Hubble è di nuovo al lavoro

Dopo due settimane di trepidante attesa, il telescopio spaziale ha ricominciato a deliziarci con le sue fantastiche immagini.


Hubble è di nuovo al lavoro

Due settimane fa il computer di bordo che sovrintende alle operazioni di Hubble era incappato in qualche misterioso errore e, come da protocollo, il telescopio spaziale era stato posto in modalità protetta. Ogni tentativo da terra per provare a riattivare il sistema sembrava inefficace e già c’era chi presagiva un’ingloriosa uscita di scena. Fortunatamente, però, i tecnici sono riusciti anche stavolta a rimediare all’intoppo e hanno nuovamente messo Hubble nelle condizioni di svolgere il suo prezioso lavoro.

Per verificare la piena funzionalità del sistema, il 27 e 28 ottobre scorsi – appena un paio di giorni dopo la sua riattivazione – Hubble ha puntato la Wide Field Planetary Camera 2 (WFPC2) verso Arp 147, una coppia di galassie interagenti distanti 400 milioni di anni luce in direzione della costellazione della Balena e ha mostrato di essere ancora in grado di offrire i suoi fantastici standard di qualità. Prestazione ineccepibile per la strumentazione e immagine perfetta, dunque, con le due galassie (una vista di fronte e l’altra di taglio) che disegnano un bel 10 nell’immagine. Mettiamola così: è l’immagine stessa che assegna a Hubble il massimo dei voti.

Al di là della soddisfazione per lo stupendo panorama galattico e, soprattutto, perchè Hubble è nuovamente in servizio, l’immagine di Arp 147 ci offre alcuni spunti sulle conseguenze dell’interazione gravitazionale tra due galassie. L’evidente $anello$ blu sede di una intensa produzione stellare che caratterizza la galassia a destra nell’immagine, infatti, è stato generato proprio a seguito dell’incontro tra le due galassie. Come un sasso lanciato in uno stagno, il passaggio della galassia di sinistra attraverso l’altra ha generato un’onda circolare in espansione, praticamente un fronte di densità più elevata che si allontanava dal punto di impatto.

Non appena questo fronte di densità si è scontrato con il materiale circostante, richiamato verso l’interno dall’azione gravitazionale, si è innescata una intensa produzione di nuove stelle. Nell’immagine, inoltre, si può notare un grumo polveroso e rossiccio nella parte inferiore sinistra dell’$anello$. Gli astronomi ritengono che è lì che probabilmente si trovava il nucleo originario della galassia.

Una doverosa precisazione conclusiva a proposito dei colori dell’immagine (senza dubbio ben nota a chi abitualmente si delizia con le immagini di Hubble). L’immagine è stata assemblata sovrapponendo le riprese compiute dalla WFPCT2 con tre differenti filtri. I colori blu, verde e rosso indicano le riprese effettuate rispettivamente nel blu, nello spettro visibile e nell’infrarosso.

Informazioni su Stefano Simoni 644 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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