
Il trecentoventinovesimo concorso di gastronomia galattica si svolgeva quest’anno su Altair V. Gli abitanti del pianeta erano celebri in tutta la Via Lattea per i loro manicaretti, impreziositi dalle centinaia di spezie che crescevano nel labirinto di rocce dell’emisfero sud. La buona cucina era una specie di religione per questo popolo raffinato e sensibile. Il concorso consisteva nella presentazione dei migliori piatti proposti dagli chef di cinque pianeti, sparsi qua e là per la galassia, che avessero dato garanzie di altissima qualità culinaria.
I lucertoloni verdi di Altair furono ovviamente onorati che la scelta del luogo di sfida fosse caduto sul loro pianeta, anche perché erano profondamente convinti di essere i migliori. Prepararono la sala di degustazione in modo impeccabile. Ogni chef aveva a disposizione una piccola cucina con tutte le apparecchiature e con i migliori prodotti necessari per le sue creazioni. La giuria era composta da rappresentanti scelti a caso tra i pianeti non partecipanti al concorso. Ovviamente dovevano aver dato già prova di essere veri intenditori, ma anche di non aver mai avuto alcun contatto con i partecipanti. Quasi un secolo prima, alcuni giurati erano stati pagati per votare un piatto particolare e lo scandalo aveva fatto il giro della galassia. Per tre anni il concorso venne sospeso, per poi riprenderlo solo con garanzie ben più sicure.
I pianeti scelti per la sfida erano: Altair V, sia perché paese ospitante sia per gli altissimi meriti acquisiti. Seguiva Deneb VI, celebre per le fritture deliziose dei suoi moltissimi insetti volanti. Poi Vega III, il cui chef era famoso per la cucina innovativa, dagli accostamenti molto azzardati. Il quarto pianeta sarebbe stato Aldebaran VIII, un rientro importante dato che molti anni prima aveva vinto due volte consecutive con un fantastico paté di Chionodonte, piccolo mammifero marino dell’oceano settentrionale. Infine, per la prima volta in concorso, Sole III. Nessuno conosceva le virtù culinarie del piccolo pianeta, che era entrato nella società galattica da pochissimi anni. La sua civiltà era l’ultima arrivata ed era ancora un po’ primitiva. Proprio per cercare di inserirli velocemente nel contesto interstellare erano stati accettati al concorso, anche se probabilmente non ne sarebbero stati all’$altezza$. Era stata una decisione sofferta, ma alla fine la maggioranza aveva deciso per il si.
Venne finalmente il giorno della grande sfida. Centinaia e centinaia di giornalisti ed esperti del settore assiepavano le tribune. Ma tutta la galassia seguiva con passione un evento così importante, sia attraverso i più fortunati e benestanti che avevano potuto permettersi un posto sugli spalti del palazzo dei Giochi Gastronomici, sia attraverso i miliardi e miliardi di esseri incollati davanti alla galavisione. Iniziò lo chef di Altair V, accolto da un tripudio di applausi, che propose uno splendido spiedino di serpente marino velenoso e scorpioncini di deserto, immerso in una crema di spezie e latte di capra di montagna. La cottura era piuttosto complessa e doveva riuscire a legare perfettamente i sapori contrastanti dei principali ingredienti. La giuria degustò con studiata calma e non fece assolutamente trasparire nessuna reazione.
Fu poi la volta di Deneb VI. Il massiccio chef dalle lunghe zanne acuminate, si destreggiò con maestria e preparò una delle sue famose fritture: un letto di locuste giganti faceva da base ad un succulento ragno volante, circondato da mini-scarafaggi cavernicoli. Una delicata salsa di mosche di palude, finemente tritate, concludeva quel tripudio di colori e sapori. Il profumo che ne derivava era inebriante e nuovamente la giuria dovette fare un grande sforzo per non far trasparire alcuna emozione.
della serie “spaghetti cuoco e insalatina”!
ma quanto hai mangiato, in questi giorni, enzo?
e, in particolare, che cosa? 🙄
sorrisiallaclerici (che non è un piatto di portata)
daria
@daria,
in effetti non ho mangiato moltissimo … ma avevo voglia di qualcosa di esotico!! hai passato buone vacanze? Dovrei scrivere qualcosa sulle vacanze, ma tra poco le comincio anch’io …
@enzo. vacanze buone fino a quando sono durate!
ti anticipo che stefano, da bravo capitano coraggioso, ha deciso -dopo un attimo di perplessità- di pubblicare il mio racconto.
ti anticipo anche che lo dedico a te, perchè è dai tuoi articoli sullo spazio-tempo e sul big bang -che è avunque intorno a noi (come la sfiga)- che nasce la storia di questo viaggio
sorrisonarratore
daria
@Daria,
sono ansioso di leggere il tuo racconto e sono felice che io ti sia servito da “molla”. 😛 Comunque, non portarmi via il … lavoro !! 😈
Ovviamente sto scherzando e ti abbraccio con tanta stima 😉