Perchè pubblichiamo quasi soltanto articoli contro il GW
Una collaborazione scientifica tra il JPL, l’Università di Delft in Olanda e l’Istituto per le Ricerche Spaziali Olandese ha pubblicato recentemente nuovi dati relativi allo scioglimento dei ghiacci di una parte del Polo Sud e della Groenlandia. I risultati sono stati ottenuti attraverso accurate misure da satellite e da terra, tenendo conto di parametri e meccanismi dimenticati (casualmente?) finora. I calcoli relativi allo scioglimento dei ghiacciai si basano soprattutto sulla misura del $campo$ gravitazionale terrestre ottenute dallo spazio con i satelliti GRACE. Lo scioglimento dei ghiacci o la loro caduta in acqua si riflette direttamente sul $campo$ gravitazionale. Utilizzando questi dati si era giunti alla conclusione che il ghiaccio si scioglieva in Groenlandia ad un ritmo di 230 gigatonnelate all’anno (cioè, 230 miliardi di chilogrammi). Ciò avrebbe comportato un aumento del livello marino di 0.75 mm all’anno. Misure simili effettuate nell’Antartide occidentale portavano invece a circa 132 gigatonnellate.
La ricerca americo-olandese ha dimostrato che questa valutazione non era corretta. Non si era infatti tenuto conto del rilassamento isostatico della calotta polare nordica a seguito dell’ultima era glaciale di 20000 anni fa. Questi movimenti della crosta terrestre devono invece essere incorporati nei calcoli, poiché i movimenti verticali di questo tipo influenzano sensibilmente il $campo$ gravitazionale. Sono allora state fatte le dovute correzioni e i risultati sono stati sorprendenti: i ghiacciai si stanno scegliendo ad una velocità che è la meta di quella considerata attualmente. Ovviamente, anche l’aumento dei mari deve essere dimezzato. Un ridimensionamento del 50% non è certo un leggero aggiustamento, ma cambia drasticamente la visione globale della problematica. Sicuramente questa nuova determinazione merita ulteriori conferme, ma almeno si è alzata una voce ufficiale che contesta risultati basati su una mancanza di valutazioni scientificamente corrette. Forse, forse, il riscaldamento globale si sta leggermente raffreddando e perfino Istituti legati strettamente ai poteri governativi (JPL) hanno il coraggio di andare controcorrente. O almeno sollevare i primi dubbi… Ahi, ahi…
Il lavoro della collaborazione tra JPL e Istituti olandesi si può trovare ai seguenti indirizzi:
Sorpresa solo per chi non legge gli articoli di Vincenzo Zappalà su Astronomia.com ❗
Credo che l’aumento della CO2 sia un dato di fatto. E di sicuro l’anidride carbonica è un gas a effetto serra.
Dopo di che, mi domando se l’aumento della temperatura ci sia realmente e se sia di causa esclusivamente antropica.
Fino a qualche tempo fa lo davo per certo, ora non più.
Groenlandia significa “terra verde” (e non piena di ghiacci), e così doveva apparire intorno all’anno 1000.
Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti, passando da un valico che oggi è spesso innevato, ma nella sua epoca evidentemente non lo era.
Questi e altri esempi, fanno intendere che non sempre la temperatura è stata più bassa di quella attuale.
E allora, siamo veramente in un periodo di surriscaldamento, oppure queste sono normali fluttuazioni climatiche?
Mi sa che ne sappiamo ancora troppo poco per dare una risposta certa…… ❓ ❓ ❓
La Terra ha qualche miliardo di anni, le nostre osservazioni solo qualche centinaio, di cui solo una piccola percentuale fatte con rigore scientifico.
La CO2 è certamente un gas serra ma resta da valutare la quantità di origine antropica e quella naturale (esempio vulcani), il bilanciamento con quella riassorbita (verde, che ancora fortunatamente esiste, mari ed altro).
C’è anche un altro gas serra importante, il metano, che non fa’ molto “in” parlarne (allevamenti intensivi e “ruttini” delle mucche).
Meno male che ci sei comunque tu Enzo a ricordarci che forse ci sono cause anche “astronomiche” ad influenzare, nel bene e nel male e da millenni, il clima della nostra amata Terra: ma il Sole serve ai nostri politici ed ai catastrofisti amanti del denaro, solo per abbronzarsi e farsi belli o se ne può parlare come di una stella in tutto e per tutto, con il suo carico di violenta energia che travolge comunque la nostra povera atmosfera con tutto ciò che contiene ?
ciao, cosa significa isosastico?
Errore di stampa per isostatico?
Ormai l’informazione bisogna andarsela a cercare 😀
grazie prof!
penso che la gente non abbia capito che siamo noi che dobbiamo vivere in sintonia con il pianeta e non il contrario.
Non ho mai pensato che l’uomo con il suo inquinamento potesse mutare il clima della terra, perché se avessimo una tecnologia simile avrebbe già cominciato a fare il terraforming di Marte.
Povero, piccolo, esseri umano, quanta presunzione per una forma di vita che conta meno di un granello di sabbia rispetto all’universo
grazie Tiziano! e grazie a tutti per comprendere la situazione dell’uomo e della sua presunzione… 🙁
Anch’io, nonostante il bombardamento via mass media di notizie apocalittiche, sulla questione global warming ho dei seri dubbi. Dubito fortemente della malafede da parte dei sostenitori di questa teoria (in fondo che gliene viene??), pero’ forse esiste la possibilità che qualcuno abbia male interpretato i segnali che vengono dalla natura, o piu’ semplicemente sbagliato i calcoli per eccesso. succede.
Sono sconcertato nel leggere articoli ancora così approssimativi… Giusto per dire, si sta sollevando (e sono ormai 500 metri) anche la penisola Scandinava, non solo la Groenlandia. Anzi, il fatto che si sollevi dipende proprio dal ridotto peso del ghiaccio…
Bisognerebbe parlare di queste cose solo avendo cognizione di causa, per favore. Anche il vapor acqueo è un gas ad effetto serra, ma non per questo ce ne preoccupiamo.
Ribadisco che dal 1850 (ovvero da quando la rivoluzione industriale ha cominciato ad espandersi in tutti i paesi occidentali) la CO2 presente in atmosfera è cresciuta in maniera accelerata, e la CO2 è un importante gas ad effetto serra. Spero di essere stato chiaro.
Una parte, probabilmente significativa, di tale è dunque correlata ad attività antropica. Basta per avere certezza che essa sia causa di un riscaldamento globale? No, ma nessuno può neanche affermare il contrario. Allora, meglio essere prudenti: se essa ne è causa ridurla non può che fare bene al pianeta (e aggiungo, ad un’economia occidentale stagnante da almeno 30 anni).
Allora per favore, evitiamo di dare a queste effervescenze destrorse una parvenza di scientifictà che non ha e, ripeto, occupiamoci di ciò che conosciamo davvero.
Saverio, qual’è la tua fonte sul dato della Scandinavia? Parli di 500 metri, ne sei certo? Sarebbero troppi anche 500 mm! E perché dare un’accezione politica all’articolo? Fortunatamente la Terra e le stelle non sono ancora né di destra, né di sinistra…
I geologi parlano di un innalzamento fra i 2 ed i 9 mm l’anno. I 500 metri sono ovviamente un’approssimazione, ma sono state trovate spiagge marine anche a quell’altezza, di più ad altezze più basse
caro saverio,
come puoi vedere, nell’articolo si citano le fonti che non sono campate in aria. E poi non confondere sollevamento della crosta con cambiamento di campo gravitazionale… Forse la cognizione di causa dovresti averla tu. Non credi? Nessuno qui inventa dati, ma li recupera da fonti autorevoli. Il fatto che non ci occupiamo dell’effetto serra dovuto al vapor acqueo è un nostro “torto”, ma non certo perchè non conta… guarda Venere e studia perchè è diventata così calda: non certo per la CO2… Forse sei tu che dovresti documentarti meglio e non seguire solo le notizie mediatiche della TV o dei giornali. Hai mai sentito dire che la Terra ha avuto glaciazioni e periodi di caldo torrido? Di CO2 altissima e di CO2 bassissima. Eppure non c’era l’uomo…
Credimi, l’uomo c’entra ben poco con il nostro pianeta (nostro?), ma sarebbe bene che lo studiasse meglio e non pensasse solo ai facili guadagni… guarda cosa è succeso con le pale eoliche in Sicilia (Viva le fonti alternative!) o con gli ecologisti del parco delle cinque terre (tutti in galera!).
Prima di inveire, cerca e studia, e poi, nel caso, cambia fonte di informazione 😉
1) La pubblicità “sei un elettore del centrodestra?” l’ho vista su questo sito…
2) di rilassamento isostatico si parla nell’articolo, non me lo sono inventato io
3) le mie fonti non sono mediatiche, come speravo si capisse, ma provvederò ad indicarle in ogni nuovo commento;
4) quanto alla funzione del vapor acqueo potremmo scrivere un trattato;
5) l’idea di dar per certo che nostre ipotesi sull’evoluzione di pianeti (per non parlare di altro) – vedi riferimento a Venere – siano verità scientifiche mi pare un’idea fanciullesca (non c’è nessun intento polemico in questa espressione!) – vedi buchi neri – ma ammetto di non essere competente in materia astronomica, per cui sono solo mie impressioni;
6) occupandomi di scienze della terra credo di conoscerne molto bene la sua storia, o meglio quella che probabilmente sia la sua storia;
7) infine una domanda: la crescita della CO2 a partire dal 1850 Le risulta o no?
@ Saverio: Scusa, ma non ti senti in contraddizione con te stesso?
Come puoi dire prima che le teorie sull’evoluzione dei pianeti sono solo ipotesi, e poi che la Terra è certamente in preda di un riscaldamento globale di origine antropica?
Sicuramente sulla Terra abbiamo più dati, ma non vuol dire che siano senz’altro esatti, e questa ricerca lo dimostra. E non solo questa. Mi risulta, per esempio, che chi sosteneva una completa glaciazione del pianeta, in tempi remoti, abbia dovuto ricredersi. And so on …….
Fare scienza vuol anche dire mantenere i DUBBI, sempre e comunque.
E, per la cronaca, io sono comunque favorevole alla riduzione della CO2, alle fonti rinnovabili e alla preservazione della Terra.
Ma non mi piacciono i DOGMI, di qualsiasi genere essi siano …..
Penso che prima di scrivere un articolo in cui si tenta di bocciare totalmente la tesi del riscaldamento globale, bisognerebbe andare a leggere tutte le rilevazioni (incontestabili, in quanto fatte con degli strumenti, che non sono certo soggetti alla faziosità…) che sono state fatte dagli organismi internazionali negli ultimi 100 anni. Così si vedrebbero alcune cose del tipo:
1) aumento della temperatura media di circa 1,3 gradi;
2) aumento del livello dei mari di circa 15 cm (alcuni dicono anche qualcosa in più, altri qualcosa in meno, la media è più o meno questa);
3) raddoppio del numero degli uragani
e altre cose del genere.
Ora, io non sono un’esperta di astronomia, anche se leggo i vostri articoli con interesse, però sono un’archeologa, la quale, anche se ha come campo di interesse la classicità, qualcosina di prestoria ha dovuto farla.
Ebbene il problema di questo riscaldamento, quello che assilla gli ambientalisti catastrofisti, come vengono chiamati, non è il riscaldamento in sè e per sè.
Sì, signori, per chi non lo sapesse, la Terra non fa altro che raffreddarsi e riscaldarsi da milioni e milioni di anni. Dunque dove starebbe questo problema nel riscaldamento attuale della Terra?
Beh, vi faccio due conti, che potete guardare anche su Wikipedia, alla voce ere glaciali. Le ere glaciali sono periodi della durata di milioni di anni. All’interno di esse ci sono poi i periodi glaciali ed i periodi interglaciali, periodi che generalmente durano qualche decina di migliaia di anni. Se invece l’attuale riscaldamento continuerà ai ritmi degli ultimi 100 anni, noi avremo in soli 2000 anni un aumento di più di 20 gradi! Ma un riscaldamento troppo veloce, così come un raffreddamento troppo veloce, non lascia il tempo alle specie animali di poter adattarsi, con la conseguenza che molte difficilmente sopravviverebbero.
E’ pur vero che anche il Sole e l’attività vulcanica influenzano molto il clima: tra il 1400 ed il 1800, la minor energia emanata dal Sole e l’attività vulcanica (almeno queste sarebbero le cause scoperte recentemente) portarono una sorta di piccola glaciazione, che fu molto più veloce delle altre, ma se andate a fare qualche ricerca, scoprirete anche tutti i danni che ha provocato (cercate piccola glaciazione su internet).
Morale: generalmente i periodi di raffreddamento e riscaldamento del pianeta, pur ciclici, si compiono in in un arco di tempo relativamente lungo, mentre noi modifichiamo le condizioni del pianeta (non necessariamente il clima, ma tutto l’ecosistema in generale) a ritmi elevatissimi. Ma la nostra Terra, come ben saprete, non si è formata certo in un sol giorno, e le specie viventi, uomo compreso, sono il frutto di milioni e milioni di anni di evoluzione, con cambiamenti avvenuti in tempi lunghissimi da un passaggio all’altro. Sarebbe cosa saggia rispettare i ritmi della terra, perché non sappiamo (né certo gli ambientalisti, ma neanche chi dà loro contro) se il nostro mondo ha la forza di reggere agli attuali ritmi di cambiamento e all’attuale sfruttamento che gli stiamo imponendo.
cara Michela,
gli articoli che vedi NON sono stati scritti da noi, ma da esperti del settore. Noi abbiamo solo riportato il loro “succo”. Conosciamo bene le variazioni di temperatura della Terra e posso anche dirti (fonte, Istituto di climatologia della Terra di Bologna) che in tempi relativamente recenti (centinaia di migliaia di anni) le carote estratte dal Polo Sud hanno mostrato sbalzi di temperatura che raggiungevano addirittura i 10°C nel giro di un paio di anni. Al confronto, la nostra supposta variazione fa veramente ridere. Forse sarebbe il caso che gli esperti dell’IPCC andassero a studiare meglio quei dati osservativi e creassero modelli meno ancorati agli interessi di chi la paga lautamente. Non trovi?
Ciao enzo, grazie per le informazioni che non conoscevo. Purtroppo ti devo dire che a volte gli esperti del settore non sono scevri da faziosità, l’ho constatato nel mio campo.
Comunque, se davvero sono stati rilevati degli sbalzi di temperatura di circa 10 gradi in pochi anni, hanno anche studiato quali siano stati gli effetti che tale cambiamento così repentino ha prodotto? Come hanno reagito le specie viventi allora esistenti al Polo Sud a tali cambiamenti? Perché, ad esempio, io ti posso dire che, a causa dello scioglimento dei ghiacci degli ultimi decenni, molte specie che vivono al Polo Sud (vedi pinguini), come al Polo Nord (vedi orso polare), sono a rischio estinzione per via di tali cambiamenti. Tutto ciò è documentato. Così come nel Mediterraneo, a causa dell’innalzamento della temperatura, così come della pesca indiscrimimata e dell’inquinamento, molti pesci presto potrebbero sparire (vedi tonno rosso). Poi certo, tu dirai, il pesce si può sempre allevare, dov’è il problema? Beh, il problema è che siamo tutti legati nel nostro mondo e l’estinzione di una specie non è mai indolore nell’ecosistema. Tra l’altro noi non abbiamo dati sufficienti per poter dire a quali rischi reali andiamo incontro nel lunghissimo periodo con l’attuale cambiamento climatico, il che significa che se è vero che nessuno può effettivamente confermare le previsioni catastrofiste degli ecologisti, chi dice che non c’è pericolo, in base a quali dati lo sostiene? Mi possono garantire tali esperti che nel 2100-2200 la nostra terra non sarà messa così male da non poter più tornare indietro? Perché intanto io, come tutti, vedo un quadro che è decisamente poco consolante, con l’aumento delle alluvioni e degli uragani da una parte e la desertificazione che avanza dall’altra; dalle estati torride che negli ultimi due decenni hanno sfiorato (qui a Roma, almeno) temperature fino a 35°-40°, mentre fino più o meno alla fine degli anni ’80 si arrivava al massimo ai 25°-30°, al prolungamento della stagione fredda, che ormai arriva fino alla fine di aprile, quando un tempo già a fine marzo si parlava di primavera (sempre qui a Roma). Gli esperti che dicono che l’effetto serra è una gran bufala allora mi spiegassero a cosa tali cambiamenti, per di più così accelerati, sono dovuti.
Grazie.
P.S. certo tu mi potrai dire: che mi frega se nel 2100 la terra collasserà? Tanto io non ci sarò più! Problemi di chi ci sarà. Io però ai miei bis-bis-bis nipoti non voglio lasciare un pianeta moribondo.
cara Michela,
alcune precisazioni….
1) Si è notato che gli sbalzi repentini (ossia un rumore di fondo esagerato) si ha normalmente durante i periodi di temperatura più stabile, ossia durante i minimi o i massimi. La ragione ovviamente non si sa e nemmeno si è potuto vedere come gli animali abbiano reagito. Sicuramente però sono sopravvissuti… visto che ci sono ancora al Polo Sud.
2) Il fatto che gli orsi polari stiamo scomparendo è una grande bufala. Se vai a leggere i reports degli istituti forestali del Canadà sembra che invece stiano aumentando. La popolazione è fortemente aumentata negli ultimi anni. L’idea che vivano bene solo col ghiaccio è una nostra e personalissima estrapolazione. La famosa foto con l’orso aggrappato all’iceberg fa il paio con il celebre cormorano della prima guerra del golfo. Allora era una bufala perchè in quel periodo dell’anno NON vi sono cormorani a quelle latitudini, ma bisognava far piangere la gente sensibile (non bastavano i morti civili della guerra?). Per l’orso invece è uno dei suoi giochi preferiti quello di farsi dondolare sul ghiaccio vagante. Si sta divertendo un mondo…
3) Mi spiace delle temperature di Roma, ma guarda che quando io ero bambino (anni 50 e 60) le temperature arrivavano facilmente oltre i 35 e mi ricordo benissimo estati con temperature di 40 in Toscana e Lazio, per non parlare del Sud. Anche lì non lilitiamoci a ciò che dicono, ma andiamo a vedere le statistiche vere.
4) E’ dal 1998 che la temperatura media non sale più (ci sono moltisssimi grafici che lo dimostrano). I casi 2003 sono record sempre avuti nel giro di pochi decenni. Che siano in mala fede, lo dice il fatto che ci vogliono convincere che il 2010 è stato un anno caldissimo. E invece è stato decisamente freddo. A parole si dice tutto, ma bisognerebbe anche dimostrarlo… ma i mass media e certi pseudo-scienziati usano mezzi televisivi e fideistici: intanto la gente beve tutto e di più, soprattutto se si prospettano catastrofi.
5) Fondamentale: la Terra NON è in pericolo e nemmeno è malata. Al limite sarà la razza umana che può essere influenzata da periodi di caldo e di freddo. La Terra, come pianeta, è più vivo che mai. E’ ora che la gente lo capisca e che la smetta di credere di poter fare qualcosa contro un corpo celeste che vive benissimo da 4,5 miliardi di anni. Come potrai anche leggere in altri articoli, la Terra è stata completamente ricoperta di ghiaccio, lo ha visto sciogliere del tutto, nel sahara c’erano le foreste, la CO2 è arrivata a limiti enormi, i deserti hanno conquistato la maggior parte del suolo, ma non solo è sopravvisuta lei, ma anche i suoi abitanti. Sono riusciti perfino a non fermarsi durante le catastrofi vere, come la caduta di un asteroide. Se l’uomo non sarà in grado di resitere al caldo o al freddo, finirà come la tigre dei denti a sciabola o il mammut. Scomparirà…fa parte della vita biologica e della sua evoluzione. Se, invece, saprà resistere avrà messo a fuoco la qualità dell’intelligenza, che sembra scemare sempre di più al giorno d’oggi ed è sicuramente il vero problema dei prossimi 50 anni: il decadimento e il degradamento culturale ed etico!!
Ti posso anche assicurare, che il periodo di Milankovitch ci sta dicendo che stiamo andando verso un’altra (ovvia) era glaciale (non terribile). Se veramente ci fosse un po’ di riscaldamento indotto dall’uomo forse riusciremo a sopportarla meglio.
Perchè queste cose non ce le dicono?
Infine: perchè preoccuparsi troppo del petrolio? E’ ormai ben chiaro che si esaurirà nel giro di un 40-50 anni (siamo già in netta discesa). I problemi si risolveranno da soli e i mari non saranno certamente ancora sollevati come ci minacciano. Il problema è che se saremo costretti a trovare energie alternative si dovrà lavorare seriamente e non come adesso che i soldi “verdi” finiscono nelle mani mafiose, con la scusa dell’ecologia. E quando parlo di mafia non parlo certo soltanto del sud e dell’Italia. Vedi Al Gore per primo…
Abbiamo bisogno di ricerca seria e di sana disputa scientifica e non di politica e finanza scientifica. questo è il vero problema. E tantomeno di tuttologi televisivi ignoranti, boriosi e troppo ben pagati per creare solo allarmismo…
MMM, mi spiace Enzo, ma non sono d’accordo con molte cose che hai detto. Ad esempio sull’orso polare gli ambientalisti dicono esattamente il contrario di quanto affermi. E tra gli ambientalisti ci sono i biologi, che monitorano continuamente gli orsi e la loro popolazione. Per quanto riguarda i dati del Canada, tu ci credi?? Non sai che in Canada si fa la caccia all’orso? Guarda quanto ci guadagnano a fare questi safari:
http://www.safariinternational.com/it/p_Caccia-al-orso-polare.htm
Logico che devono dire che la popolazione dell’orso non è a rischio estinzione!
Anche la BP diceva che andava tutto bene e che le sue piattaforme erano sicure…
Inoltre se la popolazione è aumentata, come mai nel 2006 l’orso polare è entrato nelle specie in via di estinzione, una lista internazionale stilata da esperti del settore di tutto il mondo?
http://digilander.libero.it/felipegonzales/estinzione/estinzione.htm
Guarda che il problema per l’orso riguarda in maniera trasversale il ghiaccio, perché il ghiaccio è importante per la loro riproduzione e per il cibo (con i cambiamenti climatici si modifica la temperatura delle acque e di conseguenza anche la fauna che ci vive). Lo stesso dicasi per i pinguini, altra specie inserita nella lista rossa.
Se non si conoscono le abitudini di una specie, come si fa a giudicare se lo scioglimento dei ghiacci è un rischio o no per loro? Ti consiglio di andarti a rivedere qualche documentario (se non ricordo male Piero Angela ne aveva parlato).
Per quanto riguarda il 2010 come anno più caldo, beh, questo l’ha detto nientemeno che un organismo come la NASA, se racconta bufale allora tocca dirlo ad Obama 😆
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Clima-Nasa-2010-lanno-piu-caldo-mai-registrato_816266946.html
Per quanto riguarda il fatto che la Terra stia bene, oddio, forse non ti accorgi che i fiumi si stanno essiccando, i ghiacciai sciogliendo, il suolo è super-ultra-sfruttato al di là delle sue capacità e molti terreni ormai non rendono più alcun tipo di coltura perché non sono stati lasciati a riposo quando si doveva? Questo sta avvenendo con una velocità mai registrata prima, eccezion fatta per le catastrofi. Per quanto riguarda queste, la Terra è sopravvissuta, ma molti animali no! Il fatto poi che tu dica che l’uomo scomparirà con tanta leggerezza mi sorprende: io penso che dovremmo impegnarci affinché l’uomo non scompaia per la sua stupidità, per essersi rovinato con le sue stesse mani.
Mi spiace doverlo dire, ma le tue fonti sono molto di parte, se gli ambientalisti sono pagati solo per propagandare il catastrofismo, gli scienziati che dicono che va tutto bene non mi sembrano così obiettivi come sostieni tu.
cara Michela,
non ptremo mai comprenderci. Ma d’altra parte è giusto che ognuno si tenga le sue idee e le proprie fonti. Infatti vedo che quelle che citi sono fonti giornalistiche, come Piero Angela che seppur bravo è un comunicatore e non certo uno scienziato. Comunque niente di male.
L’unica cosa su cui non transigo è quella di dire che la Terra è malata. 40 anni di studio sui pianeti valgono più di un Piero Angela qualsiasi. Scusami, ma non hai ancora compreso cosa vuol dure “pianeta”. Ti sembra che Venere stia male? E Marte? No di certo…. Stanno benissimo nel contesto in cui sono stati creati. e si sono evoluti… I pianeti non sono stati fatti per farci abitare dei bipedi arroganti e stupidi come noi…
Enzo, guarda che Piero Angela per fare i suoi documentari si informa riportando le teorie più accreditate al momento. Mica se li inventa! In studio lui ospita scienziati e studiosi delle varie discipline e, se tu non lo sapessi, lui è tutto tranne che catastrofista!
E poi scusa, io ti ho citato la lista rossa per l’estinzione dell’orso, mica Angela, lista compilata da organismi di livello internazionale (e non da ambientalisti)! E poi ho citato la NASA per le temperature dell’anno 2010! Angela l’ho citato solo perché ha fatto un documentario sulle abitudini degli orsi e non sulla loro estinzione.
Per Marte e Venere: certo che stanno bene, perché per fortuna l’uomo lì sopra non è ancora arrivato!
Me sa me sa che sto pseudo riscaldamento serva solo per farci spendere solo soldi……..ovviamente a noi comuni mortali!!!!! 😡
Torno su questo topic per fare una correzione di onestà informativa: la Lista rossa è una lista stilata dalle associzioni ambientaliste, io mi volevo riferire alle liste della Cites, organismo intergovernativo che regola il commercio delle specie animali. Purtroppo in queste liste l’orso polare si trova in appendice II, vale a dire in quella lista che riconosce la fragilità della specie ed il basso numero di esemplari, ma non la considera a rischio estinzione e, quindi, commerciabile, sia pure con el dovute cautele. All’ultima conferenza CITES, svoltasi nei primi mesi del 2010, più di un governo ha chiesto l’inserimento dell’orso nella lista I, quella delle specie a rischio estinzione, ma il Canada, che si arricchisce grazie alla caccia all’orso, l’ha avuta vinta e l’orso non è stato inserito. A dimostrazione che anche nel dire che una specie non è rischio estinzione ci sono spesso interessi economici in gioco.
a me risulta che l’orso bianco sia cresciuto in non molti anni da 5000 a 25000 esemplari, malgrado il “caldo”. Avevi letto questo link che avevo messo nell’altro articolo? A me sembra interessante o quanto meno dimostra che le idee non sono molto chiare e soprattutto molto soggettive…
http://blogs.telegraph.co.uk/news/geraldwarner/100030204/climategate-two-more-bricks-fall-out-of-the-ipcc-wall-of-deceit-rainforests-and-polar-bears/
Avevo letto Enzo, tuttavia per quanto il dott. Marengo sia una persona certamente affidabile, per giudicare quello che dice dovrei leggere l’articolo scientifico. Sicuramente si avrebbe bisogno di studi più accurati in questo campo, ma ti posso dire che questi studi, se non li fanno le associzioni ambientaliste, in non molti si prendono la briga di farli. Il che già mi fa pensare male.
Certamente sarebbe necassario reperire sia l’articolo che ho citato io, sia quello citato dal dott. Marengo. Perché conta molto il metodo usato in questi casi per fare le rilevazioni.
Comunque sia, il fatto che l’orso sia in appendice II della Cites, e non nella III, già fa capire che le organizzazioni intergovernative (che sono spesso e volentieri in contraddizione con le associazioni ambientaliste in fatto di commercio) ci vanno caute a dire che l’orso non corre alcun pericolo.
Ed io credo che bisognerebbe andarci con i piedi di piombo, perché una volta estinta una specie o provocato un certo disastro, la natura ha tempi lunghi per riprendersi. E il più delle volte si rigenera con un livello inferiore dal punto di vista della qualità della biodiversità. Non crediate che la natura sia sempre invincibile. 😐
cara Michela,
dici esattamente quello che voglio dire io: maggiore criticità da entrambe le parti e dibattito scientifico e non politico e economico. Guai ai dogma!!
Riguardo alla Natura, stai tranquilla che è INVINCIBILE! Guarda l’Universo: niente si butta via e tutto si ricicla. E lo stesso fa la Terra. Quanti animali si sono estinti anche senza l’uomo? E le grandi estinzioni di massa? Eppure siamo riusciti a uscire anche noi allo scoperto. Per quanto non so, essendo un primo tentativo, ma la Natura non si scomporrà di certo anche della nostra scomparsa. O invece stai confondendo “vita umana e relativi effetti” con “Natura”? Per me la Natura è qualcosa di ben più ampio, di cui le piccole beghe che si verificano sulla sottile crosta terrestre sono un piccolo, insignicante episodio…
Forse su questo abbiamo vedute troppo diverse e ne derivano visioni più o meno limitate su certi aspetti e sulle relative conseguenze.
Tra poco uscirà un articolo “modello” sul GW fatto all’Univerità di Copenhagen. Ecco, quello è ciò che io vorrei capitasse normalmente…
Sapere e capire il problema (se esite) e agire con lealtà, libertà e criticità.
Nient’altro…. 😉
No, Enzo, la natura non è affatto invincibile. Ad esempio, dopo un incendio, alcune volte riesce a rigenerarsi, altre volte no, quel terreno rimane sterile. Dipende dal tipo di terreno. E comunque se si rigenera, il terreno è molto più povero di prima, il che significa che in termini di biodiversità è meno ricco.
E poi ripeto: sembra che per te se l’uomo dovesse scomparire, non sarebbe una gran perdita nell’ambito dei cicli naturali. Io però dico: d’accordo, non saremo indispensabili per la Natura, ma perché dobbiamo essere così stupidi da rovinarci con le nostre stesse mani? Perché siamo così dementi da farci la guerra, costruire dove non si potrebbe e poi morire sotto le frane, inquinare falde acquifere che poi fanno crescere ortaggi e frutta a rischio ecc. ecc.?
Allora non dovremmo avere la pretesa di chiamarci vita intellingente…
cara Michela,
temo che tu abbia idee un po’ troppo legate a luoghi comuni… Gli incendi sono INDISPENSABILI alla vegetazione. Mi ricordo che ero allo Yellowstone dopo mesi che si era verificato il famoso incendio di anni fa. I media ne parlavano come di una tragedia, di una solita azione nefasta dell’uomo, e primi fra tutti gli ecologisti. Ne parlavo proprio con i ranger e questi, ridendo, mi hanno detto: “Meno male che la natura ogni tanto riesce a riprendere il sopravvento, magari utilizzando gli sbagli umani. i troppi controlli governativi bloccano sul nascere gli incendi che invece sono sempre stati fondamentali per rigenerare le foreste.” E poi che ne dici delle colate di lava? Non esistono terreni più fertili di quelli che rinascono sulle ceneri e sulla lava vulcanica. gurda la Big Island delle Hawaii. Foreste lussurreggianti proprio sopra antiche colate laviche. E vai a dire agli hawaiani che il fuoco non fa bene alla foresta…
E poi la natura è invincibile senza alcun dubbio. E’ l’uomo che non è e non sarà mai invincibile. Ti avevo già detto di non confondere le due cose, ma sembra che ti sia scappata questa mia frase… Il fatto che gli uomini siano stupidi non tocca minimamente la fisica e la chimica della natura. E poi c’è anche stupidità nel volersi a tutti i costi imporsi dogmi non basati sulla conoscenza della natura, come il WG.
L’incendio necessario per rigenerare le foreste? Scusa, ma su quello che ti hanno detto i ranger avrei qualche dubbio… Con tutto il rispetto ma se me lo dice un botanico ci posso anche credere, con un ranger, per di più americano, sono moooolto dubbiosa. Anche perché un terreno per rigenerarsi, quando ci riesce, ci mette parecchio tempo e porta con sè parecchie conseguenze negative. Leggi qua cosa c’è scritto sul sito della protezione civile della Lombardia:
“Infine il passaggio del fuoco e la conseguente scomparsa o alterazione del soprassuolo ha delle conseguenze sulle condizioni climatiche dell’area bruciata a livello di microclima. Notevoli sono infatti le differenze di luce, di irraggiamento termico, di temperatura e di umidità relativa fra il terreno nudo e una superficie coperta da vegetazione arborea. La copertura esercita infatti un’azione protettiva nei confronti del vento e diminuisce l’evapotraspirazione, mentre dopo un incendio distruttivo il regime idrologico è modificato: aumenta l’evaporazione dell’acqua, solo in parte compensata dalla mancanza di traspirazione e di ritenzione da parte delle piante.”
Queste osservazioni sono ricavate dallo studio dei terreni che hanno subito incendi. La protezione civile, infatti, monitora costantemente il territorio, e ad essa è affidata la segnalazione dei terreni incendiati che vengono dichiarati per un tot di anni (se non ricordo male 10) inedificabili (per evitare speculazioni). E meno male che per quei ranger dopo un incendio il terreno sta meglio di prima! Per non parlare delle interazioni dell’incendio boschivo con altri tipi di rischio., come riportato nella pagina da cui ho tratto la citazione sopra:
http://www.protezionecivile.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_ProtezioneCivile%2FDetail&cid=1213279534109&pagename=DG_PPPWrapper
cara Michela,

sono io che mi soprendo di te… E con la lava come la mettiamo?
E poi…proprio la protezione civile prendi come fonte!!!!
vedrò di trovre qualche fonte veramente autorevole…
eccomi Michela…
è il primo che ho trovato (ed è in un sito ecologista!!)
http://www.ecologiae.com/utilita-incendi-boschivi/13483/
ma se vai sui siti ufficiali delle forsete, vedrai che è cosa di dominio pubblico. Ovviamente i media e la protezione civile che vuole muoversi mediaticamente e… non solo, non ne capisce niente!
Ovviamente, qui si parla di incendi spontanei e non di quelli appiccati continuamente dall’uomo! ma questo era ovvio… 😯
Mi spiace, ma -ancora una volta- ti riferisci a siti poco scientifici. Dai, uno sfrozetto in più e vedrai che è molto meglio sapere le cose gisute e non quelle manipolate… 😉 😉
Scusa Enzo, ma se finora sei stato tu a citarmi solo siti governativi o di istituzioni, perché quelli delle associazioni ambientaliste li reputi di parte! Ed ora che io te ne trovo uno della protezione civile (che dipende addirittura dal Consiglio dei Ministri) a te non va bene?!? 😯
Ah un’altra cosa: mi spiegheresti perché se un ranger americano dice una cosa questa per te è oro colato, mentre quello che dice la nostra protezione civile, per di più pubblicandolo sul sito ufficiale, non lo consideri fonte autorevole?
Che abbiamo due pesi e due misure??
cara Michela,
stai parlando di … protezione civile????? Vai a chiedere a La Maddalena… lasciamo stare che è meglio…
Dalla cultura contadina si dice che il fuoco faccia bene per diversi motivi… Tra questi l’eliminazione di epidemie di insetti/piante/batteri nocivi e l’arricchimento del suolo. Non so in che modo avvenga l’ultimo effetto, ma viene citato come il più importante!
caro AndreaGG,
una cosa molto semplice (che a quanto vedo nemmeno gli ecologisti più arrabbiati sanno… o fingono di non sapere):
Le ceneri costituiscono dal 2 al 3 % della massa anidra del legno e sono il residuo della sua parte minerale (silicio, calcio, magnesio, potassio, acido fosforico, etc.) Costituiscono un eccellente fertilizzante…
Concordo che la cenere sia un ottimo fertilizzante, ma la cenere appunto, non il fuoco vivo che brucia i tronchi di alberi giovani e sani…
sbaglio…? ma il fuoco produce cenere …non solo la terribile CO2… e la cenere…