Due notizie dal cosmo

Dopo anni di ricerche, anche la Terra finalmente ha (almeno) un asteroide nel suo punto Lagrangiano L4: ma attenzione, non si tratta di una nuova luna! La seconda notizia riguarda l’ennesimo harakiri di una cometa che si è tuffata sul Sole, ignara delle conseguenze, ma praticamente attratta da una nuova esperienza… definitiva. Stavolta il tutto è stato ripreso in diretta!


Il primo asteroide Troiano della Terra

Prima di iniziare la traduzione, credo sia doverosa una piccola spiegazione per chi non conoscesse a fondo la questione degli oggetti Troiani: vi prometto già fin d’ora di ritornare presto sull’argomento per analizzarlo nel dettaglio e con il nostro programma di simulazione orbitale.

punti di lagrangePer ora vediamo la geometria dei punti Lagrangiani di un pianeta rispetto al Sole, ma anche di un satellite rispetto ad un pianeta: L4 ed L5 formano un triangolo equilatero dove gli altri due vertici sono il Sole ed il Pianeta e sono punti molto stabili dell’orbita. L1, L2 ed L3 sono altri tre punti particolari dell’orbita di un pianeta, ma sono un po’ più instabili. Un oggetto posto in L1 si vedrebbe sempre in direzione del Sole, posto in L2 si vedrebbe sempre in opposizione rispetto al Sole (a 180° di distanza angolare), mentre in L3 non si potrebbe mai vedere perché situato al di là del Sole. Da questo diagramma si può intuire benissimo che un eventuale oggetto posto in L4 oppure in L5 ha una distanza angolare di 60° rispetto al Sole (ovviamente sempre considerando le dovute approssimazioni del caso!) e quindi risulta molto distante. Se l’oggetto è posto in L4, allora è visibile la mattina prima del sorgere del Sole, mentre se è in L5, la sera dopo il tramonto. A grandi linee, considerato che a causa della rotazione della Terra un oggetto celeste in un’ora percorre 15°, ecco che 60° equivalgono a quattro ore: un oggetto dunque andrebbe a tramontare quattro ore dopo il Sole oppure sorgerebbe 4 ore prima dell’astro mattutino. Detto questo andiamo a leggere quanto riporta la NASA in uno dei suoi innumerevoli siti, dedicato questo alla sonda WISE.

Gli astronomi che studiano le osservazioni della sonda WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer) hanno scoperto il primo asteroide Troiano della Terra: con questo termine si indicano quegli asteroidi (ndr al plurale perché Giove ne conta quasi 5000, Marte 4 e Nettuno 8 ) che condividono l’orbita con un pianeta (ndr ma non vi ruotano attorno ) in prossimità di punti stabili dell’orbita stessa, davanti o dietro al pianeta. Proprio per il fatto che precedono o seguono un pianeta non possono mai entrare in collisione con il pianeta stesso. Oltre agli $asteroidi$ Troiani dei pianeti già citati, abbiamo anche due lune di Saturno che possiedono a loro volta dei satelliti Troiani. Gli scienziati avevano previsto che la Terra possedesse uno o più Troiani, ma sono molto difficili da trovare perché sono molto piccoli ed “appaiono vicini al Sole dal nostro punto di vista”.
Ndr: eh no! Non è assolutamente vero! Io ho tradotto quello che riporta l’articolo, ma è sbagliato! Se si trovano in L4 o L5 si trovano ad una $distanza angolare$ di 60° dal Sole. Continuo a tradurre, ma c’è qualcosa che non va nei ragionamenti…
“Questi $asteroidi$ si trovano principalmente in piena luce del giorno, rendendoli un bersaglio difficile da trovare” dice Martin Connors dell’Università Athabasca in Canada, coautore del rapporto sulla scoperta nel numero di Nature del 28 luglio. “Ma alla fine ne abbiamo scoperto uno, proprio perché ha un’orbita inusuale che l’allontana dal Sole rispetto ad un’orbita dei Troiani” (ndr come abbiamo visto, per essere sempre in piena luce del Sole un asteroide dovrebbe trovarsi in prossimità di L1, cosa che non avviene in questo caso!).

Il telescopio della WISE ha scansionato il cielo nell’infrarosso dal gennaio 2010 al febbraio 2011 e gli scienziati del team hanno iniziato a cercare Troiani Terrestri a partire dai dati del NEOWISE, un’estensione alla missione della WISE per lo studio degli oggetti NEO (NEAR Earth Objects), per l’appunto $asteroidi$ oppure comete: grazie alla NEOWISE sono stati osservati più di 150mila oggetti nella fascia principale tra Marte e Giove e sono stati scoperti 132 NEO, che vanno ad arricchire i più di 500 che si conoscevano finora. La ricerca dei Troiani ha portato a due candidati, di cui solo il primo, 2011 TK7 è stato confermato da successive osservazioni effettuate all’osservatorio di Mauna Kea nella Hawaii. L’oggetto celeste ha un diametro di circa 300 metri e compie un’orbita molto strana in prossimità del punto stabile dell’orbita terrestre, muovendosi pure al di sopra e al di sotto del piano dell’orbita stessa: i dati orbitali sono ben noti e nei prossimi 10mila anni questa roccia cosmica non si troverà mai ad una distanza dalla Terra inferiore a 24milioni di km. In questo link possiamo vedere la simulazione di questa strana orbita, intorno al punto L4.

Comunque 2011 TK7, non è il solo ad avere questo tipo di orbita: parecchi altri $asteroidi$ hanno orbite simili a quella della nostra Terra, tanto che potrebbero essere considerati come obiettivi futuri di missioni spaziali, automatiche oppure con astronauti a bordo. Però il nostro non può essere considerato tra le mete papabili perché si allontana troppo sopra e sotto il piano dell’orbita terrestre, fatto questo che richiederebbe un grande utilizzo di propellente per raggiungerlo.
“Questo risultato è il coronamento della scelta della $NASA$ di allargare la missione WISE ai NEO” dice Lindley Johnson, responsabile del progetto NEOWISE ai quartieri generali della $NASA$ a Wahsington “Eravamo convinti che valesse proprio la pena ricercare, nello spazio vicino alla Terra, oggetti che non erano mai stati osservati prima”. E tutta la montagna di dati della NEOWISE sui centinaia di migliaia di oggetti osservati è come sempre a disposizione degli interessati presso il Minor Planet Center della IAU, gestiti dallo Smithsonian Astrophysical Observatory nel Massachusetts.

Tradotto da http://www.nasa.gov/mission_pages/WISE/news/wise20110727.html

La cometa troppo vicina al Sole

In questo link invece possiamo seguire la storia di una $cometa$ che si è tuffata recentemente nella fornace solare: il filmato è in inglese, ma è abbastanza ben comprensibile, soprattutto immaginando di cosa si parli e seguendo le immagini e le sequenze filmate.
Confesso che sono rimasto letteralmente a bocca aperta dallo stupore nel veder passare la $cometa$ proprio davanti al Sole: un qualcosa di mai visto e veramente favoloso!
E di questo dobbiamo ringraziare le sonde SDO, SOHO e le due STEREO-A e -B, delle quali moltissime volte abbiamo parlato, per l’impareggiabile mole di informazioni che quotidianamente forniscono sulla nostra stella.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 533 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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16 Commenti

  1. caro Pier,
    non è proprio un errore quello che tu giustamente discuti. In realtà, nessun oggetto starà mai stabilmente ed esattamente nei punti L4 e L5. Essi sono punti teorici di derivazione matematica. Tutti i troiani di Giove (che sono in realtà centinaia di migliaia, quasi come quelli della fascia asteroidale) librano tutti attorno ai punti lagrangiani, su orbite che variano di molto. E’ come se buttassimo una pallina in una scodella. Essa continuerà ad andare su e giù passando per brevissimo tempo nel fondo della tazza (punto lagrangiano stabile), ma senza mai fermarsi (in assenza completa di attrito). L’orbita di un troiano fa lo stesso… E’ quindi facile che la sua posizione rispetto alla Terra non sia favorevole come direbbe il punto matematico. Tuttavia, ciò vorrebbe anche dire che qualche volta potrebbe essere anche più favorevole, ma non troppo. Bisognerebbe descrivere bene la librazione e poi vedere cosa succede esattamente. Magari potresti anche cercare di farlo. Attenzione, però che siamo di fronte alla teoria dei tre corpi… 😕

  2. Ciao,
    sono riuscito a vedere il filmato della cometa però c’è uno “/” di troppo dopo “http”!
    Fantastico comunque!!!

  3. @enzo
    Sono pienamente d’accordo col fatto che si parla di approssimazioni e valori teorici… 😉
    Ma se guardi bene la simulazione (che poi riproporrò non mio articolo con il mio programma) vedi che comunque l’asteroide sta in direzione alquanto lontana dal Sole…
    Se ci pensi bene, 60° sono 60°! Venere, che al massimo ha un’elongazione di 47-48°, in alcune occasioni si osserva con un cielo ben scuro!! 😯
    Quindi dire tout court che i Troiani sono in the daylight non mi sembra una generalizzazione corretta!
    Se avessero scritto “at dusk” mi avrebbero trovato d’accordo!

    Semmai un’altra obiezione è che come riusciamo a vedere i Troiani di Giove a circa 5 UA da noi , come mai non riusciamo a vedere quelli ad 1 UA ? a parità ovviamente di diametro!
    comunque sono molto contento della notizia!
    @Alberto
    strano! a me il link così com’è funziona bene! 😉
    dopo http ci vogliono sempre i due “/” !

  4. Caro Pier bell’articolo,ma sai dirmi x piacere se vi sono state scoperte di altre galassie a parte quelle già conosciute?
    Ciao a tutti!

  5. Immagino che di galassie se ne scoprano quotidianamente…
    Può capitare che un puntino, finora considerato una stella, osservato con telescopi sempre più potenti sveli la sua natura di galassia…

  6. Ho letto di questa notizia sulle news di Le Scienze, ma senz’altro il livello di approfondimento che si trova qui, tra articolo e commenti, è impareggiabile!
    Non ho capito però una cosa: perchè nell’introduzione si dice che un oggetto “posto in L2 si vedrebbe sempre verso Sud”. Questo è vero solo alle ore 00:00 locali, ma non nel resto della nottata, o sbaglio?
    Infine non mi spiego la difficoltà nel raggiungere questo oggetto in L4: malgrado la sua orbita “strana” dovranno esserci per forza dei momenti in cui attraversa il piano orbitale terrestre, in cui potersi far “catturare” dalla seppur debole gravità? Ma non sono certo un esperto di meccanica celeste, per cui mi sfugge sicuramente qualcosa.
    Grazie. :mrgreen:

  7. @BertuPG
    Hai perfettamente ragione!!! 😳
    Sull’oggetto posto in L2 faccio ammenda! Ovviamente non si vede sempre a Sud!!! Chissà perché mi è venuto da scrivere così… forse pensavo ai satelliti geostazionari… 😯
    In realtà un oggetto in L2 si trova sempre in opposizione rispetto al Sole (a 180°) e dunque nella migliore posizione possibile per poter essere eventualmente scoperto e osservato…

    Grazie per l’annotazione ! ora correggo subito l’articolo! 😉

  8. Dal filmato non riesco a capire come possa avere una traiettoria di quel tipo. Qualcuno me lo può spiegare? Ruota attorno a cosa?

  9. sull’altra questione tornerò senz’altro nell’articolo che scriverò sull’argomento…
    😉
    nel frattempo magari possiamo sentire un parere del grande enzo! 😉

  10. @Scevra
    come si vedrà meglio nell’articolo, il filmato con l’orbita strana è falso , nel senso che mostra quello che si vedrebbe considerando la Terra ferma
    In realtà l’asteroide ruota tranquillamente intorno al Sole, però con un’orbita risonante rispetto a quella della Terra: questo fa sì che proprio guardando da un punto fisso (la Terra) apparentemente 2010 TK7 fa quelle strane evoluzioni…
    E’ un discorso complicato che necessita del nostro programma di simulazione delle orbite per vederne alcuni aspetti…
    sempre con le dovute approssimazioni!! 😯

    PS in effetti pensa al moto apparente che hanno i pianeti sulla volta celeste quando si trovano in vicinanza dell’opposizione: Marte ad esempio percorre anche lui degli strani loop … e lo fa pure se consideriamo la Terra come fissa!!
    Nulla di nuovo dunque, ma di strano sì, dato che si tratta di rappresentazioni non proprio intuitive del moto di un corpo celeste! 😯

  11. Grazie Mille! Mi è molto più chiaro. 🙂
    Ora che mi ci fai pensare, ho anche presente il moto di alcuni pianeti tramite il programma di simulazione orbite ed in effetti ci assomiglia.

  12. @Alberto
    mistero… 😯
    risolto!! 😉
    con Firefox si vede la stringa “http://www.eccetera” … (e funziona bene)
    con Chrome la stringa diventa “www.eccetera” (senza “http” e “/”, e funziona ancora bene)
    mentre (udite udite!!) con Internet Explorer 👿 la stringa viene scritta come “http:///www.eccetera” (e ovviamente funziona male) 😈 👿

    come al solito l’odioso Internet Explorer è il più incompatibile con … se stesso!!!
    allucinante!
    😉

  13. @tutti gli interessati (enzo in particolare!) 😉
    sempre in previsione del prossimo articolo sull’argomento, dal sito del JPL ho fatto generare le effemeridi dell’asteroide 2010tk7 per un periodo che va dal 2010 al 2012 e l’ho dato in pasto ad un mio programma che plotta le posizioni in una mappa stellare…
    Ho fatto calcolare poi le effemeridi del sole, per plottarle sulla stessa mappa in modo da vedere la posizione reciproca e dunque poter stimare la distanza angolare tra i due oggetti (che in teoria si può stimare intorno ai 60°).
    In questo mese di agosto, il nostro troiano (a causa della sua orbita, che nell’articolo scopriremo meglio) si trova in una zona del cielo australissima, tra la Fornace e la Colomba: ad esempio il 22 agosto, con il Sole vicinissimo a Regolo, 2011tk7 si trova nell’Eridano (quindi ben sotto il nostro orizzonte e per giunta con una magnitudine intorno alla 22, quindi scordatevi di poterlo vedere 😥 ).
    Sapete quant’è la distanza angolare tra i due oggetti, calcolata con stellarium?
    97° !!! 😯
    Capite perché ho osato affermare che l’asteroide NON si trova in piena luce del giorno?? E dati alla mano è facilmente verificabile.
    Invece il tizio che ha scritto l’articolo ha fatto affermazioni inesatte: dicendo così, chi conosce poco l’argomento rimane fuorviato, mentre trovo che soprattutto in Astronomia (sempre con la “A” maiuscola!) un po’ di precisione non guasta … 😯
    97° sono tali che l’oggetto (con una magnitudine un po’ più umana di 22 !!!) sarebbe visibile in un bel cielo oscuro, luci umane permettendo… 😉