Milioni di buchi neri

L’Universo primitivo era già ricco di buchi neri al centro delle galassie in formazione. Questo risultato, ottenuto grazie a osservazioni di Chandra, indica che essi sono “cresciuti” insieme alle strutture che li ospitano e fanno pensare che il loro numero fosse ben 10000 volte maggiore di quanto si pensasse.


Gli astronomi hanno ottenuto la prima evidenza diretta che i buchi neri erano già comuni nell’Universo primitivo attraverso quello che viene chiamato CDFS (Chandra Deep Field South). Esso consiste nel puntare il telescopio nella stessa regione di cielo per oltre sei settimane. L’immagine che segue mostra una piccola sezione di questo “$campo$”, sovrapposto a dati dello Space Telescope. Le galassie localizzate come attive da Chandra sono colorate in blu.

Milioni di buchi neri

In questo modo si sono potute investigare circa 200 galassie lontane, relative all’Universo compreso tra 800 e 950 milioni di anni dopo il Big Bang. Le galassie di questo tipo individuate da HST sono mostrate nell’immagine all’interno dei cerchietti gialli. Chandra è riuscito, grazie all’estrema precisione nel determinare la direzione delle sorgenti X, a localizzare quelle attive, ossia che mostrano un buco nero al loro interno. Dopo calcoli estremamente raffinati e estrapolando il risultato ottenuto sul $campo$ investigato, se ne deriva che oltre il 30% delle galassie lontane contengono buchi neri supermassicci che stanno crescendo con la loro galassia. Questo vuol dire che in tutto l’Universo, di età inferiore al miliardo d’anni, dovrebbero esserci stati almeno 30 milioni di buchi neri, un numero che supera di 10000 volte quello ipotizzato in precedenza.

Chandra si mostra ancora una volta veramente fondamentale per lo studio dell’Universo più antico.

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8 Commenti

  1. Permettetemi due domande:

    La prima: se non ho male interpretato l’articolo si evidenzia il fatto che il 30% delle galassie lontane ha un buco nero. Però possono essere evidenziati solo quelli attivi, giusto? In teoria ogni galassia potrebbe avere un buco nero ma che non sempre è attivo e che noi non ne possiamo dimostrare l’esistenza, giusto?
    Oppure pensiamo che le Galassie non attive non hanno buchi neri?

    -la seconda: mi ha incuriosito il fatto di conoscere come i buchi neri possano crescere con la galassia.

    Grazie
    Sandro

  2. Caro Enzo questa cosa qui,ha me sembra una prova indiretta del fatto che viviamo in un multiverso,sai!
    Pensa se il nostro universo e nato da una singolarità,all’interno di un buco nero se esso fosse l’unico allora i buchi neri super massicci non dovrebbero essersi formati prima della scomparsa della prima generazione delle stelle super massicce,fatte solo di idrogeno cioè le prime stelle,probabilmente il fatto che il numero di buchi neri sia cosi elevato fin dall’infanzia del nostro universo si potrebbe ricondurre ad una specie di legge riproduttiva dell’universo già in tenera età 900 milioni di anni dopo il big bang non sono molti ,tu cosa ne pensi?
    Ciao a tutti! :mrgreen:

  3. caro sandro,
    tu dici bene… infatti nell’articolo si dice: “ALMENO” il 30%. Quelle non attive non danno segni esteriori, ma potrebbero anche contenerli… anche se si pensa che nelle fasi inizali dell’Universo che aveva già un buco nero doveva essere più attiva di oggi.
    Crescere con la galassia, vuol dire che il buco nero si è “cibato” del gas e delle stelle per aumentare di massa.

  4. caro raffaele,
    non è un dato fondamentale per dimostrare o favorire ciò che dici tu… Le prime stelle erano sicuramente molto più massicce di quelle più recenti e la loro trasformazione in supernove molto rapida : pochi milioni di anni. Per cui di buchi neri stellari ve ne erano già moltissimi. Oltretutto la nascita delle galassie può anche essere stata innescata da ammassi di gas non ancora sotto forma di stelle. In quel casi i buchi neri avrebbero origine diversa. Insomma, tutto è ancora troppo incerto per favorire ipotesi alternative. Accontentiamoci di nuovi dati e cerchiamo di verificare le teorie standard. Se proprio non si riuscirà, non sarà mai troppo tardi cominciare a modificarle. I dati sono magnifici ma ancora troppo poco selettivi per teorie completamente diverse da quella che è stata dimostrata valida da tantissime osservazioni. 😉

  5. Grazie Enzo.
    Dalla tua risposta alla seconda domanda ho capito che avevo male interpretato la crescita del buco nero. In effetti pensavo che la Galassia “crescesse”, cioè sviluppasse insieme al buco nero 😳

  6. E’ tutto in espansione, anche la nostra conoscenza…Quindi infinite stelle, infiniti pianeti, infinite galassie, infiniti buchi neri e ormai ci siamo infiniti universi!!!