Per comprendere meglio quanto descriverò in questo articolo, suggerisco di rileggere la prima parte, scritta nel lontano febbraio del 2019, dove parlavo della sonda PSP (d’ora in poi, invece di “Parker Solar Probe“, senza alcun riferimento a software grafico o ad hardware ludico esistente…) e delle sue complesse evoluzioni nel Sistema Solare interno.
La missione, partita il 12 agosto 2018, in questi 6 anni e più, ha richiesto ben 7 incontri ravvicinati con il pianeta Venere per poter raggiungere la velocità necessaria ad entrare infine in orbita stabile intorno al Sole.
Il tutto avviene ora con una velocità orbitale pazzesca, da record e che permette alla sonda di non soccombere alle intense radiazioni e temperature quando raggiunge i perieli, laddove può studiare il Sole come mai nessun’altra sonda ha potuto fare.
L’orbita finale di tipo 7
La PSP, grazie al recente flyby di Venere del 6 novembre 2024, è dunque arrivata all’ultimo tipo di orbita (la n.7) che le permette di ruotare intorno al Sole in 88 giorni con un perielio ravvicinatissimo ed un afelio in prossimità dell’orbita di Venere : la sincronia con il periodo orbitale del pianeta Mercurio permette alla sonda di non incrociare mai il pianeta durante il suo cammino e così pure l’afelio prescelto permetterà di non avere incontri ravvicinati col pianeta Venere.
Nella prima parte avevo scritto che “Questo tipo di orbita sarà percorsa almeno 5 volte, dopodiché non si sa cosa decideranno i tecnici della NASA: nel frattempo rimanete sintonizzati, perché se sul sito HORIZONS verranno resi disponibili i dati, sarà possibile una seconda parte dell’articolo”.
Infatti così è stato : nel sito HORIZONS sono attualmente presenti i dati della sonda PSP fino all’inizio del 2029, fatto che mi ha permesso di aggiornare il programma di visualizzazione interattiva in 3D della sonda, che in questo caso inizia non più dal lancio, ma dal 1 gennaio 2024, per poter seguire appunto le orbite più recenti e quelle dei prossimi anni : ancora non è dato sapere se la missione proseguirà dopo l’ultima data del settembre 2025, ma la presenza dei dati fino al 2029 lascia ben sperare.
I record della PSP
Con il passaggio al perielio avvenuto la scorsa vigilia di Natale, la PSP ha battuto un po’ di record relativi alle sonde spaziali, da quando è iniziata l’avventura dell’umanità nello spazio.
In particolare la PSP è arrivata alla minore distanza dalla superficie solare mai raggiunta da sonde spaziali, 6.1 milioni di km, sbaragliando il precedente record della sonda Helios 2 che resisteva dal 1976.
Per ottenere questo, è arrivata alla velocità pazzesca di 692000 km/h (192 km/sec), praticamente più di 10 volte la velocità stimata per la vecchiotta ma velocissima Voyager 1, lanciata nel lontanissimo settembre 1977 e che attualmente si trova lontanissima dal Sole, a quasi 166 UA di distanza : una volta tanto gli americani hanno azzeccato nel segnalare che andando a questa velocità, partendo da Tokio si raggiungerebbe Washington DC in un minuto. Niente male, a meno di non trovare parecchio traffico…
Altro record abbondantemente superato è stato quello della massima temperatura sopportata dalla sonda nel suo volo ravvicinatissimo : grazie allo scudo termico dello spessore di poco più di 11 cm ha stavolta sopportato la bella temperatura di 982°C, senza battere ciglio. A chi si domandasse il perché di questo strano valore per la temperatura, basta risalire all’unità di misura utilizzata ostinatamente oramai solo dagli americani e altri anglofoni, i gradi Fahrenheit, secondo cui il record è stato di un valore tondo di 1800°F.
Dicevo del fatto che ancora i tecnici della NASA non hanno segnalato di quanto potrà essere estesa la missione : da qualche parte (mi pare su Wikipedia americana) è riportato qualcosa che rappresenterà la fine dalla sonda. Ecco una sorta di traduzione.
La sonda proseguirà la propria orbita richiedendo aggiustamenti sul puntamento dei suoi trasmettitori verso la Terra. Ma quando i propulsori ad un certo punto rimarranno senza carburante, non sarà più possibile mantenere il funzionamento completo. La missione prevede che la sonda venga fatta ruotare cosicché i suoi strumenti vengano esposti alle intense radiazioni solari per la prima volta : si otterrà la completa distruzione di tali strumenti, mentre lo scudo termico rimarrà intatto e si prevede che continuerà ad orbitare il Sole per milioni di anni.
Agghiacciante, anche se viceversa si tratta di un oggetto letteralmente squagliato da un calore tremendo : sembra di vedere un film di fantascienza, proprio perché esistono almeno un paio di film che parlano di sonde lanciate in prossimità del Sole : soprattutto “Sunshine”, “Missione Mercurio”, oltre a “Star Trek IV” citato nella prima parte.
Ma veniamo ora al programma di visualizzazione delle ultime orbite della PSP.
Il programma di visualizzazione 3D interattiva
Cliccando questa immagine
si otterrà come di consueto l’apertura di un’altra pagina del browser, sia su PC che sul nostro dispositivo mobile (meglio un tablet rispetto ad un cellulare, per le dimensioni del diagramma che otteniamo).
All’apertura della pagina la schermata mostra la situazione al primo giorno di gennaio del 2024 e premendo il tasto play più volte, possiamo seguire le orbite della PSP che si fermano ad ogni perielio.
Ad un certo punto il programma si ferma con l’ultimo flyby con Venere, il settimo dal momento del lancio, avvenuto il 6 novembre e che ha fornito alla PSP l’ultimo impulso per fornirle la velocità necessaria a passare indenne i successivi perieli : premendo play vediamo che il successivo perielio è proprio quello dei record, della vigilia di Natale e possiamo notare che l’orbita è diventata ancora più eccentrica rispetto a quella vista all’inizio della simulazione.
Il programma proseguirà mostrando, orbita dopo orbita, i perieli che si ottengono con i dati di HORIZONS fino all’inizio del 2029, con la sonda che segue appunto la famosa orbita di tipo 7, quella definitiva.
Possiamo notare che ogni volta che la sonda si ferma in corrispondenza di un perielio, la posizione di Mercurio (il pallino rosso) è sempre più o meno nello stesso punto della sua orbita a testimonianza del fatto che le orbite di Mercurio e della sonda PSP sono sincronizzate, percorse entrambe in 88 giorni.
In più vedremo che il pianeta Venere non incontrerà più la PSP, ma solo in un’occasione (che lascio a voi scoprire!) i due oggetti apparentemente si avvicineranno, ma solo a causa della scala assolutamente ridotta del diagramma…
Il destino della Parker Solar Probe ed il modello della LEGO
Ho parlato prima del destino che aspetta la sonda quando terminerà la riserva di carburante: quando la NASA prenderà una decisione in merito, lo comunicherò con una NEWS spiegando quello che sarà successo o succederà di lì a breve alla sonda Speedy Gonzales…
A questo punto invece vi segnalo che a breve pubblicherò un altro articolo in cui mostrerò il modello realizzato con i mattoncini della LEGO proprio della mitica sonda, insieme all’altra sonda della NASA JUICE, attualmente in viaggio per raggiungere fra qualche anno Giove con la missione di orbitare intorno al pianeta gigante.
Rimanete sintonizzati!
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