Doccia fredda per gli alieni!

Uno studio di meccanica celeste, nemmeno troppo difficile da effettuare, ha ridotto di molto le condizioni abitabili per eventuali compagni alieni. Le piccole stelle difficilmente potrebbero ospitarli e “mantenerli”…

Sappiamo benissimo che cosa s’intende per “zona abitabile” relativa a una stella. E’ quella fascia di possibili posizioni attorno ad essa che, per le condizioni di temperatura, potrebbero permettere la presenza di acqua allo stato liquido. Essa, infatti, sembra il requisito fondamentale per qualsiasi forma di vita biologica superiore, sempre che si basi (come sembra assodato dalle molecole complesse trovate nell’Universo) sul ciclo del carbonio.

Abbastanza recentemente, si è visto che vi sono numerose nane rosse (stelle di massa inferiore al Sole) che ospitano sistemi planetari e in essi cominciano a trovarsi oggetti inseriti nelle zone abitabili. Essendo le nane rosse numerosissime, anche se difficilmente osservabili fino a pochi anni fa, ci si era illusi che la vita poteva avere a disposizione molte più stelle, anche ben più piccole del nostro Sole. Per queste, ovviamente, la zona abitabile si situa ben più vicina all’astro centrale, date la minore luminosità ed energia, regalate al corteo planetario. Poco male si diceva… anche se vicini è meglio che niente.

E invece no! Basta, infatti, fare pochi calcoli sugli effetti mareali che una stella del genere può causare sui pianeti relativamente prossimi a lei, per distruggere molte speranze. Gli effetti sono essenzialmente tre:

1) la marea tende a portare l’asse di rotazione del pianeta verso una direzione perpendicolare al piano dell’orbita. Senza inclinazione (nel nostro caso è di 23°) non vi sarebbero stagioni (per orbite circolari, ma questo è anche un effetto secondario legato alla marea). Senza stagioni alcune zone del pianeta sarebbero al freddo più intenso ed altre in una continua estate. Non basta, però. Il caldo torrido dell’equatore comporterebbe una rapida evaporazione dell’atmosfera, mentre la notevole variazione termica tra poli e zone tropicali causerebbe spaventosi venti e tempeste.

2) La marea, come nel caso del satellite Io di Giove, causerebbe un riscaldamento notevole dell’interno planetario (sempre che l’ipotetica Terra sia accompagnata da altri fratelli più lontani che tenderebbero a perturbare leggermente la sua orbita) e la formazione parossistica e continua di vulcani su scala globale.

3) Forse addirittura il più grave. L’azione della marea comporta una perfetta sincronizzazione tra periodo orbitale e periodo di rivoluzione, come è capitato per la Luna rispetto alla Terra. Questo vorrebbe dire che il pianeta volgerebbe sempre la stessa faccia alla stella. Metà del mondo vivrebbe costantemente con il Sole sopra l’orizzonte e l’altra metà non lo vedrebbe mai. Lascio a voi immaginare le differenze di temperatura tra i due emisferi e i gradi che si raggiungerebbero in un caso e nell’altro.

I tre effetti renderebbero la vita molto problematica, oltre che agire pesantemente sull’atmosfera e sul mantenimento di acqua liquida e non solo ghiacciata o vaporizzata.

Doccia fredda per gli alieni!

Il nostro Gl581g è troppo vicino alla

sua piccola stella rossa… Niente

alieni su di esso (molto

probabilmente).

Un test compiuto su GI581g (un esopianeta candidato per essere un corpo situato nella zona abitabile), ha proprio mostrato che la sua orbita è sincronizzata con la rotazione e che l’asse è perpendicolare al piano orbitale.

Nessuna stagione, troppo caldo o freddo, e quindi niente acqua liquida, oltre a tutto il resto.

Mi sa che dobbiamo accontentarci di stelle di tipo solare… Peccato!

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40 Commenti

  1. Difficile chiaramente ma…non so’ mi sento lostesso ottimista.
    Forse troppo sognatore Caro Enzo.
    Preciso ed interessante come sempre, carissimo.

  2. Non preoccupatevi!!!
    Le stelle di tipo solare sono, comunque, miliardi di miliardi di miliardi…
    Presenze aliene sono più che possibili: direi certe!!!
    Solo che non abbiamo alcuna possibilità di comunicare con questi amici alieni: almeno per il momento!

  3. Secondo me è sarebbe una grossa limitazione della mente umana e, aggiungo, un grosso errore, pensare che i pianeti che possano (o hanno) ospitato la vita intelligente esistano solo su stelle di tipo solare.
    Del resto noi abbiamo conosciuto solo questa e, franacamente, è un po poco…

  4. Va beh, insomma, non che è che stiamo sgomitando in mezzo ad una galassia piena di alieni…a dire il vero troverei molto più interessante scoprire delle forme di vita estremamente semplici (virus) su un asteroide o una cometa, o chissà, su marte ( anche se, mi pare, che di batteri fossili su marte ci sia già il dubbio concreto ).

  5. di nuovo la riprova che la vita non è un gioco ed è un’estrazione più che fortunata..dobbiamo ancor di più apprezzare ciò che siamo !

  6. Caro enzo bellissimo articolo,voglio scusarmi con te e i blogger per aver alzato di molto il tono,nel precedente post,in particolare con bertu pg,giustamente ognuno la vede a modo suo.
    Adesso riguardo all’articolo odierno,mi trovo d’accordo con la tesi di antonio che le stelle di massa solare sono miliardi di miliardi e la vita anche intelligente troverà il modo di svilupparsi e sopravvivere.
    Ciao a tutti!

  7. Magari mondi del genere non potrebbero sostenere vita intelligente, ma forme di vita molto semplici come batteri o alghe perchè no? Ci sono batteri sulla Terra che vivono in condizioni tali da uccidere all’istante un essere umano, eppure per loro quei posti sono ottimali. Sappiamo ancora troppo poco sulla vita nell’universo per decidere dove può o non può svilupparsi, per ora abbiamo potuto esaminare solo il nostro pianeta eppure abbiamo trovato una varietà enorme di specie. Ritengo Enzo che, come scrivi sovente tu, anche in questo caso vadano usate cautela ed umiltà: in fondo a noi la Terra pare un paradiso perchè ci siamo evoluti su di essa, ad un alieno potrebbe sembrare il peggiore dei mondi possibili.

  8. mi pare che le stelle simili al nostro sole siano circa un terzo del totale cioè almeno 70 milioni solo nella galassia e ci sono altre centomila galassie nell’universo…quanto alla possibilità di alieni credo ce siano abbastanza!

  9. Caro enzo o pensato a questo per ampliare non solo il numero delle stelle potenzialmente in grado di sostenere la vita ma anche la zona abitabile e questa l’idea,il sole e una stella di tipo tauri,ma aumentandone la massa ad esempio 1.5-2 masse solari si otterebbe una diminuzione della sua vita da 10 miliardi di anni a 5 ma ciò implicherebbe anche una elevata irradiazione di energia e quindi una zona abitabile più ampia,con molti più pianeti immessi nel gioco della vita.io penso che sia accettabile un compromesso massa stellare=diminuzione della sua vita maggior area abitabile.
    Se mi permetti una costatazione sugli alieni sinceramente credo due cose,la prima e che essi non siano mostri cinematografici,ma credo che vi siano altre razze umane su altre terre,e questo in base al detto scentifico in un tempo enorme e con grandi potenzialità come e l’universo,qualsiasi cosa sia accaduta,accadrà ancora molte volte e quindi se noi siamo qui,altrove ci saranno altre razze umane forse più alti o bassi o con pelle chiara o scura ecc ma altri esseri umani,fratelli e sorelle che forse non incontreremo mai.
    in secondo luogo e forse un bene anche per loro,e una protezione questa delle distanze nell’universo che li protegge da una razza pedratrice come la nostra,basta vedere cosa abbiamo fatto alle popolazioni precolombiane con l’arrivo di colombo,ancor più cosa facciamo nel depredare l’africa.
    Ciao a tutti e fatemi sapere la vostra ok! :mrgreen:

  10. Mi reintrometto un attimo per dire caro Raffaele che sono daccordo con te sul numero di stelle, sull’ampliamento che illustri nell’ultimo post e anche sui pericoli che i terrestri portano, comunque reciproci perchè anche altre civiltà potrebbero essere simili.
    L’altro Mario ha ragione a dire che il nostro potrebbe essere il peggiore dei mondi per alcuni alieni, anche se io propenderei , come afferma sempre Raffaele, per differenze non proprio profondamente marcate. Comunque il richiamo di Cosmo sull’apprezzare quello che siamo e sulla vita che non è un gioco dobbiamo ampiamente tenerlo presente sia che ci siano o non ci siano.
    Adesso caro Enzo arrivi tu e , giustamente , ci rimetti un po’ in riga: teniamo di conto i precedenti articoli sulle distanze, sulle profonde ed evidenti difficoltà spazio-temporali, sulla biologia che comunque impone o imporrebbe limiti, e tutte le cose di cui abbiamo parlato.
    Ma io avrei un’intenzione chiara : prendo il primo neutrino che passa (la vedo dura) e me ne vado a vedere un po’ in giro se…”c’è nessunoooo??”

  11. cari amici,
    siamo tutti in attesa di non essere soli e di incontraci amichevolmente con altri abitanti di questo meraviglioso Universo. Forse il neutrino di Mario non basterebbe ancora per un viaggio di ricerca… Tuttavia, una cosa è sognare e sperare e un’altra è fare i conti con le distanze e con la complessità del Cosmo. La vita è la complessità della complessità e ci insegna due cose: l’Universo crea cose complicatissime che sembra quasi impossibile credere si siano mai poute formare (siamo gli unici?), ma -contemporaneamente- è bravissimo a superare se stesso quando e come vuole (siamo tantissimi e anche diversi?). Scientificamente continuiamo a mettere paletti, ma in fondo l’Universo ci supera sempre e ci rassicura. Forse il primo incontro ci insegnerà anche a diventare realmente “umani” e a scendere dal nostro trono di orgoglio e superbia… Aspettiamo e vedremo. Magari basterà anche solo una piccola cellula aliena a farci rinsavire…

    ET, aspettaci, stiamo arrivandooooooooooo!!!! :mrgreen:

  12. certo se cerchiamo il paradiso terrestre si può condividere le conclusioni di questo articolo, ma ci siamo già scordati che la luna di giove, europa, è considerato da molti scienziati quale abitat probabile di vita aliena?
    Ebbene la sua “stella”(giove) è spenta! altro che nana rossa. Inoltre l’effetto marea è enorme, infatti crea spaccature profonde sulla crosta ghiacciata.
    Vorrei anche ricordare che la terra ha subito diverse glaciazioni e attualmente le zone del pianeta sotto i zero gradi sono estese, x esempio oggi a Milano sono 0 gradi! Quindi nonostante il clima di un pianeta sia inospitale certe forme di vita adattate al contesto sono possibili se non probabili sopprattutto considerate le moltitudini di stelle di cui le nane rosse sono forse la grande maggioranza. 🙂

  13. caro paolo,
    qui non si cerca il paradiso terrestre, ma solo limitare o ampliare le zone in cui cercare qualcuno che potrebbe risponderci, ossia avere raggiunto uno stato evolutivo superiore. La vita su Europa potrebbe esserci di sicuro, a livello primitivo, ma questa è un’altra cosa…
    E qui dici un’inesattezza: Europa non ha una sua stella privata, ma la nostra stessa stella: il Sole. Giove non gli fornisce energia diretta, ma, insieme ai suoi fratelli satelliti maggiori, un riscaldamento termico interno di tipo mareale, ossia di tipo meccanico. Questo può bastare per qualche cellula isolata, ma non per fare evolvere qualcosa di razionale e ultra complesso (sempre che noi lo siamo davvero…).

  14. Dai Enzo noi lo siamo , anzi abbiamo tutte le caratteristiche e le possibilità per esserlo ma ci diamo da fare, fin dagli albori, per non esserlo e ci riesce sempre meglio, perchè le predette caratteristiche permettono anche di non esserlo ed è sempre la via più facile.
    Basterebbe poco, le caratteristiche ci sarebbero tutte.
    Per quanto sopra è augurabile che eventuali civiltà stiano lontane, per il momento, da noi , siamo abbastanza pericolosi, potrebbe essere necessario essere cattivi ed allora sarebbero dolori…quasi sicuramente per noi.
    Diamoci da fare e cerchiamo comunque di essere abbastanza ottimisti.

  15. ma sì Mario… in fondo sono anch’io un ottimista. In fondo la mia è solo rabbia nel vedere quante meraviglie possediamo e non vogliamo usarle… Speriamo nei giovani! Forza ragazzi!!!! Il buio passerà e il mondo (migliore) sarà vostro. 😛 😛

  16. aggiungo una nota di ottimismo.
    Volendo, gli alieni si possono accontentare di vivere su di un satellite.
    Questo risolverebbe forse tutti e tre i problemi legati alla vicinanza alla stella.

  17. caro Silvio,
    vivere su un satellite non è molto diverso… dato che essi si sistemano in modo sincrono con il pianeta… Guarda la Luna… :mrgreen:

  18. @ Silvio,
    in che senso scusa? La distanza satellite-pianeta è sempre irrisoria rispetto a quella pianeta-stella…

  19. Ciao a tutti,
    Per come la penso io,caro Mario Fiori mettendomi nei panni di una civiltà aliena se io fossi in loro e loro sarebbero in grado di avere un contatto con noi,me ne terrei alla larga sopratutto se si trattasse di un civiltà aliena buoni,al contrario se questa civiltà fosse essa stessa una predatrice allora come giustamente dici tu saranno cavoli amri per noi!
    Non possiamo mica aspettarci di essere invincibili nella galassia,dal punto di vista di una societa aliena predatrice noi siamo come gli indios al tempo della conquista di colombo praticamente indifesi! :mrgreen:

  20. A parte il fatto che il satellite non è detto che sia bloccato rispetto al pianeta (a seconda della distanza da quest’ultimo), ma non lo sarà sicuramente rispetto alla stella. Mi spiego meglio. La rivoluzione del satellite attorno al pianeta fa sì che anche quando il satellita sia bloccato rispetto al pianeta non lo sia rispetta alla stella. Di conseguenza viene a cadere il terzo punto. Per quanto riguarda il primo punto, l’orientamento dell’asse del satellite è legato al pianeta e non alla stella, solo se l’asse viene “raddrizzato” dal pianeta e il piano dell’orbita del pianeta rispetto alla stella è equatoriale allora l’asse del satellite sarà “raddrizzata” anche rispetto alla stella. Forse rimane solo il secondo punto a sfavore della vita su di un satellite.

  21. caro Silvio,
    accidenti hai ragione! Avevo capito male fin dall’inizio …scusa. Tuttavia, se ci fosse completa sincronizzazione spin-orbita (stesso periodo di rotazione per pianeta e satellite e stessa rivoluzione, come per Plutone e Caronte) saremmo allo stesso punto. Dovremmo trovare un satellite piccolo abbastanza….
    Comunque hai perfettamente ragione… 😳 :mrgreen:

  22. D’ accordo con Silvio: Un pianeta gioviano nella zona abitabile di una nana rossa avrebbe i satelliti potenzialmente adatti alla vita. Alcuni satelliti potrebbero avere dimensioni terrestri e quindi condizioni simili alle nostre.
    Se ad esempio Giove fosse al posto della Terra, il satellite Europa sarebbe probabilmente un “pianeta oceano” e Ganimede forse una piccola (ma non tanto)Terra. Quindi nel caso dei satelliti, le tre obiezioni alla possibilità di vita mi sembra perdano di validità.

    Nel caso dei pianeti, il punto 1 mi sembra comunque errato; un asse perpendicolare al piano dell’orbita, riducendo le differenze stagionali, determina nel complesso un clima più freddo (basti pensare alle ere glaciali che sono correlate con i momenti di minor inclinazione dell’asse terrestre).

    Il punto 2 credo meriti il beneficio del dubbio. Guardando sempre il sistema gioviano, solo Io, che è il più vicino, mostra quel parossismo vulcanico di cui si parla. Tenendo conto poi che l’attività vulcanica è fondamentale per il rinnovarsi dell’atmosfera e della crosta di un pianeta, questo fenomeno potrebbe in certi casi essere addirittura positivo, innescando fenomeni geologici in pianeti dotati di insufficiente riscaldamento interno.
    Per il punto 3, secondo altri studi, un’atmosfera sufficientemente spessa potrebbe distribuire il calore in maniera efficiente, tale da garantire condizioni ambientali compatibili con la vita.

    Morale: io darei ancora delle possibilità alle nane rosse, tenuto conto che hanno una vita stabile lunghissima (100 mld di anni) e che gli organismi viventi sanno fare cose incredibili (recentemente si sono scoperti, tra gli stromatoliti, organismi fotosintetizzanti a 770 nm, cioè nell’infrarosso, lo spettro più abbondante nella luce delle nane rosse).

  23. ringrazio Enzo e condivido la sua precisazione sulla vita aliena che potrebbe trovarsi su Europa, però penso che un incontro con una civiltà aliena probabilmente non avverrà mai, nemmeno nei prossimi 100.000 anni!
    Al massimo potremo captare i segnali radio provenienti dal cosmo più profondo. Quindi conviene appassionarsi anche alle più semplici forme di vita aliena perchè queste potrebbero essere scoperte molto molto prima!
    :mrgreen:

  24. Io direi di procedere a piccoli passi. Prima di cercare alieni intelligenti e comunicativi cerchiamo e troviamo un batterio, che è piccolo ma ha il vantaggio di avere un intervallo di ambienti favorevoli enormemente superiore ad un qualunque mammifero e quindi anche un pianeta con condizioni per noi estreme può ospitarlo: più mondi controllo più ho probabilità di trovare vita. A quel punto ci sarà la certezza che la vita esiste anche al di fuori della Terra e si sbloccheranno i finanziamenti per trovare qualcosa di più complesso, perchè guardate che alla fine è sempre questione di soldi, di solito mancanti per la scienza.
    A Silvio: pensavi a qualcosa di simile a Pandora?

  25. @Paolo: veramente pensavo alla luna boscosa di Hoth.

    Mi è venuto in mente che se altri sistemi planetari sono simili al nostro ci sarebbe una carenza di satelliti nei pressi della stella. Comunque in qualunque caso i sistemi planetari di nane rosse sono abbastanza numerosi che almeno una buona parte di essi possano avere condizioni favorevoli o di pianeti o di satelliti per lo sviluppo della vita.

  26. Nel precedente commento intendevo rispondere a Mario, non a Paolo.
    Mi vorrei collegare con l’ultimo commento di Mariano: “(recentemente si sono scoperti, tra gli stromatoliti, organismi fotosintetizzanti a 770 nm, cioè nell’infrarosso, lo spettro più abbondante nella luce delle nane rosse).”
    E’ possibile che le eventuali piante su un pianeta attorno a una nana rossa sfruttino delle frequenze di luce diverse dalle piante terrestri. Se c’è una maggiore quantità di luce nell’infrarosso le piante tenderebberoo a sfruttare quelle frequenze che sono più disponibili. Di conseguenza le piante di questo eventuale pianeta ci sembrerebbero tutte nere. Ma lo stesso vale per gli animali, che si evolverebbero per distinguere i colori (nell’infrarosso) delle piante e quindi gli animali di quel pianeta vedrebbero le loro piante in tutto il loro arcobaleno ma vederbbero le nostre piante tutte nere.

  27. Scusa Silvio, facciamo un po’ di fantascienza sperando che Enzo non si arrabbi :mrgreen:, ma la luna boscosa è di Endor, Hoth è il pianeta ghiacciato dove i ribelli si prendono una sonora batosta.
    Comunque ragazzi siamo tutti traviati da film e racconti, inutile negarlo.
    A Mariano: forse Enzo mi smentirà ma secondo me, se Giove fosse al posto della Terra, Europa vedrebbe evaporare la sua acqua in breve tempo a causa del vento solare data la sua bassa gravità e quindi resterebbe un pianeta oceano per poco, quasi lo stesso discorso per Ganimede, la sua massa è molto inferiore a quella di Marte che già ha dei problemi a conservare la propria atmosfera. Alla fine ci troveremmo con due sassi.
    Vorrei chiedere una cosa ad Enzo: ci sono dei limiti fisici alla dimensione dei satelliti? Per capirsi, Giove potrebbe avere un satellite grande quanto la Terra o più grande?

  28. Ma poi non capisco tutta questa ricerca spasmodica dell’acqua…Mica è detto che ci sia proprio bisogno dell’acqua per dare origine alla vita….Magari in altri pianeti gli esseri viventi bevono azoto allo stato liquido, che ne sappiamo?!

  29. caro Mario,
    a me piace la fantascienza!!!! E scrivo anche racconti di fantascienza come penso sai… Però resta fantascienza….
    Scherzi a parte, se Europa fosse a una distanza tale che il suo pianeta mantenesse l’acqua allo stato liquido, penso anch’io che la sua gravità non basterebbe a preservarla. Direi di no, anche alla secoinda domanda: conosciamo asteroidi che hanno due compagni di massa uguale e quindi…
    In quel caso però vi sarebbe sincronia completa tra tutti i periodi di rotazione e rivoluzione…

  30. A Francesco: c’è un articolo da qualche parte su questo sito che spiega perchè l’acqua è così speciale e perchè ben difficilmente altri liquidi possono prenderne il posto all’interno di esseri viventi.

  31. A Mario ed Enzo. Ipotesi: sistema di Giove in orbita terrestre. Visto che: la magnetosfera di Giove è molto più grande e potente di quella terrestre e protegge i satelliti gioviani dal vento solare (se fosse visibile, vista da qui, avrebbe le dimensioni della luna piena); lo stesso campo magnetico di Giove, in orbita terrestre, dovrebbe essere più forte in quanto alimentato dal vento solare; Ganimede possiede inoltre un suo campo magnetico non trascurabile; considerato tutto questo, forse Europa e Ganimede potrebbero trattenere la propria atmosfera; non sarei così pessimista (sarebbe interessante riuscire a creare un modello matematico e vedere cosa potrebbe succedere).

  32. Secondo me Mariano resta il problema della gravità. Il ghiaccio scaldato dal sole diventerebbe acqua liquida, poi vapore, a quel punto sarebbe disscociato in idrogeno e ossigeno e l’idrogeno se ne andrebbe. La gravità della Terra è appena sufficiente, infatti il nostro pianeta perde, nonostante il campo magnetico, enormi quantità di idrogeno che non si sa ancora come venga ripristinato, forse con le comete. Guarda caso tutti gli altri corpi rocciosi del sistema solare sono senz’acqua liquida, infatti sono tutti più piccoli della Terra e con minore gravità. Se facciamo un paragone con la Luna vediamo che velocità di fuga e accelerazione di gravità dei due satelliti gioviani hanno valori simili al nostro satellite e la Luna è senz’acqua e atmosfera.

  33. Da quello che ho letto vedo che sei prorpio con i piedi per terra, “senza voler offendere nessuno”. Bisogna vedere le altre possibili forme aliene in che modo si sono correlate con il sistema. Un esempio sulla terra, vi è vita nelle più profonde acque degli oceani, oppure nelle zone dove, i gas velenosi per l’uomo vengono espulsi dai vulcani eppure tutto intorno esiste la vita, sono forme primitive è vero ma esistono. E’ possibile che succede anche da altre parti nell’universo.? Chi può dirlo con certezza nessuno.

  34. Qualcuno mi spiega perchè l’assenza di stagioni provoca caldo in alcune zone e freddo in altre?

  35. Enzo scrive: “Scientificamente continuiamo a mettere paletti, ma in fondo l’Universo ci supera sempre e ci rassicura.” E’ un’osservazione bellissima! Molto rinfrancante. Ci vuole proprio. Cerchiamo di rimanere ottimisti! 🙂

  36. A Francesco, se non è troppo tardi: prova ad immaginare se la Terra invece di essere inclinata fosse dritta. Le varie zone del pianeta riceverebbero sempre i raggi solari con un’inclinazione che è l’inverso della latitudine, quindi non cambierebbe niente per l’equatore, ma man mano che si va verso i poli il sole sarebbe sempre più basso sull’orizzonte, tutto l’anno. Alle nostre latitudini vorrebbe dire trovarsi in un eterno autunno o primavera, ma più a nord, o più a sud nell’altro emisfero, sarebbe sempre inverno.