La costellazione di Andromeda

Come non associare il nome Andromeda alla famosissima e splendida galassia?! Ma davanti a questo deep sky object, molto più vicine a noi, ci sono le stelle che compongono una costellazione estiva non particolarmente appariscente, ma semplice da trovare grazie al suo vicino Pegaso ed al suo inconfondibile “Quadrato”

Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Andromeda in catene

Non so com’è, ma mettendo questo titolo mi è venuta in mente la bellissima (anche se un po’ datata) canzone dei Tears for Fears intitolata “Woman in chains”… Me la sto ascoltando proprio ora… Ma cominciamo con l’Astronomia, con questa donzella figlia di Cefeo e Cassiopea (l’avevo infatti già citata parlando della costellazione a “W”), incatenata ad una roccia nei pressi del mare come sacrificio a Poseidone per espiare le colpe della madre troppo vanitosa, rea di aver sostenuto che sua figlia fosse addirittura più bella delle Nereidi… La poveretta sarebbe finita male se all’ultimo momento non fosse arrivato Perseo (che aveva appena decapitato la Medusa). Per farla breve il nostro eroe con la sua spada infilza il mostro marino e libera (come? non è dato saperlo…) la sventurata che successivamente sarebbe diventata sua sposa e madre di sei figli…
Da completo inesperto nel $campo$ (sia della mitologia che dell’arte) ho trovato su Wikipedia che ad esempio il pittore fiammingo Rubens aveva realizzato un dipinto ad olio “Perseo e Andromeda”, nel quale a liberare la donzella erano due putti, mentre il nostro osserva la scena circondato da altri tre putti che gli reggono la testa della Medusa, l’elmo e il cavallo (Pegaso)… Invece in un’opera del Vasari è Perseo stesso a liberare Andromeda, mentre dal sangue della testa di Medusa poggiata al suolo nascono i coralli… Insomma un misto di leggende e storie mitologiche varie in cui si ritrovano tante costellazioni che prima o poi conosceremo…

Andromeda nel cielo

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La costellazione di Andromeda

Nell’introduzione dicevo che la costellazione di Andromeda (con poche stelle luminose) è ben riconoscibile a partire dal Quadrato di Pegaso: grazie a Stellarium vediamo che proprio una stella del quadrato è invece α And, Alpheratz (nota anche come Sirrah) dal cui verso sinistra si prosegue con altre tre stelle (rispettivamente δ, β e γ1) a formare un’improbabile “principessa incatenata”, su cui torneremo fra breve.

La galassia di Andromeda

Per chi non sapesse come trovare in cielo la $Galassia$ di Andromeda, ho evidenziato in quest’altra foto la posizione della nebulosa: non è un errore di Stellarium, la $Galassia$ (altrimenti nota come M31) è davvero enorme e specialmente in montagna si riesce a vedere ad occhio nudo come un batuffoletto oblungo e tenue di cotone bianco. Quando mi capita di mostrarla ad amici parto sempre dal quadrato di Pegaso, mostro le tre stelle luminose ad arco, poi a partire da quella centrale faccio salire verso l’alto lungo le due stelline indicate e poi subito a destra c’è il nostro obiettivo: con un buon binocolo già si può riconoscere bene la forma ellittica di questa che è la $Galassia$ più luminosa (circa di magnitudine 4) e dunque visibile ad occhio nudo.
Da un occhio ben più potente, quello dell’Hubble Space Telescope, la $Galassia$ si mostra in tutta al sua magnificenza

m31 (thumb)

In questa foto possiamo vedere la meravigliosa $galassia$ M31 e qui vediamo un ingrandimento ancor più spettacolare.

Ma visto che stiamo parlando di galassie, soffermiamoci un istante su altri tre oggetti veramente belli: iniziamo da un simpatico ammasso stellare aperto (NGC 752), visibile ad occhio nudo, ma spettacolare già con un buon binocolo

ngc 752

L’$ammasso stellare$ NGC 752

Qui invece vediamo un’altra $galassia$ assolutamente eccezionale (NGC 891), che deve la sua notorietà al fatto che risulta esattamente di taglio rispetto alla nostra visuale: ancora una volta nella foto dell’Hubble Space Telescope e nel suo $ingrandimento$ possiamo gustarne tutti i dettagli.

ngc891

La $galassia$ NGC 891 visibile di taglio

Chiudiamo questa mini-rassegna di foto spettacolari, sempre dell’Hubble Space Telescope, con un altro gioiello, stavolta visibile con strumenti di almeno 20 cm: si tratta di NGC 7662, una planetary nebula, che ha ricevuto anche il soprannome di Snowball (Palla di neve). Anche in questo caso possiamo vedere qui l’$ingrandimento$ che mostra tantissimi dettagli mozzafiato.

ngc 7662

La nebulosa NGC 7662

Andromeda in 3D

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L'Applet della costellazione di Andromeda in 3D - thumb

Siamo arrivati all’analisi tridimensionale della costellazione di Andromeda, particolarmente ricca di stelle, con una di queste abbastanza vicina a noi (υ And, a 44 anni luce) ed un gran numero di stelle (rispetto a quanto visto nelle puntate precedenti) intorno ai 100 al. Come possiamo constatare in ogni puntata, anche in questo caso però non sembrano appartenere ad un gruppo fisico, visto che sono molto distanti fra loro.

6 e λ And nello spazio

Un esempio preso a caso: λ And e 6 And, rispettivamente 86 e 90 al e dunque apparentemente vicine, in realtà tra loro si trovano ad una distanza di quasi 9.5 al, che non è poco. Nel diagramma a lato, ho voluto sincerarmi che queste cifre fossero congruenti: lo sono, ovviamente (Celestia non sbaglia!) e aggiungo solo che 9.5 al, pur essendo una distanza breve se paragonata alle distanze astronomiche, è pur sempre più di due volte la distanza tra il Sole e la stella a noi più vicina, Proxima Centauri: non mi stancherò mai di ripetere che anche questa distanza breve è comunque abissale ed irraggiungibile in scala umana (si tratterebbe di improponibili viaggi plurimillenari), a meno di non ricorrere alla fantascienza…

Il Sole visto da υ And B

Ma noi abbiamo la nostra fida astronave intergalattica che ci permette di affrontare questi viaggi senza battere ciglio: i miei amici Upsilàndibi mi aspettano. Detto… fatto… sono in grado di mostrare come appare il nostro piccolo Sole visto dalle parti di υ And, che in realtà è una stella doppia con υ And B una nana rossa pari ad un terzo del nostro Sole. I miei amici, che abitano in un pianeta in orbita a questa stellina, vedono la nostra nana gialla come un puntino di $magnitudine$ 5.48, che per loro non è un problema, dato che ad occhi nudi (ne hanno 9, posti su tre file di tre) raggiungono abbondantemente la $magnitudine$ 10. Gli Upsilandiani invece sono un po’ più sfortunati, dato che con i loro due occhi vedono sino alla $magnitudine$ 3.
Con il programma 3D potete anche vedere una nuova (e più comprensibile) immagine di Andromeda: premendo il tasto “f” si vedrà finalmente un qualcosa di molto più simile ad una donzelletta incatenata, che non una fila di tre-quattro stelle ed un ramo secondario. Con una buona dose di fantasia si nota la testa (al posto giusto), le braccia (di cui una molto più lunga dell’altra), il corpo con un vitino di vespa e le due gambe: l’autore è ovviamente H.A.Rey, come di consueto.

Le stelle di Andromeda

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Confrontiamo le stelle più grandi

di Andromeda

Nella costellazione che stiamo analizzando non ci sono stelle di proporzioni mostruose, ma solo dei valori discreti per alcune di queste: nel diagramma ho riportato la più grande (γ1 And, Alamak, ben 100 volte il nostro Sole) ed altre quattro tutte più grandi delle solite stelle notissime, ma già da parecchio tempo ridimensionate al rango di stelle qualsiasi… Quando tempo fo avevo fatto notare ai miei amici Rigeliani e Albebaranini che le loro stelle, stupende nel nostro cielo, venivano costantemente surclassate da altre stelle sconosciute, la loro prima reazione è stata che sono rispettivamente diventati blu e verdi in viso per la rabbia, ma poi hanno fatto spallucce, anzi bispallucce e trispallucce, visto che possiedono quattro e sei braccia.

γ And fotografata al telescopio

Questa volta (tornando seri, ma non ci posso fare niente se i miei amici sparsi per l’universo hanno caratteristiche somatiche strambe) della stella più grande (γ1 And) propongo una foto vera, che mostra la stella doppia composta da una primaria (γ1) di un bel colore arancione, accompagnata dalla secondaria (γ2) di una bella colorazione bluastra, come appaiono fotografate da un buon $telescopio$. In realtà la componente secondaria è tripla con altre due componenti più piccole, una rossastra ed una giallastra.

Immagini di Andromeda

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Siamo arrivati al consueto appuntamento con la rappresentazione della costellazione nell’antichità e modernamente. Iniziamo dall’Uranometria: grazie a questa rappresentazione possiamo allora capire il disegno di H.A.Rey interpretando il “braccio più lungo” con una catena che bloccava la vita della fanciulla.

Andromeda nell’Uranometria

Andromeda nella rappresentazione di Beyer

Nella rappresentazione di Hevelius, a parte la solita necessità di rendere specularmente l’immagine per raddrizzarla, notiamo che la principessa è rappresentata di spalle: dato che ha la schiena nuda immaginiamo che il pudore abbia impedito la sua rappresentazione frontale, mentre nei quadri citati prima gli autori non si erano posto il problema. E nemmeno Bayer…

Andromeda nell’Uranometria

Andromeda nella rappresentazione di spalle da parte di un pudico Hevelius

Stellarium invece rappresenta la scena quasi come Beyer, ma stavolta sfrutta il solito “trucco” di una chioma fluente a coprire i seni della donzella, dal viso non proprio leggiadro…

Andromeda in Stellarium

Andromeda nella rappresentazione di Stellarium

Andromeda con pochi nomi

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Vediamo ora i pochi nomi delle poche stelle della costellazione di Andromeda: tre stelle più luminose e dunque tre nomi, più qualche altro trovato qua e là in internet.

  • Alpheratz (α And): detta anche Sirrah, entrambe con il significato di ombelico del cavallo, dall’arabo
  • Mirach (β And): dall’arabo, la cintura
  • Alamak (γ And): dall’arabo, una strana lince del deserto che francamente non c’entra nulla con la tipa
  • Adhil (ξ And): dall’arabo, significa il treno, che con una principessa incatenata ad uno scoglio c’entra come i cavoli a merenda
  • Sadiradra (δ And): dall’arabo, simpatico nome ma di significato sconosciuto
  • Adhab (υ And): dall’arabo, idem come sopra e neanche gli Upsilàndibi hanno potuto risolvere il mistero

Come dicevo, a parte i primi tre nomi abbastanza noti e utilizzati, sugli altri devo dire che già me li sono dimenticati…

Quando possiamo osservare Andromeda?

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E’ una costellazione che si vede molto bene alle nostre latitudini: all’orario standard per mostrarla agli amici senza brontolii o fuggi-fuggi (le 21), Andromeda è visibile a NE bassa sull’orizzonte circa a ferragosto. Culmina quasi allo zenit nella seconda metà di novembre (è questo il periodo in assoluto migliore per osservare M31, stavolta quasi esattamente allo $zenit$), mentre infine la troviamo bassa sull’orizzonte, a NW, nel mese di marzo successivo.
Insomma un bell’arco di tempo in cui è visibile dai nostri cieli.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 418 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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18 Commenti

  1. Bella costellazione.

    Ogni sera (se le condizioni atmosferiche lo consentono), prima di andare a dormire, prendo il mio fido binocolo e ammiro la galassia di andromeda per un paio di minuti. E poi in questo periodo, verso le 23-23,30 c’è anche Giove, non molto lontano.

  2. Hihihi, io al mare quest’anno per far vedere (anzi per dire dov’è dato che non si vedeva) M31 ho sempre fatto lo stesso identico pecorso! Proprio partendo da Pegaso… Peccato che nemmeno in spiaggia si vedesse nulla… 😥 Nemmeno in città da me si vede mai ad occhio nudo…!

    Ma sti benedetti comuni, regioni o quel che sia, non possono urganizzare, non chiedo tanto, UN GIORNO AL MESE in sui si spengono tutte le luci della città?!?! Ma che bello sarebbe! E sarebbe pure un bel risparmio energetico! E invece no…tutto l’anno con il cielo chiaro! 👿

  3. … comunque io per individuare (e far individuare) la costellazione e la galassia di andromeda parto da cassiopea che quasi tutti riconoscono facilmente ed è sempre ben più visibile.

  4. Madò la mia costellazione preferita Grazie Pierluigi,mi hai reso felice davvero,La M31 e stata sempre la mia preferita,fin da quando mi sono interessato di astronomia. 🙂
    Pier ma la versione 3D la fai tu?
    Se sei un esperto in computer grafica,mi puoi segnalare uno screensever 3D di M31? 😯
    Di tutto l’universo visibile,andromeda o M31 esercita un attrazione fatale,sia perchè e l’unica galassia visibile dalla terra anche con un attrezzatura non proprio professionale,sia perchè e la sorella maggiore della nostra Via Lattea.
    Ti posso chiedere un accorgimento non potresti mettere anche le galassie in versione 3D ad esempio facendoci vedere la loro rotazione,le sfumature di luminosità delle loro stelle,i singoli bracci a spirale,indicandocene in modo approssimativo si intende le dimensioni in anni luce,la quantità di gas interstellare,il numero di nuove stelle prodotte all’anno,ecc sarebbe bellissimo davvero! :mrgreen:
    Ciao e ancora grazie

  5. Il mio oggetto celeste preferito! L’ho osservato da poco con il mio potente binocolo in un posto dove, per fortuna scarseggia l’illuminazione e l’aria è più pulita rispetto a quella di Roma. 🙂

  6. @Raffaele, Silvia e gli altri!
    M31 ha un fascino davvero eccezionale… ma vedremo insieme che altre galassie non sono da meno, a cominciare dall’aspetto estetico! 😉
    Sì il programma 3D è totalmente mio (pecche comprese… 😳 ) e ne sto realizzando a tempo perso una versione per SmartPhone (in ambiente Android) e i primi risultati sono abbastanza lusinghieri! 😮
    per le galassie non è così facile, perché comunque si tratterebbe di realizzare un programma che simuli la situazione reale… avevo iniziato un qualcosa del genere per gli ammassi globulari (quelli sferici), ma per le galassie il discorso è un po’ più complesso…
    non impossibile… 😯
    chissà… 😉

  7. Sorry, ma è una questione di scelte: SmartPhone moooolto economico della SE … (quello del tormentone pubblicitario “tu che voto le dai?”) e perciò sistema di sviluppo di Android… 😉

  8. La sto osservando in questi minuti, si vede benissimo anche la Galassia di Andromeda, e sull’Ariete si vede luminosissimo Giove, e nei Gemelli c’è anche Marte.
    In Giugno, a quest’ora, cominciava gia l’alba, invece adesso è completamente buio. Me ne sono accorto sopratutto alla sera, alle 20.00 è già scuro.

  9. Comunque mentre adesso sto scrivendo sono le 04.56, non so perche viene scritto che il commento lo ho inviato alle 06.48, che devono ancora arrivare.

  10. avete ragione!
    deve essere sbagliata l’ora del server … 😯
    aspettiamo che il nostro capitano aggiusti questo piccolissimo problema! 😉

    PS ora sono le 9:07… 😕

  11. Caro Pierluigi,sò da profano di pc che un simile programma 3D per la visualizzazione delle galassie e molto difficile da realizzare,ma se vi sono molti programmatori a lavorarci sarebbe un pò più semplice da realizzare allora Faccio un Appello a tutti i programmatori che amano Astronomia.com
    Aiutate Pierluigi a fare un programma 3D delle galassie cosi il sito diventerà indimenticabile.
    Infine Caro Pierluigi specifico e ammetto che gli oggetti celesti che amo di più sono le Galassie in ogni loro forma e colore e grandezza,ma Andromeda resta sempre la mia preferita.
    Ciao e grazie :mrgreen:

  12. Caro Pier,
    come non posso farti i complimenti? Ottimo articolo,come sempre 😀 Andromeda è una delle mie costellazioni preferite e M31 è spettacolare! Ovviamente ottimo anche il programma in 3D e sei stato bravissimo nel campo Android! Ancora complimenti 😉

  13. Ho appena saputo della scomparsa a 94 anni di Piero Tempesti, grande scienziato e divulgatore. Ricordo i suoi articoli sulla mitica rivista “L’Astronomia” e la collana enciclopedica “Alla scoperta del cielo” della Curcio Editori che tutt’ora conservo sulla mensola. A parte la rivista sopracitata (allora bimensile) fu la mia prima fonte completa di informazioni sul cielo. Bell’opera frutto dell’impegno e della direzione di questo grande italiano. R.I.P.

  14. scusate … mi hanno detto che la costellazione di Andromeda si può vedere a occhio nudo dalla Terra … per caso sapere i giorni di quando si può vedere???

  15. @Lorenza
    La costellazione di Andromeda è visibile proprio in questi mesi (come dice anche questo articolo), per sapere come orientarti basta leggere il cielo di questo mese.

    In ogni caso penso proprio che ti stia riferendo alla galassia di Andromeda, che si può vedere anche ad occhio nudo, nell’omonima costellazione, a patto di godere di un cielo buio e privo di inquinamento luminoso, cosa assai rara di questi tempi, purtroppo…