La sonda spaziale Rosetta, dell’Agenza Spaziale Europea (ESA), lanciata nel marzo 2004 dalla base spaziale di Kourou, nella Guinea Francese, nel corso del suo lungo viaggio che la porterà nel 2014 alla cometa 67P/Churyumov – Gerasimenko (in breve CG), ha raggiunto e fotografato l’asteroide 2867 Steins.
Proprio per raggiungere la cometa, la sonda ha effettuato una lunga serie di manovre assistite dalla gravità (Gravity Assisted Manoeuvres) da parte della Terra (per tre volte, nel 2005 e nel 2007, mentre la prossima è prevista per il 2009) e di Marte (una volta, nel 2007): queste manovre consistono nell’avvicinamento di una sonda ad un pianeta per ricevere una specie di colpo di fionda gravitazionale, fatto questo che consente di ottenere traiettorie precalcolate ad un minimo costo, senza essere costretti ad utilizzare prezioso combustibile.
Nel corso di questi incontri ravvicinati con la Terra e Marte, la sonda ha scattato numerose foto: la prima (foto) non sembra nemmeno la terra, ma in realtà è centrato in un luogo posto in piena Antartide. Poi visto che passava dalle nostre parti, ecco che ha immortalato (foto) anche la Luna! Passando poi vicino al pianeta rosso ecco dunque un’ottima foto!
Ma veniamo ad altri eventi previsti durante la missione: durante il viaggio verso la cometa CG la sonda intercetta l’orbita di due asteroidi, il primo dei quali, denominato 2867 Steins (scoperto nel 1969), è stato raggiunto proprio in questi giorni, mentre l’altro asteroide (chiamato 21 Lutetia, scoperto addirittura nel 1852, prova ne è il numero molto basso) verrà visitato nel luglio 2010. In particolare nel disegno vediamo l’orbita della sonda che, oltrepassato Marte si avvicinava al primo asteroide.
Dopo l’ incontro con l’asteroide Lutetia, la sonda verrà “ibernata” fino al gennaio 2014, allorché sarà giunta nei pressi della cometa CG: inizierà dunque la fase principale del viaggio, che a maggio del 2014 inizierà una serie di manovre che la porteranno ad entrare in orbita attorno alla cometa. Scatterà dunque una fase di mappatura della cometa stessa, mentre a Novembre del 2014 verrà sganciato un Lander che si poserà sulla superficie della cometa. Successivamente nell’agosto 2015 la cometa, con il suo nuovo satellite artificiale, passerà al perielio ed allora c’è già da immaginarsi a quale spettacolo potremo assistere!
Ma questo è solo l’aspetto coreografico della missione, che prevede dunque lo studio ravvicinato del nucleo e del coma della cometa, da un favorevolissimo punto di osservazione! Ricordate le ottime foto (immagine a fianco) della cometa 1P/Halley da parte della sonda Giotto nel 1986? In quel caso la sonda ha semplicemente incontrato (a grande velocità) la famosissima cometa, mentre ora si parla addirittura di inserimento in orbita! Praticamente ogni giorno potremo assistere a scoperte sensazionali, soprattutto perchè avvicinandosi al perielio, la cometa aumenterà la propria attività, così come fanno tutte le comete, all’approssimarsi del punto più vicino al sole della loro orbita. Inoltre verrà pure lanciato un lander, denominato Philae, e questo sarà in assoluto il primo tentativo di atterraggio controllato su di una cometa (speriamo solo che non chiamino accometaggio questa manovra…).
Ma veniamo ora alle ultime notizie: dicevo dunque dell’incontro con l’asteroide Steins: ecco come appare il piccolo corpo celeste, in un mosaico di più foto, ripreso dalla distanza di 800 Km (dal sistema di cattura immagini chiamato OSIRIS) e da due punti di vista differenti. L’asteroide ha un diametro di circa 5 Km, con una forma che ricorda vagamente un diamante e presenta un enorme cratere (ben visibile nelle foto) di circa 2 Km di diametro. Un altro cratere molto grande è nascosto nella zona d’ombra ed in totale gli scienziati ne hanno individuati più di 20 con un diametro superiore a 200m.
Un po’ di orgoglio italico!
Ricordo che dell’ESA fa parte pure l’Italia, che ha contribuito attivamente alla costruzione di delicati apparati di bordo.
Tra gli strumenti scientifici all’interno della sonda Rosetta, oltre al già citato modulo OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System), troviamo, tra gli altri, anche ALICE (Ultraviolet Imaging Spectrometer), COSIMA (Cometary Secondary Ion Mass Analyser), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator), MIDAS (Micro-Imaging Dust Analysis System), ROSINA (Rosetta Orbiter Spectrometer for Ion and Neutral Analysis) e VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer): proprio lo strumento denominato GIADA sarà controllato direttamente dall’Osservatorio di Capodimonte, Napoli, mentre lo strumento chiamato VIRTIS sarà sotto il controllo dell’Istituto di astrofisica Spaziale di Roma.
Per quanto riguarda il Lander, ecco che tra i vari strumenti di bordo compare anche l’ SD2 (Sample Drilling and Distribution device), gestito dal Politecnico di Milano, che permetterà di effettuare perforazioni fino a 20cm di profondità del suolo della cometa e la raccolta di campioni per l’effettuazione di analisi della composizione del suolo cometario.
Insomma quello che ci aspetta nei prossimi anni sarà una luga serie di affascinanti e forse inattese scoperte scientifiche!
Qui se vi interessa c’è un’animazione molto bella che fa vedere bene l’effetto fionda dei tre gravity assist (terra-marte-terra) e i due flyby ai due asteroidi.
Che spettacolo la meccanica orbitale…!
Ottimo link Lampo, grazie! 😉
Foto del lander?
Non so come si faccia a metter il link direttamente alla foto quindi se vuoi dare un’occhiata qui puoi trovare un bel pò di informazioni, comprese foto dell’orbiter, del lander e reppresentazione artistiche dell’ “accometaggio” previsto per il 2014.