiamo indietro, colleghiamo i vari fotogrammi, estrapoliamo e divertiamoci. Se non vi dispiace io sceglierei un bel bicchiere di barolo :mrgreen:

  13. @pikadilly c’è un documentario che testimonia la vita dopo l’uomo, cioè la vita se l’uomo dovesse scomparire, si trova pure su youtube
    ti posto il link della prima parte
    …Ultimamente si è posto l’accento su fenomeni naturali che si sono intensificati nell’ultimo periodo…guarda caso a ridosso del 2012 :mrgreen: (io non credo alle storie di giacobbo, sia chiaro).
    uno studio dice che stiamo gia superando i limiti di capacità del pianeta per sostenere la nostra sopravvivenza.
    vorrei aggiungere un’ultima cosa: ho letto su un libro che non è la prima volta che l’homo sapiens ha rischiato l’estinzione ma ha gia avuto una crisi in passato quando egli ancora si trova in africa…erano in pochi all’epoca

  14. poi abbiamo pensieri un pò troppo egoistici per cosi dire…
    sembra che la vita sulla terra siamo noi esseri umani e basta..La vita andava bene avanti anche senza di noi..in fondo stiamo su questo pianeta come genere homo da circa 2 milioni di anni in confronto ai 3,8 miliardi della vita sulla terra….ma torniamo ai buchi neri :mrgreen:

  15. peppe ha ragione da vendere. basta pensare ai dinosauri che hanno dominato per 180 milioni di anni e poi hanno dovuto subire una fine probabilmente per cause esterne. E non mi si dica che noi abbiamo l’intelligenza e quindi saremo in grado di fronteggiare i rischi e le tragedie, magari prevenedole… Qual’è il metro per misurarla rispetto a ciò che verrà dopo? Anche i velociraptor sembravano un passo in avanti meraviglioso rispetto ai primi enormi erbivori. Qual’è sarà la prossima vera intelligenza, se mai ci sarà? Studierà l’Universo o cos’altro? In fondo tutta la nostra conoscenza è legata al nostro modo di vedere le cose che ci circondano. Ma siamo sicuri che sia la migliore possibile? E se la prossima cercherà di comunicare con la Natura che la circonda in modo colloquiale (a livello mentale) e non trovarà interesse in ciò che è troppo lontano e irraggiungibile? Una razza pratica e terra-terra, ma estremamente capace di capire l’essenza e la vibrazione di ciò che esiste.
    Scusate… sono andato decisamente fuori tema…. Ma sì, torniamo ai buchi neri in attesa di poterci entrare e iniziare una nuova avventura…

  16. un’ultima cosa poi promesso non vado off topic più
    si dice che l’asteroide nel 2036 dovrebbe avvicinarsi alla terra, le cui probabilità di colpirla sarebbero stimate basse( speriamo siano ridotte a zero), dovrebbe avvicinarsi il 13 aprile 2036…cioè giorno di pasqua….non dico altro…. lascio intendere il seguito :mrgreen:

  17. tranquillo peppe,
    l’impatto è scongiurato o quantomeno la probabilità è scesa sotto al valor medio di qualsiasi oggetto non ancora scoperto. Comunque si farà vedere molto prima, nel 2029 e sarà un bello spettacolo a occhio nudo..

  18. @Enzo

    Mi hai fatto pensare ai brillamenti solari e alle persone che si incontrano spesso in fila alla posta. Quelle che entrano e pretendono di essere prime perché LORO sono LORO, danno per scontato che la terra ci sarà sempre perchè nella loro vita c’è sempre stata, in verità nemmeno se ne preoccupano, non si fanno domande, non si danno risposte, vivono convinti che loro possono tutto e nulla potrebbe mai minacciarli.

    Quando incontro persone così o quelle sicure che la terra è nata per noi, la frase che mi trovo a ripetere più spesso è: “Basta uno starnutazzo del sole per farci fuori tutti”. Per “starnutazzo” intendo brillamento solare e per “farci fuori tutti” intendo anche tecnologicamente parlando.

    Non mi capiscono perché non sanno di cosa sto parlando, ma tanto la loro opinione cambierebbe di poco anche se sapessero. 😉

    Questo per dire che mi rendo conto di quanto siamo brevi e di quanto siamo fragili, ma la fantasia mi va oltre le date stabilite per la nostra possibile morte, così mi permetto di pensare ad un essere umano futuro, magari meno arrogante e più esploratore, meno artificioso, meno “Esisto solo io, questa è casa mia, qui comando io”. Utopia pura. 😀

    @Peppe
    “La terra dopo l’uomo” l’ho visto su History Channel, direi un bel documentario che dovrebbe essere passato dopo pranzo al posto di Uomini e Donne. Oggi è giornata di utopistiche fantasie. 😀

    Credo che i fenomeni naturali siano sempre gli stessi, è l’informazione ad essere cambiata, o meglio, i mezzi di comunicazione.
    Prima se avveniva un terremoto in Dovecacchiostan, noi lo sapevamo solo dai TG che venivano trasmessi ad orari stabiliti. Adesso abbiamo un’informazione continua, se in Dovecacchistan c’è un terremoto, non solo lo sappiamo subito, ma veniamo tartassati da continue informazioni che lo riguardano, aumentando in noi la sensazione che questi fenomeni siano più frequenti di prima. Poi, come dici anche tu, adesso si danno più risalto a queste notizie perché c’è chi ha interesse a confermare il catastrofismo taggato 2012, quindi è ovvio che se si cerca di confermarlo, ogni cosa va bene.

    Un mio conoscente, convinto che nel 2012 ci succederà qualcosa, è riuscito a trovare un indizio di questo “qualcosa” anche sotto un masso perché alzandolo non ha trovato i vermi che di solito zampillano quando alzi un masso. Quindi qualsiasi cosa succederà da oggi in poi, per loro sarà un indizio pro catastrofe.

    Mi chiedo che vita povera vivano ‘ste persone, ma vabbe’, son fatti loro, l’importante è che non usino la scienza e soprattutto l’astronomia per avvalorare le loro tesi idiote perché il rischio è quello di guardare al cielo non come ad una fonte inesauribile di nozioni sul dove siamo e chi siamo, ma come un terrorista che cerca di farci la pelle. 🙁

    Ok, anche io sono andata parecchio OT, però se ci pensate bene tutto torna, perché nel 2008, quando hanno acceso LHC, c’era chi temeva la creazione di un buco nero. Quindi tutto torna in topic. 😉

  19. cara pikadilly, peppe, red, e moltissimi altri…

    mi sto accorgendo di un risultato molto interessante che sta avvennedo nel sito. Un po’ alla volta le persone che amano l’astronomia, intesa soprattutto come piacere di sapere e di leggere nel libro più grande a nostra disposizione, stanno abbassando la guardia e si lasciano andare a pensieri più profondamente legati al proprio modo di pensare, di vedere, di ragionare. E’ come se un po’ alla volta il grido silenzioso che è stato lanciato stia richiamando le persone che sanno e vogliono ancora pensare con la propria testa. Non solo cresciamo in numero, ma sicuramente è cresciuta anche la voglia di esprimersi al di fuori del tema. Si può chiamare OT, io preferisco chiamarlo necessità di liberarsi, di confrontarsi con chi pensi possa capire e dare un contributo.
    Lasciatemi dire che tutto ciò è molto bello 😛 😛 😛
    Torniamo pure ai buchi neri, ma è comunque grande ed emozionante sapere di non essere soli in un mondo di monotonia becera e incocludente.
    Grazie a tutti e -ovviamente- al sito più bello del mondo e al suo grande administrator (guai chiamarlo capo!!! :mrgreen: :mrgreen: )

  20. Cara Pikadilly hai ragione, caro peppe hai ragione.
    2012,2036,2029…ma che diamo i numeri? Rendiamoci conto, anzi facciamo in modo che i gia…cobbi se ne rendano conto: ogni anno, ogni istante può essere il nostro 2012 e dintorni, per noi certamente, per la nostra grande ma piccola astronave non è detto… non siamo i più importanti!!! Ma potremmo sfruttare meglio il nostro cervellino per capire e comportarci un tantino diversamente e fare altre cose finchè dura; magari scopriamo qualcosa per andare avanti più a a lungo.

  21. @tutti,
    ho avuto tempo adesso di leggere l’articolo e vorrei porre un domanda tecnica. E’ sufficiente la gravitazione a spiegare l’attrazione tra le galassie o entra in gioco anche l’energia oscura?
    @Enzo, non mi è chiaro quando parli di propagazione privilegiata delle “sfuggenti” onde gravitazionali.
    Grazie a tutti

  22. caro gaetano,
    in realtà uno dei dati che ha fatto pensare all’energia oscura è proprio l’attrazione gravitazionale tra le galassie di un ammasso. Esse non sembrano seguire quanto sappiamo e sembra necessario introdurre una materia (e quindi gravità) supllettiva. Alcuni però dicono che potrebbe essere dovuto al fatto che la legge di gravitazione non è più valida per distanze così grandi (un po’ come la fisica di Newton sta a quella di Eisnstein).
    L’anisotropia della direzione delle onde gravitazionali dipende dalle modalità di unione delle galassie (angolo, rotazione, ecc.). E’ difficile che si propaghino in modo del tutto costante in ogni direzione e quindi nascerebbe l’effetto “getto”.

  23. ops….gaetano…. volevo scrivere Einstein e parlare di unione dei buchi neri e non delle galassie (anche se le cose sono abbastanza collegate)

  24. A proposito del discorso di Pikadilly sulla gente che crede ai catastrofismi vari, qualche tempo fa quando c’è stato il massimo avvicinamento della Luna alla terra, parlando con un’ amica mi diceva che avrebbe portato a delle catastrofi e addirittura era collegato al terremoto in Giappone, ne era convinta perché lo aveva letto su Internet. Allora le ho chiesto,: “ma su quale sito lo hai letto?” ovviamente non sapeva rispondermi e io mi affannavo a spiegarle che le poche migliaia di Km di differenza non avrebbero portato a nulla e non c’era ragione di credere in queste scemenze, inoltre di stare attenta a quello che si legge in internet perché gira di tutto. Poi ho anche aggiunto che per informarsi in modo serio e realmente scientifico di astronomia può collegarsi a questo sito.
    Quanto mi date per la pubblicità? :mrgreen:

  25. @Enzo,
    è come se ci fosse una contradizione…
    L’espansione ha portato alla creazione delle Galassie e l’espansione sembra che debba continuare indefinitamente. La fusione dei Buchi Neri porta ad una riduzione del numero delle Galassie (anche se più grandi), anche questo sembra debba continuare indefinitamente portando, forse, ad una contrazione dello spazio-tempo. Non è che il Big Crunch cacciato dalla porta rientra dalla finestra?

  26. @Gaetano,
    no, non c’è contraddizione. Le galassie si uniscono all’interno di un gruppo locale, dove predominano i moti relativi. Nel frattempo, però, il gruppo si allontana da tutti gli altri. Al limite, potremmo avere poche enormi galassie, rappresentanti il proprio gruppo, ma sempre più distanti tra loro.

  27. Affascinante sia il discorso sull’Off Topic, che condivido in pieno, sia l’immagine della galassia generata dall’unificazione di quelle all’interno del gruppo locale. 😉

    Domanda, forse più sciocca della prima: ok, alla fine ogni galassia lievitata sarà molto distante dalle altre, però la mole di queste gigantesse non aumenterà la loro forza di gravità talmente tanto da abbattere la distanza e quindi riuscire ad attrarsi a vicenda, formando così un’unica impensabile e improponibile galassiona? O la forza di allontanamento è più potente?

    Grazie mille. 😉

  28. @Pikadilly: Cara Pika, la massa totale sarà più o meno la stessa, non cambia molto se è concentrata in una supergalassia o in un ammasso.
    L’effetto gravitazionale sarà quindi lo stesso (almeno, per quello che ne sappiamo ora).
    L’unica variabile che ci serve per sapere se l’universo è chiuso, aperto o piatto (cioè se ci sarà un Big Crunch, se l’espansione accelererà o se rallenterà pian piano fino a fermarsi e a lasciare un universo statico) è la densità della materia e dell’energia nell’universo.
    Se è sopra a una certa soglia critica, lo spazio si chiuderà; se è uguale, l’espansione decelererà fino a fermarsi; se è al di sotto della soglia, l’espansione accelererà fino all’infinito.
    Così come percepiamo le cose adesso, l’espansione continuerà ad accelerare, e ci saranno diverse enormi galassie – isola, che si allontaneranno l’una dall’altra fino ad essere reciprocamente invisibili, a causa dell’espansione dell’universo.
    Poi, piano piano si spegnerà tutto, e rimarrà un universo buio e freddo, pieno di enormi buchi neri… 😥
    Ma io spero in qualche novità che ribalti il tutto: sono un fan dell’universo oscillante… :mrgreen:

  29. cara Pikadilly,
    non solo l’espansione dell’Universo è decisamente maggiore della gravità di una galassiona. D’altra parte la massa di un ammasso è simile a quella di un’unica galassia enorme, eppure si allontanano spinti dall’espansione. Inoltre, sembra che l’espansione stia aumentando a causa (forse) dell’energia oscura che sembra agire in modo repulsivo sulla materia che forma le più grandi strutture del Cosmo. Direi proprio che il futuro sarà un universo con poche enormi galassie. Poi….chissà!

  30. ops…scusa Red… ho duplicato (quasi) la tua rapida risposta… Ma almeno si vede che concordiamo indipendentemente e senza trucchi!!!! :mrgreen: :mrgreen:

  31. cari ragazzi,
    mi sto divertendo un mondo e spero anche molti di voi… Dove si dimostra che si può farlo anche senza litigi, pianti e pantomime oscene. Basta un piccolo universo in espansione (per adesso)… :mrgreen: 🙄

  32. @Enzo: caro Enzo, scusa tu!! Il sito è tuo! 🙂 E, adesso, per un po’ ti lascio solo.
    Il Mattino di Grieg mi aspetta…. Il saggio si avvicina!!! 😥

  33. no, no… a parte che è di Stefano il Grande. Inoltre, ormai ci sei praticamente dentro… Buon saggio e falli sognare tutti!!!! 😛

  34. Orbene, grazie per le risposte (anche doppie :D), ok, vado a punirmi per aver posto una domanda imbarazzante. A mia discolpa dico che ignoravo completamente che la massa di una ammasso (gioco di parole, olè) fosse la stessa di una sola galassia.
    Ok, questo non mi ha effettivamente discolpato, ma ho imparato qualcosa. 😀

  35. ferma tutto Pika….
    la massa di un ammasso è uguale alla massa dell’ipotetica galassia che si formerebbe dall’unione di tutto l’ammasso in una sola struttura gigantesca.
    OK?
    ciao

  36. Vedi, Enzo, questo è tipico: leggo le risposte come pare a me e rispondo di conseguenza, anche se in effetti qualcosa non mi tornava, ma è colpa mia, ho capito male. 😉

    Grazie per la precisazione e soprattutto per la pazienza. 😉

  37. ho sentito un documentario proprio stamattina. c’è uno scienziato (vi riporterò il nome poichè l’ho registrato però ora non ricordo) che sostiene di poter osservare indirettamente la singolarità nel centro galattico della nostra via lattea…secondo lui si potrebbe in questo modo avere dati per mettere d’accordo relatività e meccanica quantistica…per farlo ha un telescopio virtuale grande quanto l’america ma lui ha detto che non gli bastava…
    sosteneva anche che riuscire a comprendere questo potrebbe portare a scoperte per cercare di spiegare l’inizio dei tempi….
    mah vedremo gli sviluppi..le carte del tizio erano del 2009 quindi presumo che il doc sia dello stesso periodo :mrgreen:
    si formulano ipotesi vogliamo le prove :mrgreen: