Missione Dawn: nuova immagine della montagna di Vesta

Una nuova immagine proveniente dalla sonda Dawn della NASA mostra una montagna alta quasi tre volte il monte Everest, al centro della zona topografica, nella regione sud polare del gigante asteroide Vesta.


regione sud polare di Vesta

Questa immagine dell’asteroide Vesta, estrapolata da un modello, mostra un panorama sollevato della topografia nella regione sud polare – Credits: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/PSI

La vetta della montagna di Vesta, situata al polo sud e visibile al centro dell’immagine, è alta 22 chilometri, al di sopra dell’$altezza$ media del terreno circostante. Un’altra imponente struttura è una vasta scarpata, un precipizio con una ripida pendenza sul lato destro di questa immagine. La scarpata confina con la parte di depressione sud polare, e la squadra di scienziati della missione Dawn suppone che le caratteristiche intorno alla sua base siano probabilmente il risultato di frane. La risoluzione dell’ immagine è di 300 m per pixel e la scala verticale è 1,5 quella orizzontale.

Dawn è entrata nell’orbita di Vesta lo scorso luglio. I membri della squadra di tale missione discuteranno ciò che la sonda ha osservato finora, durante una conferenza stampa all’incontro annuale della Società Geologica d’America in Minneapolis. Inoltre, parleranno delle loro ipotesi sulle origini dei curiosi crateri di Vesta.

Dopo aver seguito per un anno Vesta, la sonda partirà per Cerere a luglio 2012 dove arriverà nel 2015.

La missione Dawn verso Vesta e Cerere è organizzata dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena (California) e L’UCLA è responsabile di tutte le missioni scientifiche Dawn. L’Orbital Sciences Corporation di Dulles (Virginia) ha disegnato e costruito la sonda. I partner internazionali della missione sono il Centro Aerospaziale Tedesco, l’Istituto Max Planck per le ricerche sul Sistema solare, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’INAF.

Ulteriori informazioni sulla missione Dawn sono reperibili sui siti ufficiali:
http://www.nasa.gov/dawn
http://dawn.jpl.nasa.gov

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Informazioni su Roberta D'Addazio 6 Articoli
Abruzzese di nascita, vive ormai da più di 5 anni a Roma. Laureata in Traduzione specializzata nel settore scientifico e non solo. L’Astronomia è sempre stata la sua più grande passione fin da piccola e ora è riuscita a far conciliare tale passione al proprio lavoro. La sua principale attività è quella di Traduttrice freelance per diverse aziende italiane ed estere e nei diversi settori di sua specializzazione. Dopo aver acquistato il suo primo telescopio, ha sentito la necessità di unire alla visione del cosmo anche l’astrofotografia che con costanza sta apprendendo per poter immortalare le meraviglie dell’Universo.

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4 Commenti

  1. Le sonde che vanno in giro per lo spazio a fotografare asteroidi e comete, o a tentare di prelevarne e studiarne campioni sono le cose che mi lascino più stupefatto fra tutte quelle extraterrestri…più dei lander marziani…hanno un ché di esotico nell’esotico…

  2. Sono completamente d’accordo con te…chissà quante altre meraviglie riuscirà a mostrarci la sonda nel suo viaggio. 😀

  3. Possono la minore gravità e la mancanza di agenti atmosferici giustificare da soli un innalzamento del suolo così pronunciato rispetto alla nostra terra?