Che fine ha fatto la Banda Equatoriale Meridionale su Giove?

Dopo il periodo di invisibilità dovuto alla congiunzione superiore con il Sole, il pianeta Giove ha sorpreso tutti con un cambiamento notevole del suo aspetto.


Giove ha perso una delle sue famosissime fasce equatoriali, quella lungo la quale appare la Grande Macchia Rossa: gli scienziati se ne stanno domandando il motivo.

Ricordo che Giove, il più grande dei pianeti del Sistema Solare, mostra di solito due bande oscure nella sua atmosfera, una nell’emistero settentrionale ed una in quello meridionale. Ma le foto più recenti scattate da astrofili hanno rivelato la scomparsa di quella che si chiama Southern Equatorial Belt, lasciando dunque spoglia la zona meridionale del pianeta.

Questa banda era presente quando alla fine dello scorso anno Giove si è portato al di dietro del Sole nella sua orbita. Una volta emerso dal bagliore della nostra stella, tre mesi dopo, la banda si è volatilizzata.

Ecco come appare Giove in questo mese (a sinistra), paragonato a come appariva nel luglio del 2009

Ecco come appare Giove in questo mese (a sinistra), paragonato a come appariva nel luglio del 2009. Le immagini presentano colorazioni differenti, ma questo è normale data la lunga distanza di tempo tra i due istanti di ripresa

L’astrofilo e giornalista Bob King, detto “Astro_Bob”, è stato uno dei primi a notare questo strano fenomeno, dicendo: “Giove con una sola banda equatoriale assomiglia molto a Saturno quando i suoi anelli sono di taglio e dunque invisibili per un certo tempo: non sembra nemmeno lui…”

Ma non è la prima volta che questo fenomeno abbastanza inusuale sia stato notato: Giove perde o recupera una delle sue bande equatoriali ogni 10-15 anni, ma il perché ciò succeda rimane inspiegabile.

Il pianeta è una sfera gigante di gas e liquido ad una distanza dal Sole pari ad un po’ più di 5 volte la distanza della Terra dal Sole e la sua superficie è composta di dense nuvole multicolori (rosse, marroni, gialle e bianche) allineate in aree dal colore chiaro chiamate “zone” e regioni più scure, chiamate “bande”.

Giove presenta un sistema complesso di bande equatoriali

Giove presenta un sistema complesso di bande equatoriali

Queste bande sono formate da varie componenti chimice disposte a differenti quote: le nuvole più alte e più chiare, all’interno delle “zone”, sono formate da cristalli di ammoniaca congelata, mentre le nubi più scure, a più bassa quota, sono formate da composti chimici dello zolfo e del fosforo. Queste nuvole sono incanalate in bande a causa di forti venti che soffiano a quasi 600 Km/h provocati dalla rapidissima rotazione del pianeta (9 ore circa, paragonati alle 24 ore della rotazione su se stessa della Terra).

Anche Anthony Wesley, noto per aver fotografato la macchia causata da un impatto sulla superficie di Giove lo scorso anno, ha monitorato la sparizione della banda dal suo osservatorio casalingo in Australia: “Già dall’anno scorso si poteva notare che la banda si stava sbiadendo: chiunque, osservando Giove, poteva accorgersene” ha detto alla The Planetary Society. “C’è stata una corsa per cercare di vedere cosa sarebbe cambiato al ritorno alla vista”.

Wesley ha affermato che, pur essendo un mistero cosa abbia causato lo scolorimento della banda, la migliore spiegazione è che questo scolorimento è collegato ad attività temporalesche precedenti. “Ci si domanda ora quando riapparirà la banda equatoriale meridionale, al pieno della sua attività.”

Di solito questo avviene gradualmente per passi successivi: dapprima si forma una macchia bianca brillante nella zona meridionale, poi pian piano questa inizia ad emettere macchie di materiale più scuro, che poi vengono schiacciate dalla forza dei venti di Giove a formare nuove bande, cosicché il pianeta ritorna al suo aspetto più consueto.

Giove arriverà al punto più vicino alla Terra il 24 settembre, allorché darà l’opportunità a tutti gli appassionati di osservarlo senza una delle sue inconfondibili bande.

Tratto da: http://www.dailymail.co.uk

Informazioni su Pierluigi Panunzi 538 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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4 Commenti

  1. Anche a me è successo di vedere un fenomeno simile diversi anni fa, solo che la banda era schiarita per metà. E’ stato un bell’effetto e mi ricordo che chiesi chiarimenti all’UAI. Anche loro mi confermarono che non era la prima volta che si verificava questo evento. Comunque al telescopio era molto particolare, direi suggestivo.

  2. Questo é il segno evidente che il clima di un pianeta subisce naturalmente modificazioni cicliche. Il che potrebbe “smontare” almeno in parte tutta una serie di teorie sul global warming.

  3. Ogni 10/15 anni? Non è che possa avere qualche relazione con il ciclo solare? Anche se mi sembra improbabile…

  4. Possibile che questo sia dovuto ai fenomeni atmosferici?Poichè come sappiamo la grande macchia rossa presenta al suo interno un immenso uragano…la scomparsa di quella banda potrebbe indicare che all’interno di essa i fenomeni atmosferici siano cessati.Poi quando la banda ritorna scura l’attività atmosferica di quella zona è piu’ intensa.Questa è uuna delle ipotesi piu’ logiche.Questa teoria potrebbe essere esatta poichè come sappiamo la nostra vita,quella degli animali insomma dalle piu’ piccole cose alle cose piu’ grandi(come si teorizza per l’universo) è basata su un ciclo…probabilmente anche giove ha un suo 🙂