Biancaneve non è più bianca! Il pianeta nano 2007 OR10 è stato soprannominato Biancaneve, a causa della sua superficie coperta da ghiaccio d’acqua, probabilmente per effetto delle eruzioni acquose di antichi vulcani. Recenti osservazioni hanno però cambiato significativamente il suo colore che sta virando verso il rosa. Sembra infatti che vi sia un leggero strato di metano che lo ricopre, residuo della sua vecchia atmosfera dispersa ormai nello spazio.
Una rappresentazione artistica della “vecchia” Biancaneve ora diventata molto più rossa…
Le sue dimensioni sono circa la metà di quelle di Plutone, capostipite dei “nuovi” pianeti nani. L’apparenza rosata, tendente al rosso, sembrerebbe una prerogativa di altri oggetti trans-nettuniani, tra cui ci si aspetta di trovare almeno quattrocento pianeti nani (molti di più che i sette della favola…)
Quale sarebbe la storia di questi oggetti così lontani, ma estremamente interessanti? Una volta erano sicuramente attivi, con la superficie coperta da vulcani acquosi che li hanno ricoperti di ghiaccio. I più grandi di loro possedevano un’atmosfera di metano, ma questa è stata lentamente persa e quella poca che è rimasta è stata trasformata dalle radiazioni cosmiche in lunghe catene di idrocarburi che tendono ad avere color rosso.
Con la crisi del petrolio sempre incombente e con la difficoltà di far veramente partire le energie alternative, è meglio non dire niente ai governi mondiali… Non vorremmo vedere tubi che attraversano il Sistema Solare…
interessante anche questo articolo!!
Caro enzo,ho una domandina intrigante,secondo te vi sono pianeti rocciosi da esempio grandi 30-50 volte la terra che a debita distanza dalla loro stella possono ospitare la vita?
La domanda e aperta al dibattito dei blogger
Ciao a tutti!
Penso che la pressione esercitata su pianeti così grandi riduca la possibile vita a forme perlopiù batteriche e/o unicellulari. 🙄
Magari in pianeti così massicci potrebbero esistere degli esseri vermiformi striscianti per sostenere la forte pressione atmosferica.
La domanda di Raffaele è interessante penso purchè siano nella cosiddetta “fascia abitabile” che se non erro varia un po’ anche con il tipo di stella, anche se le stelle tipo Sole o giù di lì penso siano le migliori candidate, vista anche la loro lunga vita.
Troppo massicci che effetto ha sulla gravità? E sull’atmosfera?
Qui serve senz’altro il consiglio di Enzo.
Se posso permettermi, però, vi faccio presente che pianeti di tale massa solitamente conservano un’atmosfera tipo Saturno, Urano e Nettuno.
Con una tale composizione, è difficile che possano ospitare forme di vita….
T’immagini, scopriamo un pianeta (se pur nano) simile alla Terra proprio nel nostro sistema? 🙂
E’ senz’altro piu’ possibile sulle eventuali Lune di questi pianeti, come nel nostro sistema solare…
cari tutti,
molto dipende se la vita è simile alla nostra, ossia con sistemi di respirazione, di alimentazione, di movimento in qualche modo compatibili con i nostri. In tal caso, direi che Red ha dato una risposta più che palusibile. Ma anche problemi di troppa gravità non sono trascurabili per noi… Insomma, vi sono due possibilità (sempre rimanendo nell’ambito della vita al carbonio, cosa che io credo sicura): o le forme viventi sono in grado di sopportare variazioni enormi di condizioni estreme oppure no. Direi che per quanto riguarda i batteri e forme di vita primitiva hanno ragione Gabriele e Luca. Per loro è già stata accertata la capacità di fronteggiare un range di condizioni limite estremamente vasta. Per gli organismi superiori non lo sappiamo ancora. Potrà uno stomaco, un intestino, un cervello, delle ossa, dei polmoni, sostenere pressioni, gravità, temperature, atmosfere completamente diverse dalle nostre, pur accettando l’idea che possano essersi diversificati dai nostri. O vi sarà bisogno di organismi con metabilismi del tutto differenti e con organi impensabili per ora? tutto è forse possibile, ma senza evidenze è difficile, se non assurdo, rispondere…
Aspettiamo e vediamo…
Io invece vorrei vedere non tubi ma astronavi attraversare il sistema solare per portare risorse necessarie sulla Terra. Quello che non vorrei più vedere sono gli aerei da combattimento che sganciano bombe sulla testa di quelli che hanno le risorse per permettere a quelli che non le hanno di prendersele con la scusa delle missioni umanitarie.
Gli insetti vivono dall’alba dei tempi e hanno strutture del corpo capaci di sopportare impatti maggiori rispetto al loro peso (?) cosa che un uomo non potrebbe fare, le formiche ad esempio sopportano piu’ sforzi rispetto a quelli nostri che siamo capaci di soffrire, eppure sono piu’ piccole. La forza sta nella struttura del corpo. Sotto la coltre di Saturno e gli altri giganti non sappiamo se ci sia la vita (le atmosfere pesanti non ci permettono per adesso di scrutare niente). E nessuno sa dire esattamente cosa avviene al centro dei giganti gassosi. I corpi girano a grandi velocita’, quindi in teoria, sarebbe pazzesco pensare che ci sia la vita su trottole del genere, ma se la pressione è alta, e la trottola gira velocemente, visto da dentro il pianeta non dovrebbe apparire vivibile (non dico abitabile da noi) da qualcuno ?
Il concetto di tempo per come lo conosciamo cambia da pianeta a pianeta non è limitato forse per noi ai confini della terra in cui viviamo e in cui siamo chiusi ?
è tutta questione di solar system warning….
Sn d’accordo con le vostre opinioni al 100% vorrei dire a Mario Bioletti che il suo pensiero sulle navi spaziali in grado di portare materie prime sulla terra ed evitare guerre camuffate da benefici x i popoli (umanitarie) mi trova d’accordo al 1000%,e ringrazio Mario Fiori perchè apprezza le mie domande anche le più strane!
Ciao a tutti!