Prima la notizia “ufficiale”: è stata scoperta una stella che orbita attorno al nostro buco nero in soli 11.5 anni (S0-102) e che supera di molto sua sorella S0-2 che ha un periodo di 16 anni. I risvolti scientifici saranno impressionanti. Il poter seguire, su tempi scala umani, il moto di un corpo celeste attorno a un buco nero supermassiccio vuol dire verificare gli effetti più macroscopici della teoria della relatività. Si potrà studiare la deformazione spazio temporale attorno al “cannibale”, sia attraverso la forma dell’orbita sia attraverso i ritardi o gli anticipi degli istanti di passaggio al periastro (o peri…buco?). Inoltre le orbite non sono circolari e quindi vi saranno cambiamenti osservabili tra distanze maggiori e minori. Insomma, un nuovo campo di ricerca che il buco nero ci offre in un piatto d’argento.

Comunque, siamo solo all’inizio e seguiremo nel giro di pochi anni ciò che succederà e come se la caverà Einstein (io penso egregiamente!). Ma torniamo a me…
Una riflessione attorno al carattere di un buco nero (riflessione che fa anche la scopritrice della nuova stella): “Non sembra così pericoloso stare vicini a un buco nero. O, almeno, molto meno del previsto.” Non perché la teoria sia sbagliata, ma perché sicuramente esistono situazioni limite che gli astri conoscono molto bene. Meglio ancora, perché i buchi neri sono personaggi da rivalutare “moralmente”. Vi ricordate cosa scrivevamo Francesca ed io sul buco nero de “L’infinito teatro del Cosmo”? In fondo non è cattivo, è solo un gigante dolce e buono, la cui forza incute paura e può essere travisata. Basta chiamarlo “mostro”! Io però sono andato ancora più in là…
Nel libro molto più allegro “Vini dell’altro mondo”, descrivo un buco nero come un amico fraterno che sa riconoscere chi gli si avvicina con vera passione e comprensione. L’ultimo pianeta visitato in quel libro potrebbe proprio appartenere alla nostra S0-102: sembra avere le stesse caratteristiche! Non vi dico di più per non svelare il finale…
Nel nuovissimo (uscirà tra poco) “Il Gioco delle Stelle”, molto più serio, considero, invece, i rapporti tra gli astri strettamente legati a un unico enorme gioco di squadra. In quel contesto buchi neri e stelle normali non possono farsi del male, ma solo seguire leggi che si sono imposte per uno scopo che non voglio anticiparvi, ovviamente.
Prendetela come volete e consideratemi un po’ matto e/o megalomane … Chi mi conosce sa che non è vero. Ma la mia visione del Cosmo, un po’ fanciullesca ed eretica, sembra proprio funzionare!
Ovviamente, ho scritto questo articolo solo per stimolarvi a comprare i tre libri (e guadagnare milioni di euro…).
Viva il nostro “Black”, vero Francesca?
osservare e calcolare i fenomeni (le stelle in questo caso ) in tempi "umani "è una cosa grandiosa.. ovviamente aspetto anche il proseguo del libro ...
Yeah! Un laboratorio bell'e pronto... E non dobbiamo aspettare tempi biblici per avere dei risultati...
Tra parentesi, venite il 20/21 sul lago
A proposito, non ricordo più come si chiama la vostra amica dell'hotel....
Che notiziona! Ma per gli astronomi sono tempi troppo brevi! Non ci sono abituati.
Grande enzo, questa è la vendetta del nostro Black!
Non vedo l'ora che esca il tuo nuovo libro
Sono contento di questa visone positiva del Buco nero, perchè ha risposto ad una mia domanda sulla vita e coerenza sua dell'Universo.Grazie ombesenzalucesenzaombre E-mail:montesi.luca1@gmail.com