Il nuovo mestiere di assassino, soprattutto cruento, faceva bene a tutti e non solo agli stessi interpreti principali. C’era forse il rischio che il numero sempre crescente di persone che volevano inserirsi in questa nuova attività lavorativa potesse portare alla saturazione. Infatti le ore giornaliere di televisione non riuscivano a superare le 24 e quindi lo spazio era ridotto. Tuttavia si definì un appropriato regolamento che limitasse il numero dei posti di lavoro. I sindacati si occupavano delle trattative con le televisioni, i giornali, le case editrici, le discoteche ed assegnavano i posti in base alle condizioni economiche dei richiedenti. Poi si estraeva a sorte anche un numero aggiuntivo di posizioni lavorative, in modo che non si creassero malcontenti tra i candidati in attesa e che pochissimi cercassero di falsificare il proprio stato di persona bisognosa.
Restava il piccolo problema dei parenti delle vittime. Proprio per questo si cercava di invogliare gli assassini a compiere stragi all’interno della propria famiglia, in modo da eliminare eventuali risentimenti e tentativi di vendetta. Non era però nemmeno da trascurare il lavoro di congiunto del morto o della morta. Essi stessi avevano grandi possibilità di apparire in prima persona e di raggranellare parecchi soldi. Bastava che sapessero fingere qualche sentimento di rabbia prima e di perdono poi ed il gioco era fatto, con grande soddisfazione anche delle autorità religiose.
Comunque si girasse la “frittata” non si riusciva a trovare un punto debole nel nuovo corso della società: erano contenti ovviamente gli assassini per aver trovato un mezzo piuttosto semplice per fare danaro ed ottenere un momento di celebrità, anche se di breve durata. Erano contenti i Mass Media che avevano lavoro assicurato e potevano incrementare le assunzioni. Erano contente le industrie che vedevano i loro utili salire. Erano felici i politici che potevano approfittare delle continue apparizioni televisive a fianco dell’omicida o dei congiunti delle vittime. Erano contente le forze dell’ordine che non dovevano faticare molto a trovare i colpevoli, desiderosi di essere scoperti in fretta. Non si lamentava la Chiesa che aveva un nugolo di nuovi peccatori da redimere e di parenti a cui chiedere il perdono. Soprattutto era felice la “gente”, che poteva assistere finalmente a fatti di cronaca nera sapientemente costruiti, a pianti a dirotto, a confessioni sincere, a perdoni commoventi, a muri imbrattati di sangue, a fotografie raccapriccianti delle vittime, e così via. L’economia della nazione andava a gonfie vele. Si lavorava e si consumava come non mai in precedenza.
Pochi si accorsero di quello strano e silenzioso vecchio e della sua famiglia che stavano costruendo un enorme struttura di legno sul Monte Rosa. E quei pochi pensarono che si trattasse della sceneggiatura di un nuovo fatto di sangue altamente spettacolare da trasmettere al più presto in televisione. Meglio non chiedere per non rovinarsi la sorpresa. Poi incominciò a piovere con grande intensità e le nuvole non facevano sperare in niente di buono anche per i prossimi giorni e mesi …
TROPPO ATTUALE !
la cosa peggiore è che siamo così abituati da dare al tutto la veste della “normalità”. abbiamo perso senza neanche accorgercene, senza averne la coscienza!
“è venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai l’arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori.”
speriamo che noè salvi anche un telescopio ed un binocolo!
sorrisoarmageddon
daria
L’equilibrio che hai apparentemente creato è fittizio, questo società non si regge..
Prima di seguire una nuova rotta pensa a cosa ti spinge ad andare in quella direzione