Giove e dintorni

La seconda tappa del nostro viaggio ci porta su Giove, il pianeta più grande del Sistema Solare. Vi siete mai chiesti come apparirebbe visto dai suoi quattro satelliti principali? Buona visione!


Tra i vulcani attivi di Io

Giove ormai è lontano: abbiamo appena “iato”, “aiato”, insomma…siamo atterrati su Io. Se non vediamo Giove, è perchè siamo sul lato sbagliato che non vede mai il gigante gassoso. Non a caso i Pink Floyd hanno pubblicato parecchi anni fa un album intitolato “Dark side of Io”: un grande successo degli spazi siderali…

Giove da Io

Invece atterrando sul lato giusto (figura) ecco che Giove manifesta tutta la sua presenza con un po’ più di 30° di diametro apparente: pensate che Io orbita intorno al $gigante$ ad una distanza di poco superiore a quella della Luna dalla Terra, quindi da questo si può capire quanto è grande Giove. Immenso! Imponente come è Marte visto da Phobos, (ricordate?) solo che quest’ultimo ruota a poco più di 9000 Km da Marte, quasi come se fosse un suo satellite artificiale: pensate ad esempio che i satelliti geostazionari (quelli verso cui puntate le vostre parabole) viaggiano a ben 36000 Km dalla Terra.

Altro ricordo di quando ero bambino: alla TV dei Ragazzi facevano anche telefilm di fantascienza, in cui improbabili astronauti sbarcavano sulla Luna e dicevano che stavano camminando sul luniccio… Battutaccia tremenda: terra – terriccio, luna – luniccio… E nel nostro caso, su Io, cosa ci sarà? Lo iiccio ? Ioiccio ? Beati gli inglesi che non hanno tali problemi…

Europa e Ganimede da Io

Torniamo seri: se da Io guardiamo verso l’esterno, verso gli altri satelliti che sono il nostro obiettivo, ecco (figura) Europa vicinissima al bordo di Giove: guardando il $reticolo$ altazimutale, potete capire che Europa vista da Io è molto piccola, dato che la Luna, vista dalla Terra ha un diametro di mezzo grado, mentre Europa non arriva nemmeno ad un quarto di grado. Così come da Giove, Ganimede è grande quasi quanto Europa, ovviamente come aspetto visivo.

Callisto da Io

Callisto infine è anche lui piccolino, visto da Io (figura), ma il fatto è che siamo pure condizionati dalla mole immensa di Giove. Pensate invece che atterrando su Io nei pressi del suo equatore, avremmo Giove proprio allo zenit! Non dovrebbe essere uno spettacolo rassicurante, data la perenne presenza minacciosa di un incredibile Giove sulle proprie teste e questo spiega perché gli iani (chi sono? facile! sono gli abitanti di Io!) sono da sempre considerati iatici… (lunatici…)

Eccoci su Europa

Giove da Europa

Dopo le difficoltà linguistiche create da Io, ecco finalmente una manovra facile: “europiamo” sulla superfice di Europa, giustappunto…Da qui Giove appare come un grosso disco schiacciato (figura), di dimensioni un po’ più contenute, ma si parla di circa 12°! Anche così Giove è enorme!

Viaggio su Ganimede

Giove e io da Ganimede

Eccoci qui sul $gigante$ dei satelliti: “ganimediamo” senza problemi e volgiamo subito lo sguardo a Giove, (figura) che da qui raggiunge al massimo gli di diametro, che sembrano pochi, ma sono comunque un’enormità, essendo ben 16 volte il diametro della Luna che noi vediamo dalla Terra.

Transito di Io su Giove visto da Ganimede

Io invece quasi scompare, potendosi confondere con una delle tante macchie di Giove. In realtà invece ingrandendo l’immagine di un transito di Io su Giove (figura) ci accorgiamo che è invece ben difficile confonderlo con le macchie!

Transito di Europa su Giove visto da Ganimede

Altro spettacolo da non perdere è il transito di Europa sul disco di Giove (figura), dato che stavolta il satellite si vede molto bene sullo sfondo delle bande equatoriali del $gigante$ gassoso. Pensate quante possibilità di vedere transiti su Giove, proprio perché il disco apparente del pianeta è così grande che ben difficilmente ne salteremo qualcuno.

Callisto, Giove e Nettuno da Ganimede

Callisto, come al solito, appare molto piccolo ed in questo caso ho avuto la fortuna di osservarlo mentre emergeva dal bordo di Giove quasi in contemporanea con il pianeta Nettuno (figura): è uno spettacolo indimenticabile!

Arriviamo infine su Callisto

Le Pleiadi e Giove da Callisto

Alla fine di questo giro dalle parti di Giove, “callistiamo” ancora una volta senza problemi linguistici sul più lontano dei quattro satelliti meta del nostro viaggio. Già immaginiamo che il $gigante$ gassoso apparirà ancora più piccolo, dato che ci siamo allontanati ancora da questo: infatti la figura ci mostra una meravigliosa occultazione radente delle Pleiadi da parte di Giove che ora arriva ad appena (si fa sempre per dire!) 4° di diametro apparente. In questo caso siamo sempre 8 volte il diametro della Luna vista dalla Terra

Tutti i corpi celesti osservati da Callisto

Da questo satellite lontano, gli altri tre appaiono molto piccoli ed infatti riusciamo addirittura ad immortalarli in un’unica foto. Anche da qui infine, avendo un po’ di pazienza e tanto tempo, potremo vedere Io, Europa e Ganimede passare davanti al disco di Giove, giocando a rimpiattino con le macchie del pianeta gassoso. Ma non abbiamo tempo: Saturno e i suoi anelli ci aspettano! Lo spettacolo è garantito!

Informazioni su Pierluigi Panunzi 537 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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12 Commenti

  1. 😯 e quindi Ganimede e Callisto sono grandi quasi come Marte, ovvero un pò meno della metà della Terra. Allora sarà relativamente facile camminare, per la gravità, sulla superfice di questi satelliti per i futuri astronauti, e lavorarci, ovviamente, per estrarre tutte le risorse :mrgreen: dal sottosuolo

  2. Premesso che Stellarium è un gran bel programma e mi salva la vita nelle serate nuvolose, aggiungo che quest’articolo è una gran fig..a!
    Bravo Pierluigi…eh si…ogni giorno mi dai sempre più soddisfazioni!!! 😆
    Appena possibile andiamo a prendere una pizza su Ganimede?!!!
    E’ quello che mi piace di più! anche se per una pizza forse sarebbe più indicato Io!!!
    😀
    besitos a todos!

  3. grazie arranita! 😳 😉
    in effetti quando il cielo è nuvoloso (ultimamente molto spesso… 😈 ) stellarium mi permette di continuare a fare osservazioni!
    ok per la pizza su ganimede, ma pare che la facciano davvero meglio su Io: ma si sa, è questione di gusti… Per ottime grigliate di pesce invece mi dicono che bisogna andare su Nettuno! 😆 😆
    Torniamo seri… La prossima puntata sarà su Saturno: che spettacolo!
    a presto!

  4. Mi avete fatto venire fame! Deciso: stasera pizza, anche se sulla Terra…
    bravo PierLuigi, bell’articolo! Non vedo l’ora di leggere la descrizione di Saturno. 😎 Esiste qualcuno che ipotizzi vita marina su Nettuno?

  5. @Maurizio
    La mia battuta era ovviamente legata al fatto che Nettuno era il dio del Mare e tutti i suoi satelliti (passati e recenti) sono stati battezzati con nomi di divinità marine o comunque legate all’acqua…
    Più seriamente 😎 , Nettuno è ricoperto da una coltre di nubi principalmente formata di gas (idrogeno, elio) e idrocarburi (metano) per cui vita marina, così come la concepiamo noi, non è così probabile: forse in qualche satellite, chissà…

  6. Salve Pierluigi, io non ancora riesco ad utilizzare Stellarium come te, ovvero non riesco a spostarmi dalla Terra..mi puoi aiutare? comunque ho la versione 0.9.1. che penso sia l ultima…grazie

  7. @Mattia e @tutti gli interessati:
    ho già scritto un articolo, una mini guida, in cui spiego brevemente come usare Stellarium.
    Nell’attesa che questo articolo venga pubblicato, consiglio vivamente di studiare il manuale (è in italiano!): leggetelo un po’ per volta dato che è abbastanza lungo e difficile, ma completo!

  8. Ecco il link ai manuali utente, in Italiano siamo fermi alla versione 0.7.1, ma sono presenti la maggior parte delle funzioni.

    @Pierluigi
    Fino ad ora, per le mappe del cielo del mese, ho sempre usato la versione 0.8.2 e non l’ultima (sebbene la utilizzi offline), perchè nella versione 0.9.1 le stelle principali delle costellazioni appaiono troppo puntiformi e non demarcano bene la costellazione stessa.

    Ecco quindi che sono andato a spulciare il file di configurazione del software (0.9.1) e mi si è aperto un mondo! Praticamente è possibile cambiare tantissimi parametri non presenti nell’interfaccia. Ad esempio il colore delle linee delle costellazioni, del cielo e dei punti cardinali. Tra questi ho trovato anche la gestione della “puntiformità”, e ho praticamente replicato il setup della vecchia versione.

    Tutto questo per dire che una guida avanzata su Stellarium, che apporterebbe valore aggiunto a quella già esistente, potrebbe proprio essere la personalizzazione del software. Che ne dici, facciamo un sunto dei parametri più importanti e li pubblichiamo insieme alla guida già scritta da te? 😛

  9. Sì stefano! Sono pienamente d’accordo, così facciamo un favore a tutti i nostri amici astrofili! 😉
    Trovo che per pianificare una serata di osservazioni e di foto astronomiche, oppure semplicemente per volare nel sistema solare, stellarium è proprio indispensabile!