La strategia dei polipi

La discussione sollevata con la provocazione di Paul Davies mi ha fatto pensare molto ed ho cercato di fare una sintesi di tante cose che sono state dette o appena accennate da molti di voi. Sicuramente è una visione del tutto personale (e vedrete come questo aggettivo sarà importante nel racconto). Forse non ne sono nemmeno convinto, ma potrebbe servire per allargare il discorso e renderlo ancora più stimolante. Può anche darsi che sia soprattutto un gesto di affetto e di plauso per questo sito e per chi vi partecipa attivamente, senza limiti di età e senza alcun timore di esprimersi. Chissà che non sia “veramente” il primo passo …


Eravamo appena nati, non potevamo dimenticarlo. Le stelle che morivano, le galassie che nascevano, i buchi neri che univano spazi incommensurabili avrebbero dovuto farcelo capire. Ma non eravamo ancora pronti. Che differenza c’era allora tra l’incomprensione totale verso gli “altri”, che dovevano esistere, ma che non riuscivamo a percepire, ed i primitivi, banali, inconcludenti rapporti che legavano le singole entità vaganti sul pianeta Terra? Praticamente nessuna. Tanti IO e nessun vero NOI.

Forse solo il NOI avrebbe potuto comunicare con LORO. L’IO non aveva speranza di trovare un LUI nello spazio infinito. Si, quella poteva essere la strada. Ma che fare? Aspettare con pazienza senza alcuna sicurezza o provare ad agire? Forse era solo un sogno, una visione onirica, una pazzia, ma valeva la pena tentare. Era sempre meglio che il niente, il vuoto, la solitudine, l’ignoranza. Si, ma come? Se avessimo saputo come fare l’avremmo probabilmente già fatto …

La televisione, la rete, i cellulari erano falsi catalizzatori. Davano l’illusione di essere tanti, di essere NOI, ma in realtà dividevano, separavano, uccidevano le capacità di interagire. Mostravano ad ogni IO sempre qualcosa fatto da un altro IO, lasciando a ciascun “osservatore” solo la speranza, il desiderio, il bisogno di essere come l’attore. E se ci fosse riuscito cosa sarebbe cambiato? Niente, assolutamente niente. Di qua o di là dallo schermo di una televisione rimanevamo sempre entità singole ed egoiste, in balia di quel piccole ed infantili azioni comandate dallo sparuto gruppetto dei nostri sensi ristretti e primitivi.

Tra tutti i sistemi di comunicazione, Internet sembrava il più promettente. Almeno nella sua essenza più profonda, non certo in quella di arbitrario scambio di emozioni forti, costruite “ad hoc”, inconcludenti. Quello era un risultato scontato, banale, finto, anche spregevole a volte. No, la sua vera importanza stava solo e soltanto in uno scambio vero e sincero di pensieri, di idee, di assonanze melodiche come in uno spartito musicale. Un indubbio vantaggio iniziale consisteva sicuramente nel fatto che attraverso la rete i sensi venivano coinvolti relativamente poco. Il cervello poteva quindi essere maggiormente spronato ad agire, a svegliarsi dal torpore. Ma si doveva cambiare strategia: non video, immagini, messaggi scritti o vocali. No, solo pensiero.

E fu un IO fuori dal comune ad avere l’idea rivoluzionaria. Niente di stupefacente in fondo, solo un momento di lucidità consapevole, come una mela sulla testa di Newton. Non più computer con una memoria sintetica in cerca di copiare stupidamente un realtà che aveva già dimostrato i suoi limiti. No i computer c’erano già: i nostri stupefacenti cervelli lasciati ad ammuffire nella loro calda e confortevole culla ossea. Bastava metterli in contatto attraverso le loro terminazioni elettriche. Ognuno avrebbe stimolato quello accanto e così via fino ad ottenere una reazione a catena interminabile. Un solo grande cervello che nella sua entità singola avrebbe finalmente rappresentato un vero NOI.

E non fu così difficile: la tecnologia c’era già, anzi era perfino sovrabbondante. La fonte di energia necessaria era già in stato latente ed in trepida attesa da molto tempo. “L’unione fa la forza” si diceva ed era proprio vero. I cervelli così collegati iniziarono a fare a gara nello stimolarsi reciprocamente, finalmente liberi dai sensi che ci avevano dominato per millenni. Si scambiarono sensazioni, idee, percezioni, capacità, debolezze, paure, coraggio, volontà, rabbia, dolcezza. Le barriere tra essi si sfaldarono velocemente, quasi con gioia. Le menti uscirono letteralmente dal loro riparo e vagarono nell’etere fino ad ottenere un’unica, enorme, struttura pensante.

Quel giorno fu come se si fosse accesa la luce: tutto divenne chiaro e nitido. Era vero, erano tanti e NOI finalmente li percepivamo. Eravamo come LORO. Ma non c’era bisogno di viaggiare tra astri lontani o tra galassie disperse. Erano dappertutto, nelle rocce, nei vulcani, nelle nuvole, nella terra, nell’erba, in un fiore, in una goccia di pioggia, in un fiocco di neve. Finalmente NOI avevamo compreso la Natura che ci VIVEVA attorno, con i suoi cicli, le sue reazioni chimiche, i suoi scambi di particelle, i suoi tempi così diversi dai nostri. Com’era bella, varia, semplice e complessa …

Ma, soprattutto, come sapeva comunicare bene con NOI !!

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28 Commenti

  1. Bellissima l’idea di un cervello unificato…e bellissima l’idea del poter finalmente comprendere la Natura, Il Tutto…

    Complimenti ancora ai tuoi racconti, alla tua voglia di scrivere e intrattenerci e alla tua sconfinata fantasia…

  2. @ Lampo,
    grazie ancora. Ma il merito è vostro che mi date idee, mi stimolate a cercare soluzioni. Stamattina sono sceso alle 4 perchè avevo voglia di proporvi qualcosa in più…ma ne è valsa la pena: ho individuato con qualche difficoltà la cometa con un semplice e banale binocolo e con un cielo appena passabile: In altre parole: si può vedere e penso anche ad occhio nudo. Stasera sarà quella buona per moltissimi!!!

  3. Enzo,
    Buon per te che l’hai vista! Io ci ho provato l’altra notte con il mio binocolo, ma c’era foschia, e che freddo! questa notte non ci ho provato perchè era tutto coperto! Ora sta piovendo! Sul discorso degli alieni, che potrebbero essere tra noi, e non li vediamo, se sono capaci di mascherarsi, ed assumere nostre sembinze, non li scopriremo mai! il più delle volte non sappiamo neanche chi abita nell’appartamento accanto al nostro! Se hanno cicli diversi dal nostro (ciclo del carbonio) forse un giorno saranno scoperti! grazie agli scienziati, che come te passano la vita a studiare e porsi quesiti! Scusa la mia banalità.

  4. Complimenti Enzo e complimenti per la cometa, qua piove e non credo proprio, purtroppo, che si potrà vedere qualcosa. E’ stimolante quello che dici perchè rivela effettivamente quello che non siamo: NOI. Tutti quei “noi” che hai esaminato all’inizio vanno dalle semplici banalità che chiamiamo appunto “noi” al branco vero e proprio che rende l’essere umano in realtà “disumano”.
    Penso che hai ragione, non possiamo individuare gli alieni (in tutti i sensi li vogliamo interpretare) proprio perchè abbiamo un cervello limitato e non consapevole di cosa sia veramente “noi”. Ma il nostro cervello ha sicuramente potenzialità più grandi e può essere sfruttato molto molto meglio, non come pensano parapsicologi ed altre amenità simili, ma proprio perchè può arrivare pian piano a capire come essere un “noi”.
    A 48 anni poi sono molto contento che il Mondo futuro si trovi difronte delle menti fresche, valide e piacevoli da ascoltare come Mery. Grazie.

  5. quest’articolo è fantastico!
    questo NOI così grande te lo senti crescere nel cuore fino ad esplodere!
    ogniuno condivide idee e opinioni senza guerre….questo si che è bello!
    un giorno spero che mi potro trovare davanti a un noi vero e generale, un “uno” diviso in tanti.
    tanti che diventano un solo grande essere! 😛

  6. Grazie Enzo, il tuo racconto mi scalda il cuore.
    Il pensiero è un mezzo potente per cambiare la realtà delle cose. Il pensiero precede l’azione e quindi “volere è potere” e quell’IO può diventare NOI. Basta pensarlo basta volerlo. Ma come in un cerchio, devi fare spazio al prossimo e mettere in secondo piano l’IO. e spazio dopo spazio il cerchio si allarga e diventa un NOI.
    Grazie davvero per il NOI PENSIERO!!
    Pace e Amore
    Vostra

  7. Chiedo scusa!! avevo letto soltanto mezzo articolo senza sintesizzare! Mery, sei Bravvissima!!! apprendi molto più velocemente di me! Continua così! Il mondo di domani ha bisogno di di te!
    Quella di un unico pensiero, di un cammino unico dell’umanità è anche un mio sogno!, Ho sognato anche un pianeta unito, senza divisioni di religioni, o nazioni! Rimane un sogno……

  8. io nn credo che rimarra un sogno!
    credo solo che il futuro abbia solo bisogno di persone affidabili che tengano alle sorti del nostro pianeta senza distinzione di razza.
    forse un giorno riuscirò a vedere tutto questo, lo spero, pero per il presente cerco solo di dire quello che penso dando la mi opinione. 😳
    spero tanto che questo si avveri, quindi incrocio le dita! 😛

  9. Mery, io ti auguro che il sogno si avveri! Ho detto che per me è un sogno, sarei felice anch’io che si avverasse! 🙂

  10. Si avvererà, si avvererà. Ci sono persone come Mery che lo faranno avverare.
    Diamole una mano nel nostro piccolo, anche scambiandoci opinioni , pareri, pensieri già siamo di aiuto. Con il nostro comportamento nella vita lo possiamo essere ancora di più, anche se, da buoni esseri umani, restiamo pieni di errori, contraddizioni, difetti.

  11. @mario,
    sono con te!! anche se penso che mery non ne abbia bisogno. Forse meritano un plauso anche i genitori che hanno saputo indirizzarla verso una visione giusta della vita. Ah … se penso al grande fratello, come vorrei che ci fossero 100, 1000, 10000000000 Mery!! Sono anche felice che continui a seguirci e chi ci faccia un po’ il riassunto della sua vita scolastica e no (nei limiti della sua segretezza ovviamente). Vorrei anche sapere di dov’è, ma non voglio chiederle troppo…non vorrei ci fossero orecchie strane in ascolto … con questi tempi: Internet è stupendo per gente come noi, ma diventa un mostro per altri!!! 😥

  12. @ TUTTI,
    non vorrei fare come la Sciarelli in TV: ma … CH l’HA VISTA DARIA??? E’ sparita tra le stelle? O non ci vuole più bene? Spero sia alle maldive e non che abbia l’infuenza … Ti prego….ci manchi daria!!!!

    @TUTTi 2,
    ribeccata!! senza Luna forse i vostri occhi giovani la vedranno a occhio nudo. Io forse, di sicuro nettissima con il mio vecchio binocolo!!! Nuovoletta a destra di Spica e saturno a guardare …

  13. @Enzo
    io un’idea ce l’avrei: data la grande quantità di neve caduta nel centro-sud, non è possibile che Daria sia rimasta “intrappolata” con la sua amica Volpe nel rifugio in attesa della cometa Lulin?
    @ Daria
    nel caso sopraindicato, sappi che non sei sola, il NOI PENSIERO ti è vicino!
    Mi mancano i tuoi post 😥 così preziosi, ironici, e come tu ti definisci “orticanti” ….che fà rima con stimolanti! 😉

  14. @enzo
    a Roma diremmo “ce stai a fa rosicà”
    Invidiosissimi guardiamo verso il cielo ma troviamo sempre una spessa coltre di nubi…
    Stanotte doveva pure nevicare: le previsioni astrologiche di Rai1 e TG5 parlavano di neve nel Lazio, nuvolo e sole nel primo pomeriggio.
    In realtà, dopo una notte di pioggia e tuoni stamattina qui c’è un sole splendido, caldo, con un bel freddo all’ombra…
    Secondo me le previsioni sono random… Forse c’è il Col. Burundin che le inventa, lanciando i suoi dadi. Jakob aspettiamo notizie!
    Tornando alla cometa, forse stanotte ce la facciamo… chissà…

  15. lo spero anch’io che questa notte la cometa si vedrà però il mio telescopio dopo che l’ho insultato stranamete è andato a “KO” ( ho insultato tantissimi dei miei oggetti e ancora funzionano! chissa a questo cosa sarà capitato! e se è impossessato e durante la notte mi fa un attentato? meglio stare attenti!).
    comunque mi dispiace moltissimo non poter vedere più lo spazio 😥
    va be prima o poi ce ne saranno altre e il mio telescopio non potrà stare per sempre fuori uso, no? 🙄

  16. @DARIA
    lo ripeto: CERCASI DARIA DISPERATAMENTE !!!! Chiunque ne abbia notizie lo dica. Tra un po’ offriremo un premio a chi ce la rimanda: dodici puntate di Jack in prima serata su tutti i canali!!!
    @Mery,
    come è andata a scuola? Mi raccomando scrivi qua ma studia anche eh …. 😉
    Rallegrati un po’: si vede anche con un binocolo (io non ho il telescopio….)

  17. @mery e enzo
    prossimamente Jakob trasmetterà una puntata sulla rivolta dei telescopi… che notoriamente hanno un’anima, tre zampe ed un peso notevole…
    Prendi bene appunti durante la trasmissione e poi metti subito in atto quello che svelerà: vedrai che il telescopio ricomincerà a funzionare!
    Ma che gli avrai mai detto al tuo telescopio?
    Qualcosa tipo “… tu non sei obiettivo” ??
    sorrisodemenziale :mrgreen:

  18. mi dispiace se non sono stata molto presente oggi però la scuola mi tormenta, rientri,verifiche complicate, sonno (anche se a dire la verità un po ne recupero sul banco), poi studio quasi ogni giorno per le interrogazioni…ma per fortuna c’è il corso per il patentino (infatti sono appena tornata).
    comunque PLP non credo sia moto educato che io dica quello che ho detto al mio telescopio, chissà quante maledizioni gli ho buttato(per questo ho paura che sia impossessato!), poi altre cosette………. :mrgreen:
    spero comunque che si aggiusti perche finora da quando c’è l’ho non mi ha mai fatto e quindi questa è stata la causa della mia rabbia sfogata contro il bersaglio sbagliato! 😕

  19. Salve a tutti,

    avete letto in questi giorni la notizia, che arriva da un gruppo di ricercatori dell università dfi Firenze, in cui si parla degli apici radicali delle piante come centro di comando delle piante stesse? A quanto pare, dai primi riscontri risulterebbe che gli apici siano in grado di emettere e recepire segnali elettrici, in maniera paragonabile a quanto avviene nelle sinapsi neuronali!
    Non so voi, ma io comincio a vedere boschi e foreste, ma forse anche un semplice prato, in maniera molto diversa. Non tirerei in ballo cose strane come il “pensiero del bosco” (anche se non si può mai dire…), però un interconnessione così profonda e… radicata ( 😉 ), mi fa pensare ad un essere sensiente, almeno questo!.

    Voi che ne pensate?

    Saluti a tutti

  20. @Marcello,
    probabilmente le piante hanno letto la nostra discussione e si sono date da fare …. 😀 A parte gli scherzi… hai ragione: quante cose dovremmo ancora comprendere e facciamo pochi sforzi per farlo. L’uomo ha troppe cose da fare … Io sono con te, a costo di sembrare un visionario… 😉

  21. Marcello,
    approfito della tua competenza, sono andato a vedere cos’è, la sinapsi neuronali, non lo sapevo. Ti chiedo: è per il fatto che il cervello umano dopo i 40 anni perde 100.000 neuroni al minuto, che l’uomo non potrà, forse mai vivere quanto una pianta ? vicino a dove abito io c’è una quercia che ha 600 anni! Grazie della risposta.

  22. Pensate a quante cose non capiamo solo perché vengono spesi centinaia di miliardi di dollari in armamenti e guerre (in tutto il mondo), ma soprattutto quante cose ci sono passate sotto il naso e non le abbiamo viste, specie estinte per la nostra incuria riguardo al nostro pianeta.
    Se l’Universo e quindi la Terra hanno simmetria sferica una ragione c’é: una di queste è che se la Terra è sferica semplicemente le sue risorse non bastano e la direzione obbligatoria per poter sopravvivere è… verso il fuori…
    Scusate se sono finito OT… 🙄

  23. Ciao Luigino.

    Beh, il fatto che non potremo mai eguagliare i “Matusalemme” della natura è scritto nel nostro DNA. Sempre più frequentemente si sente o si legge in giro che circa 150 anni sono considerati una sorta di limite invalicabile della macchina uomo. Francamente non mi andrebbe di vivere 150 anni di cui la metà senza potermi muovere o peggio senza capire cosa mi circonda. La mera perdita numerica di neuroni è, in normali condizioni fisiologiche, ben compensata dal cervello, sia per la sua intrinseca ridondanza (ossia in soldoni abbiamo più cervello di quanto ne possiamo usare) sia per alcuni fenomeni di compensazione vera e propria (ossia parti non utIlizzate al 100% vengono, se possibile, riorganizzate e rese disponibili). Ma ad ogni modo altri guai e più grossi, affliggono il metabolismo in genere, portando ad una lenta ma inesorabile usura. Infatti abbiamo eminenti uomini di cultura e scienziati ancora validissimi e di intelletto vivo sebbene ultraottuagenari, ma… un po’ malfermi sulle gambe.
    Loro sì che ne hanno perduti di neuroni, ma il problema principale è un altro.
    🙁
    Saluti

  24. Marcello
    Grazie! la tua risposta è ben spiegata! nell’invecchiamento inesorabile, a cui vado incontro, io spero di mantenere le pur scarse capacità intelettuali che ho acquisito, fino all’ultimo! 🙂
    Saluti

  25. E’ il primo racconto che leggo su questo sito. Mi ha fatto piacere leggerlo perchè è breve ma intenso. Mi piace la fantasia che ha basi così solide. Anche Asimov scriveva fantascienza ma su ragionamenti scientifici, quindi reali. Anche in questo racconto c’è molto di reale. Il guaio è che stiamo eliminando il contenitore della fabbrica del pensiero. La natura esterna si adatta anche troppo velocemente, ma per NOI sarà diverso….

  26. Davvero bello, lo scibile umano condiviso, così che ognuno di noi condivida il tutto di fatto un super organismo.
    Grazie per l’emozione.