La comparsa del rappresentante di Vega III fu accolta da un grande applauso del pubblico. Era sempre un’esperienza esaltante capire come quell’aitante felino riuscisse ad accostare perfettamente ingredienti completamente diversi. Ancora una volta lo chef non deluse. Aprì diagonalmente il delicato fegato di un plantigrado delle pianure e lo farcì con spezzatino di scimmia albina. Il tutto fu immerso nel sangue dolcissimo di un maiale marino. Appena scottato su un fuoco vivace il piatto inondò la sala di un profumo irresistibile. Il sangue coagulato insaporiva il fegato ripieno e ne trasformava i sapori. Un vero colpo di genio. A quel punto molti pensarono di aver assistito alla preparazione vincente. Qualche giurato fu visto chiudere gli occhi e sospirare, sopraffatto da un piacere incontenibile.
Senza farsi prendere da alcuna agitazione, l’anziano e smaliziato chef di Aldebaran VIII avanzò sulle sue zampe pelose e senza alcuna titubanza entrò in cucina. Ancora una volta era il Chionodonte marino il suo ingrediente principale. Ma invece del paté, tanto celebrato in passato, presentò il cuore del mammifero, visibilmente ancora palpitante e lo immerse in una densa crema verdastra dal forte profumo salmastro e lo propose alla degustazione. La preparazione semplicissima lasciò tutti un po’ perplessi, ma le smorfie di piacere dei giudici, che trasparivano malgrado il chiaro sforzo di controllare al massimo le emozioni, fecero pensare a molti che ancora una volta Aldebaran VIII avesse giocato la carta vincente.
Venne infine il turno dell’agitatissimo chef di Sole III. Era una novità assoluta ed il solo fatto di partecipare era già un grande onore per lui. Presentò un piatto estremamente semplice, ma del tutto nuovo per la giuria. Dei lunghi fili di colore giallognolo vennero messi a bollire in un largo tegame e poi conditi con una salsa rossa, ottenuta tritando finemente dei vegetali del pianeta. Il terrestre versò il contenuto fumante in un enorme vassoio, lo inondò di una polvere biancastra, lo prese con entrambe le mani, ed infine lo presentò sorridendo ai membri della giuria. Accompagnò il tutto con un vibrante “buon appetito!” Vi fu un lungo momento di silenzio e di stupore. Anche gli esperti giurati ebbero non poche esitazioni su come affrontare la preparazione. Poi lentamente capirono dove stava l’invenzione e la novità del piatto ed iniziarono entusiasti la degustazione: veramente geniale!
Alla fine, la giuria si ritirò per la valutazione finale, ma non impiegò molto tempo a decidere. Il vincitore non poteva che essere Sole III. Quel delicato letto di “spaghetti” croccanti e profumati introduceva e accompagnava splendidamente il meraviglioso e tenero piatto forte: lo stesso chef! Le piccole ossa si rompevano con estrema facilità ed il sapore generale era inebriante. I giurati furono molto spiaciuti di non poterlo premiare: era stato così bravo e soprattutto così “buono”!
Molti degli abitanti di Altair V, e non solo, decisero immediatamente quale doveva essere la meta delle loro prossime vacanze gastronomiche.
della serie “spaghetti cuoco e insalatina”!
ma quanto hai mangiato, in questi giorni, enzo?
e, in particolare, che cosa? 🙄
sorrisiallaclerici (che non è un piatto di portata)
daria
@daria,
in effetti non ho mangiato moltissimo … ma avevo voglia di qualcosa di esotico!! hai passato buone vacanze? Dovrei scrivere qualcosa sulle vacanze, ma tra poco le comincio anch’io …
@enzo. vacanze buone fino a quando sono durate!
ti anticipo che stefano, da bravo capitano coraggioso, ha deciso -dopo un attimo di perplessità- di pubblicare il mio racconto.
ti anticipo anche che lo dedico a te, perchè è dai tuoi articoli sullo spazio-tempo e sul big bang -che è avunque intorno a noi (come la sfiga)- che nasce la storia di questo viaggio
sorrisonarratore
daria
@Daria,
sono ansioso di leggere il tuo racconto e sono felice che io ti sia servito da “molla”. 😛 Comunque, non portarmi via il … lavoro !! 😈
Ovviamente sto scherzando e ti abbraccio con tanta stima 😉