Stiamo sfondando una porta aperta: che gli in-famous Starlink e le altre mega-costellazioni di satelliti siano una dannazione per l’astrofotografia è una cosa nota da anni.
Fin da subito, come sono apparse le multiple strisciate di questi satelliti nelle foto professionali e amatoriali si è alzata un’unanime voce preoccupata, relativa al grosso problema che si chiama in gergo photobombing di strisciate di luce.
Qualcosa è stato fatto, ma più si va avanti, maggiore sarà il numero di satelliti di queste costellazioni con conseguente aumento dei puntini visibili in cielo.
Su questo argomento è apparso un articoletto (su SpaceWeather) che mi accingo a tradurre (aggiungendo miei commenti senza per forza scrivere “ndr”) , riportando in questo contesto varie immagini che a noi appassionati fanno molto pensare, ma a chi di dovere evidentemente non interessano più di tanto.
La cometa interstellare vs Starlink
Prima di proseguire la lettura di questa news, aprite questa pagina del sito Heavens Above, dove sono visualizzati tutti gli oggetti Starlink in real time oppure quelli dei singoli lanci.
Davvero impressionante…
Dire che la situazione è sfuggita di mano è un eufemismo: solo di Starlink ce ne sono 8000 e quando SpaceX ha iniziato nel (lontano) 2019 il suo programma di internet spaziale, gli astronomi avevano espresso la propria preoccupazione sulle possibili interferenze nell’astrofotografia.
Eccone un chiaro e lampante esempio in questo video della cometa 3I/ATLAS

Il fotografo Jose de Queiroz dell’Osservatorio Mirasteilas, di Falera, Svizzera afferma che “ben 4 satelliti sono passati attraverso il capo di ripresa mentre fotografavo la cometa” e qui vediamo in sequenza le 4 foto dei satelliti.




Allucinante, specie la seconda foto…
L’autore continua dicendo che “tutti e 4 i satelliti che si sono intromessi nel filmato sono drammaticamente più luminosi della cometa.
E se non riuscite a trovare la cometa, potete vederla in questa foto”

Di sicuro un transito satellitare che avesse intersecato la cometa 3I/ATLAS avrebbe sopraffatto la debole luce della cometa e qui ne vediamo un altro esempio in un’animazione
da parte di Michael Jaeger e colleghi, dell’AZM (Astronomisches Zentrum di Martinsberg in Austria), realizzata il 18 agosto e che avevamo già incontrato nel nono aggiornamento.
Concludo con l’invito dell’autore del post, di imparare qualcosa in più sull’inquinamento luminoso da parte delle mega-costellazioni visitando il sito della IAU (la ben nota International Astronomical Union) riguardo la protezione del cielo buio, nero (di una volta…).
Anche perché c’è qualcosa che ancora possiamo fare, visitando in particolare questa pagina del sito della IAU.
Ricordo infine che in questa pagina trovate tutte le NEWS riguardanti la cometa interstellare 3I/ATLAS: è una pagina che si aggiorna a mano a mano che pubblico nuovi articoli.
Cieli sereni! e soprattutto bui!
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