
Come abbiamo detto recentemente, si stanno studiando in svariati modi i buchi neri supermassicci che popolano la maggior parte dei centri galattici. Abbiamo visto da poco che la loro attività è legata alla massa della galassia e che la loro crescita è probabilmente stata diversa in tempi diversi. Una nuova ricerca di astrofisici israeliani dell’Università di Tel Aviv aggiunge un ulteriore tassello a questa fondamentale problematica attraverso osservazioni eseguite con due dei più grandi telescopi del mondo, il Gemini Nord delle Hawaii e il VLT del Cile.
Vale la pena ricordare che le masse di questi buchi neri galattici variano da un milione a dieci miliardi di masse solari. Per poterli studiare è necessario “guardarli” in lunghezze d’onde particolari che mettano in evidenza l’enorme quantità di energia che viene emessa mentre la materia circostante cade all’interno dei buchi neri durante le loro fasi di attività. Questa fase di “cannibalismo” è quella che gli permette di crescere. La ricerca dei ricercatori israeliani ha dimostrato che l’era delle prime crescite rapide si aggira intorno a 1,2 miliardi di anni dopo il Big Bang e non da due a quattro come pensato precedentemente. In particolare, gli studiosi hanno osservato che i buchi neri attivi quando l’Universo aveva solo 1,2 miliardi di anni di età erano circa dieci volte più piccoli di quelli osservati in tempi più recenti. Tuttavia, la loro velocità di crescita molto più rapida.
Questi risultati hanno permesso di valutare ciò che capitava ai tempi dei primi buchi neri formatisi nelle galassie più antiche. Essi dovrebbero risalire a quando l’Universo aveva solo poche centinaia di milioni di anni e questi oggetti non più grandi di 100-1000 masse solari. I primi “mostri” erano probabilmente correlati alla morte delle prime stelle molto massicce. Una rapida crescita in brevissimo tempo che poi ha rallentato dopo circa 1,2 miliardi di anni. In altre parole: i più vecchi crescono più in fretta, ossia, i bambini crescono più in fretta degli anziani. Niente di nuovo sotto il Sole…ops…sotto il Big Bang!
tanto vuoto nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande,come mai?
Equilibrio, è ciò che articoli come questo mi fanno percepire. L’equilibrio di cui è permeato l’universo: sia nella sua infinita pace, sia nelle sue violente manifestazioni, sempre comunque in equilibrio. Forse c’è qualcosa da imparare!
Tanto , tanto e veramente tanto c’è da imparare, da scoprire. Non finiremo mai e sarà meraviglioso sempre più… fino a quando esisteremo come singoli (un’inezia in termini universali), come civiltà (pochissimo di più negli stessi termini), come non so’ cosa (e qui si va’ oltre la fantasia).
Godiamoci ogni attimo nel migliore dei modi e questi ottimi tuoi articoli caro Enzo.
Vorrei sapere se esistono buchi neri in prossimità della nostra terra cioè se a livello astronomico vi siano buchi neri vicini al sistema solare?
Che io sappia, gli unici buchi che siano “vicini” al sistema solare, sono comunque ad alcune migliaia di anni luce…!
godersi l’attimo é sicuramente la cosa più giusta e sensata da fare,ti fa sentire vivo e partecipe della natura meravigliosa che ti circonda,altresì purtroppo o per fortuna ci sono ,ci son state e secondo me ci saran sempre persone che non pensano alla loro vita ma a quella degli altri e /o la tendenza e di fare-scoprire-vivere sempre meglio di chi ci ha preceduto
l’universo è immenso,inconcepibile,meraviglioso,infinitamente più grande di noi,eppure così vicino-simile a noi, per quale motivo massa=gravità,velocità=tempo,vuoto =materia mancante,forse non tutto è fatto di materia ma di qualcosa d’altro…….
@ Roberto
(per quale motivo massa=gravità,velocità=tempo,vuoto =materia mancante,forse non tutto è fatto di materia ma di qualcosa d’altro…….)
Concordo Roberto, vedo che ogni tanto qualcuno è più vicino ai miei pensieri.
A mio modo di vedere non esiste materia oscura, ma energia sconosciuta.
Sandro
bella cosa i buchi neri supermassicci che tengono unite le stelle di una galassia attorno al suo centro di gravità…
io ritengo che senza questi i pianeti come le terra non si sarebbero formati.
Enzo esistono stelle che non fanno parte di una galassia ?
E se si quali osservazioni ne comprovano l’esitenza ??
Capisco che la mia domanda è inappropriata o ‘impropria’ , dato che quello che i telesccopi fotografano è vecchio di decine-centinaia di migliaia o milioni di anni….quindi chiedere se una stella ‘ è ‘ stata vista nello spazio intergalattico…lascia il tempo che trova….(Transitori tipici di ambienti entropici ??)
Si purtroppo noi ed i NS telescopi in qualsiali lunghezza d’onda vediamo-vedono comunque ‘roba vecchia’…molto antica.
Enzo , comunque a parte la velocità della luce….è vero che certe galassie (ad es Andromeda) potrebbero avere un cluster di Buchi neri supermassicci nel loro ‘centro’…come inferito da misurazioni di Chandra ??
Grazie
Claudio
pazzo
Se accettiamo,come qualcuno ha ipotizzato,che i buchi neri siano delle vere e proprie porte di accesso ad universi paralleli,siamo indotti a dubitare della legge di conservazione dell’energia a meno che non si ammetta che da qualche altra parte occorrano eventi che ne permettano il recupero inducendoci ad immaginare un concetto di conservazione a carattere dinamico…..
Ciao Alberto
Andrea SI DA’ DEL PAZZO …..magari è meglio che prima parli con uno psicologo…….poi si vede se è pazzo o se sproloquia.
👿
Claudio