
Rappresentazione di HD 209458b
L’esopianeta HD 209458b non è certo uno sconosciuto per chi si interessa di sistemi planetari che orbitano intorno ad altre stelle. Anzi, è tra i pianeti extrasolari più studiati dagli astronomi. Questo onore lo deve soprattutto al fatto che è uno dei pochi pianeti dei quali si è potuto osservare il transito davanti al disco del suo Sole, una stella distante 150 anni luce nella costellazione di Pegaso.
Poichè la distanza tra il pianeta e la stella è un decimo di quella che separa Mercurio dal Sole, lungo tutto il corso della sua orbita – che completa in solo tre giorni e mezzo – HD 209458b sperimenta temperature davvero torride. Per questa particolarità, unita alle dimensioni paragonabili a quelle di Giove, il pianeta viene catalogato tra i cosiddetti “hot Jupiter” , una tipologia di oggetti celesti che comprende quasi il 15% dei pianeti extrasolari scoperti finora.
Precedenti analisi avevano consentito di individuare nell’atmosfera del pianeta alcuni elementi chimici quali l’ossigeno, il carbonio e il sodio, come pure un enorme bozzolo di idrogeno, la cui forma richiamava quella di una coda cometaria. Sull’ultimo numero di Nature è stato pubblicato un ulteriore studio proprio sullo strato più esterno dell’atmosfera di HD 209458b. La ricerca è stata compiuta da un team di astronomi coordinati da Gilda Ballester (University of Arizona), che hanno studiato i dati raccolti dallo spettrografo di Hubble nel 2003 e che non erano ancora stati analizzati.
I ricercatori hanno individuato e studiato la regione dell’atmosfera di HD 209458b in cui la temperatura si impenna da circa 700 a oltre 14 mila gradi centigradi e sono così riusciti a chiarire alcuni meccanismi che stanno all’origine della dispersione dell’atmosfera del pianeta. La radiazione ultravioletta proveniente dalla stella riscalda il gas degli strati più esterni proprio come un pallone e il gas è talmente caldo che non viene più trattenuto dalla gravità del pianeta e fugge nello spazio. Un calcolo sommario di questa perdita di materiale indica che ogni secondo vengono disperse nello spazio circa 10 mila tonnellate di gas, più o meno l’equivalente di tre Cascate del Niagara.
Che futuro si prepara dunque per HD 209458b? Gli astronomi, che stimano la vita di questo pianeta in oltre 5 miliardi di anni, non hanno dubbi: nonostante il suo incredibile ritmo di svuotamento, HD 209458b non sembra proprio destinato ad avvizzire tanto rapidamente.
Fonte: http://www.coelum.com/index.php?goto=news&nva=2007&nvm=2&id=345
Ottimo lavoro ragazzi (scusate questa parola) è che quando vedo gente che fà queste cose mi sento euforico.Sono anch’io un appassionato di astronomia e organizzo conferenze ( in media 5 all’anno) per invogliare i giovani, che oggi sono carenti in tutto, ad interessarsi di astronomia.Di professione insegno matematica e fisica in un liceo scientifico e quanto mi costa far capire loro un pò di fisica e poi astronomia. Se volete andate sul sito che vi scritto. Grazie per l’attenzione.M.D.