Kepler è scatenato

La missione Kepler della NASA sta facendo scintille: un sistema extra solare di sei pianeti e parecchi candidati quasi-terrestri in zone “abitabili”. E siamo solo all’inizio.


Prima di lodare oltre ogni dire la sonda Kepler e le sue scoperte, è giusto fare una piccola precisazione: i pianeti individuati sono al momento solo “candidati” e necessitano ulteriori verifiche. Tuttavia, le speranze sono che almeno l’ottanta per cento di loro siano reali corpi celesti. Sicuramente lo sono i sei pianeti che girano attorno alla stella Kepler-11, molto simile al nostro Sole. Tutti sono stati visti transitare davanti alla stella, implicando orbite quasi complanari. Le loro eccentricità sono anche molto basse e quindi le traiettorie pressoché circolari. Ricordiamo che Kepler scopre i pianeti, o meglio i candidati, con il metodo dei “transiti”, ossia rilevando perdite di luminosità della stella a causa del transito di pianeti davanti all’astro. Il telescopio spaziale Spitzer e altri “colleghi” terrestri verificano poi le osservazioni e ne danno conferma.

Una costatazione è d’obbligo: in una sola generazione siamo passati dal concetto ancora fantascientifico di esopianeti a un numero enorme di oggetti reali e osservabili. Ben 1235 da parte della sola Kepler. Di questi “candidati”, 19 sono più grandi di Giove, 165 simili al nostro gigante, 662 simili a Nettuno, 288 super-Terre, ma ben 68 estremamente simili al nostro pianeta come dimensioni. Ancora più importante è che 54 pianeti si trovano nella zona “abitabile” della propria stella (ossia in una posizione in cui è plausibile avere l’acqua allo stato liquido) e ben cinque fra essi hanno anche un diametro comparabile al nostro. Questa enorme messe di dati deriva dalle osservazioni di Kepler eseguite dal 12 maggio al 17 settembre del 2009 su più di 156000 stelle, comprese in una zona di cielo che è soltanto 1/400 dell’intera volta celeste. Data la piccolezza della zona studiata, non ci vuole molto a pensare che il numero di pianeti terrestri nella nostra galassia sia veramente enorme.

L’eccezionale Kepler-11 si trova a circa 2000 anni luce da noi ed è estremamente “compatto”. Tutti i pianeti hanno orbite più strette di quella di Venere e ben cinque più strette di quella di Mercurio. Le prime verifiche suggeriscono che siano oggetti composti da roccia e gas, dove il gas dominerebbe il volume e la roccia la loro massa. Non è improbabile l’esistenza di acqua. I più esterni hanno dimensioni simili a Urano e Nettuno, ma tutti sono più grandi della Terra. La percentuale di gas leggero che sembra avvolgere tutti i pianeti fa pensare che siano piuttosto giovani, non più di pochi milioni di anni. Tuttavia, troppo vicini e giovani per sperare in amici alieni…

I candidati di Kepler in base alle loro dimensioni relative alla Terra

I “candidati” di Kepler in base alle loro dimensioni relative alla Terra (Terra = 1) e al periodo in giorni. Come si nota si tratta di pianeti molto vicini alla propria stella (come indica il periodo orbitale), ma questo fatto è dovuto alla tecnica osservativa che favorisce gli oggetti vicini che più facilmente possono avere transiti. (Fonte: NASA/Wendy Stenzel)

Il sistema planetario di Kepler-11 in una visione artistica

Il sistema planetario di Kepler-11 in una visione artistica. (Fonte: NASA/Tim Pyle) – ingrandisci

Il sistema planetario di Kepler-11 confrontato con quello del Sole

Il sistema planetario di Kepler-11 confrontato con quello del Sole (Fonte: NASA/Tim Pyle) – ingrandisci

Le dimensioni di alcuni pianeti scoperti da Kepler

Le dimensioni di alcuni pianeti scoperti da Kepler. In basso i magnifici sei di Kepler-11. (Fonte:NASA/Wendy Stenzel)

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41 Commenti

  1. 2000 anni luce ?
    io ho solo una domanda, che esula in parte a questa fantastica notizia ….
    ma perche “puntare” l’obbiettivo a queste distanze ?
    perche non si danno informazioni sulle stelle, ed eventuali masse celesti delle stelle a noi prossime ?
    che ne so, alfa centauri, la stella di Bernard, Wolf 359, ecc ecc …
    sicuramente molto piu premiante, e in un prossimo futuro, visto come sta progredendo la notra tecnologia, inviare sonde ….
    domanda da folle ?

    buona lettura a tutti !!!

  2. Caro Enzo,
    per quanto ho letto fin’ora, mi sembra di capire che la stragrande maggioranza dei pianeti scoperta appartenga a sistemi giovani e instabili.

    Questo probabilmente dipende dal fatto che, in questi sistemi, c’è una maggiore probabilità di trovare pianeti vicini alla loro stella, e quindi con un periodo orbitale corto e rapidamente rilevabili. Inoltre, in questi casi, i pianeti sono mediamente più grandi, perché conservano ancora una gran parte dei gas che formavano la nebulosa originale.

    Ma sono stati rilevati indizi di sistemi planetari da lungo tempo stabili attorno a soli simili al nostro anche per l’età?
    Ai fini della rilevazione di forme di vita, direi che sono i più importanti…..

  3. Fantastico, ne vedremo delle belle. Continuo a dire che tutto ciò fa sperare che da qualche parte la vita intelligente c’è (oltre alla Terra naturalmente… sempre che sia veramante intelligente lì…ops …qui… forse un po’ alieno sono e mi avete scoperto).

  4. caro Red,
    l’effetto di selezione è sicuramente forte. Per trovare oggetti piccoli è necessario (al momento) sfruttare i transiti, ma questo ovviamente comporta maggiore possibilità per orbite molto strette. Con metodi spettroscopici è necessario avere pianeti grandi e vicini e nuovamente certi sistemi sono favoriti. Qualcoda di simile al nostro si è già trovato (almeno per i giganti), ma prima di tirare conclusioni statistiche sarà necessario abbassare le “difese” selettive… 😉

    caro Mario,
    io ne ero già sicuro…. sei troppo … intelligente e, come moltissimi dei nostri lettori, sicuramente un ALIENO!!! :mrgreen:

  5. caro Marco,
    Kepler non può scegliere la distanza, ma guarda tutto ciò che entra nel suo campo visivo e poi seleziona le stelle che hanno avuto variazioni luminose. Altre ricerche “mirate” studiano invece oggetti relativamente vicini. In linea di massima, però, è più la tecnica di scoperta che sceglie gli oggetti che non lo scienziato. In futuro, le nuove tecnologie ci permetteranno di fare osservazioni pre-selezionate… 😉

  6. caro enzo
    forse domanderò una cosa banale ma di astronomia purtroppo non so nulla.. per cui la domanda è… perchè in pianeti troppo vicini e giovani non si può pensare che ci siano forme di vita? o forme di vita si ma alieni no?..

  7. Una curiosità che mi è sorta guardando il primo grafico: il colore dei punti ha un significato particolare? Raggruppa i pianeti in base a qualche caratteristica fisica, al metodo di scoperta, o cos’altro?

    Comunque, tra Hubble che scopre galassie a 13,7 mld di anni luce e Kepler che rivela centinaia di pianeti extrasolari, come mai ancora nessuna traccia di Nibiru? 😉 Eppure dovrebbe essere ormai alle porte del sistema solare! :mrgreen:
    (Scusate il “fuori tema”, ma recentemente qualcuno mi ha nuovamente parlato di 2012 & c., e per me è diventata la barzelletta della settimana… 😆 )

  8. @Bertupg,
    vorrei saperlo anch’io… :mrgreen: In realtà ho cercato, ma non ho trovato risposta. La mia personale idea è che siano quelli più o meno sicuri… ma è solo un’idea. Appena scopro qualcosa ve la dico!
    @Chiara,
    il tutto si basa sulla nostra conoscenza della vita. Per sostenerla ci vuole acqua e un corpo celeste solido. Per cui pianeti rocciosi e alla posizione giusta rispetto alla stella. Se poi esiste vita che fluttua tra il gas di Giove, queste ipotesi vanno in fumo. Ma, finora, le molecole complesse trovate nell’Universo sembrano indicare che la chimica del carbonio è quella vincente…

  9. Ciao,
    certo se la stella fosse molto meno calda del nostro sole, i pianeti rilevati a quelle distanze dall’astro, potrebbero anche contenere H2O ed avere in essi ragionevolmente forme di vita.
    Grazie e saluti.
    Renzo

  10. aro Enzo
    leggendo vari articoli riguardo ai transiti mi sono chiesto i transiti si possono rilevare anche tramite radiotelescopi? perchè penso che la stella madre emetta uno spettro radio ben caratteristico e particolare, e la presenza di un corpo interposto potrebbe alterare questo spettro se non addirittura aggiungeri qualcosa nel caso di pianeti con atmosfera tipo gioviani o terrestri.
    puoi delucidarmi grazie giuseppe

  11. caro Gaetano,
    le onde radio sono state usate e come! Anzi il primo pianeta extra solare è stato proprio trovato attorno a una pulsar. Tuttavia, non proprio col metodo dei transiti, ma con le perturbazioni riscontrate nella pulsazione. Quando la pulsar si avvicina nella sua rotazione intorno al baricentro aumenta la frequenza e viceversa quando si allontana. Molto più simile quindi al metodo spettroscopico.

  12. caro renzo,
    quello che tu dici è proprio la definizione di “zona abitabile”. Nel caso di Kepler-11, però, la stella è simile al Sole…quindi…

  13. @enzo, ma normalmente intorno alle stelle non ci dovrebbero essere pianeti, e cosi si forma un sistema extrasolare? se è cosí perché difficile scovarli? ho un altra domanda… ci possono essere stelle che non appartengono a nessuna galassia? …grazie in anticipo…:oops:

  14. @Ahmed,
    non è detto che si formino sempre dei pianeti. O, almeno, non lo sappiamo ancora… ma anche se tutte le stelle avessero dei pianeti, bisogna comunque individuarli e non sempre la nostra tecnologia ci riesce. Per adesso almeno…

    Esistono stelle isolate in quanto strappate dalla loro galassia durante un incontro ravvicinato con un’altra. Di solito, però, vengono catturate da altre galassie vicine. Nella nsotra galassia abbiamo parecchi gruppi di stelle “strappati” ad altre piccole compagne

  15. @Enzo
    Una domanda ignorante:nella prima frase dell’inizio del terzo paragrafo nomini la parola “destramente” compatto.
    Intendevi “estremamente” compatto,oppure in riferimento a qualcosa che pure ho studiato e non ricordo:mi sembra ,se non erro ,in chimica si usa il termine “destroso” “sinistroso” per indicare molecole chimicamente uguali ma che rispondono ad impulsi elettromegnetici in modi differenti.
    Grazie mille per le delucidazioni e la massima pazienza che lei e lo staff ha!

  16. no, no Gimbo… non so come mi è uscito… volevo dire in realtà “estremamente”… accidenti alla fretta!! Abbiate pazienza… 😕

  17. @enzo,ho un altra domanda(anche se non centra niente con l’articolo), hai mai sentito parlare di una teoria chiamata “teoria dell’universo elettrico”?magari ci potresti scrivere un articolo? perchè ho provato a leggerla su internet, ma ti devo la verità non ci ho capito niente… é molto interessante come teoria, e da quel poco che ho capito, tutte le nostre conoscienze cosmologiche sono errate… :?::?::?:

  18. caro Ahmed,
    per quanto ho letto…dieri proprio che non è il caso di approfondire. E’ il solito mix di forze esoteriche condite con un minimo di scienza. insomma: una bufala!! (almeno per me…)

  19. @tutti gli interessati ed interessate
    in base ai dati (preliminari, errati che siano, non importa) dei pianeti di questa stella, che ne dite di una piccola appendice all’articolo con la simulazione 3D del nuovo sistema stellare?
    E’ un’idea in embrione, ma penso che (a costo di inventarmi i valori mancanti!) potrebbe permettere di vedere (in diretta, a colpi di mouse) i pianeti, improvvisamente catapultati sul nostro sistema solare!
    Vediamo quello che posso fare… 😉

  20. Pier, mi associo all’idea! Chissà che bellissimo spettacolo, scommetto che la notte sarebbbe molto luminosa con 6 pianeti interni… 😎 😎 altrochè Venere e basta!

  21. @enzo, veramente pensi che sia una bufala… sembra che questa teoria, pero spieghi molte cose che le altre non riescono a spiegare… comunque se puoi, brevemente, spiegarmi perche la ritieni tale? (mi scuso, se ti ho bombardato di domande e ti ho rubato del tempo…) 😳

  22. e’ evidente che pianeti simili alla terra e alla stessa distanza della nostra sono impossibili da trovare almeno per ora. pertanto e’ evidente che potrebbero essercene un’infinita’ forse quasi uno per ogni stella no? io sono ignorante ma ricordo che 20 e passa anni orsono cìerano famosi astronomi(non faccio nomi per il rispetto dovuto) che dicevano: chi l’ha detto che le stelle debbano avere pianeti? non si sono mai visti!!!! io sono un povero ex impiegato in pensione ma ricordo che allora in discussioni tra amici contestavo questa cosa e anzi dicevo che secondo me la costruzione dei vari sistemi doveva essere molto simile tra loro. poi si scoprirono i primi giganti gassosi vicino alle stelle e ci furono i soliti astronomi che dicevano ma come!!! e’ impossibile secondo i canoni da noi pensati. bene signori astronomi sara’ ora che smettiate di dire io l’avevo detto!! non sapete un cavolo di niente cosi’ come non lo sa la maggior parte di noi ignoranti. un po’ di umilta’ non guasterebbe

  23. se la velocità massima raggiungibile è quella della luce,e la luce del big bang ci arriva dopo 13 miliardi circa di anni luce,come facciamo noi a essere qua,evidentemente mancano 13 miliardi di anni luce?

  24. @Ahmed:
    Ho letto qualcosa sulla sedicente “teoria dell’universo elettrico”.
    Come direbbe Fantozzi “E’ una cagata pazzesca!!!!”.
    Al di là delle opinioni di sapore “new age” spacciate per verità assolute, il dato di fatto che ti deve far riflettere è che tale teoria non ha una formulazione matematica.
    Senza la rigida applicazione della matematica, non solo la teoria è inverificabile e soggetta al vento delle opinioni, ma è del tutto inutile.
    Una teoria deve poter essere utilizzata in modo predittivo e univoco, altrimenti, a che serve?

    @ stefano:
    Non direi che pianeti simili alla Terra e alla stessa distanza dal loro sole sono impossibili da rilevare. In fondo, Kepler-10b è solo 1,5 volte più grande della Terra. E’ senz’altro difficile per Kepler scoprire pianeti distanti dal loro sole quanto la Terra, in soli due anni di operatività. In fondo, se ci sono, sono passati davanti alla loro stella al massimo un paio di volte. Un po’ poche per un lavoro così delicato, non credi?

  25. Ho realizzato la simulazione 3D del sistema di 6 pianeti, catapultati all’interno del nostro Sistema Solare… 😉
    Pazientate un poco e fra breve verrà pubblicato l’articolo, appendice di questo, in cui parlerò di CDS, Aladin e altre cose importanti! 😯
    Rimanete sintonizzati! 😀

  26. Certo che la speranza di trovare pianeti dove ci possa essere la vita è grande, ma deve essere ancora più grande se vogliamo che in un prossimo futuro ci possa essere un incontro con queste possibili civiltà aliene. Anche perchè dovrebbero essere proprio loro a venire a trovarci, considerata l’enorme distanza. Dato per scontato che loro abbiano la tecnologia appropriata per viaggiare oltre la velocità della luce, perchè con 2000 anni luce potrebbero partire alla volta della terra, ma giungere a noi già tutti estinti o forse trovare noi estinti (che è più facile..).. Ma perchè poi, dovrebbero scomodarsi a venire fin qui? sono sicuro che se arriveranno ci sarà il Politico , pirla, pronto a scagliargli addosso un qual missile nucleare… la bellicosità umana si sa è di casa.. allora forse è meglio prima tentare di cambiare la nostra mentalità… tentiamoci e buon lavoro….

  27. Ho visto dai grafici che il tempo massimo di rivoluzione dei pianeti intorno alle stelle è di 100 giorni.

    Ipotizzo che gli studi stiano andando avanti e che queste sonde potranno individuare pianeti anche quando impiegano 800 giorni per fare un giro completo intorno alla stella. A quel punto credo si avranno dati veramente interessanti visto che questi pianeti apparterranno alla fascia abitabile. Giusto?

  28. forse andrò fuori tema, ma i motori a fusione nucleare ?
    attualmente, scusate la mia ignoranza, a che punto è ?
    “teoricamente” sarebbe possibile creare una sonda con tali motori ?
    se si, a che velocità spingerebbero, paragonata agli attuali motori ?
    grasssie 🙂

  29. Uhm… non mi pare esistano, nè tantomeno siano usufruibili…. cioè, non ne ho mai sentito parlare. Mi sembra che la soluzione più avanguardistica sia per la propulsione a gas ionizzati. 😕

  30. @Stefano
    Non credo che noi esseri umani siamo poi così tanto bellicosi,penso piuttosto alla regola:se vuoi la pace preparati alla guerra;sia il nostro slogan!
    Siamo violenti ma non guerrafondai,non poniamo la guerra come necessità o virtù,ma come l’ultimo atto per poter proteggere il nostro interesse.
    Non pensi che una società fondata sulla guerra sia autodistruttiva?
    Eppure noi esistiamo.
    Buona serata.

  31. @Stefano
    in effetti anche io penso che semmai si dovesse avere la fortuna di vedere un alieno arrivare sulla Terra, NON si verificheranno certe scene, tipiche solamente dei film di fantascienza e che (a lungo andare) hanno davvero stufato: in ogni film che tratta di alieni c’è sempre il solito generale rompiscatole… basta!!! 😀
    In effetti però ricordo ancora un film di tanti anni fa (“L’uomo che cadde sulla Terra”, con un giovane ed efebico David Bowie) dove appunto un alieno dalle sembianze umane “cade” sulla terra e si integra abbastanza agevolmente con la popolazione a cui fornisce alcune tecnologie avanzate. 😯
    Purtroppo non ricordo come va a finire… 😕

  32. @Carlo,
    la zona abitabile non dipende solo dalla distanza, ma dal tipo di stella che sta al centro: se è meno luminosa e meno massiccia del Sole, la zona abitabile potrebbe essere molto più vicina della nostra.

  33. @marco
    So che all’universita’ di Cambridge (o era Oxford?!?) stanno facendo esperimenti sulla fusione. In pratica quello che fanno e’ “spingere” gli atomi di idrogeno verso il centro di una stanza apposita usando dei campi magnetici (un po’ come gli acceleratori di particelle). L’obbiettivo e’ quello di comprimere l’idrogeno fino ad innescare una fusione nucleare “calda”.
    Per adesso sono riusciti ad ottenere qualche breve reazione nucleare, durata solo qualche centesimo di secondo….da qui ad avere un “mini sole” che alimenta una sonda spaziale, credo che ci vorranno almeno altri 50 anni… 🙁

  34. Kepler è veramente scatenato, chissà quali e quante scoperte si faranno da qua alla prossima generazione di sonde. Io dico che entro il 2020 troveremo il nostro gemello e magari non sarà neanche molto lontano

  35. Per lo studio edgli esopianeti ho anche molta fiducia nei telescopi terrestri attualmente in costruzione….credo che da qui a 15-20 anni ne vedremo veramente delle belle!!! Non vedo l’ora!!! Sperando di esserci ancora, ovviamente 😆

    E a proposito di alieni caduti e di film, recentemente ho visto “Outlander” (qui in italia Outlander: L’ultimo vichingo) e devo dire che il tema è trattato abbastanza seriamente e senza il solito generale di turno, ve lo consiglio :mrgreen:

  36. ho sempre pensato che il nostro sistema solare sia un atomo gigantesco.. ma invisibile nell’universo… ❓ ❓

  37. Sono ciarlatanerie scientifiche pensare che la vita si trovi così facilmente su altri pianeti. Primo la vita è talmente complessa e meravigliosa che non nasce certamente per caso, figuriamoci un occhio che prendo come esempio, in ogni occhio umano c’è un nervo ottico dello spessore di 2 mm, ebbene dentro il suddetto nervo ottico vi sono 60 milioni di cavetti con doppio strato di isolamento perchè altrimenti non funzionerebbero. Voglio proprio vedere come il caso comincia a costruire un occhio partendo da una cellula sensibile alla luce. Finiamola con queste ciarlatanerie, la vita è un progetto e quindi esiste anche un progettista. Ho preso ad esmpio un occhio, ma ogni cosa è complessa.

  38. Ciao Aldo, vedo che sei un “fan” del creazionismo o comunque di roba simile (scusa la schiettezza), tipo la storiella dell’intelligent design che in fin dei conti è la stessa cosa, uscito dalla porta e rientrato dalla finestra. Posso proporti una lettura? “GLI ERRORI DI DARWIN” di M. Piattelli Palmarini e J. Fodor (2010, Feltrinelli e Mondolibri, Milano). Paradossalmente, smonta la selezione naturale come concepita da Darwin e dal Neo-Darwinismo, ma… non chiama in causa alcun “progettista”, anzi. In breve, a volte la Natura fa cose stupefacenti (per noi poveri umani) solo perché i vincoli della fisica e della chimica (la biologia è l’ultima ruota del carro) non permettono altrimenti. Ma non dico altro. Leggilo, l’inizio è un po’ pesante, lo ammetto, ma merita!