Prima che i nostri rispettosi e seri pianeti si stabilizzassero su orbite quasi circolari, passarono momenti di grande agitazione. Le loro traiettorie e le loro posizioni erano ancora variabili e caotiche. In quei momenti turbinosi ne fecero le spese le miriadi di piccoli corpi come gli asteroidi e le comete che vennero spazzati via dalle perturbazioni planetarie, lanciati contro il Sole, costretti a collidere ed a frammentarsi tra loro ed a cadere impietosamente sui pianeti stessi che li stavano disturbando e su altri in formazione. Una specie di asilo infantile senza maestra che mantenesse un po’ d’ordine. I risultati furono principalmente due: da un lato la formazione di anelli o dischi di “polvere” e di ghiaccio e dall’altro un bombardamento violento dei corpi planetari già formati. I primi due si riferiscono alla creazione della fascia asteroidale e di quella di Kuiper, la seconda a ciò che viene comunemente chiamato il “late heavy bombardment” (il pesante bombardamento tradivo). Quest’ultimo è quello che ha dato una veste superficiale quasi definitiva ai pianeti ed ai satelliti rocciosi e ghiacciati geologicamente poco attivi e che probabilmente ha portato sui corpi come la Terra l’acqua e -forse- la vita stessa, attraverso gli urti cometari.
La stella HR 8799, molto più giovane del Sole, è come un libro aperto sul nostro passato. Attorno ad essa sono stati dapprima scoperti, con i telescopi delle Hawaii, in modo diretto (ossia proprio rivelando la loro immagine dopo aver oscurato la luce della stella centrale), addirittura tre pianeti. Veri giganti, essi sono circa una decina di volte più massicci di Giove. Recentemente è stato osservato dal telescopio spaziale Spitzer un alone di polvere gigantesco, malgrado la grande distanza della stella (circa 130 Anni Luce). Proprio quel disco o cintura che si immaginava di scoprire.

La scoperta dei tre pianeti attorno alla stella HR 8799. A sinistra un’immagine “normale”. A destra l’immagine nell’infrarosso. La stella è stata artificialmente oscurata e ciò che si vede al centro è solo un disturbo introdotto dal sistema operativo. I tre pianeti (rossastri) sono a sinistra e leggermente in alto, a destra ed in alto (più vicino e luminoso) ed in basso a destra (molto vicino e luminoso)
E’ la prima volta che si riescono a “vedere” pianeti già formati e la loro interazione con un disco di polvere. Ricordiamo che i pianeti scoperti sono ovviamente molto lontani dalla loro stella (da 24 a 68 unità astronomiche). Ci si aspetta che nelle parti più interne esistano pianeti più piccoli e rocciosi, per il momento non rivelabili con l’attuale tecnologia, data la grande vicinanza all’astro centrale.
Proprio quello che sicuramente è capitato a noi, tanto tempo fa, quando i pianeti erano ancora bambini e si divertivano a scorazzare liberi, allegri e spensierati.

L’alone gigantesco attorno alla stella HR 8799 come è stata ripresa dal telescopio spaziale infrarosso Spitzer. Miliardi di piccoli corpi che continuano a collidere tra loro ed a viaggiare in lungo e in largo nel sistema stellare, perturbati dai pianeti già formati
Ma a proposito di comete…per quanto ne sappiamo oggi, la teoria secondo la quale tutta l’acqua presente sulla terra derivi dall’impatto di “infinite” comete agli albori della formazione del nostro sistema solare, rimane ancora la + accreditata? Ho sempre fatto una gran fatica a credere a questa affermazione ma x quel che so sembra proprio esser così… 😕
@lampo,
eh si! Rimane sempre la più accreditata, benchè sembri un po’ fantascientifica. Tuttavia, anche i conti fatti sulla quantità sembrano tornare più che bene.
Non oso immaginare lo spettacolo che si sarebbe presentato agli occhi di ipotetici abitanti…in una terra primordiale sotto una pioggia di “comete cadenti”…
@lampo,
se poi pensi che vagavano anche oggetti grandi come marte, dsl cui impatto è nata la Luna… beh..erano tempi molto agitati e violenti! 😯
Affascinante 😯 ehi, Profe, che dice, così ad occhio sono i rispettivi Mercurio Venere Terra…..quello in alto a sx mi stà simpatico, anche se stà a 68 UA dal suo sole…forse non fà molto freddo, essendo la stella giovane
..magari ha pure una Luna
@ Moreno,
direi proprio di no: troppo giganteschi e troppo lontani. ma sicuramente qualcosa come noi e i nostri fratellini esisteranno ancora più vicino alla stella centrale. Prima o poi li beccheremo!!!
Una piccola considerazione “romantica”: come oggi noi osserviamo sistemi planetari in formazione, così in un lontano passato altre civiltà avranno individuato e studiato il nostro sistema solare in formazione.. e magari ne avranno discusso su un sito come questo 😆 e poi mi vien da pensare: e che fine avranno fatto questi alieni, nostri predecessori nella vita (e nella civiltà) dell’universo? Scusate la divagazione trasognante e poco scientifica 🙂
@Alessandro,
bellissima esternazione! magari potrebbe anche essere vera… Questo è il bello della VERA scienza: è capace di fare anche sognare!! 😉
Peccato per la questioncina del paradosso di Fermi! Tutto questo silenzio radio è, a dir poco, assordante! Pensate, potremmo essere i soli, almeno nella Via Lattea, ad aver sviluppato un minimo d’interesse per le questioni astrofisiche e via dicendo … No! Non è affatto un bel pensiero! 😥 Ma potrebbe essere istruttivo: quello che abbiamo qui sulla Terra è merce rara e preziosissima, e non abbiamo assolutamente diritto a sprecarla o farne cattivo uso. Meditiamo gente, meditiamo!
P. S.
Potrebbe anche essere l’occasione per la nostra specie di fare qualcosa di costruttivo: portare la vita dove non c’é mai stata! 💡