Un ponte di gas

Scoperto grazie a osservazioni radio il punto di contatto con la Via Lattea del gigantesco ponte di idrogeno che la unisce alle Nubi di Magellano.


Un ponte di gas

Le Nubi di Magellano sono due piccole galassie irregolari che si trovano proprio a due passi dalla Via Lattea. L’attrazione gravitazionale molto intensa ha generato una sorta di ponte di idrogeno tra le Nubi e la nostra galassia. Gli astronomi chiamano questa struttura Leading Arm – letteralmente: braccio che sta davanti – ed il suo studio può dirci molto sulle dinamiche gravitazionali in atto.

Lo scenario attualmente tracciato ipotizza per le Nubi di Magellano una lenta cattura da parte della Via Lattea e il loro drammatico smembramento dopo aver invano tentato, percorrendo qualche orbita disperata, di sfuggire a quella terribile morsa gravitazionale. Un recente studio, pubblicato all’inizio di febbraio su Astrophysical Journal Letters, fornisce nuove informazioni su quel ponte di idrogeno e sembra confermare la correttezza dello scenario.

Grazie alle misurazioni ottenute con le parabole di Parkes e Narrabri, infatti, il team di radioastronomi coordinati da Naomi McClure-Griffiths (CSIRO – Australia) è riuscito a determinare con precisione il punto di contatto tra quel braccio di idrogeno e la Via Lattea. Quel dito gassoso – il nome ufficiale è HVC306-2+230 – sta affondando nella Galassia a circa 21 kpc da noi in direzione della Croce del Sud. “E’ stata un’esperienza emozionante – ha confidato la McClure-Griffiths – poter determinare con precisione il punto in cui quel gas si sta tuffando nella Via Lattea; di solito è molto arduo riuscire a risalire alle distanze di simili strutture.”

L’importanza dello studio sta nel fatto che comprendere con precisione dove sta puntando quella propaggine gassosa può essere determinante per riuscire a prevedere dove andrà a finire tutto il resto delle Nubi. E sembra proprio fuori discussione che alla fine le Nubi si uniranno alla Via Lattea e non ce la faranno a sfuggire al suo soffocante abbraccio.

Se per il futuro tutto sembra scontato, non è così per il passato. Recenti misurazioni del telescopio spaziale Hubble, infatti, mostrerebbero che le Nubi si stanno muovendo più rapidamente di quanto si pensasse finora. Una particolarità che potrebbe indicare che lo scenario delle Nubi come compagne di lungo corso della Galassia potrebbe essere sbagliato. Una elevata velocità, infatti, sarebbe più in linea con un episodio di cattura al volo piuttosto che con un regolare orbitare di galassie satelliti. Insomma, lavoro di fino in vista per gli esperti di dinamica.

Fonte: Coelum

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Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.